I beware of imitations

Jordan ghignò divertito non appena, adocchiando l’orologio appeso a lato dello stadio, si accorse che di lì a poco si sarebbe realizzata la sua piccola vendetta.
“Tutto bene?” non esitarono a chiedere i compagni, notando l’insolita irrequietudine del ragazzo.
“Oh, si certo, tutto benissimo…se non fosse per un piccolo dettagl-“ ma non riuscì a terminare la sua frase, che fece irruzione nel campo una furia turchina, ma neanche troppo, che gli si parò davanti agli occhi.
“Questa è opera tua, vero Greenway?” chiese minacciosamente, sventolando una boccetta di shampoo prima contro il ragazzo e poi verso la sua chioma. Per tutto lo stadio, per fortuna vuoto fatto eccetto per la squadra, riecheggiarono risatine divertite e commenti verso la nuova capigliatura della, ormai, ex-turchese.
“Non ho proprio idea di cosa tu stia parlando, Bellatrix” rispose con finta ingenuità il diretto interessato, trattenendo anche lui a stento una risatina nervosa non appena vide realizzato il frutto del suo lavoro. Era rimasto sveglio per ben due notti di seguito su quella dannata tinta per capelli, e, dopo un lungo studio, condito con tanta fatica, era riuscito a raggiungere la consistenza ed il profumo perfetto affinché venisse scambiato per un comunissimo sapone. In breve, ora quell'ochetta senza becco che starnazzava sempre attorno al suo Xavier aveva quello che si meritava.
“I MIEI CAPELLI, GREENAWAY?!” sbottò la ragazza con tono frustrato
“Oh, ecco! In realtà pensavo di averti fatto un piacere…tu cerchi sempre di farti notare da Xavier, e quindi ho tentato di renderti le cose più facili” si giustificò, perseverando con la sua finta innocenza
“Mi avresti aiutato con una tinta per capelli VERDE?!?”
“Ovviamente, e mi pare anche abbastanza logico. Il tuo tanto amato capitano dagli occhi acquamarina non ha occhi che per me, quindi l’unica soluzione per poter arrivare ad ottenere la sua attenzione è…somigliarmi” affermò trionfante il pistacchio, sorridendo divertito all’espressione di puro stupore che si stava tinteggiando sul volto della ex-turchina.
Bellatrix era seriamente sul punto di strangolare il ragazzo di fronte a sé, ma si bloccò non appena vide entrare in campo Xavier in tutta la sua bellezza. Questi salutò tutti i presenti, soffermandosi in ultimo sulla giocatrice o, per essere più precisi, sulla sua nuova capigliatura, non sapendo bene se commentare oppure ignorare del tutto il nuovo look.
“Buongiorno amore mio!” lo salutò un raggiante Jordan, gettandogli le braccia al collo e sorridendo innocentemente. Sciocco sarebbe affermare che il capitano della Genesis non riconobbe della velata malignità in quel viso d’angelo, tanto che gli volse uno sguardo interrogativo. Era ovvio che quegli occhi da cerbiatto ne avessero combinata un’altra delle loro…
“Hai visto, Xav? A Bellatrix piacciono così tanto i miei capelli che ha deciso di imitarli!” cinguettò
Così almeno impara quell’ochetta a venirti sempre dietro e sbatterti addosso tutte quelle forme palesemente finte…
Xavier rise di puro gusto, realizzando solo in quel momento di quanto, come in quella circostanza, il detto “L’abito non fa il monaco”, come avrebbe sicuramente affermato il suo gelosissimo ragazzo, fosse vero.
“Hai ragione, tesoro, i tuoi capelli sono bellissimi” e poi, rivolto verso la giocatrice “Comunque, complimenti Bellatrix, sei riuscita ad ottenere l’esatta sfumatura di colore di Jordan! Tuttavia mi dispiace deluderti, ma diffido dalle imitazioni”