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Autore: Saturn_moon    04/07/2019    3 recensioni
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Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia | Coppie: Haruka/Michiru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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<< Haruka Uranus Tenou , posso affidarti la piccola Saturn per un giorno e stare assolutamente tranquilla che non le farai fare niente di rischioso ? Non combinerete danni vero? >>
<< Ma certo che no Michiru! Al tuo ritorno ci ritroverai qui, linde e pulite come ci stai lasciando, non è vero piccolina? >>
<< Certo papà Haruka! >>

Colei che Michiru chiamava costentemente bambina, ma che ormai era una ragazza di 17 anni, sorrise, dando un veloce bacio sulla guancia a colui che, considerava suo padre. Ovviamente sapeva che in realtà Haruka fosse una donna, proprio come sua madre Michiru. Questo però non l'aveva sconvolta, ne toccata, in quanto pian piano le stavano tornando tutti i ricordi riguardo chi lei fosse in realtà. Ogni notte, frammenti di vite passate le tornavano alla mente, sotto forma di sogni. All'inizio questo l'aveva spaventata, ma accanto aveva sua madre, suo padre, le guerriere Sailor e Setsuna a spiegarle la delicata situazione in cui lei si era ritrovata e la verità sulle sue origini. Aveva una famiglia, la sua famiglia a proteggerla e per questo non era spaventata, non era da sola, non l'avevano mai lasciata, nemmeno per un momento. Ella, diede un bacio sulla guancia della madre acquisita, salutandola con la mano finché la porta non si richiuse dietro la schiena della donna.

<< Papà? >>
<< Si. >>
<< La mamma se ne è andata. >>
<< Già. >>


Uno sguardo biricchino e cospiratore si fece largo sugli occhi di Haruka che si accucciò accanto alla più piccola strizzandole un'occhio.

<< Allora cosa vuoi fare in questa giornata di libertà? >>
<< Macchina! Portami con te al circuito Haruka, voglio stare con te in macchina mentre ti alleni >>
<< Preparati ed andiamo allora e ricordami di darmi del Lui. >>


Uranus o meglio Haruka era uno dei piloti più formidabili al mondo, vincitore di molte gare e trofei, ma per poter mantenere questo suo stile di vita,doveva presentarsi come ragazzo, in quanto alle ragazze, in Giappone, non era consentito gareggiare a livello mondiale nei circuiti. Ad Haruka non dispiaceva, certo, doveva stare attenta a come muoversi, atteggiarsi e vestirsi in modo da nascondere le proprie forme, ma non gli dispiaceva poi cosi tanto camuffarsi da "ragazzo" dopotutto lei era Uranus, ed Urano, il pianeta che rappresentava, era il pianeta della sessualità.

<< Eccomi, sono pronta! >>


Haruka le sorrise, prendendo elegamente la sua mano nella propria e portandole alle labbra vi posò un lieve bacio.


 

<< A lavoro mi invidieranno tutti, di nuovo. >>

Sospirò con aria da finta seccata e giocosa sul volto mentre uscivano dalla villetta in cui abitavano, dirigendosi verso il circuito in cui Haruka si allenava di solito, non era raro infatti, che i fotografi non perdessero occasione per scattargli foto o dare notizie in più su quel misterioso pilota di cui non si sapeva molto. La prima volta che si erano recate insieme al circuito, era uscita la notizia su alcuni giornali di gossip dove si ipotizzava che Haruka e Michiru si fossero lasciati, di un'amante più giovane, di tradimenti e quant'altro. Le quattro ragazze ci avevano riso per giorni interi, ci avevano perfino giocato su quella notizia, almeno finché non avevano deciso di mettere a tacere le voci. Avevano messo in mezzo anche la povera Setsuna, che almeno due settimane al mese, si fermava da loro, e insieme a lei avevano concesso un intervista dove spiegavano che Saturn era una loro parente, rimasta orfana e che avevano deciso di adottare, e che inoltre era felicemente impegnata con la ragazza dai capelli verdi.Ed effettivamente era vero, le due avevano intrapreso una relazione nonostante gli anni di differenza che le separavano, ma tutto procedeva a gonfie vele nella loro relazione, be tranne quando litigavano. Quando succedeva, potevano andare avanti per giorni, settimane, fino ad arrivare ad un mese senza parlarsi o parlarsi solo per litigare. Erano una scocciatura, ma riuscivano quasi sempre a chiarire, a volte, grazie anche a qualche aiuto.
Haruka era posizionata dietro Saturn, con le braccia a cingerle le spalle, ed il solito sguardo malizioso sul volto si era voltata a baciare appassionatamente Michiru, mentre Setsuna sollevava il viso di Saturn posandole un lieve bacio sulle labbra provocandole un rossore immediato sulle guance. Quando entrambe le coppie si staccaronò Michiru ed Uranus seppur sempre composte, si rivolsero ai giornalisti, stavolta indurendo il tono di voce, riguardo al fatto che nessuna delle due, avrebbe mai osato tradire l'altra, per quanto dovessero ammettere, che proprio per questo, leggere di eventuali tradimenti o nuove fiamme per loro fosse impossibile.


Appena arrivate, la mora corse subito sull'auto della bionda, incitandola a sbrigarsi


 

<< Ma guarda tu, che piccola palla al piede mi doveva capitare. >>

<< No, ma mi piace la tua compagnia Haru san! Dai, andiamo >>


Il pilota sorrise, indossando il caso e sedendosi al posto del guidatore, posò le mani sul volante ed accendendo il motore della macchina, iniziando a controllare che i vari comandi funzionassero come dovevano, prima di iniziare a divertirsi. Divertirsi, perché per lei quello non era solo un lavoro, era ciò che la faceva sentire libera, poteva correre ed andare veloce insieme al vento, se non addirittura superarlo, poteva assaporare quella libertà che i troppi doveri di ogni giorno spesso le negavano, ma quand'era sulla macchina, lei smetteva di essere Haruka, diveniva un tutt'uno con la macchina,il rombo del motore era il suo respiro, il pedale ed il motore le sue gambe, le bastavano queste cose ed il vento dei capelli, e lei stava bene, e l'avere un membro della sua famiglia accanto, le faceva piacere, se solo ci fosse stata anche Michiru li con loro, quella per lei sarebbe stato uno dei momenti più belli della sua vita.

Il guidatore sorrise, partendo all'improvviso senza nemmeno avvisare colei che gli stava affianco, dopo averla portata al circuito ( a volte di nascosto dalla stessa Michiru, in quanto spaventata che potesse accaderle qualcosa come il volare fuori dalla vettura, consapevole della velocità folle della compagna) aveva compreso, che all'altra piaceva non essere avvisata, ma ritrovarsi sbalzata all'improvviso e costretta a reggersi forte inspirando quella ventata di aria improvvisa, e le ciocche di capelli agitarsi come fruste dal vento, cosi, di colpo, ritrovandosi in quel turbinio di sensazioni che la velocità provocava ad entrambe. Rimasero li, per circa due ore, e Uranus fece provare anche l'altra a guidare, seppur a velocità molto più contenuta. Aveva allargato le gambe e picchiettato con il palmo sul sedile, per farla sedere insieme a sé sul posto del guidatore e pronunciato un semplice

<< Vieni >>

La ragazza fece attenzione a non sporcare la macchina, scavalcando direttamente da dentro la vettura, non avendo voglia di uscire e fare il giro. Quasi caddé sull'altra che l'afferrò a sé, ridendo piano per non rischiare di offenderla.

<< Questa cosa mi riguarda qualcosa. >>
<< Qualcosa tipo? >>
<< Tipo, tu che mi passi in modo meccanico le borse da posare in macchina mentre guardi con aria persa le stelle, ed io che appena terminato ti afferro da dietro,abbracciandoti e stringendoti a me. >>
<< Cercavo la luna, ma anche perdersi in un abbraccio non è male... e nemmeno quel tuo dolce bacio. >>
<< Mi reputo offes A >>

Pronunciò calcando sulla lettera "a" come a sottolineare che in quel momento nessuno ci ascoltava, e che potevo darle tranquillamente del Lei.

<< Suvvia, sai che adoro i tuoi abbracci. >>

<< Mphff >>

Si guardò attorno, scuotendo per un attimo la testa con aria divertita, per poi posare un bacio veloce a stampo sulle labbra della maggiore, guardandola poi sbattere le ciglia più volte, osservando Saturn perplessa, stupita dal suo gesto.


 

<< Te lo restituisco. >>

<< Cosa? >>

<< Be,era sai.. un grazie... volevo ricambiare, tu quella sera, hai cercato di metterci entrambe a nostro agio e non farla sembrare qualcosa di...obbligato o brutto,abbiamo fatto tutte assieme l'amore, ed anche se è stato per aiutarci tutte quante, il tuo è stato un bel gesto, mi hai fatta sentire bene per quell'attimo, fuori dalla macchina, fuori da tutto, fuori da quello che stavamo per fare. Volevo ringraziarti, e dirti che te ne sono grata. E' stato l'unico momento davvero bello, magico, di tutto quello che è accaduto li. >>

<< Ti è piaciuto?>>

<< E' stato davvero dolce, è stato un bel momento, più di quanto ammetterei a voce alta >>

<< Lo stai già facendo. >>

<< No, era il vento a parlare. >>

<< Sei davvero dolce >>

<< Oh no, non lo sono. >>
<< SI invece!>>
<< No, e non iniziamo! Forza, insegnami! >>

Alla fine avevamo iniziato un pò a stuzzicarci, ma non nel modo in cui lo facevamo io e Setsuna, non erano battutine maliziose, almeno, non tutte, ma erano per lo più per stuzzicarci come cane e gatto, che finivano con grandi risate, e tiramenti di orecchie e capelli.
Eravano cosi stanche, alla fine di quel pomeriggio di divertimento, che quando Michiru tornò a casa, le trovò semiabbracciate sul divano, coperte solo da un lenzuolo, Saturn si era addormentata profondamente aveva le mani a stringere la camicia che l'altra indossava ed era appoggiata con il volto tra la spalla ed il collo di Haruka e quest'ultima era appoggiata col volto al viso della più piccola, che teneva tra le proprie braccia.

<< Michiru >>

Un sussurrò, un richiamo, portò l'altra ad avvicinarsi alle due ragazze


 

<< Perdonami, non volevo disturbare il tuo sonno. Dormivi cosi bene. >>

<< Non l'hai fatto tu, riconoscerei il tuo profumo tra mille >>

<< Come siamo romantiche, devi farti perdonare qualcosa? >>

<< Certo che no, sono stata un angioletto >>

Si rassicurano l'una con l'altra parlando a voce bassa, mentre Michiru dopo aver sfilato i tacchi e posato la borsa da lavoro, si avvicinò al divano dove le altre due ragazze erano già sistemate,unendosi a loro, e posando un lieve bacio sulle labbra della compagna.

<< Bentornata a casa Michiru. >>
<< Bentornata a te Uranus >>

Si strinsero l'una all'altra, ed avvolsero a loro anche Saturn che ancora incosciamente dormiva, ma avvertiva il calore delle due persone al suo fianco. Erano unite, erano una famiglia.

<< Questo non è divertente! >>

<< Eddai ci siamo divertite! Siamo state attente! Ti prego! >>
<< Dai, non metterci in punizione, non abbiamo fatto niente di pericoloso. Non abbiamo distrutto niente, e siamo state bravissime!
<< E va bene. Non vi metto in punizione ma solo perché ero riuscita ad organizzare una sorpresa per te Saturn, vai a cambiarti ed anche tu Haruka. Filate, prima che cambi idea. >>


 

La ragazza corse via, andando a cambiarsi, senza sapere esattamente cosa indossare, dopotutto l'altra non le aveva detto dove stavano andando, cosi optò per un abbigliamento a metà tra l'elegante e lo sportivo, in modo da non sembrare un pesce fuori dall'acqua in nessun caso, mentre le altre due donne si erano dirette verso la camera matrimoniale che condividevano.

<< Cosa hai organizzato Michiru? >>
<< Ho solo richiamato qui Endimion, Dark Endimion, Serenity, e soprattutto Setsuna. >>
<< Come hai fatto a metterti in contatto con Setsuna? >>
<< Non è stato difficile, e poi, anche lei non vedeva l'ora di rivedere Saturn, anche se farglielo dire, è tutt'altra storia ovviamente. >>
<< I rapporti tra loro sono ancora cosi tesi? >>

<< Si,  conoscendole cercheranno di fare finta di niente e si limeteranno a farsi battutine finché una delle due non scoppierà >>

<< Sei malefica >>
<< Lo so, ma il modo migliore per farle chiarire e che si affrontino, e poi mi adori anche per questo >>
<< Ti adoro in ogni caso, tu sei buona, sei gentile con me. >>
<< Ti adoro anche io ma tra poco dobbiamo essere li, ed io odio far aspettare, sbrigati. >>
<< Si mamma. Mi perdoni? >>
<< Non posso dirti no, con questa vocina. Ti perdono ma sbrigati. >>
<< Va bene. >>
<< Se quelle due fanno pace.... >>
<< Si, Haruka. Non mettetevi a gareggiare voi due. >>
<< Uffa, ti aspetto di là. >>

 

   
 
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