Questione
di feeling
Quella notte.
Quella bellissima
notte di primavera.
Quella bellissima
notte passata a sfiorarsi reciprocamente, con la passione che saliva.
Di minuto in minuto.
Lento il battito
dell’orologio.
Tic Tac.
Ci ha accompagnati
soavemente fino all’alba, quando un candido e timido raggio ha illuminato il
tuo stupendo viso.
Quel viso adorato.
Quel viso angelico,
avvolte scorbutico.
Quel tuo viso che
ancora inerte dorme, tranquillo.
Sereno.
Bello.
Ti ho già detto che
sei bella?
Eh, Winry?
No.
Non sei bella.
Sei la creatura PIU
bella che abbia mai visto nella mia lunga e dolorosa vita.
Lentamente, quasi
inconsciamente, ti accarezzo il candido viso.
Ti svegli un po’.
Mi guardi stranito.
Poi ricordi.
- Buongiorno…- mi dici
sorridendomi.
- Buongiorno…- ti
rispondo baciandosi la fronte.
- È gia mattino, Ed?-
mi chiedi ingenua.
- Si…- ti rispondo
sfiorandoti le labbra con la mano.
- Ti bramavo da tanto
tempo, sai alchimista?- mi affermi, tirando fuori la lingua.
- Io ti amo da tanto
tempo, sai ingenuotta?- ti dico sfacciatamente.
Arrossisci.
Che bella.
Ti alzi cambiando
discorso.
- Diceva bene, la
nonna…- dici andando in bagno.
- Cosa?- chiedo,
sedendomi sul soffice letto.
- Avevamo feeling,
noi...- ti avvicini baciandomi.
- Mmh… ah…- ti
accarezzo il viso.
È vero.
Feeling.
Mmh.
Bella questa parola.
Piccola, si.
Ma bella.
Ti bacio un’altra
volta, e poi un’altra.
- Ti amo…- ribadisco
lasciandoti andare.
- Anch’io…- ricambi
andando in bagno.
Eh si.
Questione di feeling.
No?