L’amore che ti lacera il petto è quello che ricorderai per il resto della tua vita….

Vi siete mai sentiti come se aveste un’enorme pietra che vi comprime il petto e non vi fa respirare???

Ecco, questo è esattamente come mi sento io in questo momento, seduta nella mia camera dei dormitori Grifondoro, dopo una giornata passata a pensare a cosa possa aver sbagliato per far finire le cose nel modo in cui sono finite.

E volete sapere qual è la parte più divertente??? Che una ragione non l’ho trovata.

Non sono riuscita a spiegarmi perché tu questa mattina sei dovuto venire da me e dirmi che è finita. Perché se proprio dobbiamo dirlo, forse non c’è nemmeno qualcosa che doveva finire, non abbiamo mai dato un nome a quello che c’era tra noi. Amore, sesso? Molto più adatta la seconda… mi ricordo ancora il giorno in cui sono venuta da te, come se fosse ieri.

Avevo appena litigato con Harry, lui mi aveva detto, anzi urlato che dovevo dimenticarmi Ron, che ovviamente non era il ragazzo adatto a me, e che dopo quattro mesi stando male era ora che mettessi gli occhi su qualcun altro.

E così feci.

Ti vidi seduto contro quell’albero al confine con la foresta proibita, bello come non mai, con la tua solita sigaretta alla menta tra le dita e la tua aria strafottente, che faceva impazzire quasi tutte le ragazze in questa scuola.

Mi fermai a riflettere su cosa ci trovassero in te quelle oche, stupido bambino che non sapeva fare altro che trattare male le persone. Poi però ti guardai senza giudicarti, forse per la prima volta nella mia vita e allora lo vidi. Quel sottile strato di malinconia e tristezza che velava il tuo viso e quella maschera che probabilmente sei stato costretto a portare, e mi accorsi che io e te in fondo non eravamo poi così differenti. Due persone costrette a fare finta che non ci importa niente, tu del mondo e io di un ragazzo che mi ha scaricata per mettersi con l’ultima persona al mondo che mi aspettavo, la regina della tua casata, Pansy Parkinson.

 “Ho scoperto che in fondo non è poi così tanto male” questo è quello che mi ha detto prima di dirmi che tra noi poteva esserci soltanto amicizia.

Così quel giorno mi avvicinai a te e senza dire niente mi sedetti anche io sotto quell’albero, proprio a fianco a te. Tu ti girasti e mi guardasi cercando di capire il perché di quell’atto che forse in condizioni normali non avrei mai fatto.

E forse guardandomi negli occhi vedesti la mia tristezza, o forse semplicemente decidesti di gettare quella maschera e fregartene di umiliarmi per una volta.

Sinceramente adesso ripensandoci non so nemmeno come sono andate le cose in seguito, mi ricordo che tu mi dicesti che non mi avevi mai vista così bella come quella sera e io ti risposi che nemmeno io avevo mai notato che le tante oche di Hogwarts avevano ragione, l’unica cosa che ricordo è che cinque minuti dopo eravamo chiusi nella stanza delle necessità, intenti a baciarci con quanta più passione avevamo.

Ricordo benissimo quella notte perché fu la notte che mi cambio la vita…. La notte dove tutto cominciò, io e te, il leone e il serpente, una relazione basata sul sesso fino a quando non cominciammo anche a parlare.

A parlare di noi e della nostra vita, del nostro dolore, io dopo Ron e tu dopo che tuo padre era finito ad Azkaban, in seguito alla morte di Voldemort.

Mi parlasti di tua madre, unica persona che ti aveva voluto bene e che si era opposta al volere di tuo padre di farti marchiare.

Mi dicesti che in fondo doveva ringraziare Harry perché avesse aspettato ancora un mese probabilmente tu avresti combattuto dall’altra parte, dalla parte sbagliata.

E non so come è successo ma due mesi dopo quella prima notte io mi ritrovai innamorata di te, desiderosa di dirtelo e di far diventare la nostra relazione una cosa seria.

Ma non potevo.

Lo sapevo bene che se te l’avessi detto tu ti saresti messo a ridere troncando su due piedi quel rapporto che c’era tra di noi, e io non volevo che finisse.

Perché improvvisamente mi ritrovai a pensare che non avrei resistito senza di te, senza il sapore di menta della tua bocca dopo che fumavi, senza la colonia che ti mettevi ogni mattina, senza il semplice profumo della tua pelle.

Così rimasi zitta continuando a vederti di nascosto e rivelandoti ogni giorno una piccola parte di te come tu stavi facendo con me.

Poi ieri.

Un gufo che bussa alla finestra della mia camera.

Quelle poche parole “ti aspetto al solito posto. Vieni subito” non una firma, ma lo sapevo che eri tu.

Io che arrivo pensando ad un’altra notte che avremmo passato insieme.

Invece no.

Appena entro mi fai sedere e poi dritto e freddo come ormai non ti ricordavo più pronunci quelle due parole e te ne vai.

E’ finita.

Questo è quello che mi hai detto e che ora rimarrò impresso nella mia mente…

Ed io ancora qui a chiedermi il perché , perché mi hai fatto innamorare per poi gettarmi via.

Ma non lo sai che ora sono di nuovo distrutta?

Esattamente come la sera che ti vidi bene per la prima volta….

Probabilmente adesso tornerà tutto come prima, tu che mi insulti e io che devo far finta di niente, mentre il mio cuore cade a pezzi.

Ma questa è la vita no?

Non credere però che mi arrenda Draco perché per quanto ora sia difficile per me, io tornerò a vivere anche senza di te, senza le tue carezze e senza i tuoi baci, senza quell’essere dolce che ti caratterizzava negli ultimi giorni. Io te lo giuro che non mi vedrai mai versare mai una lacrima per te. Che non mi vedrai mai disperarmi o urlare.

Perché se lo facessi, beh se lo facessi non sarei più io. Non sarei più Hermione Granger.

ed eccomi con un'altra one-shot.... diciamo che sono le mie preferite perchè so che sono finite e che non sto lasciando una storia incompleta anche se mi piacerebbe un giorno pubblicare una long...

me lo lasciate un commentino?!!??

un bacio e grazie a tutti quelli che hanno commentato la mia precedente uno-shot "Chi vuole un frullato" e cioè: Rivoltella J, Rio, Roxie, mingx2, Diletta, silmarilichigo, Mearmind, June, camyxpink, camyxpink, Valemione, Erin.

un grazie anche a chi l'ha aggiunta tra i preferiti: