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Autore: FeBookworm    26/07/2019    1 recensioni
Hermione Granger è tornata a vivere tra i Babbani, cercando di dimenticare per sempre qualsiasi suo contatto col Mondo Magico.
Dopo cinque anni di vita tra i Babbani però riceve una visita inaspettata, che fa rifiorire nella sua mente ricordi che avrebbe voluto che rimanessero celati.
Un nuovo pericolo incombe sul mondo magico, un pericolo che questa volta ha origine nel mondo babbano. E chi meglio di lei può aiutare una certa persona a risolvere l'arcano?
Dal primo capitolo:
"Granger 1, furetto 0. Non puoi seguirmi per sempre.
Ma non sapeva ancora quanto si sbagliava.
Tornata a casa, leggermente barcollante per via dei gin tonic bevuti, trovò un biglietto sul tavolo del salotto. Un biglietto del tipo particolare di pergamena che si usava a Hogwarts.
Tana per la Mezzosangue."
Genere: Mistero, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Londra, 2008

 
Erano passati ben dieci anni dalla fine della Seconda Guerra Magica.
Dieci anni di pace, senza più nessuna minaccia di un ritorno dell’Oscuro o di alcuni suoi fedeli.
Il Mondo Magico stava vivendo un momento pacifico e tranquillo come non lo vedeva da secoli. Nemmeno i più vegliardi tra loro riuscivano a ricordare un periodo simile. Perché prima di Voldemort c’era stato Grindelwald e prima di Grindelwald ci fu il costruttore di bacchette Gregorovich e altri prima di loro.
Sì, il Mondo Magico era in armonia e tutto andava per il meglio. A differenza del Mondo Babbano, nel quale stava regnando il caos.
Terrorismo, incertezze continue, crisi lavorative ed economiche… Tutto stava portando alla nascita di idee conservative che spaventavano i più.
Ma non Hermione Granger. Dopo aver affrontato tutti gli ostacoli che il Mondo Magico aveva messo sul suo cammino, questi subbugli non la impensierivano per niente. Sì, c’erano incertezze, ma la loro banalità, se paragonate a quelle del Mondo Magico, la lasciavano del tutto indifferente.
Per questo era tornata definitivamente tra i Babbani, dopo anni ad essere in sospeso tra i due mondi.
Cinque anni esatti di vita tra i Babbani, senza quasi più nessun contatto con l’altro mondo. Della sua vecchia vita non sentiva affatto la mancanza. Continuava ad essere in contatto con Harry e Ginny grazie alla tecnologia babbana, ma per il resto, tenendo anche conto di come era finita la sua storia con Ron, non aveva più nessun legame con quel mondo.
Viveva la vita di una persona normale, con un lavoro (quasi) del tutto normale.
Lavorava presso un orfanotrofio babbano, dando cura e amore a bambini che non ne avevano ricevuto per niente nella loro vita. Qualora uno dei bambini avesse manifestato qualche magia involontaria, avrebbe riparato i danni e introdotto il bambino alla vita nel Mondo Magico. Per tutto il resto la magia non faceva più parte della sua vita.
Per questo si stupì quando lo vide lì, sul marciapiede dal lato opposto rispetto all’orfanotrofio. Appoggiato a un lampione, vestito come un Babbano, aristocratico e perfetto anche con un semplice paio di jeans e una felpa col cappuccio, intento a fumarsi una sigaretta, sembrava fosse lì solo per aspettare il tram.
Hermione però sapeva che era lì per lei. Lo capì dal modo in cui i suoi occhi argentei, con dei piccoli puntini di colore azzurro ghiaccio come lei ben sapeva, guizzarono quando riconobbero la sua figura.
Se fossero stati nel Mondo Magico, lo avrebbe affrontato perché era nella sua natura di Grifondoro farlo.
Ma Hermione aveva smesso di essere una Grifondoro da quando aveva lasciato quel mondo ed essere semplicemente Hermione Granger, una comunissima persona del mondo babbano. Per questo motivo finse di non vederlo e si avviò con tutta calma verso la sua babbanissima macchina per tornare al suo babbanissimo appartamento pieno di babbanissimi oggetti.
Finse di non vederlo anche il mattino dopo, quando lui, puntuale come sempre, le si parò davanti all’entrata del parcheggio dell’orfanotrofio.
Se fossero stati a Hogwarts, probabilmente lui l’avrebbe ripresa per quel suo atteggiamento così poco… da lei. E sapeva anche esattamente cosa le avrebbe detto.
Strisciare via in questo modo si addice più a una Serpe codarda come me, Granger.
E lei avrebbe risposto. Perché ad Hogwarts c’era sempre tempo per un battibecco tra loro due.
La mia non è codardia, furetto. E’ che un Grifone come me non si occupa dei pesci piccoli come te. Ora, se non ti dispiace, ho molto da fare. Buona giornata.
Sarebbero andati avanti per ore, perché quello era l’unico modo che conoscevano per comunicare.
Beh, l’unico prima di…
“Ehi Hermione, ci sei? Oggi ti vedo strana” le disse Sally scuotendola un po’.
“Eh? Perdonami Sally. Ho dormito davvero male stanotte e con la testa sono ancora nel letto” si scusò lei.
Ed era vero. Da quando lo aveva rivisto, non faceva che ripensare a lui, a quello che era successo tra loro, a come…
“Ti capisco, sai? Con questo caldo non si riesce più a dormire tranquilli. Tutta questa afa è insopportabile. Per fortuna che, da quando sei arrivata tu, sei riuscita a far cambiare il sistema per l’aria condizionata. I bambini almeno non sempre al fresco. Non sai come diventavano fiacchi e spossati anni fa.”
Batti la fiacca, Granger? Non dirmi che sei già stanca dopo un’ora di allenamento con me. Non posso essere più sfiancante di… che ne so, Tom Riddle!
Quel suo modo di fare l’aveva sempre innervosita. Provocarla, fare in modo che avesse una reazione, costringerla a rispondere alle sue battutine quando in realtà lei voleva solo ignorarlo. E quel suo sorrisino compiaciuto, quando otteneva la reazione sperata… Ti faceva venire voglia di schiaffeggiarlo ancora, ancora e ancora.
Ma per Merlino, il modo in cui si faceva perdonare…
Dai, torna qui. So io come aiutarti a distendere i nervi.
“Sai che cosa ti ci vuole per distendere un po’ i nervi?” domandò Sally ad un tratto.
“No, cosa?”
“Una bella uscita per distrarsi! Che ne dici? Hanno aperto un nuovo locale in centro, potremmo andare lì, bere qualcosa e sentire un po’ di musica.”
Non era esattamente dell’umore per uscire. Ma Sally era una delle poche amiche che si era fatta, quindi non poteva sempre dirle di no.
E poi così, magari, sarebbe riuscita a non pensare a lui per alcune ore.
“Certo! Facciamo per le otto?”
“Perfetto! A più tardi allora. Adesso vado dai bambini, ci vediamo!”
 
 
 
Ma se lo ritrovò anche lì. Due tavolini più indietro, con il solito ghigno divertito quando vide che era vestita di verde.
Ti sta bene, sai? Molto meglio di quel rosso che avevi sull’uniforme. Dovresti indossarlo più spesso.
Scordatelo. E’ solo per stavolta e solo perché ho perso questa scommessa.
Certo, Granger. Se questa bugia ti fa dormire sogni tranquilli di notte, continua pure a dirtela.
“Ehi Hermione, hai visto quel ragazzo là dietro? Sembra mangiarti con gli occhi! Lo conosci?”
Lei non si voltò nemmeno:”Lascia stare, Sally. Sarà come minimo il solito ragazzo che ha bevuto troppo e vuole creare fastidi. Oh, guarda. C’è anche Tony, lo invitiamo a unirci a noi? Così magari quel ragazzo ci lascerà in pace.”
Lo sai che diventi particolarmente molesta quando bevi, Granger? Ieri sera non riuscivi a togliermi le mani di dosso.
Niente di personale, furetto. Ero talmente fuori che avrei potuto provarci anche con il quadro del professor Piton.
Certo, Granger. Se questa bugia ti fa dormire sogni tranquilli di notte, continua pure a dirtela.
“Sally! Hermione! Che bello vedervi qui. Finalmente vi siete decise a venire. Oh, ma Hermione questo vestito ti sta d’incanto.”
Hermione poté quasi sentirlo ridere, anche se era due tavoli più indietro e anche se la musica era a volume altissimo. Chissà quanto si stava gonfiando il suo ego in questo momento…
“Vieni qui spesso, Tony?” domandò lei cambiando discorso.
“Oh, sì. I ragazzi sul palco sono miei amici. Suonano ogni venerdì, poi vanno in un altro locale a bere qualcosa per festeggiare. Volete unirvi a noi dopo?”
“Molto volentieri, vero Sally?”
“Sì, assolutamente.”
Granger 1, furetto 0. Non puoi seguirmi per sempre.
Ma non sapeva ancora quanto si sbagliava.
Tornata a casa, leggermente barcollante per via dei gin tonic bevuti, trovò un biglietto sul tavolo del salotto. Un biglietto del tipo particolare di pergamena che si usava a Hogwarts.
 
 
Tana per la Mezzosangue




Nota dell'Autrice:
​Eccomi qui con una nuova long Dramione. Sperando di aggiornarla con continuità ^^"
​Che ne pensate di questa Hermione relegata nel mondo babbano? E cosa vorrà Draco da lei?

​Vi lascio il link della mia pagina autrice, in caso vogliate seguirmi.


https://www.facebook.com/FedeMorningRockEFP-663566033691978/
​A presto,

-Fé-

 
   
 
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