Denise si sente uno schifo, è dilaniata dai sensi di colpa e la sua vita sta andando letteralmente a rotoli.

L’ospedale l’ha allontanata per cattiva condotta, Frank sta preparando le carte per il divorzio, l’intera base militare di Charleston la scruta di sottecchi e mormora alle sue spalle, appena verrà a conoscenza del suo errore anche Jeremy la biasimerà.

La cosa che la fa star peggio però è che lei non ha tradito solo Frank, ha tradito anche le sue ragazze . Nemmeno le altre Army wives riescono a perdonarle quegli attimi di debolezza .

Il fatto è che Mac, il suo ex paziente, le ha fatto riscoprire sentimenti ed emozioni ormai dimenticati.

C’è sempre un fondo di tensione quando un tuo caro è in guerra; lei poi in Afghanistan ha le persone più importanti della sua vita che rischiano, quotidianamente, la vita per la Patria.

Nessuno sa che il lavoro più difficile del mondo è essere la moglie di un soldato. Frank una volta le ha addirittura regalato una classica tazza da caffè all’americana con sopra scritta quella verità che l’ha fatta ridere.

All’inizio la loro vita a Charleston era stata idilliaca: un piccolo angolo di paradiso in cui ogni abitazione era la copia dell’altra e le strade avevano i nomi dei fiori. Nessuna base militare in vista…

Poi, dolo l’11 settembre, è arrivato l’Afghanistan. Allora Denise è diventata la moglie di un militare che comincia a capire cosa sia un mortaio, come si crea una bomba artigianale; ha preso coscienza che suo marito ha guidato un pickup non blindato sulla Death Way di Kabul ogni giorno.

A volte gli è mancato e altre non gli è mancato per niente.

È stata tutta questa precarietà a spingerla tra le braccia di Mac, un porto sicuro nella tempesta della sua vita.

Per questo ha deciso di partire e di ricominciare altrove. Si trasferirà ai piedi delle Montagne Rocciose, nella città di Denver incastonata tra panorami mozzafiato e con il sole che la bacia trecento giorni all’anno.

Denise invece si sente come se un’invisibile pioggia fredda le scivolasse addosso facendola rabbrividire.

È in fila per fare il check-in all’aeroporto di Charleston. È piena di bagagli ma con il cuore vuoto: ha preferito non salutare nessuno altrimenti ci sarebbe stata troppo male.

L’hostess di terra pesa le valigie e scuote la testa.

“Mi dispiace, signora. Ha superato il peso massimo consentito. Deve alleggerirle!”

Denise si fa da parte, con i biglietti in mano, spalanca le valigie. e inizia a selezionare e spostare le cose nei bagagli a mano.

Una sensazione di frustrazione e tristezza le sale dallo stomaco e all’improvviso, come un fiume che rompe l’argine, le lacrime cominciano a scendere senza controllo.

Si sente un po' patetica.

.

“Si dovrebbe viaggiare con anima e cuore, e portare un bagaglio vuoto!”

Qualcuno sorprende la donna con quella frase e le allunga un fazzoletto.

La vista è già annebbiata dalle lacrime ma, davanti a quella scena da film, lei è costretta a bloccare il respiro per tre secondi e poi espellerle fuori l’aria e farlo di nuovo perché l’emozione le sta giocando un brutto scherzo.

Frank le stringe la mano e le mostra un sorriso incoraggiante.

“Sono qui!”

“Perché sei qui?”

Probabilmente non è la frase giusta per riconciliarsi ma è l’unica che potrà permettere loro di ricominciare. Ci dovrà essere onestà d’ora in poi tra loro.

E Frank decide di essere sincero fino in fondo.

“Non posso dimenticare perché la ferita che mi hai provocato è ancora troppo vivida, non posso neppure ancora perdonarti ma so di non poter perdere il tuo amore!”

Denise è talmente spiazzata da quella sincera dichiarazione da sentirsi quasi in soggezione.

“Il codice non scritto della moglie di un militare non perdona il tradimento!”

«... chi è gentiluomo deve sentire non solo, quand'è offeso, il diritto di ottenere una riparazione nella forma ampia della cavalleria, ma il dovere anche di concederla a chi gliela richieda! ”

Per tutta risposta lui cita, di rimando, un codice dell’etica militare. La tiene ancora per mano e la invita ad alzarsi asciugandole le gote umide con il dorso.

“Torniamo a casa adesso, Dee. Insieme!”

Il suo posto è lì. A Charleston, nella strada con il nome di un fiore, insieme a suo marito.

Denver può aspettare. Magari ci andranno in vacanza, dopo aver fatto la pace.