E' davvero raro che Demetra e Zeus rimangano da soli, eppure quel giorno è accaduto: il Tempio è rimasto completamente deserto. La ragazza dalla lunga chioma corvina sbuffa pesantemente ripensando agli ultimi aventi: da poco ha litigato con il fratello maggiore. Lui non vuole che lei scenda sulla Terra e frequenti gli esseri umani. Dice che è una cosa sciocca da parte degli Dei abbassarsi a tali frivolezze: ma con che coraggio, se lui è il primo a farlo tradendo costantemente la moglie? Quando la mora ha tirato fuori gli artigli ed espresso - o meglio gridato - le proprie ragioni, quello ha iniziato a sbraitare a sua volta e scatenato una violenta tempesta che, a dire il vero, spaventò un pò la Dea delle messi. Ora tutto è cessato ma i due fratelli sembrano ancora alterati l'una con l'altro. La fanciulla divina si dirige fuori dal Tempio, oltrepassandone gli immensi giardini ed arrivando fino ad una verde distesa colma di rigoglioso frumento. All'arrivo della Dea tutta la natura pare rispondere alla sua rpesenza: una leggera brezza si espande, i fiori aprono i loro petali ed il frumento mostra il meglio di sè stesso: uno splendido mix di verde e giallo che fa sorridere la Dea della messi, che si china ad accarezzare una foglia. 

Zeus è rimasto totalmente solo alla sala del trono, ancora imbronciato per lo scontro con la sorella: non è che la voglia giudicare, in fondo anche lui spesso va sulla Terra e si mescola agli umani. Ciò che non sopporta è l'umano al quale la giovane si sta avvicinando ultimamente. Non gli piace che Demetra si avvicini troppo ai ragazzi, divini o meno che siano rischiano di farla soffrire: lui è suo fratello maggiore, ha il dovere di proteggerla. Ma lei pare non volerlo capire! Oppure pensa, è solamente geloso? Sciocchezze: scuote il capo e fa per alzarsi, quando colei che sta nei suoi pensieri entra nella stanza: indossa un lungo abito color bianco, i capelli raccolti in un'elaborata acconciatura. " Ecco dov'eri ". Fa solamente la mora. Lui la guarda fingendo noncuranza. 

" Alla buon'ora: è tutto il giorno che non ti fai vedere al Tempio ". Risponde semplicemente il giovane dalla chioma bionda. La Dea lo osserva qualche istante per poi porgergli una pannocchia. 

" Puoi smettere una buona volta di fare l'orgoglioso e dirmi perchè ti alteri tanto se scendo sulla Terra? Perchè la cosa ti infastidisce tanto? ". Chiede la ragazza. Lui la guarda un pò sorpreso e prendendo tra le mani la pannocchia.

" E questa? ". Chiede. Lei mette un leggero broncio per poi incrociare le braccia. 

" Beh, sono la Dea delle messi: questa pannocchia viene dai miei campi, e vorrei che fosse il simbolo della pace tra noi. Sempre se sei disposto a mettere da parte l'orgoglio, come sto cercando di fare io ". Fa semplicemente la donna. Lui la guarda un istante per poi guardare la pannocchia e lasciandosi sfuggire una leggera risata: inutile, non riesce a stare arrabbiato con la sorella a lungo. 

" E va bene: accetto le tue scuse ". Ride, mentre lei si volta dandogli un lieve pugno sul capo, ovviamente per scherzo e senza la minima forza.

" Ma sentitelo! Mister fulmini e saette ha deciso di concedere il suo regale perdono alla sua povera sorellina, che onore immenso! ". Commenta poi, ma in fine anche lei sfoggia un sorriso e riflette: la sua in fondo, è stata una buona idea. Quella pannocchia è stata davvero il simbolo della rinnovata pace tra loro due, come aveva pensato lei." Comunque sia... ". Prosegue in fine la Dea. " Mi devi ancora quella spiegazione ". Conclude, sedendosi di fronte al fratello: non se ne andrà fino a quando non saprà la verità, pensa. 

Ciao amici! Ecco qui una flashfiction fatta per la challenge nel gruppo facebook " il giardino di efp ". Stavolta, ho scelto come protagonisti Zeus e Demetra, miei OC provenienti dall'universo Saint Seiya. Per conoscerli bene vi invito, se vorrete, a leggere la fanfiction " the awakening ", seguito de " il figlio di Hades ", che sono parte della trilogia che sto scrivendo su Saint Seiya. Sperando che la breve storia vi piaccia, vi saluto. Alla prossima!