Capitolo 1: oltre le apparenze Rouge the Bat la famosa spia dei G.U.N. aveva una vita perfetta: ricchezza, bellezza, salute e fama o almeno così pensavano tutti coloro che la conoscevano, avrebbero fatto volentieri a scambio di vite, ma nessuno sospettava che lei fosse disposta a fare lo stesso. Ciò perché la ladra non si sentiva per nulla felice, all'età di cinque anni perse in modo misterioso entrambi i genitori e da quel momento fu costretta a compiere dei crimini per sopravvivere, diceva cose che non pensava per raggirare coloro che la circondavano; il suo passato venne cancellato dai G.U.N. in cambio dei suoi servigi. Visse e continuò a vivere nella menzogna per tanto, troppo tempo infatti adesso non sapeva realmente chi fosse. Nonostante desse l'impressione di una persona sicura e socievole in realtà era fragile e sola questo perché gli uomini la volevano unicamente per il suo aspetto e le donne pensavano che non fosse altro che una sgualdrina, per tutti questi anni la solitudine fu la sua amica più fidata. Le importava solo di recuperare gemme ed adempiere alle proprie missioni, solo così si sentiva realizzata. Ora Rouge si trovava nel suo club a dare un’occhiata alla contabilità notando che il bilancio era migliore del mese precedente e ciò le provocò grande soddisfazione. Improvvisamente suonò il telefono, la ragazza rispose” Sono Rouge, di cosa hai bisogno?” “Agente bat” pronunciò una voce severa” sono il generale Tower, devi immediatamente recarti alle coordinate che ti sono state inviate in questo momento” la ladra notò il suo localizzatore brillare, viste le coordinate replicò” Cosa devo fare in mezzo al nulla, nella parte più sperduta della Siberia?” “ I nostri sensori segnalano uno strano cambiamento nel campo elettro-magnetico del pianeta, ci sono diverse fonti che sembrano causare il problema ed una di queste si trova in Siberia. Devi raggiungere il luogo entro poche ore” Rouge era molto irritata per tale incarico poiché odiava il freddo e sperava di usare il weekend nella ricerca di qualche pietra preziosa,Tower continuò” Recati al nostro aereo porto immediatamente. L'agente Shadow sarà lì a breve” “Shadow?” “ Si, sarà il tuo partner, ora va” il generale chiuse la conversazione. Il pipistrello sapendo che l'oscuro riccio l’avrebbe accompagnata si sentì meglio perché si trovava a suo agio con Shadow il quale la considerava sua amica, non la guardava con quello sguardo sporco tipico di tutti gli uomini che incontrava, pensava che fosse intelligente e si fidava di lei. Rouge di tanto in tanto si soffermava a pensare se fra i due sarebbe potuto nascere qualcosa di più, ma credeva che fossero idee stupide dato che lui non l'avrebbe mai amata eppure la sua mente vagava, sempre di più, sul quel “dannato” porcospino. La giovane donna si preparò indossando abiti più pesanti adatti alle temperature gelide della Siberia poi si recò nel punto d’incontro con il proprio partner stranamente ansiosa di vederlo. Arrivata all'aereo porto militare notò immediatamente l'amico nella sua solita postura: braccia conserte ed occhi chiusi, rimaneva sempre affascinata dal quel suo modo di fare. “Ciao Shady, pronto per la missione?” chiese lei con una strana gioia nella voce “Sono sempre pronto. Non chiamarmi Shady, sono Shadow” rispose lui nel suo solito modo “Non fare il brontolone. Forza saliamo sull' elicottero”. Dopo qualche ora di viaggio giunsero in Siberia, tuttavia non sul punto preciso della strana fonte di energia, ma qualche km più lontano a causa delle raffiche di vento gelide che avrebbero procurato troppi problemi al loro mezzo. Passati una decina di minuti “ Diamine, quanto manca ancora?” chiese Rouge irritata “ Scarso un km, porta pazienza” “Non è la pazienza il problema, il punto è che odio il freddo e qui mi sto congelando. Questi vestiti sono inutili e pensare che ho rinunciato al mio stile accattivante per stare al caldo. Uffa!”, Shadow inizialmente infastidito dalle lamentele della partner ,vedendo l'espressione dell'amica mentre sbuffava, non riuscì a far a meno che sorridere “ È così carina. Aspetta, cosa ti salta in mente, concentrati sulla missione” si rimproverò mentalmente il riccio. Giunti sul punto del segnale non trovarono nulla” E adesso?” chiese il pipistrello sconsolato, il porcospino lanciò una Chaos Spear sotto di lui ed incredibilmente c'era un passaggio segreto che conduceva sottoterra “Bravo” disse la donna “Puro intuito”. I due scesero giù fino a trovarsi davanti ad una base segreta abbandonata “Diavolo è più freddo qui che fuori” disse congelando la spia; continuarono a seguire il segnale notando come la struttura fosse avvolta nel ghiaccio e riportasse segni di uno scontro non troppo lontano nel tempo. Entrarono nella stanza dove i segnali elettro-magnetici erano più forti e rimasero sorpresi nel vedere un computer funzionante che sembrava essere la causa di tutto, “Rouge guarda qui, c'è questo strano file nominato il pilastro dell’equilibrio, dobbiamo consegnarlo ai G.U.N. anche perché è l'unica cosa che abbiamo”. La ladra incominciò a lavorare con il computer” È un file criptato non ho le competenze necessarie per aprirlo. Lo scaricherò su una usb che consegnerò ai nostri hacker”, non appena la donna estrasse la pennetta dal pc, dopo aver scaricato il file, il computer si autodistrusse emettendo una strana energia che non causò nessun danno se non ai pattini di Shadow che andarono fuori uso. I due uscirono e per loro sfortuna una tempesta di neve si stava scatenando” Al diavolo questo tempo! Visto che non possiamo usare la tua velocità, dato che i pattini sono danneggiati, perché non aspettiamo dentro la base che la bufera finisca?” chiese Rouge “Non è possibile, questa struttura è seriamente compromessa, potrebbe crollare da un momento all'altro, comunque lì è ancora più freddo. Ad una ventina di km c'è un piccolo rifugio dei G.U.N. dobbiamo raggiungerlo se vogliamo sopravvivere” detto questo Shadow prese la mano di Rouge, affinchè non la perdesse nella bufera e incominciò ad incamminarsi. Giunsero nel luogo dopo una mezzora, sfortunatamente il rifugio non era stato utilizzato da molto tempo e per questo l'acqua non funzionava come i riscaldamenti probabilmente congelati,tuttavia c'era un piccolo camino che poteva essere acceso con della legna posta lì vicino. Dopo aver acceso il fuoco Rouge si sedette su un piccolo divano di fronte al fuoco mentre Shadow inviava una richiesta d'estrazione. Dopo averlo fatto il riccio notò la propria amica tremare come una foglia e la sua pelle si era arrossata a causa del freddo, l'anti-eroe temette che fosse vicina al congelamento per cui cercò qualcosa con cui riscaldarla. Trovò in un piccolissimo armadio una coperta non molto pesante ma avrebbe comunque aiutato. Tornò dalla ragazza dicendole”Ho chiesto aiuto al Q.G. però non arriveranno fino al termine della tempesta” “Perfetto” rispose lei tremante” Usa questa per coprirti” pronunciò il riccio dandole la coperta che la spia prese immediatamente. Tuttavia Shadow osservò la partner tremare ancora, si avvicinò a lei toccandole il viso morbido“ Sei freddissima”, normalmente Rouge avrebbe risposto con sarcasmo e malizia tipo “Ma dai? Pensavo di essere bollente” ,questa volta invece restò bloccata dal tocco gentile dell'amico, non avrebbe mai pensato che sarebbe potuto essere così gentile nei modi. Al quel punto il porcospino si mise sotto la coperta ed abbracciò la giovane donna la quale disse ,presa di sorpresa, “ Cosa?” “ È l'unico modo per evitare il congelamento sfrutterò il calore del mio corpo per riscaldarti” rispose Shadow con un tono insolitamente dolce. Rouge stava mostruosamente arrossendo, fortunatamente avrebbe potuto giustificarsi dicendo che ciò fosse dovuto al repentino cambio di temperatura. Dopo un iniziale imbarazzo si lasciò andare ricambiando l’abbraccio del riccio e posando la testa sul suo morbido pelo bianco e gli sussurrò “Grazie” pensando che dopotutto quel freddo a qualcosa fosse servito: finalmente era coccolata dal suo eroe, la sensazione che provava in questo momento le confermò un sospetto che da tempo le sfiorava la mente cioè si era innamorata di Shadow. Dopo poco la stanchezza prese il sopravvento sulla bella spia che si addormentò con una sensazione di profonda tranquillità e felicità.