Ok, eccomi qui a riprovare a
proporre qualcosa di serio nel fandom di Harry Potter, considerato che con “Il
mio amico” sono di nuovo in blocco.
L’idea è più o meno questa:
Ø
Remus e Ninfadora
Ø
Trentatré piccole
cose che rendono bella la vita
Ø
Altrettante piccole
storie
Ø
Una dedica a Lidia,
che ha stilato per me quest’elenco anni fa, senza sapere che un giorno sarebbe
servito a questo.
Questo è quanto... spero mi
farete sapere che cosa ne pensate!!!
Un bacio,
Temperance
Beauties
of Life
1 -
Innamorarsi
Quando lo vide per la prima volta non aveva idea di ciò che lui sarebbe stato per lei.
Le era sembrato solo un alto, attraente, trasandato ed esageratamente gentile mago che, come lei, faceva parte dell’Ordine.
Solo questo avevano da spartire, loro due: l’Ordine e niente altro.
E poi, andiamo, era dannatamente capriccioso, anche se in modo tutto diverso dagli altri. Lui non riusciva a sopportare di essere felice, non pensava di averne il diritto.
Semplicemente assurdo, dal suo punto di vista.
Ed era grigio, anche.
Grigio e spento come se colori e luce non fossero mai entrati a far parte di quella sua vita tormentata.
L’unica eccezione erano i suoi occhi, di quel castano chiaro, così vivi e sempre determinati.
Dopotutto, se era uno dei migliori amici di Sirius un motivo doveva pure esserci.
La snervava, però, perché lei non sopportava le persone troppo perfette, sempre ansiose di dare una mano e lui era esattamente così.
Sempre ti sei fatta male, Ninfadora? Quel tavolo di certo prima non era lì, Ninfadora. Non importa se hai versato il caffè, Ninfadora, pulisco io.
E quell’odiosa abitudine di chiamarla sempre per nome! Dio se non la sopportava!
Insomma, Remus Lupin era la persona più snervante, ironica, malinconica, saccente ed insopportabilmente perfetta che avesse mai conosciuto.
Ma questo, chiaramente, non lo aveva capito il primo giorno, no.
Allora erano stati altri i suoi pensieri.
Quando lo vide per la prima volta decisamente non aveva idea di ciò che lui sarebbe stato per lei.
Ma già quella prima volta si rese conto che continuare a frequentarlo l’avrebbe portata a tirarsi addosso un sacco bello pieno di guai supplementari.
Insomma, un lupo mannaro così tanto più vecchio di lei, irrimediabilmente noioso e prudente fino allo sfinimento.. sì, guai: guai a palate.
Sarebbero bastati a scoraggiare chiunque.
Beh... lei però non era chiunque.
Lei era un auror, e per un auror i guai erano vita.
Pertanto, Ninfadora Tonks amava i guai e non era mai stata felice come il momento in cui aveva raggiunto quella conclusione, circa dieci minuti dopo che Remus aveva varcato per la prima volta la porta del quartier generale dell’Ordine.
D’accordo, vi ho mentito: quando lo vide per la prima volta aveva già le idee perfettamente chiare su ciò che lui sarebbe stato per lei.