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Autore: _Son Hikaru    25/08/2019    1 recensioni
Eccomi qui, tornata per voi con una nuova KyouTen.
Chi di voi si è mai chiesto come abbia fatto Tenma a conquistare l'amicizia di Kyousuke? Come sia riuscito a sciogliere quell'espressione sempre un po' imbronciata e a trasformarla in un bel sorriso?
Dal testo:
"Un calcio, era bastato un solo potentissimo calcio dritto al centro della porta per far sì che Tenma si interessasse a lui, a Kyousuke."
Spero di avervi incuriosita almeno un poco, vi aspetto dentro.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vuoi essere mio amico?
 
Un calcio, era bastato un solo potentissimo calcio dritto al centro della porta per far sì che Tenma si interessasse a lui, a Kyousuke. Era un ragazzo scontroso, scorbutico e all’apparenza altezzoso, più incline alla lite che non al dialogo, eppure in lui c’era qualcosa, una scintilla insolita in fondo allo sguardo, che aveva incuriosito Tenma attirandolo a lui come fosse una calamita.
Un po’ intimorito dalla sua scontrosità, i primi tempi, Tenma aveva cercato di stargli il più lontano possibile, limitandosi ad osservarlo di nascosto durante le ore di lezione o le pause pranzo. Così, senza quasi rendersene conto, Tenma aveva iniziato a seguirlo, un po’ perché nutriva qualche sospetto su di lui e preferiva controllarlo per evitarsi brutte sorprese in partita, e un po’ perché, anche se questo faticava parecchio ad ammetterlo perfino a se stesso, provava l’irrefrenabile desiderio di conoscerlo meglio, di scoprire quali fossero le sue passioni oltre al calcio, le sue paure, che espressione avesse il suo viso quando sorrideva o rideva e quali fossero le sue abitudini. Grazie al fatto di essere un suo compagno di classe Tenma sapeva che Kyousuke era un ragazzo studioso, intelligente e incredibilmente sveglio. Sapeva che la materia in cui spiccava di più era storia, e che, seppur non insufficiente, non eccelleva in chimica. Era bravo a cucinare e nelle pulizie, proprio come una persona che vive da sola ormai da anni. E a pensarci bene Kyousuke dava proprio quell’impressione, quella di una persona incredibilmente sola.
Inizialmente Tenma, forse perché troppo occupato a diffidare di lui, non ci aveva mai fatto caso, ma ora quando lo incontrava nei corridoi affollati della scuola o per le scale non riusciva a vedere altro se non lui che camminava sempre da solo, nessuno gli si avvicinava mai, nessuno gli parlava, tutti che gli lanciavano solo occhiatina silenziose e cariche di diffidenza. Anche lui, come tutti, non gli aveva mai rivolto la parola, non avrebbe saputo cosa dire per sciogliere quel suo broncio irritato, ma Kyousuke non era un cattivo ragazzo e di questo Tenma ne era ormai sicuro al punto da poter mettere la mano sul fuoco senza paura di scottarsi. Dopo la partita contro la Fiducia Incrollabile Kyousuke aveva finalmente capito di star sbagliando tutto e si era unito a tutti loro nella lotta contro il Quinto settore. Ora era apertamente un loro alleato, quindi perché continuavano a trattarlo a quel modo?
Forse era per questo, perché nessuno sembrava volergli bene che Tenma aveva smesso di essere diffidente nei suoi confronti permettendo al suo cuore di affezionarsi a lui e di considerarlo al pari di un amico anche se di fatto scambiavano a malapena due parole nel corso degli allenamenti.
Ma vivere da solo, nella solitudine del suo cuore quell’amicizia, quell’affetto nato così casualmente, a Tenma non bastava, desiderava che anche Kyousuke provasse gli stessi sentimenti per lui, voleva vederlo sorridere. Per questo, liberatosi dell’imbarazzo e di qualsiasi paura, si decise a parlargli.
Riuscire a scegliere il momento giusto per farlo fu più difficile del previsto, perché pur passando da solo tutto il suo tempo libero Kyousuke gironzolava sempre in posti troppo affollati e dove attirare la sua attenzione con una certa discrezione, Tenma non voleva che tutta la scuola lo sentisse esprimere a Kyousuke il suo desiderio di essere amici, era sempre e comunque difficile, se non addirittura impossibile. A Tenma pareva già di sentire i pettegolezzi delle ragazze più fantasiose.
L’occasione buona, dopo tanto cercare, gliela diede la scuola, o meglio i turni di pulizia della giornata.
Era lunedì, durante la pausa pranzo quando Tenma, con il cuore che batteva a mille in petto per la felicità, lesse e rilesse il proprio nome e quello di Kyousuke segnati all’angolo in basso della lavagna come addetti alla pulizia dell’aula. Niente di meglio, si disse Tenma raggiante come non mai, non poteva capitargli nulla di meglio. Passò le ultime ore di lezione a pensare al modo migliore per poter parlare a Kyousuke ei suoi sentimenti, e alla fine, non essendo poi molto ferrato per i discorsi pieni di belle parole optò per un discorso diretto, che andava dritto al punto senza troppi giri di parole.
Ma riuscire a parlare con Kyousuke non era mai facile, neppure quando ci si trovava soli con lui. Forse era a causa dell’assoluto mutismo in cui si chiudeva, o della sua indole solitaria, o forse semplicemente perché al solo pensiero di parlargli Tenma sentiva cedergli le ginocchia, ma fece una fatica terribile ad intavolare discorso.
“Allora…” disse Tenma schiarendosi la voce mentre passava sull’ennesimo banco uno straccio umido per cancellare tutti gli scarabocchi fatti a matita “Oggi ci sarai agli allenamenti?” gli domandò poi lanciandogli un’occhiata furtiva.
Parlare del calcio e degli allenamenti, di questo Tenma era convinto, avrebbe sciolto la tensione che c’era fra di loro.
Kyousuke alzò appena lo sguardo nocciola dalla polvere che stava raccattando da terra, per poi rivolgerlo con fare spaesato e un po’ scocciato a Tenma
“No” rispose secco tornando a concentrarsi sulla polvere “Anzi, mi faresti un favore se avvisassi gli altri al posto mio” aggiunse poi.
“Come mai non ci sarai?” domandò Tenma con fare dispiaciuto. Guardarlo allenarsi, con la tecnica perfetta che aveva e la sua potenza di tiro, era sempre incredibilmente bello, e quando non era presente agli allenamenti a Tenma il campo sembrava quasi vuoto.
“Ho da fare” rispose semplicemente Kyousuke lasciando in Tenma una grande curiosità. Curiosità che tuttavia non si azzardò a manifestare anche se fra loro calò il silenzio e non aveva alcuna idea di che argomento usare per riprendere la conversazione.
Per un po’ quindi, Tenma si limitò a lanciargli di tanto in tanto qualche occhiatina furtiva, indeciso se parlare o meno.
“La pianti di fissarmi?” lo sorprese Kyousuke spezzando con una certa irritazione quel silenzio.
“Non- non ti stavo fissando” provò a difendersi Tenma con la voce un po’ tremante per la sorpresa di essersi sentito rivolgere la parola con così poco preavviso.
“Certo” lo canzonò Kyousuke avvicinandosi a lui di qualche passo “Vuoi sapere cosa devo fare di così importante da saltare gli allenamenti, o meglio, vuoi sapere se mi vedo o meno con quelli del Quinto Settore, vero?” domandò assottigliando lo sguardo come fosse una volpe.
“No-non è così… davvero” provò a giustificarsi Tenma.  Il cuore gli batteva a mille per la tensione che provava: come aveva fatto la situazione a sfuggirgli di mano a quel modo?
“Ah no? E allora come mai sono settimane che non fai che seguirmi?” lo apostrofò con irritazione Kyousuke senza distogliere lo sguardo dal suo.
Tenma si sentì avvampare, e per un lungo e interminabile istante desiderò di sparire dalla faccia della terra per sempre. Tutto quel tempo speso a credere di seguirlo di nascosto e Kyousuke si era accorto di tutto fin dall’inizio, come mai glielo diceva solo ora?!
“Ti ho lasciato fare perché credevo normale all’inizio che volessi tenermi d’occhio, ma ora basta! Mi pare di aver già dimostrato abbastanza chiaramente da che parte sto”
“S-sì lo hai fatto” biascicò Tenma “È che io…”
“Tu cosa?” lo interruppe bruscamente Kyousuke “Non riesci lo stesso a fidarti di me?” il suo tono di voce era irato, ma nei suoi occhi Tenma lesse una sincera tristezza, come se non si aspettasse questa sfiducia da parte sua.
Davanti a quello sguardo così triste Tenma si sentì in colpa come il peggiore dei mostri. Se solo avesse avuto fin da subito il coraggio necessario per parlare con chiarezza a Kyousuke tutta quella situazione si sarebbe potuta benissimo evitare.
“Scusa…” biascicò abbassando per qualche attimo lo sguardo sulla punta dei piedi “Non volevo arrivare a questo punto oggi…”  aggiunse poi incurvando con una sorta di rassegnazione le spalle
“A no? E dove volevi arrivare?” gli domandò Kyousuke confuso e allo stesso tempo sinceramente curioso di sentire ciò che Tenma aveva da dirgli.
Tenma alzò lo sguardo incrociando subito quello nocciola di Kyousuke: ora la sua espressione, seppur un po' diffidente, non era più accigliata, era rilassata e Tenma non poté evitare di sentirsi sollevato e insieme felice perché quella in fondo era la primissima volta che vedeva il volto di Kyousuke così sereno.
Incoraggiato dalla sua calma trasse un profondo respiro e finalmente, con le guance arrossate per l’imbarazzo (in vita sua in fondo non aveva mai dovuto chiedere a qualcuno di essere suo amico a parole, era sempre successo tutto con naturalezza), disse: “Vuoi essere mio amico?”
Kyousuke sgranò gli occhi colto alla sprovvista da quelle parole. Amico, nessuno in vita sua gli aveva mai chiesto una cosa simile
“Io?” chiese stupito senza riuscire a distogliere lo sguardo da quello di Tenma.
“Sì” rispose Tenma con decisione “Avrei voluto chiedertelo prima ma… mi vergognavo un po’ e non riuscivo mai a trovare il momento adatto per farlo” si giustificò Tenma grattandosi con imbarazzo la guancia.
Anche dopo queste parole, pronunciate con un sorriso e uno sguardo tanto sinceri, Kyousuke fece fatica a credere che al mondo potesse davvero esistere qualcuno interessato alla sua amicizia, tuttavia decise di fidarsi delle parole e del sorriso genuino di Tenma.
“Va bene, se ci tieni davvero saremo amici” gli rispose Kyousuke, e davanti al sorriso raggiante che Tenma gli rivolse non poté trattenersi dal sorridere a sua volta. Un sorriso piccolo, timido, ma che scaldò il cuore di Tenma come il più caldo dei raggi di sole.
 
 
 
Angolo autrice<3
*schiarisce la voce*
Salve a tutti, finalmente dopo anni e anni di attesa sono ritornata con una nuova nuovissima KyouTen *w*, ok ok lo so che in realtà nessuno è felice di vedermi perché ho decisamente rotto le scatole con tutte queste storie fluffose, ma io sono super emozionata di essere finalmente riuscita a scrivere di nuovo su di loro, mi mancavano da impazzire!!  Mi sentivo parecchio giù anche perché con la scrittura non è stato proprio proprio un periodo meraviglioso… ok mi sembra di dirvelo sempre però è così. Ho avuto davvero un bruttissimo periodo e la mia voglia di scrivere, e in realtà di fare qualsiasi cosa, era andata proprio dall’altra parte del mondo rispetto a dove sto io, ma finalmente sono tornata!! Ok non posso promettere di tornare attivissima come prima, però questa KyouTen è già qualcosa, io e vado tanto fiera, ma forse è solo perché loro due mi piacciono davvero tantissimo assieme.
Questa volta purtroppo, per la tristezza di tutti e in particolare a mia sorella (a cui dedico questa one shot *w*), i nostri piccoli amici non si scambiano alcun bacio, Tenma si limita semplicemente a chiedere a Kyousuke di essere amici. Ma si sa no, dall’amicizia all’amore il passo è breve, chissà quindi che presto non uscirà qualcosa di nuovo su questi due ehehe
Dunque, l’idea mi è venuta il 24 mentre guardavo Inazuma Eleven Go, era l’episodio in cui Kyousuke gioca la sua prima partita con la squadra, mi pare di non sbagliare dicendo che era la Fiducia Incrollabile, e inevitabilmente, visto che ancora a quel punto non erano amici, mi sono chiesta come lo fossero diventati. Questa storia è la naturale conseguenza di quella domanda ehehe. Spero che vi piaccia e che non la troviate eccessivamente sdolcinata, io cerco sempre di mettercela tutta per non eccedere nella smielatezza ma Tenma mi ispira sempre e solo cose fluffose, non posso farci niente. Comunque io personalmente ce lo vedo a seguire un po’ ovunque Kyousuke, penso sempre che per essere riuscito a convincere un tipettino come lui a diventare suo amico Tenma debba avergli fatto un pressing davvero insistente ehehe. Il sorriso di Tenma tra l’altro è tanto dolce che è impossibile resistervi, e anche Kyousuke si è trovato impotente davanti a lui e non si è fatto tanti problemi ad accettare la sua gentile proposta U.U
Ok, ok mi sono dilungata un po’ troppo mi sa ehehe scusate ma sono davvero tanto emozionata e non vedo l’ora di leggere i vostri commenti, di sapere se vi è piaciuta o no questa storia di esattamente 1559 parole (mi sono superata *A*). Ringrazio chiunque sia arrivato a leggere fino a qui e chi si prenderà la briga di lasciarmi un commentino (non siate timidi io non mordo <3)
Ricordate le critiche sono sempre ben accette perché io ho voglia di migliorarmi, ma per favore non siate troppo severi nel farmele.
Detto questo vi saluto
Un bacio
Hika<3
  
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