Non ci credo. Ha accettato. Taiyou Amemiya ha davvero accettato da aiutarmi con la matematica. Magari questo può essere un nuovo inizio e magari, finalmente, io e quel ragazzo riusciremo ad andare d'accordo. 
Ho pensato che sarebbe stato carino se mi fossi presentata da lui con qualcosa, quindi ieri ho preparato i miei famosi biscotti fatti in casa.

Sono davanti a casa sua per farmi aiutare in matematica, ma non sono molto sicura di quello che sto facendo, faccio un respiro profondo e suono il campanello. La porta si apre e ne esce fuori un Taiyou sorridente «Noto con piacere che sei in perfetto orario, però potevi suonarlo anche prima il campanello, sai ti stavo aspettando».
Ma allora mi aveva vista dalla finestra! Arrossisco imbarazzata e gli dico «Smettila, sono qui perché hai accettato di aiutarmi con la matematica e...volevo scusarmi con te per come mi sono comportata, quindi ti ho portato dei biscotti fatti in casa» sorrido mentre gli porgo il sacchetto con i biscotti.
«Li hai fatti tu?» mi chiede prendendoli con diffidenza.
«Certo!» gli rispondo fiera del mio lavoro.
«Non è che sono avvenati?» mi chiede sospettoso mentre ghigna.
«Hei! Guarda che i miei biscotti fatti in casa sono i migliori!» esclamo infastidita mentre mi giro di lato per non guardarlo, incrociando le braccia e facendo il broncio.
«Va bene» acconsente lui «però adesso entra» finisce facendomi spazio per entrare. Devo ammettere che casa sua è molto carina, mi tolgo il cappotto e lui lo appoggia su un attaccapanni, dopo avermi chiamata mademoiselle. Siamo a casa sua da soli, per cui studieremo in cucina siccome è la stanza più luminosa. Una cosa in particolare mi colpisce di quella stanza e mi attrae, è il tavolo rotondo in legno, me ne sono innamorata, inoltre penso che sia uno di quelli allungabili, sto già immaginando come disporrei tutti i miei colori e fogli su un tavolo del genere per disegnare... Ma ora basta fantasticare, dobbiamo fare i compiti ed io devo assolutamente riuscire ad imparare matematica. 
A risvegliarmi dai miei pensieri è la voce di Taiyou che chiede «Allora mi aiuti?»
Io lo guardo interrogativa «A fare cosa?»
Lui indica il tavolo e dice nuovamente «Se mi aiuti ad allungare il tavolo avremo più spazio». 
Si! Avevo ragione sul tavolo! Mi avvicino a lui e gli rispondo «Certo! Ma come si fa?»
Lui me lo spiega e insieme muoviamo le due parti mobili del tavolo che adesso è diventato ovale. Io sorrido soddisfatta, quasi compiaciuta mentre ammiro quel tavolo magico.
«Bene, e ora facciamo matematica!» esclama con il suo solito sorriso.

Detto questo apriamo i libri e lui comincia a spiegarmi tutto ciò che non so, all'inizio continuo a non capirci niente, ma con molta pazienza Taiyou cerca di spiegarmi le cose in modo diverso e finalmente riesco a fare qualcosa. 

Ed ora la prova finale per verificare se ho capito: devo risolvere correttamente l'esercizio. Io lo faccio, mi sembra giusto e lo faccio controllare al ragazzo di fianco a me. Lui osserva il foglio attentamente, non lo avevo mai visto con un'espressione così concentrata. Poi mi garda, i suoi occhi non lasciano trasparire nessuna emozione. Comincio a preoccuparmi, temo di non esserci riuscita, poi finalmente esclama «Ce l'hai fatta! È tutto giusto!» e mi sorride contento, io urlo di gioia e presa dall'emozione lo abbraccio urlando «Si, si, si! Ci sono riuscita!»
Solo ora mi accorgo che lo sto abbracciando, quindi mi stacco e mi ricompongo, schiarisco la voce e dico piano «bene»
Il ragazzo guarda prima me sorridendo, poi si volta verso l'orologio appeso alla parete e dice «Sono le 4 passate... Che ne dici di fare una pausa?» 
«Va bene» gli rispondo.
«Così potrò finalmente assaggiare i tuoi famosi biscotti fatti in casa» dice memtre prende il sacchetto di biscotti al centro del tavolo.
«Si dai, assaggiamoli, non so come siano venuti stavolta» rispondo io. Stranamente non li ho ancora assaggiati, quindi non so come sono, in più mi ha aiutata mia sorella a farli, quindi potrebbe averci messo qualcosa dentro a mia insaputa.
«Come non lo sai?!» chiede lui.
«Beh vedi, li ho fatti ieri con mia sorella e di solito lei ci mette il sale al posto dello zucchero... Spero solo che non ne abbia combinata una delle sue...» rispondo pensando a quella piccola peste che cerca sempre di sabotare tutto quello che cucino. Anche se ieri mi aveva promesso che sarebbe stata brava perché le avevo detto che questi biscotti sono di vitale importanza, spero che abbia mantenuto la promessa.
«Quindi vorresti dirmi che questi biscotti sono potenzialmente disgustosi» conclude lui.
«Si» sospiro rassegnata «Quindi mi sacrifico io e ne assaggerò uno» e prendo un biscotto dal sacchetto e ne mordo un pezzettino aspettandomi il peggio, ma questi sembrano avere il sapore dei miei soliti biscotti, quindi lo mangio tutto.
«Allora?» mi chede lui «Come sono?»
«Sono buoni, stavolta quella piccola peste non ci ha messo le mani» lo rassicuro. Anche lui prende un biscotto e lo assaggia titubante, poi cambia espressione ed esclama «Non mentivi, questi biscotti sono favolosi! Non ne ho mai mangiati di così buoni!» detto ciò ne mangia un altro.
«Sono contenta che ti piacciano » sorrido felice e continuo «Se vuoi un giorno ti insegno a farli» ci penso, sembra un buon accordo, lui mi aiuta con matematica ed io gli insegno a fare degli ottimi biscotti.
«Si, ma dovremmo andare a casa tua, io non so che ingredienti servano» dice lui.
«Va bene, ma quando succederà non farti ingannare dallo sguardo dolce e innocente di mia sorella, potrebbe essere letale!»
«Quanto potrebbe essere pericolosa una bambina?»
«Oh, tu non ne hai idea, dovresti vederla come gioca a calcio, si diverte ad ingannare i bambini facendogli credere di non essere molto brava per poi distruggerli!»
«Ok, ma voglio verificare io stesso se quello che dici è vero».
«Sono certa che arriverà il momento anche per questo» concludo prendendo un altro biscotto.
«D'accordo, pausa finita» dice lui prendendomi il biscotto dalle mani e mangiandoselo.
«Hei! Amemiya-kun! Quello era mio!» sto cominciando ad innervosirmi.
«Adesso dobbiamo finire i compiti» risponde aprendo il libro. Io non dico niente e facciamo gli esercizi insieme. Quando finiamo sono le 5 e mezza e tra non molto farà buio (siamo a fine gennaio), quindi lo saluto.
«Si è fatto tardi, ora devo andare».
«Di già? Ma sono solo le 5 e mezza!» mi sembra sia deluso.
«Si, tra poco farà buio, è meglio che io vada». In realtà dispiace anche a me andarmene, ma avevo promesso a mia mamma che sarei tornata al tramonto. 
Taiyou mi accompagna alla porta e mi saluta baciandomi la mano «È stato un piacere aiutarla a fare i compiti mademoiselle». 
Io ridacchio a questa scena «Anche per me, Amemiya-kun» mi giro ed esco da casa sua.
«Allora ci vediamo domani a scuola?» mi richiama. Mi volto a guardarlo, gli sorrido dolcemente «Certo» e me ne ritorno a casa. 

Non è stato poi così male, non abbiamo neanche litigato. Ringrazio mentalmente mia sorella per non aver fatto una delle sue solite schifezze con i miei biscotti. Chi avrebbe mai detto che saremmo diventati amici grazie a dei biscotti fatti in casa.