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Autore: brokenlights    28/07/2009    4 recensioni
“Sai prima di lasciare questa scuola avevo bisogno di ritornare qui con te ancora una volta.”
Le accarezzò la testa dolcemente e la baciò in fronte.
“Già anche io.“
Gabriella lo guardò negli occhi e si appoggiò al suo petto.
“ Non voglio andarmene da qui Troy.
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez, Ms. Darbus, Troy Bolton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo:Under the Rain
Personaggi:Troy Bolton,Gabriella Montez,Mrs Darbus..
Ganere:Romantico
Rating:Verde
Tipo:One-Shot
Note Autrice: Questa FF l'ho scritta in un momenti di crisi pochi giorni dopo aver visto HSM3.
Non so da cosa mi sia uscita per cui non vi prometto nulla perchè a me non piaciucchi molto però ho deciso
di pubblicarla per avere poi dei pareri.
Naturalmente mi sono ispirata ad una scena del Film
e si può capuire anche di che cosa si tratta.
Bè non vi resta altro che leggere e commentare XD
(*) Song:Tiziano Ferro-Ti scatterò una Foto.
Kiss.Ele





Quando piove la East High di Albuquerque sembra una vera e propria jungla.
Pavimenti bagnati corse pericolose lungo i corridoi e un fiume di macchine postate davanti l’entrata.
Gabriella Montez entrò, chiudendo l’ombrello dietro di se, da un’entrata secondaria della scuola.
Gocciolante si diresse verso il suo armadietto e lo aprì.
Un piccolo foglietto cadde a terra inzuppandosi a causa della piccola pozzanghere di acqua piovana formata dall’ombrellino,
che la mora aveva ancora in mano.
“Cavoli..” Lo raccolse sbuffando e incuriosita lo lesse.
..Quando Piove i Profili e le Case ricordano Te. * (*)
La mora sorrise. Appoggiò le proprie cose nell’armadietto e corse. Sapeva dove andare.
Il cuore la stava guidando. Fece le scale piano piano come per paura di sbagliare e di essere scoperta.
La campanella suonò. Le lezioni erano ormai iniziate ma lei proseguì.
Raggiunse la terrazza sopra la scuola.
Era bagnato e umido ma questo non le impedì di vedere che sulla ringhiera vi era appoggiato un ragazzo.
I suoi occhi azzurri la scrutarono da cima in fondo facendola arrossire.
La mora abbassò lo sguardo e si guardò i piedi.
“ Ehy che fai non mi saluti?” La voce calda e profonda del ragazzo
attirò la sua attenzione e lei gli sorrise amorevolmente avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
Lui la prese alla vita e l’accompagnò a sedersi nella loro panchina.
“Sai prima di lasciare questa scuola avevo bisogno di ritornare qui con te ancora una volta.”
Le accarezzò la testa dolcemente e la baciò in fronte.
“Già anche io.“
Gabriella lo guardò negli occhi e si appoggiò al suo petto.
“ Non voglio andarmene da qui Troy.”
Il ragazzo prese il viso della mora e lo rivolse verso di sé.
“Gab dobbiamo pensare al futuro.
Questo ormai è passato e dobbiamo farcene una ragione per questo oggi ti ho portato qui.
Prima di andarcene però dobbiamo fare una cosa..”
Lei lo guardò sorpresa. “Cosa?”
“Dammi la mano.” Gabriella l’afferrò e lo seguì mentre lui si alzava.
“Non vorrai dirmi che hai intenzione di trascinarmi sotto la pioggia?”
Troy rise “Lo sai che sono crudele Ella” e detto questo corse trascinandola fuori all’aperto.
“Wildcat ti Odio!” la mora cercò di staccare la piccola mano da quella possente del suo ragazzo ma purtroppo non ci riuscì.
“Ahah! Non riuscirai mai a scappare ormai ti ho coinvolta mia cara Montez”
e maliziosamente le sorrise “Ora vieni con me..”
Gabriella sbuffò e lo seguì verso il muretto dal quale si poteva ammirare il grande piazzale davanti l’entrata della scuola.
Lei guardò in basso. Dall’alto non era male.
Improvvisamente sentì due possenti braccia abbracciarla alla vita.
La ragazza sobbalzò spaventata per poi accorgersi che dietro di lei vi era Troy.
“Mi hai fatto prendere un colpo..”
Il moro sorrise e la strinse a sé più forte.
“Ti amo Gab più della mia stessa vita.”
Lei sorrise quasi imbarazzata.
“Anch’io Capitano. Anch’io Ti amo.”
E chiudendo gli occhi si appoggiò alla sua spalla ormai fradicia.
Rimasero così per almeno 5 minuti.
Lui le lasciò piccolo baci lungo il collo che la fecero rabbrividire ancor’ più di prima.
“ Dai smettila. Lo sai che mi fai venire i brividi..” E rise felice di tutto ciò.
Troy sorrise sulla sua pelle levigata e la girò verso di sé e la baciò a stampo.
“Ora dobbiamo fare un’ultima cosa..”
“Cosa?”
“A vicenda urliamo Ti amo verso il cielo.”
Gabriella lo guardò spaesata e sorpresa
“ Ma stai scherzando?”
“ No. Se urliamo tutti potranno capire che ci amiamo e i nostri echi vagheranno
in capo al mondo senza aver mai fine come il nostro amore del resto.”
La ragazzo alzò un sopracciglio “ Da quando sei così romantico Troy Bolton?”
“Da quando una ragazza si è impossessata del mio cuore..”
Lei sorrise e lo abbracciò.
“Ok lo faccio ma solo perché Ti amo sia chiaro.”
E rise divertita all’uniscono del suo ragazzo.
“Allora parto io?” domandò il moro.
“Ok.”
Si avvicinò al muretto e appoggiò le mani.
“ELLA TI AMOOOOOOOO!” e la voce profonda del bel capitano fecero da eco alla grande città di Albuquerque .
“Tocca a te.” Troy la guardò dolce e la condusse dove si era posizionato lui.
Gabriella fece un respiro profondo.
“ WILDCAT TI AMOOOOOO” e la sua voce si unì magicamente a quella del suo ragazzo in un’armonia senza fine.
Si girò e lo guardò.
Il moro le si avvicinò e l’abbracciò.
Pian Piano entrambi sentirono la voglia irrefrenabile di baciarsi.
Troy la prese alla vita a l’avvicinò a se.
Sentivano i loro respiri mescolati alla pioggia.
E si avvicinarono baciandosi prima lentamente e poi con più passione facendo una lotta contro se stessi.
“Ti amo,Ti amo,Ti amo.”
Le gli mise un dito sulla bocca.
“Io sempre di più di te capitano” e divertita iniziò a correre verso le scale seguita da lui.
Il capitano la precedette e la prese alla vita facendola girare quando improvvisamente una voce li interruppe.
“Bolton,Montez che ci fate in giro per i corridoi a quest’ora?”
La professoressa Darbus li fissò da sotto gli occhiali.
“E pure gocciolanti!”
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo preoccupato.
“ Signora Darbus noi..”
“Oh Risparmiatevi le scuse e filate in classe!”
I due imbarazzati si sorrisero e si presero per mano consapevoli
che quella giornata sotto la pioggia non sarebbe passata
inosservata nemmeno alla loro professoressa,
che da lontano, lì fissava da sotto i suoi piccoli occhiali a mezza luna..

  
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