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Autore: Nickoku    05/09/2019    0 recensioni
Kevin, Campione della regione di Auros, si ritrova a combattere assieme agli altri Campioni contro i piani del misterioso Team Asgard e del suo enigmatico capo, un tipo che sostiene di essere molto legato allo stesso protagonista. Kevin nasconde dentro di sè molti segreti, di cui alcuni ancora neanche lui stesso ne è a conoscenza. Cosa lega lui, il Capo del Team Asgard e tre arcani oggetti?
Sarà presente una storicizzazione delle vicende del Continente in cui si svolgono gli eventi della Fan Fiction stessa. Regioni presenti e nominate: Kanto, Jotho, Hoenn, Sinnoh, Unima, Almia, Fiore, Oblivia, Isole Orange, Settipelago, Ferrum, Vesryon (Pokèmon Zeta ed Omicron), Auros, Kalos ed Alola.
Storia legata nella trama della serie "Super Smash Bros.", cui verranno aggiunti riferimenti alla stessa dapprima in maniera leggera e poi più presenti nella seconda parte della storia. Non è necessaria, ma è consigliata, la lettura delle altre storie precedenti.
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'Super Smash Bros. "Fase 1"'
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Luogo Sconosciuto,Circa 15 giorni prima di oggi.

Un uomo con un bastone nero,vestito anche lui di nero,stava correndo affannosamente per un corridoio. Prese un pezzo di un incastro nella tasca della sua veste e la inserì dentro un meccanismo al lato di una porta e questa si aprì. Questa porta era molto alta,di metallo,e sembrava che non avesse pomelli o serrature. L'uomo varcò la soglia e si ritrovò in una sala gigantesca: sembrava la sala del trono di un qualche posto medioevale,ed al centro del locale c'era appunto un trono. Poco oltre il trono c'erano altre dodici poltrone,disposte intorno ad un tavolo rettangolare,entrambi di colore rosso. Gli occhi dell'uomo si mossero per la sala e videro altre cinque persone,sedute davanti ad un caminetto su una panca stile rococò; sembravano un pochino infreddolite,ma allo stesso tempo soddisfatte. Una di loro in particolare era estasiata alla vista del fuoco: aveva i capelli rossi,sparati verso l'alto,gli occhi azzurri ed un completino nero e rosso con il pellicciotto. "Ghetsis,dove vai con questa fretta?" Chiese quella che sembrava essere l'unica donna lì in mezzo; aveva i capelli e gli occhi color lavanda,mentre era vestita con un pellicciotto bianco con sotto un vestito giallo ed una cintura. Ai piedi aveva delle scarpe con il tacco gialle. "Fai poco la spiritosa Vanessa! Ho appena scoperto che c'è un diglett in mezzo a noi" "Cosa intendi dire,Ghetsis?" Chiese l'uomo con i capelli rossi,staccando gli occhi dal fuoco. "Ho sorpreso una "recluta" mentre tentava di liberare Xerneas dalla sua gabbia." "Liberare Xerneas? Ahahah impossibile" Rise di nuovo il tipo con i capelli rossi. "Elisio non sto scherzando,ho visto quello che stava facendo con i miei occhi,non sono uno scemo!" "Tsk.." Rispose l'uomo dai capelli rossi.
Dal gruppettino che era rimasto zitto,prese la parola un uomo con la faccia tetra,i capelli celestini e la divisa di colore grigio con accenni di azzurro. "Bè che stiamo aspettando allora? Mettiamolo a giudizio e vediamo se hai ragione o no. Solo allora potremo condannarlo." "Uhuh! Cyrus che parla di processi?" "Certo! Voglio sapere se è vero o se è frutto di un malinteso,d'altra parte quella recluta l'ho ingaggiata io." "E come fai a sapere che è una recluta da te ingaggiata? Io non te lo avevo detto!" "Semplice.. Gliel'ho detto io" Disse un altro uomo,il più basso lì in mezzo,vestito di una tunica color petrolio,calvo e con i lobi delle orecchie parecchio tirati verso il basso. "Devi sapere Ghetsis che uno dei poteri di Divaeus è anche una leggera preveggenza degli eventi." "Malvaro..Va a chiamare gli altri..Si da inizio al processo." Disse l'ultima figura di spalle. "Certo capo" Rispose l'ex Capo del Team Crypton,camminando in modo goffo in direzione della porta. Pochi minuti dopo nella stanza entrarono anche due tizi di circa trenta anni,uno vestito completamente di rosso con una m nera sulla vita,e l'altro vestito con una bandana blu ed una divisa blu,con una a bianca,un distinto signore di circa cinquanta anni,vestito come un professore,un altro con indosso un vestito da mago,con tanto di bastone con una pietra rossa in cima ed il cilindro in testa,un tipo possente vestito di verde e giallo con una cinta arancione,ed un quarantenne con il vestito nero ed il codino. "Ora che ci siamo tutti.." Cominciò la figura di spalle,mentre si alzava e si sedeva sul trono "Possiamo cominciare." "Ho interrotto la mia nuotata apposta per essere qui,quindi per favore sbrighiamoci" Iniziò a dire l'uomo vestito di blu con la a bianca. "Un pochino di pazienza Ivan! Se il capo non avesse avuto tutta questa fretta di chiamarci non sarebbe stata una cosa importante" Ribattè il tipo vestito di rosso con la m nera,mentre si sistemava gli occhiali. "Max,tu e le tue uscite Laparissiane! So che ha fretta,ma.."

La frase non venne completata,dato che la porta si aprì e ne entrò una recluta incatenata,trascinata da altre reclute. I tre erano vestiti di nero e sulla maglietta compariva un cerchio bianco contornato da uno blu. Al centro del cerchio bianco c'era una R rossa grande. "Avanti Recluta parla,prima che ti uccidiamo lentamente e ti tiriamo fuori le informazioni in modo doloroso.." Ordinò Ghetsis,con fare perentorio. "Io non parlerò..Mai!" Disse la Recluta. "Bene,allora ci penseremo noi a farti parlare" Sancì il tizio calvo con gli occhiali da sole. "Magoss" "Certo capo" Rispose il tizio vestito da mago. La recluta si agitava e sapeva che non doveva guardarlo negli occhi,ma purtroppo per lui i suoi "compagni" lo costrinsero a guardare negli occhi del mago. Subito, ecco che la recluta in questione cadde in una sorta di trance e si calmò. L'uomo vestito da professore chiese il permesso al suo capo di parlare. "Certo professor Edo,conduca pure l'interrogatorio." "Grazie Capo! allora,Recluta,rivela il tuo vero nome e le tue intenzioni." "Il mio nome è Vittorio e sono il Campione di Vesryon!" Al chè in tutta la stanza si assistette un momento di tensione e di ansia. Dopo questo scatto di silenzio,il professor Edo riprese a parlare:"E chi ti ha avvisato dell'esistenza di quest'organizione?" "Me lo disse un signore con la benda sull'occhio di nom..." "Non mi interessa il suo nome!" Tuonò il Capo. "Voglio sapere se lo ha detto a qualcuno e cosa ha scoperto!" "Si,l'ho detto al presidente dello Stato. Sanno tutto e sanno del piano per la conquista degli universi,usando i pezzi del meccanismo della Civiltà perduta dei Claudienti." Al chè un nuovo sospiro generale causato dall'ansia. "Hai raccontato anche della cattura dei Leggendari dunque?" "Si e no..So che ne avete catturati molti,ma oltre a Xerneas e a Kyurem non sono riuscito a scoprirlo. " "Ora ho una domanda" Disse l'uomo con gli occhiali neri con il codino. "Sei riuscito a comunicare tutto ciò che hai scoperto attraverso il Pokènav?" "No,attraverso il mio Altaria. Sta proprio adesso volando in direzione dell'Altopiano Quasar per poter inviare la lettera al Presidente. L'ho avvisato che sarebbe stata la mia ultima lettera." "Dobbiamo trovare quell'Altaria ed abbatterlo!" Fece Elisio,sbattendo la mano sul suo lato del tavolo. "Ormai è troppo tardi; dal mio gps segna che è appena entrato nello spazio aereo dell'Altopiano Quasar. E' al sicuro. Lunga vita allo Stato!" Disse,con uno scatto di autocoscienza. Per Ghetsis era troppo quel gesto! Prese una Pokèball e ne uscì un Eelektross. Il pokèmon aprì la sua enorme bocca,mentre il povero Vittorio veniva colpito dalle sue scariche elettriche. Pochi secondi dopo,ecco che se lo mangiò..In solo boccone!! "Grazie Ghetsis per aver sistemato questo traditore" Disse il Capo. "Capo,cosa facciamo ora?" Chiese Nereo (il tipo vestito di nero). "Semplice; andiamo avanti con il nostro piano,ma stavolta non avvisiamo le reclute per nessun motivo di ciò che fanno nei luoghi dove andranno ed impediremo che i pokèmon dei nostri subalterni lascino il castello." "Certo che quell'Altaria ha avuto una fortuna incredibile a non morire congelato uscendo da qui..Insomma siamo a quota cinquemila metri,sul picco meridionale del monte Tridente." riflettè ad alta voce il tizio vestito di verde. "Ascanio ha ragione..sicuramente anche il suo Infernape è scappato via. Sicuramente si sarà messo sulla groppa di Altaria e lo avrà tenuto al caldo fino alle prime città di Vesryon!" "Elisio calma, non sappiamo se gli ha comunicato come si trovano i pezzi della civiltà di Claudenzia." disse Cyrus ad alta voce. "Voi due potete uscire." Ordinò il capo alle due reclute mentre si alzò dal trono e si avvicinò ad una bacheca. "Volete proprio sapere se adesso lo sapranno.." Iniziò a chiedere retoricamente il capo. "Certo! " Rispose Malvaro. "Ci ha rubato sotto i nostri occhi la bussola! Sicuramente l'avrà portata all'Altopiano insieme alla lettera!" "Maledizione! Questo scherzo rallenterà i nostri piani!" tuonò Cyrus. "Come sarà entrato qui dentro? Insomma solo noi abbiamo la chiave!" "Non importa Vanessa..Dobbiamo recuperare quella bussola,ad ogni costo!"

Poche ore dopo sempre nel castello... Una recluta bussò alla porta di una stanza: ad aprigli andò Ascanio. "Signore,l'abbiamo trovata" "Davvero? Avete ritrovato l'armatura d'oro?" chiese Ascanio con voce emozionata "L'abbiamo rinvenuta all'entrata di Grecalopoli,nella fine della Grotta Marina. "Eccellente! Avete chiamato gli altri?" "Si Signore,la stanno aspettando giù nella stanza dei Trofei." "Ottimo,Recluta fammi strada!" I due lasciarono la camera del Generale e si misero nel corridoio. Subito poi scesero due rampe di scale e raggiunsero un piano che,più che di un castello,sembrava di un bunker. Subito entrarono dentro e,scesa un'altra rampa di scale,si ritrovarono sulla sinistra un ambiente grandissimo,da cui entravano ed uscivano reclute su degli elicotteri,mentre sulla destra c'era una porta,non troppo grande,che conduceva in una stanza adiacente. Subito la Recluta svoltò verso destra ed ecco che,superata la porta..Si trovarono decine di pokèmon ingabbiati! I versi erano così tristi e così forti che non era possibile riconoscere quali pokèmon fossero ingabbiati,tra l'altro la luce scarseggiava in questa stanza,tranne che sul corridoio..Superate le gabbie i due si ritrovarono dentro un'altra stanza,più piccola,con un camino al lato,un tavolino in marmo e una serie di oggetti su varie mensole e scaffali. Ad attirare l'attenzione però era un'armatura d'oro posta su di un piedistallo vicino al caminetto. I riflessi del fuoco le conferivano dei colori brillanti e meravigliosi. Ad essere sinceri però non era la stessa armatura d'oro di quando Ascanio ed i suoi tre compagni (il prof Edo,Vanessa e Magoss) avevano cercato di conquistare Oblivia: questa era simile ad un sagittario,aveva un paio di ali dorate ed inoltre teneva in mano sia un arco,che una freccia,entrambi d'oro. "Non è questa l'armatura d'oro che dicevamo!" Disse Ascanio. Da un punto della stanza però comparve Malvaro:"Ihihihih! Fidati Ascanio,questa è...Molto meglio! Ahahahahahahah!" Nuovi personaggi apparsi:
Ghetcis 
https://imageshack.us/i/plJZxew9p

Malvaro https://imageshack.com/i/pnji5qNRp

Max https://imageshack.us/i/pm5LxObsp

Ivan https://imageshack.us/i/pmSgSoZ6p

Nereo https://imageshack.us/i/pllU0jCLp

Cyrus https://imageshack.us/i/ploistbkp

Elisio https://imageshack.us/i/pm8ldbxUp

Magoss, Ascanio, Vanessa, Dott. Edo https://imageshack.us/i/pluemWsmp

Odino https://imageshack.us/i/pn4eE0bgp

Misteriosa Armatura d'oro https://imageshack.us/i/pojqRaAYj



Storicizzazione del Mondo Pokèmon: Capitolo 1 - La preistoria

https://imageshack.us/i/pl7KkAiop
*mappa delle regioni,senza confini nazionali*

Non sappiamo esattamente come l'Universo e la Terra si siano formate; secondo la mitologia, da un Uovo Cosmico ne fuoriscì Arceus,il pokèmon creatore,che avrebbe sconfitto dei giganti e, dopo averli battuti, ha generato lo spazio ed il tempo,che ha poi affidato rispettivamente a Dialga e a Palkia. Sulla Terra decise di porre la prima cellula di vita e a proteggere quei posti venne insediato Giratina. Poichè questo Pokèmon era troppo crudele e cruento,decise di destituirlo e di rinchiuderlo per sempre nel Mondo Distorto,una dimensione parallela alla nostra in cui tutto funziona al contrario ed è oscura. Affinchè non si ripetesse l'errore di Giratina,che si era ritrovato ad avere troppo potere in un colpo solo, creò due pokèmon che assicurassero equilibrio alla terra e al mare (Groudon e Kyogre) ed il terzo al cielo (Rayquaza) che li controllasse e che aveva la funzione di proteggere la vita sulla Terra,distruggendo i meteoriti. Vedendo che però gli essere così creati non avevano cervello creò il cosidetto "Trio dei Laghi",tre Pokèmon (che si dice che attualmente risiedono in tre laghi di Sinnoh),Uxie,Mesprit ed Azelf,rispettivamente alla guida di Conoscenza,Emozioni e Volontà,per renderli intelligenti. Infine,prima che Arceus facesse perdere le sue tracce,si crede che abbia creato tanti piccoli "leggendari mitici",a cui affidò i compiti di continuare la vita (Mew),di proteggere il tempo passato e futuro (Celebi),di esaudire i desideri (Jirachi),di controllare le acque dolci (Manaphi e Phione),di controllare il magma caldo della Terra (Heatran),di far fare sogni (Cresselia),di controllare l'inquinamento (Shaymin),della fortuna e della vittoria (Victini) ed infine una coppia di "angeli" che potessero osservare se tutto procedeva alla grande (Latias e Latios). Come detto,poi Arceus cadde in un sonno millenario.
Ci fu solo un tentativo riuscito di Giratina di tornare alla Terra e non ci riuscì lui direttamente,ma uno dei suoi figli,Darkrai. Sfortunatamente per lui la luce del Sole gli impediva di vivere di giorno,si rifugiò nella notte ed iniziò a constrastare i sogni degli abitanti del mondo,creando gli incubi. Nonostante possediamo poche informazioni dal punto di vista della storia antichissima,possiamo definire invece molto bene da una determinata era,la cosidetta era dell'oro o Paleozoico: infatti sul monte Tridente (il monte più alto dello Stato,posto al confine tra le regioni di Jotho,di Auros e di Vesryon,alto circa 8000m) era presente la più antica traccia di umanità sviluppata,una punta di freccia,datato circa 65 milioni di anni prima della Prima Unità (L'unità misura del tempo di questa dimensione N.B. verrà spiegato successivamente cos'è questa prima unità). I primi uomini avranno sicuramente visto i pokèmon differenziarsi dal primordiale Mew,tanto che,sebbene fosse attestato in tantissime litografie e documenti vari,sopratutto in Guyana,sarebbe poi scomparso o comunque molto ridimensionato al termine del Pleistocene. Gli scienziati selezionano questo momento come l'inizio della cosidetta Età dell'Argento o Mesozoico: gli uomini iniziano a spostarsi dal Monte Tridente,e raggiungono,in tempi diversi,rispettivamente i luoghi delle Rovine D'alfa (Jotho),delle Rovine Florabeto (Settipelago) e la zona di Flemminia (Sinnoh),creando le tre protociviltà più antiche,in cui erano adorati dei pokèmon a forma di lettere,gli Uwnon. Non sappiamo se la civiltà di Florabeto conoscesse la presenza delle altre due civiltà gemelle,comunque sappiamo che sia "Proto-Flemminia",che la Civiltà delle rovine d'Alfa conoscevano l'una l'altra,vista la presenza di una costruzione comune,le cosidette Rovine Sinjoh,a metà strada tra le due,nell'odierna regione di Almia,nei pressi della montagna oltre il deserto Haruba. Proprio durante uno di questi riti,tutte le regioni vennero sconvolte da dei cambiamenti climatici drastici,che costrinsero tutti gli umani a trasferirsi da dove erano partiti,ossia proprio al Monte Tridente,l'unico luogo considerato sicuro. Infatti le primissime cronache,scritte proprio nel linguaggio degli Unown,raccontano di aver visto un'ennesima battaglia tra Groudon e Kyogre sul controllo della terra e del mare e,per la prima volta,si certificò la prima Mega Evoluzione,visto che si vide Rayquaza diventare in un'altra forma. Da quel momento non si videro più Kyogre e Groudon ritiratisi in seguito allo sforzo. Secondo la leggenda tutti gli uomini avrebbero creato qui la città di Claudienza (Lett. La città di coloro che sono zoppicanti,che quindi soffrono). Purtroppo la tavoletta citata prima è stata rinvenuta ad Hoenn,perciò si continua a considerare Claudienza una città mitologica e basta dato che sul Monte Tridente non sono mai stati rinvenuti resti che non potessero essere ricondotti alla presenza di grandi città.
Comunque siano andate le cose,dopo la battaglia tra i due leggendari,delle tre precedenti civiltà non ne era sopravvisuta neanche una; probabilmente gli Unown erano stati abbassati dal loro gradino sociale elevato poichè non erano stati in grado di difendere gli abitanti dalle catastrofi naturali. Si passò così all'era del Bronzo o Cenozoico (Circa 11 milioni di anni prima della prima Unità). Abbiamo molti pochi resti di quest'epoca,paradossalmente;proprio questo avrebbe spinto,secondo chi sostiene l'idea che Claudienza sia realmente esistita vista la scarsità di qualunque tipo di documento. Quindi in accordo con questa teoria in Claudienza sarebbe vissuta per 10 milioni di anni una popolazione non troppo grande di uomini e di pokèmon allevati per la lana,per il cibo e come animali da compagnia. Invece chi rigetta questa teoria si sostiene semplicemente che gli uomini siano stati sparsi per il mondo e che abbiano dimenticato la scrittura.

A quest'era sarebbe comunque associabile il più antico racconto di tradizione antica,fatto scrivere molto successivamente alla conclusione dell'era Cenozoica dal primo Imperatore di Kanto (N.B. leggere la Storia di Kanto il prossimo capitolo per sapere chi sia). Anche qui la critica si divide: c'è chi sostiene che in fondo i fatti siano andati più o meno così e chi invece lo etichetta come "fiaba per bambini". Comunque fondamentalmente l'età del bronzo termina circa 1 Milione di anni prima dell'Unità cui succede il Neozoico o Età del Ferro vista la presenza dei primi segni di civiltà evoluta in un pò tutte le regioni. Il racconto inizia così: "Era una notte bellissima,piena di stelle e la luna in cielo brillava di luce d'argento. In una casa ai sobborghi di Claudienza,un uomo guardava il cielo. Era vecchio,e credeva di non riuscire a superare l'anno. Ciò nonostante,era felice della vita che aveva fatto: non era mai stato ricco certo,ma aveva sempre vissuto in dignità,con la sua famiglia di origine e poi con la sua famiglia costruita. Sua moglie era passata oltre circa 10 anni prima,e da allora non aveva fatto altro che vivere per i suoi figli. Visto che adesso il più piccolo aveva 15 anni ed il più grande 25,poteva stare tranquillo sulla sorte della sua prole. Proprio mentre pensava ciò vide un astro brillare più degli altri e poi cadere dal cielo e scendere nel suo campo. L'uomo anziano si era messo molta paura,perciò,vestitosi velocemente,scese nel suo campo e vide che in realtà era Jirachi. Il Pokèmon fu felice nel vedere che un uomo buono come lui l'aveva trovato,senza che neanche volesse dei desideri,ma che si era recato lì semplicemente per vedere se stava bene. Decise quindi di far esprimere comunque i tre desideri al vecchio. Questo pensò per un pò,poi espresse per sè il desiderio che avesse avuto una morte dolce,che avesse visto sua moglie nell'aldilà,qualora ci fosse stato e che i suoi figli fossero ricordati nei secoli a venire per le loro grandi imprese. Jirachi fu commosso per i desideri del vecchio,dato che non implicavano denaro o fama per sè,ma per i suoi figli,coloro cui voleva veramente bene. Decise allora di rivelare all'uomo che nel giro di una settimana qualcosa (o qualcuno) avrebbe distrutto la città,perciò intimò al vecchio che se lui ed i suoi figli volevano avere cara la pelle si sarebbero dovuti allontanare da Claudienza. L'uomo ringraziò infinitamente il pokèmon mitico e così,mentre quest'ultimo diventava una pietra bianca per il suo potere,il vecchio rientrò in casa. Il giorno dopo chiamò a raccolta i suoi figli e raccontò cosa era successo. Bisogna raccontare che il vecchio aveva ben dieci figli,che una volta sentita la notizia,si disperarono dato che i più grandi avevano sia moglie/marito che figli. Tutti però credettero al padre e tornarono ognuno nelle proprie case/stanza per preparare i bagagli. Il maggiore..." (Per semplicità,visto che i protagonisti di questo racconto saranno dieci,ogni personaggio e la sua storia verrà analizzato nello specifico nella storia della regione di arrivo.)

  
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