`Entrare in un libro? Semplice.`

"Allora? Che si dice?" chiese lui eccitato. "Che intendi?" disse la ragazza facendo finta di non capire:"Andiamo Hermione!Non mi vedi da 5 anni, e tutto ciò che riesci a dire è:'Che intendi?'. Pensavo ragionassi ancora come una volta. Non mi hai nemmeno salutato!Ci si ribecca tra 5 anni!". Harry, dopo aver urlato, e aver fatto girare il locale, se ne andò, lasciando sul tavolo una mazzetta da 40 per pagare tutto:" Pago anche per la signorina, Francis!" disse con aria scherzosa uscendo dal bar.
Tutti rimasero fermi ad osservare la ragazza. Erano...increduli. Come poteva, una ragazza così carina, comportarsi in quel modo? Le aveva pure pagato il pranzo!

Poco dopo, la ragazza, aveva ancora tutte le luci puntate, e, non sapendo cosa fare, si alzò e cercò di uscire dal locale, ma con scarsi risultati: perchè? Una donna, probabilmente vecchia di età, ma non di corpo, si avvicinò alla ragazza e le tese la mano, aspettando che la ragazza gliela stringesse:"Piacere: Joanne!" disse la donna con aria felice e spensierata:"Tu dovresti essere Hermione, no?". La ragazza la guardò con uno strano sorriso in faccia, la guardava come se la conoscesse a memoria: strano.
"Vuoi fare una passeggiata?" le chiese l'anziana signora. Ci ragionò un po' su e poi si disse:'uscire a fare una passeggiata con una persona strana che sembra ti conosca? Perfetto! Tanto peggio di così non può andare!'. Prese coraggio, respirò profondamente, e poi:"SI!". Ci aveva messo un po' ma non importava.

Dopo un paio di minuti erano già nel parco dietro casa di Hermione, nemmeno lei sapeva come fossero arrivate in così poco tempo.."Quella è la tua preferita!Non è vero?" le disse J indicando la panchina color cielo. "Come fa a saperlo scusi?" le chiese la ragazza incredula legandosi i capelli:"Oh cara mia! Potresti paragonarmi a dio se te lo dicessi!". Dopo pochi secondi di silenzio, Hermione scoppiò in una sonora risata, sotto gli occhi seri della signora:" Mi scusi! -disse ridendo- è che -rise di nuovo- lei..dio?". "Si cara mia!Non ricordavo di averti fatto così scema." aggiunse sottovoce. "Come scusi?!" chiese la ragazza stranita:"Oh, niente, non capiresti!" disse posizionandosi sulla panchina preferita di Hermione.

Quando Hermione si sedette accanto a lei, iniziò a sentirsi più tranquilla e rilassata. Si appoggiò allora, stranamente, alle spalle della donna:"Senti, vuoi parlare di Harry?" "Ma mi scusi! Come conosce tutte queste cose? Sa per caso anche dove abito?!" domandò la ragazza alzando le braccia in segno di resa. "Certo tesoro:' 34 di Privet Drive'." pronunciò lei con aria soddisfatta. A quel punto, la ragazza si alzò e la guardo stupita:" Che cos'è, per caso una spia del ministero? La mamma rinata di Silente?! Me lo dica! La prego!" sbottò la ragazza cominciando a diventare nervosa:"Siediti cara, ogni cosa ha il suo tempo!". Dopo che la fanciulla si accorse di aver esagerato si sedette porgendo le sue scuse.

Passarono decine di minuti prima che lei rispondesse:" Si! Parliamo di Harry!". "Sai, quando l'hai visto per la prima volta hai pensato:'Cavolo, lui è Harry potter! Devo assolutamente essere la sua ragazza! Non posso farmi vedere più stupida di quanto sono! Non è così?" chiese con aria materna. "Ma.." " Ogni cosa, ha il suo tempo Granger.." rispose lei stanca di doverle ripetere sempre le stesse cose. "Col tempo, invece, hai capito di non voler stare con lui solo perchè era famoso, ma perchè lo amavi. E in questi anni? Cosa è successo? Perchè ti sei innamorata di Ronald? Vedi come sei ora? Sola, perchè lui, ti ha lasciata. L'unico che rimaneva, era il tuo Harry, che tu, da stupida, hai lasciato andare. E in questi 5 anni, tu, non ti sei mai accorta, al contario di lui, che abitate uno accanto all'altro."
A quelle parole, Hermione, non seppe cosa dire. 'Anche lui la amava? Abitavano uno accanto all'altro? Ma soprattutto: come fa a sapere queste cose?' prese un bel respiro e l'abbracciò: piangendo. "Ora vai da lui, digli cosa provi e sistema tutto." le disse la donna facendo scendere una lacrima sulla maglia della ragazza. "Ma..Dopo tutto questo tempo?" le chiese Hermione piangendo:" Sempre" le rispose lei ridendo. Si alzò e corse verso casa sua, col fiatone, col respiro affannato. Un urlo, però, cantò fuori dal coro:" Puoi smaterializzarti se vuoi! So tutto di te cara!" disse sorridendo. E così, accompagnando il suo sorriso con un'altro, si smaterializzò, a casa sua: a casa di Harry. Bussò velocemente alla porta, ansiosa di baciare il ragazzo dei suoi sogni: il ragazzo che ama. Aprì la porta e lo vide: lì, ad un centimetro da lei. "Sei venuta per-" non fece in tempo a finire la frase, che la ragazza gli saltò addosso baciandolo ovunque, cadendo sul pavimento. Si alzarono, tra risate, e baci, e fecero ciò che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato: L'amore.

Pochi mesi dopo si sposarono, un po' troppo presto forse, è vero, ma non importava, perchè per lui, e per lei, l'altro c'era: sempre. Addirittura, ruppero il muro che separava le case e fecero una casa unica: enorme.

Si alzò, poggiò la penna, chiuse il libro, e guardò dritta, avanti a sè. "Avevo detto di aver sbagliato a far mettere Ron e Hermione insieme. Dovevo sistemare in qualche modo no?". Rise.

Nda: Eilà Auror, come va? Spero bene. Volevo avvisarvi, che sono entrato da poco nel team di Harry/Hermione di cercando chi dà la roba alla Rowling, stavolta, però gliel'ho data io la roba! Ci si becca!