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Autore: ParoleNelCuore02    12/09/2019    0 recensioni
Ispirata al mondo del gioco di ruolo della sigla finale della stagione 2.
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[Dal testo]
"«Mamma, mamma! Raccontami una favola della buonanotte!»
«D'accordo, amore. Ti racconterò la storia del ragazzo che voleva passare la vita a leggere, del principe alla ricerca dell'amore e del guerriero senza paura.»
«E come inizia questa storia?»
«Questa storia inizia esattamente come tutte le altre, infatti... C'era una volta [...]"
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Inko Midoriya, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Shouto Todoroki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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My Hero ever after... 

 
«Mamma, mamma! Raccontami una favola della buonanotte!»

«D'accordo, amore. Ti racconterò la storia del ragazzo che voleva passare la vita a leggere, del principe alla ricerca dell'amore e del guerriero senza paura.» 

«E come inizia questa storia?» 

«Questa storia inizia esattamente come tutte le altre, infatti... C'era una volta un ragazzo che viveva con la sua mamma al limitare della foresta. Il ragazzo amava moltissimo leggere e tutta la sua stanza era piena di libri che raccontavano gesta di eroi e cavalieri. Un giorno, però, decise che era arrivato il momento di vivere un'avventura tutta sua. Allora andò dalla sua mamma e disse "Mamma, io devo partire per la mia avventura. Tornerò quando avrò trovato il tesoro più prezioso che esista". La sua mamma gli sorrise e gli rispose: "Vai, amore. Sono sicura che ti stupirai di quello che potrai trovare.". E fu così che il ragazzo partì. Viaggiò per molto tempo e conobbe streghe, cavalieri e fate. Imparò molto, conobbe tanti amici e trovò tanti tesori, ma nessuno di essi era quello che stava cercando. Una mattina, però, il ragazzo vide un giovane che beveva vicino ad un ruscello. Il giovane era bellissimo: i suoi capelli era bianchi come la neve e rossi come il fuoco. Aveva anche addosso una giacca blu e oro...» 

«Era un principe, mamma?» 

«Oh sì, era il principe Shoto che stava cercando l'amore, ma non l'aveva ancora trovato dopo tanto tempo. "Anch'io sto cercando una cosa:" gli disse il ragazzo "il tesoro più prezioso che sia mai esistito". "Se cerchi un tesoro", gli rivelò il principe "devi andare al castello del guerriero: è l'uomo più ricco del regno!". Il ragazzo fu felice di quelle parole: finalmente sapeva cosa fare e voleva partire subito per il castello del guerriero. Il principe, però, lo fermò per avvisarlo: "Devi stare attento: si dice che il guerriero non abbia paura di nulla e che non ami i visitatori inattesi!". Il ragazzo, sentendo quelle parole si rattristò, perché non sapeva cosa fare: doveva trovare il tesoro del guerriero, ma non voleva farlo arrabbiare! Il principe, allora, vedendo che il ragazzo era diventato triste, si offrì di accompagnarlo fino al castello. I due camminarono insieme per diversi giorni e divennero buoni amici: si raccontarono segreti, storie buffe e chiacchierarono tanto.» 

«Storie buffe come quelle che racconta zio Nino?» 

«Sì, che fanno ridere tanto come quelle che racconta zio Nino!» 

La bimba si coprì la bocca con le manine e fece uno sbuffo divertito. «E poi, mamma? Il ragazzo e il principe Shoto sono arrivati al castello del guerriero?» 

«Oh sì, ci arrivarono dopo tre giorni di cammino e ad accoglierli sai chi trovarono?» 

«Noooo...»

«Un enorme lupo bianco dagli occhi rossi che ringhiava!» 

Un urletto acuto interruppe il racconto e la bimba si nascose in fretta sotto le coperte. 

«Sopra il lupo c'era il guerriero senza paura con il suo mantello rosso che fluttuava nel vento e gli indomiti capelli biondi dritti come il pelo del lupo che guardava i due visitatori con occhi minacciosi. "Chi osa entrare nel mio castello?" urlò il guerriero "Nessuno supera la mia porta senza il mio permesso!". Detto questo tentò di catturare il ragazzo per portarlo al suo castello, ma il principe sguainò la spada per proteggere il suo amico. Il guerriero allora saltò giù dal suo lupo e incrociò la sua lama con quella dal principe. Il principe Shoto si batté con grande coraggio, ma il guerriero non aveva paura di nulla e in breve tempo tolse la spada al suo avversario. Il guerriero allora ordinò ai suoi soldati di prendere il ragazzo e di portarlo nel suo castello e mandò il suo lupo a prendere il principe. "Perché mi hai rapito?" chiese il ragazzo quando le guardie lo lasciarono. Il guerriero non rispose subito, ma lo portò nella stanza più remota del castello e gli mostrò il suo tesoro: la sala era piena di oro, argento e pietre preziose. "Io ho tutti i tesori del mondo," gli spiegò il guerriero "ma non avevo mai avuto nessuno come te...Come tu chiami?". "Deku..." sussurrò l'altro, mentre guardava gli occhi del guerriero. Fu in quel momento che Deku capì una cosa: quel guerriero non era senza paura, perché tutti abbiamo paura di qualcosa.» 

«Ah sì?» 

«Certo, piccola: non esiste coraggio se non esiste paura e il guerriero della nostra favola aveva paura di rimanere da solo. Aveva tanti tesori, ma questi non l'avevano aiutato ad avere tanti amici: era tutto solo in quel castello... Deku, invece, aveva incontrato tantissimi amici nel suo viaggio ed erano stati loro ad aiutarlo nelle situazioni più difficili. "Qual è il tuo nome?" gli chiese allora Deku, con un sorriso. "K-Kacchan..." disse il guerriero dopo un po': era passato molto tempo dall'ultima volta che qualcuno lo aveva chiamato con quel nome. Deku sorrise ancora di più e gli prese la mano "Kacchan, ti andrebbe di accompagnarmi nelle mie avventure?" gli propose. Il guerriero senza paura sorrise per la prima volta dopo tanto tempo e riuscì solo a fare 'sì' con la testa. I due uscirono felici dal castello e trovarono il principe Shoto in giardino che stava giocando a rincorrersi con il grande lupo bianco...» 

«Ma non era cattivo?» 

«Oh no, in realtà era un gran giocherellone che amava i grattini dietro alle orecchie e il solletico sul pancino!» la bimba ridacchiò felice quando la mamma le fece il solletico.   

«Mamma!» rise la bimba «Continua, per favore!». 

La donna si fermò, accarezzò i capelli della piccola e proseguì: «Insieme al lupo, Deku, Kacchan e Shoto, ripresero il viaggio. Deku però, aveva avuto la sua avventura, Kacchan aveva trovato il suo tesoro e Shoto...Shoto s'innamorò di una principessa che salvò qualche mese dopo. Non fu l'unico a trovare l'amore, però: Deku era partito per trovare il tesoro più prezioso, ma più ci pensava, più capiva che la cosa più importante della sua vita era diventata quel guerriero brontolone che lo accompagnava in ogni suo viaggio. Kacchan, dal canto suo, non aveva nessuna intenzione di lasciare andare il suo piccolo avventuriero. Deku, allora, tornò a casa, la sua mamma prese un colpo quando vide il grande lupo bianco, ma abbracciò lo stesso Kacchan. Il guerriero costruì una casa poco lontano e Deku passò tutta la vita con lui: il suo tesoro più prezioso. Il principe Shoto sposò la sua principessa e i tre ragazzi decisero che ogni estate sarebbero andati a fare un'altra avventura tutti insieme. E fu così che vissero tutti felici e contenti.» 

La donna guardò la piccola che si era raggomitolata sotto le coperte, stringendo a sé il peluche del suo eroe preferito. 

«Buonanotte, amore.» le sussurrò poco prima di baciarle la fronte. Dopodiché raccolse i due peluche che erano caduti e li sistemò ai piedi del letto. 

Con passo felpato uscì socchiudendo la porta, lasciando la piccola a riposare circondata dai suoi eroi. 



 
  
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