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Autore: Soul Mancini    13/09/2019    5 recensioni
[Stevash - StevenxSlash]
Poi d’improvviso mi riscossi, sbarrai gli occhi e sentii lo stomaco contorcersi: non potevo procurarmi piacere su un sogno del genere, pensando al mio migliore amico, sarebbe stato irrispettoso nei suoi confronti.
E poi non ero attratto da lui.
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Slash, Steven Adler
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Avvertivo ancora il collo umido dai suoi baci, nonostante le sue labbra ora fossero molto più in basso, a lambire la mia parte più sensibile ed eccitata.
Io ero costretto a strizzare gli occhi per le continue scosse di piacere che mi invadevano, mentre affondavo le dita tra i suoi ricci scuri e spingevo il bacino contro il suo viso…

Mi svegliai in un bagno di sudore e avvolto da un calore abbacinante che si irradiava dal mio basso ventre. Ero frustrato: possibile che il sogno si fosse interrotto sul più bello? Ancora intontito dal sonno, posai una mano sulla mia eccitazione pulsante per trattenere un mugolio.
Poi d’improvviso mi riscossi, sbarrai gli occhi e sentii lo stomaco contorcersi: non potevo procurarmi piacere su un sogno del genere, pensando al mio migliore amico, sarebbe stato irrispettoso nei suoi confronti.
E poi non ero attratto da lui.



Gli lanciai l’ennesima occhiata di sottecchi e sorrisi divertito: vedendolo ora, con i ricci scarmigliati e schiacciati sotto il cilindro, i gomiti poggiati sul piano del tavolino e lo sguardo perso dentro il bicchiere che aveva di fronte, non potevo fare a meno di pensare che quello del mio risveglio fosse stato solo uno sciocco incidente.
All’ennesima occhiata da parte mia, Slash mi puntò addosso i suoi occhi scuri. “Che hai da guardare?”
Presi a ridacchiare e decisi di dirglielo, in fondo era tutto frutto del mio subconscio. “Sai, stanotte ti ho sognato in una veste un po’ particolare.”
“Sarebbe?” si incuriosì.
Continuai a sghignazzare, certo che l’avrei spiazzato. “Mi facevi un pompino.”
Il mio amico prese un sorso della sua birra con estrema calma, poi puntò i suoi occhi su di me. “Ah, sì?” disse lentamente.
La cosa mi lasciò un attimo perplesso, ero convinto che Slash si sarebbe imbarazzato e avrebbe cominciato a borbottare tra sé, per poi cambiare discorso; forse stavolta aveva deciso di stare al gioco.
“E ti è piaciuto?” domandò d’un tratto in tono velatamente malizioso.
Rabbrividii e distolsi lo sguardo, colto alla sprovvista, ma sapevo che non sarei riuscito a mentire. “Ecco, quando mi sono svegliato ce l’avevo…” presi a biascicare, ma mi dovetti interrompere quando avvertii due dita sottili premere sul mio interno coscia, sotto al tavolo. Strabuzzai gli occhi e li puntai sul viso di Slash, sul quale si era dipinto un ghigno divertito.
Il mio corpo aveva reagito immediatamente, dandogli le risposte che cercava.
“S-Slash” mugolai, in preda a un nuovo e improvviso desiderio.
“E se lo rifacessimo nella realtà? Ci stai?” insinuò, mentre continuava a massaggiarmi lentamente, a pochi millimetri dalla mia iuntimità.
Mi aprii in un enorme sorriso di assenso senza pensarci troppo su, trovai giusto la forza di annuire. Poi gettai un’occhiata verso il basso e lo implorai: “Ti prego, basta”.
Lui sorrise e, mentre ritraeva la mano, fece scorrere i polpastrelli fino al mio inguine, strappandomi un sospiro brusco. Ci scambiammo un’occhiata eloquente e io mi domandai se qualcuno dentro il locale si fosse accorto di qualcosa.



Slash mi sovrastava di diversi centimetri, lo avvertivo mentre mi stava davanti e mi premeva contro il muro, con le mani sulle mie spalle.
Era una situazione elettrizzante, l’aria attorno a noi bruciava.
“Allora, ricordami cosa facevo nel tuo sogno” mormorò, gli occhi scuri che luccicavano nella penombra.
Sorrisi. “Beh, mi baciavi il collo… e poi…” cominciai a spiegare, ma non riuscii a terminare la frase: il mio amico aveva già immerso il viso nell’incavo del mio collo, le sue labbra percorrevano ogni centimetro della mia pelle chiara, lasciandovi una scia umida.
Sospirai profondamente, affondai le dita tra i suoi capelli e tirai piano alcune ciocche, trascinandolo più vicino a me.
“Oddio, Slash, io e te…” Un gemito soffocato mi costrinse a interrompermi. “Andiamo d’accordo anche su questo, eh?” Spinsi il bacino contro di lui per fargli capire quanto fossi eccitato.
Lui si rimise dritto in piedi e mi guardò negli occhi, accennando un sorriso. “Stevie, per un amico questo e altro” sussurrò, prima di posare con decisione una mano sul cavallo dei miei pantaloni.




♠ ♠ ♠ ♠


671 parole di pura follia per parlare di una coppia che probabilmente piace solo a me – ho vagato per la categoria, ma non ho mai trovato una Stevash, questi due non sono molto shippati.
Grazie a chiunque abbia avuto il coraggio di giungere fin qui :)


   
 
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