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Autore: BeautyLovegood    16/09/2019    2 recensioni
Lo so che è un po' presto per pensare al Natale, ma non potevo resistere!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Ripetimi perché lo stiamo facendo!- protestò Crowley mentre guidava a 100 all’ora verso Tadfield.

- Uffa, Crowley, quanto la fai lunga! Adam ci ha gentilmente invitati a passare la cena di Natale a casa sua perché ci considera suoi amici, e vorrei vedere, dopo quello che abbiamo fatto per lui!- disse Aziraphale mentre teneva stretti a sé i regali che aveva preparato personalmente per Adam, i suoi genitori e persino per Dog.

- Scommetto che ha usato i suoi poteri per convincere i suoi genitori ad invitarci! Quando mai un bambino invita due uomini adulti che non siano i suoi zii a casa sua per Natale? E poi io non sopporto il Natale! Preferisco Halloween, è più divertente ed emozionante!- disse il demone guardando con rabbia la neve che si posava sul parabrezza della Bentley. I tergicristalli non bastavano per farla sparire.

- Oh, andiamo, il Natale non è così male!

- Non sapevo che fossi anche un poeta, angelo!

- Spiritoso. Facciamo un patto: se tu mi prometti che ti comporterai bene per tutta la serata, l’anno prossimo festeggerò insieme a te il miglior Halloween della tua esistenza.- disse Aziraphale offrendogli la mano destra. Sembrava sicuro di sé, nonostante Halloween fosse la festa meno adatta per un angelo.

Senza smettere di guidare, Crowley si girò a guardarlo. Non era molto convinto, ma gli strinse comunque la mano.

Arrivati a casa Young, i due vennero accolti da Adam, che indossava un ridicolo maglione rosso con una renna enorme. Ai suoi piedi, come sempre, c’era Dog con addosso un collare rosso e verde con una grande campanella. Crowley non poté fare a meno di ridere.

- Vorrei fargli una foto e spedirla a Belzebù.- sussurrò ad Aziraphale, ma lui lo ignorò.

- Ciao, Crowley! Ciao, Aziraphale! Sono felice di vedervi!

- E noi siamo felici di essere stati invitati, Adam. Buon Natale!- disse Aziraphale mentre Adam e Dog gli facevano strada per posare i regali sotto l’albero in salotto.

Senza togliersi gli occhiali, Crowley seguì il gruppetto osservando con disapprovazione le decorazioni natalizie sparse in tutta la casa.

Notò con sorpresa che lui ed Aziraphale non erano gli unici ospiti. Anatema stava aiutando Deidre in cucina e Newt cercava di spiegare l’ingegneria informatica ad Arthur, ma sarebbe stato più facile spiegare ad Adam com’era stato concepito.

Il demone e l’angelo salutarono i Young e la coppietta. Anatema si spaventò quasi alla vista di Crowley.

- Lieto di rivederti, streghetta. Come sta la tua bicicletta?- la stuzzicò lui, ma lei lo ignorò.

In attesa che il tacchino fosse pronto, Aziraphale cercò di legare almeno un po’ con Newt e Arthur, ma nessuno dei due mostrava grande interesse per i libri come lui. Crowley si limitava a fare i grattini sulla pancia a Dog. Solitamente, non sopportava i cani, ma era meglio per lui essere simpatico al segugio infernale.

- A tavola!- esclamò Deidre e tutti si trasferirono nella decoratissima sala da pranzo. Crowley dovette trattenersi dal desiderio di lamentarsi del centrotavola pieno di stelle di Natale.

- Prima di cominciare, dobbiamo ringraziare il Signore.- disse Deidre dopo aver posato il piatto con l’enorme e profumato tacchino davanti al marito, già pronto per affettarlo.

Adam guardò Crowley e Aziraphale. Erano entrambi in difficoltà.

- Va bene che non ho più un capo, ma non è una buona scusa per cambiare abitudini.- sussurrò di nuovo il demone all’angelo.

- Mamma, vorrei che fosse Aziraphale a dire la preghiera.

- No, Adam. In quanto capo-famiglia di questa casa, sono io che devo dirla!- protestò Arthur.

- No, papà. Deve dirla Aziraphale!- insistette Adam e suo padre non disse più niente.

L’angelo cercò di apparire tranquillo e prese Crowley e Anatema per mano. Quando le mani furono tutte unite, Aziraphale chiuse gli occhi.

- Signore… ti ringraziamo per il cibo che stiamo per ricevere… e anche per ogni giorno sulla Terra passato insieme alla persone a cui teniamo.

Anatema aprì gli occhi e sorrise a Newt, che ricambiò il suo gesto, lo stesso fece Deidre con Arthur, nonostante lui non la guardasse. Adam offrì il suo sorriso a Dog sotto la sua sedia. Aziraphale guardò Crowley, ma il demone fissava il vuoto, quando in realtà lo stava guardando anche lui con la coda dell’occhio.

- Stai vicino sia a noi che a coloro che non hanno questa fortuna. Amen.- concluse l’angelo.

Per tutta la cena, Crowley si limitò a bere lo zabaione preparato da Anatema e a lanciare di nascosto qualche pezzo di tacchino a Dog, mentre Aziraphale chiacchierava con tutti e cercava di mostrare interesse per i lavori di Newt e Arthur.

Anatema chiacchierava con Adam e si assicurava che Crowley non facesse scherzetti a Newt, faceva fatica a fidarsi di lui.

Dopo aver gustato un ottimo Plum-Pudding, Adam chiese alla madre di poter aprire i regali. Lei acconsentì e tutto il gruppo si spostò in salotto. Si sedettero tutti sul divano e sulle poltrone, tranne Crowley che si appoggiò al caminetto.

Ovviamente, Adam aprì i regali per primo: suo padre gli aveva regalato un nuovo zaino per la scuola e sua madre un nuovo pallone da calcio (Adam lo desiderava da quando Dog lo aveva distrutto per vendicarsi di essere stato lasciato in camera da solo per un giorno intero). Il regalo di Anatema e Newt fu un piccolo sestante, mentre Aziraphale e Crowley (almeno secondo il biglietto di auguri!) avevano scelto per lui un libro adatto alla sua età.

- Il giornalino di Gian Burrasca?- disse Adam leggendo il titolo sulla copertina. Aziraphale sussultò e lanciò un’occhiataccia a Crowley.

- Sono sicurissimo di non aver scelto quel libro. Dov’è finito Cuore?- gli sussurrò a denti stretti, ma lui alzò le spalle con finta aria innocente.

Adam aprì anche il regalo per Dog da parte di Aziraphale e Crowley. Era una piccola corda rossa con la testa di un diavoletto da mordicchiare. Adam gliela fece annusare e lui l’afferrò con i denti in segno di piacere. Crowley sorrise soddisfatto.

- Oh, guardate!- intervenne Newt notando un ramoscello di vischio attaccato alla lampada vicino al caminetto.

- Oh no, Deidre! Era proprio necessario?- si lamentò Arthur con Deidre, ma lei lo ignorò.

- Vi dispiace se… ne approfittiamo? È il nostro primo Natale insieme.- chiese Anatema prendendo Newt per mano.

- Fate pure.- disse Adam ignorando lo sguardo imbarazzato di suo padre e lasciò che i suoi amici si posizionassero sotto la pianticella per scambiarsi un bacio. Newt era imbarazzato all’idea di baciare la sua ragazza davanti a tutti, ma appena le loro labbra s’incontrarono, fu quasi tentato dal desiderio di sollevarla.

Aziraphale arrossì per la scena, mentre Crowley sbuffava.

- Potete farlo anche voi. Non c’è niente di male.- disse Adam.

Aziraphale guardò Crowley confuso, mentre lui gli fece un sorriso malizioso.

- Ehm… non so… non so se è una buona idea…- disse l’angelo con la fronte sudata.

- Oh, avanti, angelo! È Natale! E poi l’ha detto anche Adam, non c’è niente di male!- disse Crowley e prese per mano Aziraphale per portarlo sotto il vischio.

Arthur avrebbe voluto ordinare ai suoi due ospiti di non fare niente che potesse traumatizzare suo figlio, ma Adam gli ordinò di lasciarli in pace.

- Me lo devi, angelo. Ho fatto il bravo finora…- sussurrò Crowley avvicinandosi sempre di più alle labbra di Aziraphale.

- Aspetta.- lo fermò lui. Voleva togliergli gli occhiali.

- È più piacevole così…

Crowley lo lasciò fare e poi gli posò una mano dietro la testa per attirarlo a sé e baciarlo.

Anatema riuscì a cambiare il suo astio nei confronti del demone in commozione per il suo dolce gesto.

Probabilmente infastidito o geloso, Dog si mise ad abbaiare forte e l’angelo e il demone si staccarono.

- Sei fortunato, segugio infernale, ti è piaciuto il nostro regalo.- commentò Crowley lanciando uno sguardo duro a Dog che lo fece accucciare vicino ad Adam.

 

*

 

I due lasciarono la casa dei Young alle dieci e trenta.

Crowley non ce la faceva più a sopportare i canti natalizi, Aziraphale e Anatema erano gli unici a cantare bene, mentre Newt rischiava di rompere il computer di Arthur persino con le sue corde vocali.

- Finalmente la tortura è finita!- esclamò il demone mettendo a tutto volume i suoi amati Queen.

- Oh, ma dai, non è stata una cattiva serata! Io mi sono divertito e il dolce era squisito… anche se non come le tue labbra…- commentò Aziraphale con un sorriso timido.

- Quindi, rispetterai l’accordo?- chiese Crowley fingendo di non aver sentito l’ultima parte.

- Sì, tranquillo, non vedo l’ora di ingozzarmi di cioccolatini a forma di zucche e fantasmi.

Crowley alzò gli occhi al cielo. Per il suo amico ogni scusa era buona per mangiare, ma era anche per questo che lo adorava.

- Comunque… è ancora Natale e… io non ti ho dato il mio regalo…

- E adesso me lo dici, angelo?!

Crowley guidò ancora più veloce verso Soho. Se Aziraphale fosse stato umano, sarebbe morto per un infarto.

Arrivati alla libreria, il paffuto angelo prese per mano il rosso demone e lo portò nella sua stanzetta privata. Sulla sua scrivania c’era un pacco regalo avvolto nella carta nera e con un fiocco rosso.

- Aprilo pure…

Crowley osservò con attenzione il pacco prima di aprirlo. La sua sorpresa fu talmente forte da fargli togliere gli occhiali e gettarli per terra.

Aziraphale gli aveva regalato una cornice d’oro con dentro una foto di loro due che cambiavano aspetto ogni cinque secondi.

- Siamo noi…

L’angelo si avvicinò al suo amico e gli mise un braccio intorno alla spalla.

- Noi… in ogni singolo momento della storia che abbiamo passato insieme.- spiegò con orgoglio.

- Forse ho bevuto troppo zabaione… ma ricordo benissimo che ai tempi dell’Eden… non esistevano le macchine fotografiche.- commentò Crowley con voce commossa.

- È questa la parte migliore: le ho create io queste foto.

- Tu… hai fatto questo miracolo… per me?

Crowley si strinse la cornice al petto e lasciò cadere le lacrime sulle sue guance. Aziraphale sorrise e appoggiò la fronte su quella del suo demone.

- Buon Natale, Crowley…

- Il nostro primo Natale insieme…

Aziraphale lo baciò sulla fronte e poi mirò alle labbra, ma Crowley indietreggiò.

- Aspetta… anche io ho un regalo per te.

Appoggiò la cornice sulla scrivania e schioccò le dita.

Tra le mani dell’angelo apparve… una paperella di gomma con gli occhiali scuri e un ciuffo rosso in testa. I due scoppiarono a ridere.

- Non so se è più divertente il fatto che tu ne abbia chiesta una a Belzebù o che l’abbia fatto “io”!- disse Crowley mimando le virgolette.

- Buon Natale anche a te, angelo mio…- aggiunse e baciò di nuovo Aziraphale, che lo strinse a sé senza lasciare andare la paperella, fino a quando Crowley lo trascinò sul divano per concludere in bellezza il loro primo vero Natale insieme.














Con 99 giorni di anticipo... Buon Natale anche a voi!!!
  
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