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Autore: Barby_Ettelenie_91    17/09/2019    14 recensioni
Benji attese con pazienza il suo turno al banco dell’ortofrutta finché il commesso non chiamò il suo numero.
“Scusa, prima di servirti, posso chiederti, ma tu sei Benjamin Price?”
“Sì, sono io …”
Il portiere sorrise compiaciuto al fruttivendolo, di sicuro era un suo ammiratore.

Buona lettura!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Hermann Kaltz, Karl Heinz Schneider
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno il cielo nero preannunciava un bel temporale in avvicinamento ma questo non impedì a Benji di fare la sua abituale corsa mattutina di quando non aveva gli allenamenti.

Era appena rientrato per andare a fare colazione quando un fulmine squarciò il cielo e la pioggia cominciò a cadere fitta su Amburgo.

Solo in quel momento notò la governante, ombrello alla mano, che si stava preparando per uscire.

“Marie, ma dove vuole andare con questo tempaccio?!”

“Devo assolutamente andare al mercato per comprare frutta e verdura per stasera!”

“Non ci pensi nemmeno, mi dia la lista della spesa che ci vado io con la macchina, lei resti pure a casa!”

A malincuore la governante si tolse la giacca e affidò la lista a Benji, ringraziandolo per la gentilezza.

 

*

 

Benji attese con pazienza il suo turno al banco dell’ortofrutta finché il commesso non chiamò il suo numero.

“Scusa, prima di servirti, posso chiederti, ma tu sei Benjamin Price?”

“Sì, sono io …”

Il portiere sorrise compiaciuto al giovane fruttivendolo dagli occhi di ghiaccio, di sicuro era un suo ammiratore.

“Ti ho riconosciuto subito, mia nonna parla sempre di te!”

Davanti alla sua faccia perplessa si affrettò a spiegare.

“Mia nonna, Marie Schneider, governante presso casa tua!”

“Ma dai! Piccolo il mondo! Io in realtà pensavo …”

“… che fossi un tifoso dell’Amburgo? Scordatelo, in casa nostra si tifa Bayern da sempre!”

“Mi sa che alla signora Marie dovrò fare un bel discorsetto stasera … Bayern Monaco, non ci posso credere! Che vergogna … in casa con il nemico …”

I due ragazzi si guardarono in faccia con aria imbronciata prima di scoppiare a ridere.

“Price, a parte le divergenze sportive, ora mi dici di cosa hai bisogno?”

Il portiere tirò fuori la lista e si fece servire frutta e verdura. Nel frattempo erano arrivati altri clienti, così si affrettò a ritirare i sacchetti che il fruttivendolo gli porgeva e a salutare.

“Arrivederci … ?”

“Karl, mi chiamo Karl. Scusa ma non mi ero presentato … Salutami la nonna!”

“… e ovviamente forza Bayern!” Aggiunse facendogli l’occhiolino.

Benji scosse la testa ridacchiando facendo un ultimo cenno di saluto prima di avviarsi verso l’uscita del mercato.

 

*

 

Il viaggio del ritorno si protrasse a lungo a causa del traffico dovuto alla pioggia.

Questo permise a Benji di rimuginare più del dovuto su quello strano incontro appena fatto.

“Che sfacciato quel Karl! Hai la fortuna di avere il famoso S.G.G.K. nel tuo negozio, e mi dici solo che sono il datore di lavoro di tua nonna! E ha avuto pure il coraggio di dire che tifa Bayern … che roba! Pensare che è pieno di ragazzi e ragazze che farebbero follie anche solo per potermi incontrare dal vivo … bah!”

L’immagine di un sorrisetto impertinente e due occhi azzurri come il ghiaccio interruppe però con prepotenza il corso di quei pensieri.

Il portiere scosse la testa infastidito per riportare poi l’attenzione sulla strada che finalmente si era liberata.

 

*

 

Una settimana dopo, Benji era di nuovo al banco dell’ortofrutta ma a servirlo fu un baffuto signore di mezza età. Il portiere prese i sacchetti e salutò, dandosi mentalmente dello stupido per essere tornato lì. Che cosa cavolo si aspettava?!

Rimase sorpreso quando si sentì chiamare.

“Price, cosa ci fai qui? Rubi forse il lavoro di mia nonna?”

“Karl … ma che stupidaggini! Dovevo andare in centro e già che ero di strada sono passato anche a comprare la frutta! Tu invece non dovresti lavorare? ” chiese il portiere con una punta d’irritazione.

“Orario di chiusura! Ci pensa mio padre a sistemare le ultime cose …”

Karl prese il giubbotto e, senza aspettare un invito, seguì Benji fuori dal mercato.

Il portiere sbuffò, nonostante fosse segretamente contento di questa improvvisata. Lasciò i sacchetti della spesa in macchina, la richiuse e alla fine invitò il fruttivendolo a fare una passeggiata.

Una parola tira l’altra, così presto scoprirono di avere molte più cose in comune di quello che sembrava. Il giovane Karl Schneider infatti da bambino aveva fatto parte delle giovanili del Bayern Monaco, ma un brutto infortunio al ginocchio aveva stroncato sul nascere la sua promettente carriera. Si era così poi dedicato all’attività di famiglia, ma era rimasto comunque un appassionato tifoso e amante del calcio.

Benji rimase colpito dalla scoperta. Non sapeva proprio come avrebbe reagito se una cosa del genere fosse successa a lui. Poi Karl sembrava così tranquillo quando ne parlava, come se la cosa non lo riguardasse. I suoi occhi chiari restavano limpidi, senza tracce di malinconia, il passato restava tale e non pesava sul suo presente. Certo, difendeva a spada tratta la sua squadra del cuore, facendolo anche irritare, ma come un qualsiasi tifoso. Anzi, in quel momento si sentiva anche lui un normale ragazzo appassionato di calcio, come non accadeva da parecchio tempo. Lui era Benji Price, il grande S.G.G.K., il portiere dell’Amburgo e della nazionale giapponese, chiunque lo incontrava lo trattava con grande ammirazione ma nessuno lo trattava da pari a pari, andando oltre alle apparenze del calciatore famoso.  

 

*

 

I ragazzi stavano ancora parlando quando un temporale li sorprese, così si rifugiarono nel primo bar che trovarono per non bagnarsi.

Una volta seduti notarono un cameriere che stava servendo un paio di coppette di fragole con panna a un tavolo vicino, così decisero di ordinarle anche loro invece di un più classico caffè.

“Benji … hai un baffo di panna se non te ne fossi accorto!”

Il portiere si passò distrattamente la lingua sul labbro continuando a mangiare.

Karl lo fissò. Aveva fatto un gesto quasi involontario, ma perché lo trovava così maledettamente sexy?

Benji si sporcò di nuovo le labbra e il fruttivendolo si avvicinò con un tovagliolo con l’intenzione di pulirgliele, ma quando si trovarono a pochi centimetri di distanza il portiere fissò per un momento i suoi occhi di ghiaccio per poi annullare le distanze.

Karl sentì un brivido di piacere percorrere la sua schiena e schiuse le labbra per approfondire il bacio. Il portiere insinuò la lingua nella sua bocca godendosi il dolce sapore di panna e fragole che ancora la pervadeva quando all’improvviso cominciò a sentire un suono acuto e penetrante rimbombargli nelle orecchie.

 

*

 

Benji si svegliò di soprassalto al suono della sveglia, il cuore che batteva all’impazzata, guardandosi intorno spaesato mentre la luce del sole cominciava a invadere la sua stanza.

“Madonna che sogno! La serata di ieri all’Oktoberfest mi ha stroncato! Mai più farò una cosa del genere …”

 

*

 

Gli allenamenti per quel giorno erano finiti. Benji, Kalz e Schneider stanchi e infreddoliti si trascinavano pigramente fuori dal centro sportivo.

“Che ne dite di un bel caffè caldo per rimetterci a nuovo?” propose il Kaiser.

Gli amici accettarono e decisero di andare in un nuovo locale, da poco aperto vicino al campo di allenamento.

 

*

 

La cameriera appoggiò tre tazzine fumanti sul tavolo e propose ai calciatori la lista dei dolci.

Benji rimase scioccato quando la vide tornare e servire a Karl un’abbondante fetta di torta panna e fragole.

“Che c’è, vuoi forse assaggiare Price?” rise il Kaiser notando il suo sguardo.

“Maniaco! Che cosa vuoi insinuare?! Stammi lontano!” Sbraitò Benji in preda a una crisi isterica prima di lasciare il tavolo e scappare fuori dal bar.

Kalz e Schneider si guardarono allibiti.

“Ma che gli prendere? La birra di ieri sera gli avrà dato al testa!”

“Hai proprio ragione Hermann!” ridacchiò Karl assaggiando finalmente la sua torta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

Buongiorno gente!

Intanto, se siete arrivati vivi fino qua spero che questa storia vi sia piaciuta almeno un pochino, altrimenti siate clementi con le critiche! (Che tanto ci ha già pensato il povero Schneider a insultarmi per averlo declassato da calciatore a fruttivendolo! xD) 

Già che sono qui, vorrei anche fare alcune precisazioni. La coppia c’è ed era giusto metterla, anche se alla fine si rivela un niente di fatto, perché in fondo voi non lo sapevate prima di leggere il finale! Per il discorso del genere della storia, non ho aggiunto romantico o sentimentale, perché alla fine in fondo non lo è (e in sto caso pure Benji mi sarebbe venuto a cercare fosse stata vera! xD), anche se tutto si risolve solo alla fine.

Come sempre, un mega grazie va poi a Amily Ross per ispirarmi certe assurde idee in mezzo a conversazioni disagiate senza un vero perché! ;) <3

Ultima cosa prima salutarvi … ho notato solo ora che oggi festeggio la bellezza di 9 anni qui su EFP, quindi quale modo migliore di festeggiare se non lasciarmi una recensioncina? ;)

Alla prossima!

Barby

   
 
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