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Autore: ItsClaire_    23/09/2019    0 recensioni
“Puoi ripetere? Non ho capito bene.”
Claire fece un respiro profondo e alzò la testa inclinandola leggermente verso sinistra per poi bagnarsi le labbra increspate e guardare l’amica negli occhi “E’ tornato in città.”
“Come scusa?”
“Ti prego non farmelo ripetere Joey.” quasi la supplicò.
Joey strabuzzò gli occhi “Dopo solo sei mesi??”
“A quanto pare..”
“Dopo tutto il casino che ha combinato?”
Claire alzò le spalle “Che vuoi che ti dica? Prima o poi sarebbe dovuto tornare no?”
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO UNO – Il piano.

 

“Okay allora questo è il corridoio A, quello che abbiamo appena passato è quello D, però a noi serve quello F di figone” iniziò a ridere da sola per poi rendersi conto che l’altra non la stava né seguendo né ascoltando.
“Claire?” si girò e si guardò intorno in cerca dell’amica “Ma dov’è?” Tornò indietro sui suoi passi fino a ritornare all’inizio del corridoio D che aveva superato qualche minuto prima.
“Claire!” chiamò nuovamente alzando il tono di voce per farsi sentire dalla ragazza che si trovava quasi dall’altra parte del piano. L’altra ragazza era immobile, teneva la testa bassa e il telefono all’altezza del petto come se fosse rimasta risucchiata dallo schermo. Joey sbuffò rumorosamente quasi volesse farsi sentire da tutto il piano per poi dirigersi a passo spedito verso Claire che sembrava in trance. Una volta arrivata, le si schiarì la voce davanti “Allora?”
“Mh?” fece l’altra alzando lentamente lo sguardo “Mh cosa? Pensavo mi seguissi e invece ho attraversato mezzo edificio parlando e ridendo da sola come una pazza.”
Claire bloccò lo schermo e mise il telefono in tasca così lentamente che per un momento Joey pensò che il mondo fosse entrato in slow motion.
“Si può sapere cos’hai? Fino a dieci minuti fa sprizzavi gioia da tutti i pori e adesso sembra ti sia morto il gatto.” rise un po’ per poi tornare seria “Claire?”
“E’ tornato in città” rispose l’altra con tono flebile come se un peso le stesse schiacciando la gabbia toracica impedendole di respirare bene.
Joey non capì “Puoi ripetere? Non ho capito bene.”
Claire fece un respiro profondo e alzò la testa inclinandola leggermente verso sinistra per poi bagnarsi le labbra increspate e guardare l’amica negli occhi “E’ tornato in città.”
“Come scusa?”
“Ti prego non farmelo ripetere Joey.” quasi la supplicò.
Joey strabuzzò gli occhi “Dopo solo sei mesi??”
“A quanto pare..”
“Dopo tutto il casino che ha combinato?”
Claire alzò le spalle “Che vuoi che ti dica? Prima o poi sarebbe dovuto tornare no?”
"Sì okay ma, chi te l’ha detto?” si fece indagatoria.
L’amica sembrò in difficoltà nel rispondere “Claire, chi te lo ha detto?” insisté. 
Claire temporeggiò un po’ prima di rispondere farfugliando con un “L’ho visto-”
“Come?”
Abbassò nuovamente lo sguardo e iniziò a giocherellare con gli anelli che portava sull’anulare e sull’indice destro “L’ho-” iniziò per poi riprendere a farfugliare cose senza senso. Joey incrociò le braccia al petto “Sto aspettando” asserì poi alzando un sopracciglio e iniziando a fissare insistentemente l’amica che per la vergogna stava iniziando a diventare bordeaux. 
“L’ho visto” ripeté.
“Questo me l’hai già detto Claire-” sottolineò con tono infastidito “mi piacerebbe sapere come però, di grazia.” continuò come se stesse iniziando ad alterarsi.
“Beh ecco vedi-”
“Te l’ha detto Harry?” incalzò “No, sicuramente è stata quella testa di cazzo di Louis. Io gliel’avevo detto di non dirti nulla ma lui no, figuriamoci. Non riuscirebbe a tenere un segreto per sé nemmeno se gli strappassero la lingua e tutte le dita delle mani.” sbottò non riuscendo più a trattenersi.
“No, in realtà-” Claire realizzò quello che l’amica aveva appena finito di dire “Aspetta scusa, cosa stai dicendo?” la guardò incredula “Tu sapevi che sarebbe tornato?”
“Io?” Joey indietreggiò leggermente “No..-” rispose allungando l’ultima lettera come a cercare di non far finire la parola per sembrare il più credibile possibile “-cioè, Harry e Louis ne avevano parlato-” Claire si mise una mano sulla fronte “Non sembrava una cosa seria, l’aveva detto tanto per dire okay? Nessuno pensava sarebbe tornato davvero anche perché dopo tutto il casino che è scoppiato a causa sua, tutti pensavamo che se fosse stato intelligente sarebbe andato a vivere su Marte piuttosto che tornare qui, ti pare?” cercò di suonare convincete.
“Di certo nessuno si aspettava che sarebbe tornato dopo solo sei mesi...” continuò.
“Non ci posso credere. Voi lo sapevate e non mi avete detto niente?” disse con tono incredulo con una lieve sfumatura di rabbia “E hai anche avuto la faccia tosta di fingere di non saperlo fino a poco fa!”
“Se Louis non te l’avesse detto non lo avresti saputo!” asserì Joey convinta.
“Non me l’ha detto Louis!” rispose “L’ho visto su Instagram poco fa.” Joey spalancò gli occhi e aprì la bocca così tanto che a Claire sembrò volesse auto mangiarsi la faccia per la vergogna “Con Louis non ci parlo da settimane e-” le venne un’illuminazione “Da quanto tempo sapete che sarebbe tornato oggi?”
Joey si grattò la nuca facendo finta di star cercando di ricordare “C-credo che lo sappiano da qualche...s-s-settimana..”
“Da qualche settimana.” ripeté Claire “Quindi è per questo che per forza-” scandì bene le ultime due parole “dovevamo venire a vedere il campus oggi,-” rise “due mesi prima dell’inizio delle lezioni!”
“Mi dispiace” piagnucolò Joey aggrappandosi al braccio sinistro di Claire.
“Ti dispiace?” ripeté alterata “Mi sono dovuta svegliare alle quattro del mattino per venire qui, a quattro ore da casa, in piena estate e con meno di tre anime vive in giro perché tu e gli altri quattro deficienti avete pensato fosse una buona idea?!”
“Beh..-” fece una pausa “lo sembrava.”
Claire staccò la presa di Joey dal suo braccio “Non ci posso credere. E io che mi faccio pure convincere.” cominciò a fare avanti e indietro per il corridoio.
“Come può anche esservi solo sembrata una buona idea questa? In più, cosa pensavate avrei fatto una volta saputo che sarebbe tornato in città?” si girò verso l’amica “Pensavate che sarei corsa da lui? Mi fate davvero così stupida?” 
Joey sospirò “No.” si avvicinò all’amica “Abbiamo pensato fosse una buona idea perché, dopo tutto quello che è successo e, dopo come sei stata-”
Claire alzò l’indice sinistro “Non ci provare” la fermò.
“Dopo come sei stata abbiamo pensato che sapere che fosse nella tua stessa città, per di più nemmeno troppo lontano da casa tua, non sarebbe stato il massimo e che, forse-” sospirò “forse era meglio che tu lo scoprissi lontano da casa, così da poter metabolizzare meglio la cosa.”
Claire non rispose “Senti-” si accovacciò davanti a lei “so che sei arrabbiata-”
“Delusa” la corresse.
“Delusa-” ripeté Joey “e lo capisco. Forse avremmo fatto meglio a dirtelo quando lo abbiamo saputo, così forse avresti avuto più tempo per metabolizzare la cosa.”
“Tu dici?” rispose sarcastica.
Joey sospirò “Ma ricordi come stavi qualche mese fa?” Claire la guardò corrugando la fronte “No.” ammise poi.
“Ecco. Purtroppo noi lo ricordiamo bene.” si sedette a fianco a lei “Nonostante fossero passati tre mesi dall’accaduto, ogni volta che sentivi il suo nome cominciavi a piangere per ore e non la smettevi finché non crollavi.”
“Abbiamo dovuto iniziare a smettere di dire il suo nome o di parlare di lui per evitare che nel bel mezzo di una conversazione tu iniziassi a star male e, quando Harry e Louis lo hanno scoperto-”
“Come?”
“Glielo ha detto lui” fece spallucce “nonostante tutto, Niall è uno dei loro migliori amici e lo sai come funziona per Harry e Louis: se si è amici, lo si è nonostante tutto. A qualsiasi costo.
“Non l’hanno fatto per mancarti di rispetto, credimi. Volevano dirtelo che forse sarebbe tornato ma-” fece una pausa “avevamo tutti paura di come l’avresti presa. Abbiamo pensato che se lo avessi saputo quando ti fossi ripresa completamente, o quasi, sarebbe stato meglio soprattutto per te.”
“E no, forse non gli saresti corsa in contro ma, ti conosco troppo bene per non sapere che se fossimo state a casa, la tentazione di andare da lui sarebbe stata troppo forte da sopportare e che saresti tornata a stare male come prima.”
Claire poggiò la nuca contro il muro e cominciò a guardare il soffitto “So bene che una settimana di tempo non è abbastanza per metabolizzare la cosa-”
“Non lo è.”
“-ma è un inizio.”
“Tu davvero pensi che una settimana di tempo possa essere sufficiente per farmi metabolizzare il fatto che lui sia tornato a casa, dopo sei mesi in cui sono stata da cani mentre i miei migliori amici continuavano a sentirlo?”
“Davvero credi che in una settimana io possa sentirmi pronta nel tornare a casa e nell’avere la probabilità d’incontrarlo anche quando esco semplicemente per andare a buttare la spazzatura?”
“Inoltre, dovrei riuscire a metabolizzare il fatto che, sicuramente, Harry e Louis lo vorranno far integrare di nuovo nel gruppo perché, come hai detto tu-” fece una breve pausa “-se si è amici lo si è nonostante tutto, a qualsiasi costo. Anche se il costo sarebbe non avermi più in giro.”
“Questo non è detto” asserì Joey.
Claire sorrise sarcastica “Dai Joey, chi vogliamo prendere in giro? Pensi davvero che lo lasceranno in disparte solo per non ferire me?”
“Sono come fratelli quei cinque.” abbassò la testa “A proposito, hai parlato solo di Harry e Louis, perché?
Joey fece un respiro profondo “Liam e Zayn non sanno nulla del suo ritorno.”
“Perché?” girò la testa verso di lei “Non ricordi?” la guardò “Una delle ragazze messe in mezzo era la sorella di Liam.”
“Ah già...” corrugò la fronte “A pensarci bene, non li vedo entrambi da poco dopo l’accaduto. Non li ho nemmeno più sentiti… Non che io abbia sentito molta gente ultimamente.”
“Hanno preferito prendere le distanze un po’ da tutti. Nemmeno io li ho sentiti e, molto probabilmente, nemmeno Harry e Louis.”
“Non hanno torto.”
“No infatti.” incrociò le gambe “Penso che, con la fine dell’Estate e l’inizio dell’università, prenderanno sempre più le distanze dalla nostra città e da noi.”
“Beh noi cosa c’entriamo?”
Joey fece spallucce “Nulla in effetti, ma se avessero voluto mantenere i rapporti con noi, non pensi si sarebbero fatti sentire?”
Le due ragazze rimasero in silenzio per qualche minuto che sembrarono interminabili. Intanto fuori i pochi studenti rimasti nel campus stavano ritornando all’interno nei loro dormitori poiché le due ore dedicate alla pausa pranzo, ore che Joey e Claire dovevano sfruttare per iniziare ad orientarsi nell’edificio per avere già un minimo di dimestichezza una volta trasferitesi prima dell’inizio delle lezioni e che invece avevano sprecato girando a zonzo e discutendo per più di mezz’ora, volgevano al termine.
“Mi domando come sia stato possibile tutto questo.” disse Claire rompendo il silenzio.
“Come siamo finiti in questo buco nero?”
Joey guardò fuori dalla finestra che illuminava il pezzo di corridoio in cui si erano fermate “Se vuoi che sia onesta, non me lo ricordo nemmeno” ammise.
“Ricordo solo che il giorno prima era un giorno come tutti gli altri e che invece, il giorno dopo, mi sono ritrovata in questura a dover testimoniare per qualcosa che, ad oggi, continuo a pensare sia assurda.”
Claire si fermò a riflettere, effettivamente neanche lei ormai ricordava bene cosa fosse successo. Sapeva che lui l’aveva fatta stare da cani, parecchio, che non si meritava un trattamento del genere e che quasi sicuramente avrebbe dovuto odiarlo a morte come tutti si aspettavano da lei e che, per nessuna ragione al mondo avrebbe voluto rivederlo - Louis, Harry e Joey non avrebbero escogitato tutto quel piano assurdo se non avessero pensato che le cose stessero in questo modo. Tuttavia però, Claire era sempre stata imprevedibile e parecchio volubile quando si trattava di lui.
Non ci poteva far niente: quando c’era Niall in ballo, tutta la razionalità che caratterizzava la sua persona svaniva nel nulla.
C’era infatti qualcosa dentro di lei che non vedeva l’ora di rincontrarlo, anche da lontano, per poter essere sicura che fosse davvero lui. Che fosse davvero tornato a casa. Per quanto negli ultimi mesi avesse cercato di auto convincersi del fatto che lo odiasse, nel profondo del suo cuore sapeva che non ci sarebbe mai riuscita. Nonostante lui le avesse dilaniato il cuore nel giro di poche ore per poi sparire nel nulla, come se nulla fosse, lasciandola lì inerme, senza alcuna spiegazione, senza nemmeno cercare di giustificarsi o di smentire. Niente. Niall le aveva lasciato il niente a cui aggrapparsi, il niente a cui credere o da odiare. 
E infatti lei non riusciva ad odiarlo. Non aveva avuto nulla su cui riversare il suo odio, solo voci. Eppure ci aveva quasi creduto. Aveva quasi creduto di essere riuscita a farlo, di averlo cancellato dalla sua testa e dal suo cuore ma nel momento in cui aveva visto quella storia su Instagram, invece di provare indifferenza o disgusto, aveva provato sollievo. Un sollievo doloroso che le aveva attorcigliato lo stomaco. 
Voleva vederlo, anche da lontano, ma lo voleva e non poteva dirlo a Joey perché temeva in una sua reazione negativa, la tipica reazione da migliore amica che non vuole che continui a soffrire per il tuo ex stronzo che si è comportato come tale con te ma che tu continui ad amare nonostante tutto. Ma Niall non era diventato un suo ex per sua scelta. Prima di quella sera non si era mai comportato da stronzo e, forse era proprio questa la ragione per cui lei non lo odiava, la ragione per cui voleva vederlo.
Voleva delle risposte. Voleva che tutte le domande e i “perché” che le erano venuti in testa e che non avevano avuto risposta finalmente l’avessero. Ed era per questo che mentre parlava con Joey continuava a mentire e mentire e mentire. Tutto quello che era uscito dalla sua bocca non era altro che una bugia. Lo stupore, l’essere delusa, il non volerlo vedere, l’aver paura di incontrarlo per strada, il negare che gli sarebbe corsa in contro, tutte balle. 
Erano mesi che aspettava questo momento e per quanto stesse cercando di far finta che non fosse vero, non poteva andare avanti così e l’unico motivo per cui aveva assecondato le idee e le opinioni dei suoi amici era solo perché non voleva sembrare debole ai loro occhi. Non voleva deluderli.

“Claire?” 
“Sì?” rispose distratta. 
“Che vuoi fare?” 
Claire ci pensò un po’ su. Non poteva cambiare la sua versione, non di botto almeno. Doveva continuare con la sua sceneggiata patetica “Non lo so.” 
“Non ha senso rimanere qui ormai che il piano è fallito” asserì Joey “però, non voglio nemmeno obbligarti a tornare a casa se non te la senti.”
Claire guardò l’amica negli occhi per una frazione di secondo, sapeva che se l’avesse guardata più a lungo, avrebbe capito che c’era qualcosa che non le stava dicendo. 
“Rimanere qui non ha senso” rispose “non abbiamo nemmeno il permesso di rimanere qui oltre l’orario di pausa pranzo.” 
“Già a questo non ci avevo pensato” ammise l’amica. 
Claire alzò un sopracciglio “In che senso?”
“Nel senso che-” Joey si grattò nervosamente la nuca con l’indice “non è che avessimo escogitato chissà che piano eh...”
“...” la lasciò continuare per vedere quanto in basso poteva scavare.
“Voglio dire, il piano iniziale era quello di portarti qui, poi però ci siamo dimenticati di definire bene i dettagli sul dove stare, ecco.” 
Claire scoppiò a ridere “Io non posso crederci, siete assurdi tutti e tre!” 
“Mi hai trascinato qui e non sapevi nemmeno dove ce ne saremmo andate a dormire?" 
“Già”
“Perciò saremmo comunque tornate a casa prima-”
“No, se non avessi scoperto del piano no” la interruppe convinta. 
“E tu pensi realmente che io mi sarei accollata di dormire chissà dove per una settimana?” 
Joey fece per rispondere ma non riuscì a trovare nessuna risposta sensata “Beh dai, rimanere qui non cambierà le cose” continuò l’altra.
“E cosa vuoi fare?”
“Tornare a casa.”
“Ne sei totalmente sicura?” 
“Sì” asserì convinta guardandola negli occhi. 
Joey la guardò a sua volta “Fino a poco fa non mi sembravi molto propensa. Cosa ti ha spinto a cambiare idea così in fretta?” assunse un’espressione perplessa. Claire distolse lo sguardo “Sono stata male sì, malissimo anzi. Non ho né dormito né mangiato e l’idea di vederlo mi causa una strana sensazione però-” sorrise lievemente alzando solo il lato destro della bocca per poi riguardarla “continuare a rimandare non serve a nulla. Non posso continuare a fuggire e, in più, lì c’è comunque casa mia e sono sicura che lui abbia pensato le stesse identiche cose prima di prendere la decisione di ritornare, non credi?” guardò fuori dalla finestra “In più voglio andarmene da qui adesso che so che non c’era un vero e proprio motivo per trascinarmici e farmi venire un’ansia bestiale mesi prima, quando potevo benissimo stare sdraiata in piscina a rilassarmi!” rise. Dopotutto non stava mentendo completamente. A casa sarebbero dovute tornare comunque, che fosse stato dopo una settimana o dopo due giorni e in più, non poteva davvero continuare a fuggire, fuggire da cosa poi?
Di certo non era la verità, poiché il motivo che la spingeva a voler tornare a casa era tutt’altro ma, non era nemmeno tutta una menzogna. 
“Beh allora che stiamo aspettando?” domandò Joey “Usciamo da qui e torniamo a casa che sto morendo di caldo e ho bisogno di un bel bagno-” fece una breve pausa “nella tua piscina ovviamente!” continuò per poi mettersi a ridere e avviarsi verso le scale che portavano al piano di sotto.
Claire scuoté leggermente la testa e sorrise “Ti pareva.”

 


Ciao a tutti! E' Claire che vi parla
E' da un bel po' di tempo che non pubblico una storia su efp e non sapevo se continuare a farlo finché non ho visto il numero di visualizzazioni del primo capitolo.
So che ci ho messo molto ad aggiornare ma lo scrivere fan fiction per me è sempre qualcosa che prima mi va di fare e poi non mi va più perciò, se questa storia dovesse cominciare a piacervi e a catturare la vostra attenzione beh, fatemelo sapere!
Grazie per le cento e passa visualizzazioni, davvero non ci speravo. Ricordo ancora quanta gente si era affezionata alla mia vecchia "Summer Love" e sono spiacente di averla eliminata così da un momento all'altro ma, ai tempi, ero molto più piccola e lo si poteva notare anche dal mio metodo di scrittura. 
Adesso però non ho più 12 anni ma 22 e quindi spero di essere un po' migliorata!
Grazie per aver letto anche questo capitolo, spero ci sarai anche per il prossimo che - prometto - non verrà pubblicato tra altri duecento mesi! 
Se vuoi seguirmi su twitter sono @sunrisiall se no spero di poter sapere la tua opinione in una delle recensioni.
Baci, Claire.
   
 
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