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Autore: SuperGirl22    25/09/2019    3 recensioni
Kara Danvers non è più l'assistente della mitica signora Grant, adesso è una giornalista. Il suo primo incarico è intervistare Lena Luthor.
Cosa succederà?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Kara!" La voce di Cat Grant attraversò l'ufficio. “Kara?” aveva finalmente imparato il suo nome dopo anni di lavoro insieme.

Eve Teschmacher, la sua nuova assistente, armeggiò alla sua scrivania, lasciando cadere una pila di fogli. Cat cercò l'attenzione della bionda seduta davanti a sé.

"Forse dovrei declassare di nuovo Keira." Sussurrò scuotendo la testa. "Potresti dirmi dove si trova quella ragazza?"
Eve rispose ancora inginocchiata sul pavimento con fogli sparsi tra le mani. "Nel suo nuovo ufficio, signora."

"Avrei dovuto mettere il suo ufficio vicino al mio" mormorò Cat, allontanandosi dalla sua scrivania.

“L-la chiamo per lei?” Chiese Eve.

"No, no," Cat passò senza dare un'occhiata. "Posso parlarle anche io."

Il bussare alla porta interruppe Kara da niente di più importante che fissare un documento vuoto. Era una giornalista da ventiquattro ore e si sentiva già un po 'persa. Non aiutò il fatto che James le avesse chiesto lo stesso spazio di Winn quando gli aveva detto che dovevano essere amici. Sapeva che James sarebbe tornato di nuovo suo amico una volta preso il tempo e lo spazio di cui aveva bisogno - si fidava di lui e delle sue promesse- ma non le piaceva comunque la distanza. Anche il suo nuovo capo non era di aiuto, preferiva di gran lunga Cat Grant e i suoi consigli.

"Ugh, lo odio!" Sbottò lei. Fu allora che Cat bussò.

“Già stanca della tua nuova posizione ? Puoi sempre tornare ad essere la mia assistente.” Cat sorrise leggermente, quindi Kara sapeva che stava scherzando.

Kara si alzò, aggiustandosi gli occhiali nervosamente.
"No, ehm, signora Grant, sto bene qui, ma Snapper mi mette sottopressione."

“Oh per favore, Kara. Sappiamo tutti che ti senti frustrata perché James Olsen sta lavorando sui suoi sentimenti e tiene il broncio perché lo hai scaricato. Non che lo biasimi. Sei una ragazza intelligente, competente, brillante e piena di promesse. Quale persona non vorrebbe avere una relazione con te? "

“Non è il momento giusto, signora Grant. Io, ho troppo a cui pensare. ”

“Ti capisco, non preoccuparti. Nessuno incolpa te, né lui, né nessuno per le cose che non funzionano. Ho imparato all'inizio della mia carriera che quando le cose non funzionano con qualcuno, è meglio non perdere tempo. Puoi sempre cambiare idea quando ti senti più stabile. Non c'è niente di sbagliato in una donna che cambia idea su ciò che vuole in un dato momento. Ricordi cosa ho detto di avere tutto? Non tutto in una volta e non subito. "

Kara sospirò, le sue spalle si rilassarono di una frazione. "Grazie signora Grant."

“Ora, non sono venuta qui per parlare del signor Olsen. Sono qui perché voglio un'intervista con Lena Luthor. Perché è qui? Cosa farà di diverso da suo fratello? Pensa davvero che cambiare il nome dell'azienda della sua famiglia conquisterà la fiducia della città? Considera questo il tuo primo incarico visto che quello zuccone di Snapper è troppo orgoglioso e poco fiducioso per lasciarti un incarico."

“L-Lena Luthor? Ma signora Grant è meglio che qualcuno con più esperienza gestisse l'intervista? Qualcuno come...?" Disse gesticolando agitata.

“Mi stai chiedendo di lasciar perdere, Kara?” Ribatté Cat, la delusione che filtrava nella sua voce.

“No, signora Grant. Ovviamente no."

"Bene. Quindi vai da lei il prima possibile. Non voglio essere battuta dal Daily Planet, anche se mandano Clark Kent. ”Con un cenno della mano verso il computer, Cat Grant tornò nel suo ufficio.

Lena Luthor. Vuole che intervisti Lena Luthor. Lo stomaco di Kara si chiuse. Non sapeva perché, ma il pensiero di intervistare Lena Luthor la metteva in difficoltà. Le sue guance erano calde. Espirò con forza.

"Posso farlo." Si disse, poi prese il telefono per chiamare la reception. "Vorrei fissare un appuntamento con Lena Luthor, per favore."

"Lei è?" Chiese la voce dall'altro capo del telefono.

"Kara Danvers, ass...ehm, giornalista della CatCo." Si corresse immediatamente.

"La signorina Luthor è molto impegnata."

"La prego, le ruberò poco tempo." Supplicò sistemandosi ancora una volta gli occhiali.

"Lei preferisce nettamente le conferenze stampa piuttosto che i face to face con i giornalisti però ne parlerò con la signorina e la richiamerò se accetta l'incontro."

"Va bene, grazie mille."
Quando mise giù sospirò, sapeva che non l'avrebbe richiamata, era stata anche lei un assistente personale e conosceva queste risposte. Non voleva deludere la signora Grant ma probabilmente le aveva dato un incarico troppo grande.

Lena Luthor? Non avrebbe mai parlato con una novellina. Scosse la testa e si concentrò sul monitor del computer, sarebbe andata dalla signora Grant il giorno dopo.


Quando rientrò a casa la sera fu lieta di vedere la sua amata sorella davanti i fornelli, sorrise e si avvicinò per posarle una bacio sulla guancia.

"Sorellina!"

"Lo sai che..." iniziò la rossa.

"Odi quando ti chiamo così." Concluse Kara.

"Sono più grande di te!" Disse puntandole il dito.
Kara sorrise e annuì.
"Com'è andata oggi?" Chiese poi la sorella maggiore.

"Con James male e a lavoro anche peggio." Sospirò togliendo la giacca e sbottonando due bottoni della camicia.

"Con James ci vuole pazienza, lo sai. Anche Winn ti chiese del tempo e adesso è tornato tutto come prima."

"Lo so." annuì.

"E a lavoro?"

"La signora Grant mi ha chiesto di intervistare Lena Luthor."

"Quella Lena Luthor?" Chiese sgranando gli occhi. "Incarico impegnativo, non sei contenta?"

"No, non sono riuscita a prendere neanche l'appuntamento." Sbuffò.

"Oh mi dispiace." Le disse la sorella avvolgendola in una stretta poco prima che il telefono squillasse. Kara si staccò e dubbiosa accettò la chiamata.


"Signorina Danvers?" Chiese una voce familiare.

"Si, sono io." Rispose la bionda timorosa.

"Sono l'assistente della signorina Luthor."
Ecco doveva aveva sentito la voce. Attimi di silenzio imbarazzante seguirono l'annuncio, l'agitazione di Kara aumentò in pochissimo.

"È ancora in linea?"

"Mi dica." Riuscì a dire.

"So che è tardi e mi dispiace." Disse la ragazza realmente dispiaciuta. "La signorina Luthor la riceverà domani mattina alle dieci in punto, sia puntuale perché odia i ritardatari. Buona serata."

"B...buona serata."

Kara tolse il telefono dall'orecchio e lo guardò con occhi sgranati.

"Che succede, Kara?" Chiese Alex.

"Domani dovrò intervistare Lena Luthor." Disse in preda al panico.

"Puoi farcela."

"NO, NON POSSO." Disse iniziando a camminare per casa. "Devo preparare le domande e...e essere puntuale domani oppure si potrebbe innervosire."

"Calmati Kara!" La fermò per le spalle. "Andrà tutto bene. Salvi il mondo ogni giorno dai pericoli più grandi e adesso ti spaventa un'intervista?"

"Quella è Supergirl." Disse abbassando la testa.

"Siete la stessa persona, Kara. Sei capace quanto lei!" L'ammonì la sorella.

"Lo spero."
Sospirò, era sicura di una cosa: quella notte l'avrebbe passata in bianco.
 
   
 
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