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Autore: Meramadia94    26/09/2019    1 recensioni
Shredder è diventato finalmente un capitolo appartenente al passato della famiglia Hamato. Ma per Sarah e la sua famiglia iniziano nuovi problemi. Nuovi nemici, fantasmi di un passato mai dimenticato attendono la ragazza. A questo si aggiunge una disperata ricerca di giustizia ed un rapporto sempre più altalenante con il suo fidanzato, e la giovane dovrà essere pronta anche all'estremo sacrificio per salvare qualcuno che ama.
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehilà. Eccomi qui con la quarta parte delle avventure del Clan Hamato con l'aggiunta della giovane Sarah Huntington... grazie di cuore a tutti quelli che non hanno mai mollato questa storia nonostante tutto, nonostante i ritardi e gli sconvolgimenti di alcuni episodi per dare spazione alla stoyline della protagonista femminile.


Subito dopo il processo a Shredder, il Clan Hamato e Jake tornarono sulla Terra. Alisa, desiderosa di passare del tempo assieme al padre e raccontargli con dovizia di particolari tutto quello che aveva fatto e vissuto sulla Terra. All'inizio tutti, specie Sarah e Mik, sembrarono delusi e tristi da questa decisione, ma la figlia del professor Honneycutt li rassicurò, dicendo che avrebbe usato molto spesso il transmat per andare e tornare, facendo la pendolare quasi, per passare sia del tempo con il padre che con i suoi amici.
Le tartarughe, Splinter, Sarah e Jake invece partirono la stessa sera per la fattoria della nonna di Casey. Il posto migliore in cui potersi riprendere dalle ferite che Shredder aveva inferto loro e allo stesso tempo rilassarsi un po'.
Appena arrivati, April aiutò Splinter ad entrare nella fattoria, mentre Casey aiutava sia Leo che Raph, i quali erano quelli che facevano più fatica a camminare a causa dei colpi presi sul torace e lo sterno.
Jake invece di occupava di Sarah, ancora stordita per i colpi ricevuti alla testa.
- Ragazzi non avete idea di quanto vorrei una forchetta.... mi prudono le gambe in maniera assurda.- fece Mik. 
- Forse sarai sorpreso Mik...- fece Jake - Ma credimi, un'idea ce l'abbiamo, eccome!- 
- Altrochè. Ce lo ha ripetuto come un disco rotto per tutto il viaggio.- fece Donatello - le peggiori  tre ore e mezzo della mia vita.- 
- E' un peccato che non si sia rotto anche la mandibola.- fece Raph mentre Leo e Casey lo aiutavano a stendersi sul divano - almeno avremmo avuto un po' di pace.-
- Ehy!- fece Mik - Sarah, l'hai sentito? Difendimi!- 
Sarah si mise a sedere su una poltrona con l'aiuto di Jake, massaggiandosi le tempie - Mik, scusa, ma al posto della testa sembra che abbia un'incudine... appena mi passa, forse mi viene in mente un'idea...- 
Mik prese posto su una poltrona prima di annusare l'aria e dire - Ma che è questa puzza? Sembra che qualcuno stia arrostendo un topo....- si bloccò vedendo che Splinter lo guardava come se avesse voluto dargli una bastonata sulla testa, mentre Sarah si mordeva le labbra per non scoppiare a ridere come una matta - giusto... scusa sensei.- 
April sistemò il piano superiore in modo da ricavarne una piccola infermieria, e per un paio d'ore, lei, Jake e Casey furono impegnati nel prendersi cura dei loro amici, impossibilitati a muoversi chi per un motivo chi per un altro. Sarebbe stata una lunga guarigione per tutti loro.
Ma per qualcuno più di altri.
Leo, per tutta la durata del viaggio e per buona parte del tempo, mentre i suoi fratelli si divertivano a far impazzire April con: '' Puoi portarmi una forchetta?''
'' Puoi portarmi il pc?''
'' Ti va di andarmi a comprare dei fumetti?''
'' Puoi dare un sganassone a Michelangelo da parte mia?'', lui non aveva proferito parola. Era rimasto in piedi, davanti ad una finestra, a fissare il vuoto, ribollendo di collera e di frustrazione.
Splinter aveva capito che il suo primogenito aveva qualcosa che lo tormentava, oltre alle ferite che aveva riportato, ma non fece in tempo a parlarne. 
Avvertì una presenza fuori dalla casa.
- C'è qualcuno qua fuori.- fece Splinter - ma non so dire se è amico o nemico.- 
- Forse è solo un vicino che ha finito lo zucchero e ha visto le luci accese.- fece Raffaello.
- No, impossibile.- fece Sarah - Non ti ricordi? Qui ci siamo solo noi... si, forse c'è quel tale, come si chiama, Accet, ma da quello che so ama gironzolare per i boschi e odia il contatto con le persone, quindi dubito che venga qui.-
- Vado ad avvertire April e Casey, e se è il caso faremo un controllo.- fece Jake scendendo le scale.
Al piano di sotto trovò Casey che mostrava un punto del muro che era stato aggiustato alla buona dopo che il padrone di casa ci aveva dato un pugno. 
- Splinter dice che ha sentito un rumore che proviene da fuori.- fece Jake.
- Cosa?- fece Casey - no, impossibile...  non c'è nessuno per kilometri. Probabilmente è solo qualche topo di campagna che zampetta qua fuori... avrà riconosciuto il passo di qualche suo parente...-
In quel momento la maniglia iniziò ad oscillare, come se qualcuno stesse cercando di entrare.
- Allora Splinter non deve essere l'unico topo alto un metro e cinquanta che sa aprire le porte, da queste parti.- commentò Jake.
Casey andò verso la porta, minaccioso, per accogliere l'intruso mentre la fidanzata ed il ragazzo si preparavano per sistemarlo a colpi di karate.
La sua sorpresa fu immensa nel vedere che l'intruso era un uomo che gli somigliava molto e che portava un cappotto lungo, ma dall'aspetto di gran lunga più trasandato del suo. 
- Ma bene bene...- commentò Casey - e tu che diavolo vuoi?-
- Ehy!- fece l'uomo - fino a prova contraria, questa è anche casa di mia nonna. Ho il tuo stesso diritto di stare qui.- 
- Vostra nonna?- fece April - quindi lui sarebbe....?- 
- April, Jake, vi presento quel buono a nulla, ladro, imbroglione, giocatore d'azzardo nonchè mio cugino Sid.- fece Casey. 
- Ah pensa che fortunella... mi sono scelta quello normale allora.- fece April facendo sorridere Jake.
- Tagliamo corto. Che cosa vuoi?- fece Casey aggressivo - tu vuoi SEMPRE qualcosa.- 
- Voglio solo quello che mi spetta.- fece Sid - Ti sei preso questa casa, ti sei preso le mie ragazze...- 
- Questo qui?- fece Jake leggermente incredulo indicando Casey.
- Bene, ora voglio la mia parte. Voglio i soldi.- 
- I soldi?- fece Casey che non ci capiva più nulla - ma di che stai parlando?-
- Lo sai benissimo. Voglio la mia metà del bottino. Tutti sanno che il nonno ha rapinato un treno e che ha sepolto i soldi da qualche parte in questa proprietà.-
...
...
...
Nel frattempo, Donatello aveva assistito a tutta la scena, pronto ad intervenire nel caso per i loro amici umani le cose si fossero fatte eccessivamente pericolose. Al momento però, incredibilmente, pareva che Casey avesse tutto sotto controllo.
E intanto erano saltati fuori particolari interessanti sul loro amico.
- Ragazzi, notizie fresche.- fece Don - pare che Casey sia il discendente di un ladro di treni.- 
- Ma non mi dire.- fece Mik sarcastico. 
- Ragazzi, ce ne dovevamo accorgere subito che il nostro Casey veniva da una famiglia di teste bacate.- 
Sarah li squadrò - Su andiamo... ok, magari non vincerà mai il Nobel, ma almeno non ha il vizio di mettersi in tasca cose non sue...-
...
...
...
Nel frattempo, Casey sembrava alquanto seccato da quella visita del cugino che millantava di un misterioso bottino, che a detta del loro nonno era sepolto '' Sotto un punto che segna una croce''. Una storia a cui nessuno aveva mai dato credito. Forse loro due quando erano bambini e avevano giocato alla caccia al tesoro, ma ovviamente non era mai saltato fuori niente, ed invitò poco educatamente il cugino ad andarsene da quella casa. 
Ma qualcosa nel comportamento di Sid aveva fatto scattare un pensiero nelle teste di April e Jake.
Il modo in cui sembrava quasi sperare che il cugino gli dicesse che aveva  trovato lui quel denaro, e il credere che quei soldi esistessero senza pensare che potesse essere solo un racconto fatto dal nonno ai nipoti, spingeva a pensare che non si  trattasse di semplice avidità... ma che vi fosse un motivo molto preciso per cui desiderasse mettere le mani su quel denaro.
- In che guai sei, Sid?- fece April.
Sid in quel momento tirò fuori un fucile e lo puntò contro il cugino, la sua ragazza e Jake.
Casey si parò davanti a loro, per fare da scudo con il proprio corpo.
...
...
...
- Oddio...- fece Sarah osservando la scena - Dobbiamo fare qualcosa, e subito.- 
- Sì, ma  dobbiamo agire con cautela.- fece Splinter - forse Sid non sarà molto abile nel combattimento, ma in questo momento è arrabbiato, preoccupato e frustrato... sottovalutarlo potrebbe essere un errore di cui pentirsi molto presto.-
- Ci penso io a lui.- fece Leo iniziando ad aprire la finestra per andare di sotto e sistemare l'intruso, ignorando i richiami del padre. Si bloccò subito, nel vedere che stavano arrivando altre auto.
Poco dopo, saltò fuori la verità. Sid, per pagare alcuni debiti di gioco, si era rivolto a uno strozzino. All'inizio si trattava di una somma non esattamente ragionevole, ma gestibile. Purtroppo gli interessi erano aumentati e adesso Sid aveva un debito di quasi un milione di dollari, che contava di pagare con la parte del bottino della rapina fatta dal loro nonno. Soldi che però, in tanti anni di ricerche, non era ancora saltato fuori.
E intanto il suo creditore, era entrato nella gang dei Dragoni Purpurei, che da semplice gang di teppisti di strada stava diventando una vera e propria organizzazione, e si era stufato di aspettare e si era diretto alla fattoria, per essere certo che quella storia si risolvesse quanto prima.
E fu allora, per la prima volta, che i presenti capirono che a volte l'unico nemico da cui dovevano difendersi era proprio la famiglia.
Nella fattoria si scatenò l'inferno. Spari, mobili rovesciati, minacce...
Intanto, al piano di sopra, il clan Hamato cercava di capire come fare per impedire che quella faccenda finisse male. E con male, intendevano con il cadavere di uno dei loro amici. 
- Ragazzi, un momento peggiore per romperci non lo potevamo scegliere.- fece Mik.
- Parla per te.- fece Raph - Io saprei sconfiggere sette Dragoni anche da sdraiato. E con una mano legata dietro alla schiena.-
- Apprezziamo lo spirito.- sorrise Sarah - ma con tutta quella gente, ci servirà un piano che non finisca di trasformarci in una purea di carne e ossa.-
- Non c'è tempo per pensarci.- fece Leo sempre più impaziente - andiamo giù, e pestiamo tutto quello che si muove.- 
I fratelli e la fidanzata lo guardarono basiti. 
- Leo tutto bene?-  fece Mik - Di solito è Raffaello quello che vuole menare le mani.- 
- Ehy, guardate che io mica mi offendo. Adoro quando Leo fa il duro... ad averlo saputo avrei suggerito a Karai di pugnalarlo più spesso.- 
Sia Sarah che Leo lo fissarono con una faccia che non prometteva niente di buono.
- Ehy, Romeo e Giulietta, state calmi... ci penso io a Mercuzio.- fece Mik.
Poco dopo, un per niente contento Raffaello veniva chiuso nel magazzino delle scope, mentre Mik gli raccomandava - Stai qui tranquillo, noi li pestiamo come uva nel tino e poi torniamo a prenderti.- 
- Spera per te che io non guarisca mai, Mik...- ringhiò Raph.
...
...
...
Attirare fuori il grosso della banda non fu complicato. Bastò suonare il clacson del suv di uno di loro.
Spuds, il loro capo nonchè padrone della vettura in questione, aveva una predilezione quasi patologica per quella macchina spedì tutti i suoi scagnozzi fuori ordinando loro di massacrare di botte chiunque si fosse azzardato a toccare la sua macchina.
Individualmente, i cinque ninja, malgrado fossero mezzi rotti ruscirono a sistemarli uno ad uno.
Dentro casa era rimasto solo Spuds con Sid, che teneva il suo fucile puntato contro i tre abitanti.
- Sid...- fece April - Mi rendo conto che non ti trovi in una situazione facile. Ma non è così che si risolvono i problemi.
Calmati e parliamone, ok? Troveremo una soluzione.- 
Sid si alterò. 
- Parlarne non mi farà trovare quei soldi. Parlarne non mi leverà Spuds di dosso!- 
- Pensi sempre e solo a te stesso, vero Sid?- fece Casey con una vena di disprezzo - L'importante è che tu stia bene, e al diavolo il resto del mondo!- 
- SILENZIO!- fece Spuds minacciandoli con un fucile - Un'altra parola e per voi è la fine.- 
Subito dopo, nella casa venne lanciato uno degli scagnozzi del capo, privo di sensi e con un fogliettino che recava il disegnino stilizzato di una tartaruga. Mentre l'uomo cercava di capire cosa fosse successo, Casey ne approfittò per disarmare il cugino ed April ne approfittò per usare su Spuds alcune mosse di karate che le aveva insegnato Splinter, ma proprio quando la situazione sembrava essersi capovolta, Spuds recuperò la sua arma e la puntò contro April costringendo Casey a stare fermo. 
Sid guardava la scena angosciato. In quel momento, anche se nessuno gli avrebbe mai creduto, si sentiva veramente indegno di esistere. Non avrebbe mai voluto quella situazione. Non avrebbe mai voluto vedere il cugino o qualcun'altro coinvolto in quella situazione. Voleva solo i soldi necessari per non vedere più Spuds. Per ricominciare con la sua vita, senza doversi svegliare la mattina con una sensazione che qualcuno o qualcosa se lo stesse divorando vivo poco a poco.
Era andato in quella casa, per cercare nuovamente quei soldi in tutta tranquillità, dando per scontanto che non vi avrebbe trovato nessuno.... e invece vi aveva trovato sia il cugino che la sua fidanzata, e forse pure il fratello minore di lei. 
April però reagì e riuscì a mettere a stare il Dragone, mentre Casey si occupava di Sid. Riuscì a metterlo a stare definitivamente, mentre Spuds cercò di recuperare almeno un fucile. 
Ma Jake fu più veloce.
- Scusa Casey, ti prometto che dopo metto tutto a posto.-  fece Jake prendendo la mira. Sparò in modo che il colpo passasse dritto sulla testa di Spuds, sfiorandogli i capelli.
Il dragone cadde a terra in stato di shock.
- Bravo...- fece Casey senza parole - ma che bella mira....- 
- Grazie.- fece Jake - adesso sono inoffensivi. Siamo stati bravi.- fece Jake con una punta d'orgoglio nella voce - e ora? Chiamiamo la polizia?- 
- Ho un'idea migliore.- fece Casey afferrando Spuds per il colletto della maglietta - Ascoltami bene. Qualunque somma ti deva Sid, d'ora in poi, considerala pagata.- 
- Altrimenti?- fece Spuds in tono di sfida. 
- Si da il caso che conosca un abilissimo cecchino, che potrebbe ridurre il tuo SUV ad un colapasta. E senza nemmeno uscire di casa.- 
Nemmeno a dirlo, Jake si mise in posizione e prese la mira.
Solo allora Spuds si spaventò veramente.
- No, per carità! Non la mia auto! - piagnucolò come un ragazzino - Io... troverò il modo di coprire l'ammanco, Sid, non ci devi più niente, tutto quello che volete ma non la mia auto.- e finalmente, dopo una notte di paura ed incertezza, i primi raggi del sole rassicurarono gli abitanti della casa. 
- Casey, perchè l'hai fatto?- fece Sid che proprio non si spiegava il gesto del cugino - perchè mi hai tolto dagli impicci, dopo tutto quello che ti ho fatto passare?- 
Casey sospirò - Sid. Tu sei sicuramente la persona più insopportabile che io abbia mai conosciuto... ma sei pur sempre parte della famiglia. E quando si è una famiglia ci si aiuta a vicenda.-
- Tutti abbiamo diritto ad un'altra possibilità. Vedi solo di non sprecarla.- fece April. 
- Si. Lo prometto.- fece Sid.
Poco più tardi, Casey riflettè sulle parole che avrebbero dovuto indicare il luogo in cui avrebbe dovuto trovarsi il fantomatico tesoro. 
Ed allora ebbe un'idea: il loro nonno aveva un cane, il cui nome era proprio Punto, il quale si ammalò un'estate e morì. 
Subito, condusse il gruppetto dietro il granaio, vicino ad una grossa pieta che il signor Jones usava per indicare la tomba del suo cane.
Bastò rimuoverla per scoprire che dietro, vi era una valigia. Sid subito prese la valigetta, ma poi ricordò quello che il cugino aveva fatto per lui quella notte, di come non avesse esitato a puntare un fucile laser contro una ragazza e un ragazzo che nemmeno conosceva, e subito fu preso dai rimorsi di coscienza e grato per la nuova possibilità si offrì di dividere con il cugino il denaro. 
Peccato che all'interno non vi fosse denaro, ma ricevute e fatture. 
- Sono state tutte emesse da enti di beneficienza.- constatò April.
- Adesso capisco.- fece Casey - la nonna non ha mai approvato il passato da rapinatore del nonno. E quando ha trovato i soldi ha deciso di rimediare come poteva.- 
- Quindi ho passato tutto questo tempo a scavare e cercare e la nonna ha dato via tutti i soldi in beneficienza?- fece Sid deluso.
- Beh... almeno adesso sappiamo chi era la pecora bianca della famiglia.- fece April ridendo, mentre al piano di sopra, una volta che il clan Hamato fu di ritorno dalla missione, Mik doveva vedersela con Raph non troppo contento che il fratellino lo avesse rinchiuso nell'armadio delle scope. 
  
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