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Autore: Solitary_soul_    01/10/2019    0 recensioni
Come conquistare una ragazza? beh per Scorpius l'idea migliore è avere un piano dettagliato e un aiuto dai suoi amici. Ci riuscirà?
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«Hai pensato male. Forse tempo fa lo avrei anche fatto, ma mi sono reso conto che ha ragione tua cugina: Tu non ti rendi conto del fatto che le persone che ti circondano non sono tutte come quel braco di oche che ti porti appresso, ma provano delle emozioni e tu con il tuoi atteggiamenti le puoi ferire.
Non ho intenzione di invitare una ragazza che mi rifiuterebbe solo per far' ridere le sue così dette "amiche".
La vita non è solo apparenze.
Spero che tu un giorno possa capirlo.
Per ora scusami, ma passo»
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Spero vi piaccia, perdonate gli errori.
Come sempre vi ricordo che mi trovate anche su Wattpad @solitary_soul_
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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«Mia cugina ti odia, perché stai perdendo tempo a farle un regalo...» disse il ragazzino moro superando l'uscio della porta ed entrando nella grande camerata della sua casata. Prese posto sul proprio baldacchino drappeggiato di verde ed iniziò ad osservare attentamente il suo amico sul letto a fianco. Stava armeggiando con una scatola rossa cercando di fare un fiocco decente con un nastro argentato, ottenendo scarsi risultati.
«Oh andiamo Al! Non mi odia, solo che ci tiene molto alle apparenze. E poi a natale mancano solo due mesi. Ma tranquillo, io ho un piano!» esclamò il biondo mostrando un sorriso smagliante al suo amico, che lo guardò perplesso alzando un sopracciglio.
«Quando fai quello sguardo, mi fai paura...» sussurrò Albus sconcertato dal ghigno maligno che si stava dipingendo sul volto del ragazzo. Conosceva quello sguardo, lo aveva già visto. Solitamente compariva quando stava leggendo qualche libro di cui aveva però già capito il finale, o in alternativa quando stava pianificando qualche strampalato piano per conquistare Rose. In questo caso era evidentemente la seconda alternativa, e visti come erano falliti gli ultimi tentativi la sua preoccupazione era più che giustificata.
«Questa volta è diverso» iniziò il ragazzo mettendo via il pacchetto regalo nel suo baule.
«Lo dicevi anche dell'ultimo piano, ma hai solamente ottenuto uno schiaffo e l'accusa di essere uno stalker perché avevi notato che le piaceva quella maglia quando siamo stati ad Hogsmeade e alla fine gliel'hai regalata. Scorpius, perché non fai un favore a te stesso e la smetti? Ci sono tante altre persone ad Hogwarts che ti potrebbero guardare come tu guardi lei se gliene dessi la possibilità» concluse scocciato. Il biondo lo osservò interdetto riflettendo sulle sue parole, ma poi tornò sorridente come poco prima.
«Anche se fosse - cosa che dubito fortemente visto che siamo due sfigati - io non potrei mai guardare nessuno come guardo lei. Per me potrebbe esserci anche Miss Inghilterra ai miei piedi, ma io ho occhi solo per lei, mi ha rubato il cuore. Non mi importa quanto tempo mi ci vorrà, io riuscirò a conquistarla. So che in fondo prova anche lei qualcosa per me, ha solo troppa paura del giudizio degli altri» disse sognate Scorpius buttandosi sul suo letto. Probabilmente aveva letto troppi romanzi rosa babbani visto che ormai ragionava come una ragazzina alla sua prima cotta.
«Sei davvero un idiota» il commento acido sfuggì ribelle dalle labbra di Albus prima che se ne potesse persino accorgere, attirando l'attenzione del biondo.
«Ma ancora non hai nemmeno sentito qual è la mia idea...» disse sconsolato Scorpius sfoderando uno sguardo da cucciolo bastonato degno di un premio Oscar.
«Sentiamo...» lo assecondò sbuffando l'amico mentre si mordeva le labbra, un evidente segno si disagio.
«Ho bisogno dell'aiuto di Lily però... È l'unico altro membro Grifondoro della tua famiglia che non mi odia» iniziò prima di essere interrotto da un altro commento di Albus sul fatto che James odiasse tutti i serpeverde a priori, che però sta volta ignorò volutamente continuando a spiegare il suo piano.
«Fammi capire bene... Tu credi sul serio che Rose Weasley, la ragazza che ti snobba dal primo anno e ti tratta come uno zerbino, sia innamorata segretamente di te e che basti trovarvi da soli perché crolli ai tuoi piedi?» riepilogò scettico il moro, quasi infastidito.
«Allora vedi che non ascolti? Io non lo credo, io lo so. Sennò come mi spieghi quella notte alla guferia?» chiese ovvio il biondo beccandosi un occhiataccia dall'amico.
«Probabilmente era ubriaca. O avrà avuto qualche tornaconto personale...» disse sottovoce Albus, nonostante ciò l'amico lo sentì benissimo e si irritò leggermente.
«No. Non lo era. E che tornaconto poteva mai avere a rimanere seduta con me a guardare le stelle? Un Eccezionale in astronomia? Desolato, ma siamo rimasti in silenzio tutto il tempo. Avrebbe potuto andarsene subito, ed invece è rimasta al mio fianco finché non sono stato io a decidere che era ora di tornare dentro poiché se ci avessero beccati si sarebbero fatti strane idee. Oltre che toglierci punti, ovvio. Ma si può sapere che ti prende? Perché sei così ostile nei confronti di una possibile relazione con Rose?!» scoppiò alla fine esasperato alzando la voce.
«Perchè lei non ti merita dannazione!» Urlò Albus prima di correre fuori dalla camera facendo sbattere violentemente la porta. Il biondo rimase a bocca aperta, incapace di compiere qualsiasi gesto. Che i suoi sospetti fossero realmente fondati?
Cercò di lasciar perdere il comportamento del suo amico e di concentrarsi sul suo piano andando a cercare Lily.

«Quindi io dovrei aiutarti a conquistare quella zuccona di mia cugina? Certo che ci sto! Era ora che chiedessi aiuto!» saltellò felice Lily. Poi si fece improvvisamente seria, come se si fosse ricordata di qualcosa di brutto.
«Albus sa di tutta questa storia?» chiese sedendosi affianco al serpeverde.
«Certo, è il mio migliore amico. Gli dico sempre tutto. Perché me lo chiedi?» la osservò cercando di capire a cosa pensasse, senza però riuscirci.
«E come l'ha presa?» continuò la ragazzina, ma dallo sguardo capì che sapeva già la risposta in qualche modo.
«Non benissimo, dice che lei non mi merita. Lily che succede?» le chiese leggermente preoccupato per il suo amico. Perché sua sorella si aspettava quella reazione? Che sapesse qualcosa di cui lui era all'oscuro? Impossibile... Albus non gli avrebbe mai nascosto qualcosa. Lo avevano promesso l'un l'altro, niente segreti tra di loro. Ma se gli nascondeva qualcosa di importante era come dire una bugia in fondo. Gli amici non mentono. O forse erano solo dei suoi film mentali di cui non doveva preoccuparsi. Probabilmente si stava solo immaginando quella strana situazione ed in realtà Al si era semplicemente arrabbiato perché lo aveva tormentato troppo in quei giorni.
«Niente, tranquillo. Parlerò io con mio fratello. Tu pensa a non fare cavolate con Rose e forse avrai una possibilità... Ma prima, se accetti un consiglio, chiedi a Dominique di darti una sistemata. Può veramente fare la differenza, fidati» gli fece l'occhiolino e si alzò per poi sparire nel caos della sala grande.

Le cose dopo quella chiacchierata con Lily gli erano un po' sfuggite di mano. Aveva ascoltato il suo consiglio ed era andato da Dominique. La ragazza nonostante fosse molto timida non si poteva negare avesse una bellezza quasi innaturale ed uno stile impeccabile, quando aveva sentito Scorpius chiederle aiuto per conquistare Rose non aveva perso tempo e lo aveva trascinato per giorni con se cercando di insegnargli tutto ciò che poteva tornargli utile con Rose. Sicuramente lei non era una ragazza come le altre, non amava le smancerie di cui lui invece leggeva sempre nei suoi libri. Voleva qualcuno di forte che riuscisse a tenerle testa, e per fortuna sua cugina lo sapeva bene.
«Scorpius! Ora guardami. Vuoi conquistare quella ragazza? Benissimo! Sai meglio di me che devi darti da fare, per tua fortuna hai un corredo genetico niente male...» disse compiaciuta, guardandolo finalmente indossare un paio di jeans che rendevano giustizia al suo fisico. Scorpius guardò la propria figura nello specchio e ne rimase turbato. I suoi capelli con quel taglio lo facevano sembrare più grande, l'aveva obbligato a non tagliarsi la barba per tutta la settimana e ora i peli biondi gli scurivano le guance dando alla mascella una linea più decisa.
«Se mio padre mi vedesse... Questa volta mi disereda» disse sconsolato osservando come quella barba e quei jeans rovinavano l'ideale di uomo di alta classe che voleva suo padre.
«Non dire sciocchezze, anche lui avrà fatto pazzie per una donna almeno una volta. E poi ti ho lasciato tenere la camicia, non lamentarti sempre, ora sembri molto più maturo e sexy. Fidati di me!» concluse senza lasciargli molta scelta.

In quei giorni non aveva avuto molte occasioni di parlare con Albus, era evidente che quest'ultimo lo stava evitando il più possibile. Ma Scorpius non si sarebbe certo dato per vinto, era troppo testardo. Lo aveva seguito di nascosto e a debita distanza dopo la lezione intenzionato a obbligarlo a parlare con lui, fino ad un angolino buio lontano da occhi indiscreti, il luogo perfetto per chiarire la situazione, ma quando aveva visto che parlava in modo sospetto con sua sorella aveva cercato di avvicinarsi per ascoltare senza esporsi troppo.
«Al devi smetterla di prendertela con lui perché non è come te. Si amano, ne sono certa. Ma se continui così perderai entrambi» era riuscito solo a sentire Lily dirgli questa frase prima di essere scoperto e minacciato silenziosamente da un occhiataccia da parte della Grifondoro, che lo intimava chiaramente ad andarsene.
La sera stessa Albus aveva aspettato che tutti dormissero per parlargli.
«Scorp? Stai dormendo?» indagò il moretto rigirandosi nel letto nervoso.
«Allora sai ancora come mi chiamo... Sono giorni che non mi parli» gli rispose leggermente seccato anche se la tristezza che traspariva dalla sua voce lo tradiva, gli mancava il suo migliore amico. Non poteva assolutamente negarlo.
«Lo so, sono stato un idiota. Mi dispiace... E che non voglio vederti soffrire ancora per quella scema di mia cugina» disse alla fine girandosi verso il letto del suo amico.
«Prima o dopo, la sofferenza è una tappa inevitabile quando si è innamorati... Ma ne vale la pena» sussurrò Scorpius convinto. In fondo il punto è sempre stato capire se il gioco vale la candela, e lui pensava che se il gioco in questione era l'amore, ne sarebbe sempre valsa la pena.
«Già... Comunque stai bene con questo nuovo look, questa volta Rose sarà tua» gli disse alla fine Albus cercando di non pensare alla sua di sofferenza, sarebbe passata anche quella un giorno.
«Grazie amico» sorrise sincero il biondo nell'oscurità della stanza.

Camminando per i corridoi Scorpius aveva iniziato a rendersi conto che molte ragazze si giravano a guardarlo quando passava, ma non avevano più quell'espressione spaventata di quando pensavano fosse figlio di Voldemort... No, sembravano affascinate. Dominique doveva aver fatto un lavoro incredibile per riuscire a far dimenticare a tutte quella storia. Però ora si sentiva a disagio, non era certo abituato a quel tipo di attenzioni.
Girò l'angolo cercando di ignorarle, diretto all'aula dove avrebbe avuto lezione a breve, ma si scontrò contro una chioma rossa molto familiare.
«Ma guarda dove vai brutto imbecille! Scorpius?» Rose alzò lo sguardo su di lui notando ogni piccola miglioria che gli era stata fatta, i capelli e la barba appena accennata davano finalmente giustizia al suo bel viso. Ed al contempo notò che purtroppo non era stata l'unica a notare quel cambiamento.
«Che cosa hai fatto ai capelli? E da quando porti la barba?» gli chiese confusa e quasi infastidita mentre cercava di tirarlo in un angolo senza farsi notare troppo, fino a far' trovare il ragazzo schiena al muro. Lui strinse al petto i libri che stava portando, in evidente imbarazzo.
«Perchè? Non ti piacciono? È stata un idea di Domi» disse Scorpius  pasandosi una mano tra i capelli nervoso più di prima, nonostante il nuovo stile gli piacesse molto il terrore che a lei invece non piacesse si era fatto spazio nella sua mente con estrema facilità e la sicurezza acquisita dalle "lezioni" con Dominique e Lily stava vacillando.
«Mia cugina? E da quando per te è "Domi"?» gli chiese infastidita Rose inarcando un sopracciglio. Ed istintivamente il biondo sorrise divertito dalla sua reazione, allora forse non si era immaginato tutto. Forse Lily e Dominique avevano ragione, dipendeva solo da lui farle capire che non c'era nulla di cui vergognarsi e che lui era perfettamente in grado di tenerle testa se voleva. E scelse di fare uno degli atti più coraggiosi degli ultimi anni, forse anche di più di saltare giù dall' Hogwarts Express in corsa, afferrò il polso della ragazza e con un movimento fulmineo ribaltò la situazione facendo aderire la schiena della ragazza con il muro al suo posto. Continuando a tenere i libri con un braccio, con l'altro lasciò il polso della ragazza e appoggiò la mano al finaco della sua testa come aveva letto facevano i cattivi ragazzi nei libri per conquistare la bella ribelle.
«Che c'è? Non sarai mica gelosa?» le chiese con la voce più suadente che riuscì a tirar fuori, nonostante il suo violento rossore lasciava intuire il suo nervosismo. Non credeva certo che una come lei potesse veramente essere gelosa di uno sfigato come lui. Nonostante stuzzicarla fosse divertente, sapeva bene che Rose aveva una certa fama all'interno della scuola, sicuro non poteva essere gelosa dello sfigato per eccellenza. Si era creata il suo circolo elitario ed insieme praticamente governavano mezza scuola. Mentre lui... Beh, Albus era il suo unico amico. Per quanto lo adorasse, non era certo simbolo di fama avere un solo amico. In fondo si sà: Meglio pochi, ma buoni. Aveva sempre cercato di vederla così, e sapeva di poter sempre contare su Al.
«Ti piacerebbe, Malfoy.» rispose secca abbassando lo sguardo e mordendosi un labbro. Il gesto non passò inosservato agli occhi del biondo che iniziava a pensare che finalmente stava ottenendo l'effetto voluto o almeno una reazione migliore di uno schiaffo. Ma se voleva continuare con lei, non era quello il momento. Non poteva andare di fretta. Il suo piano doveva continuare...
«Meglio così allora, ci vediamo Weasley» esclamò sorridente allontanandosi dalla Grifondoro. La ragazza era rimasta immobile anche dopo che lui si era allontanato, schiacciata dal suo "nuovo" modo di fare.

«Hey Scorpius, posso chiederti cosa hai detto a Rose? Perché è tutto il giorno che mi guarda male... Non fossi sua cugina penso che mi avrebbe già picchiata» chiese Dominique prendendo da parte il biondo in un momento libero dopo pranzo. Lui sorrise innocente massaggiandosi la nucca nervoso.
«Le ho detto la verità. Quindi solo che il mio nuovo look è tutto merito tuo, Domi. Non so perché dovrebbe guardati male» disse sincero alzando le spalle.
«Ah... Questo spiega lo sguardo assassino» rise la ragazza accennando appena un gesto con il capo per indicare qualcosa dietro di lui. Il biondo si voltò scoprendo che a una decina di metri da loro c'era la sua bella Grifondoro con il viso dello stesso colore dei suoi capelli. E stava decisamente lanciando occhiate omicida alla cugina.
«Non penserà davvero che...» iniziò lui titubante. Non voleva che pensasse che stava flirtando con Dominique.
«Si, e tu non confermerai o negherai nulla. Lascia che creda quello che vuole per il momento, un po' di sana gelosia le fa bene. Deve capire che può perdere tutto questo ben di Dio se non si da una svegliata» disse convinta trascinando via il ragazzo per mano.

Era una tiepida giornata di metà Dicembre, cosa molto rara in Inghilterra, motivo per cui Scorpius aveva approfittato dei timidi raggi di sole per stare all'aperto e leggere un buon libro.
Stava seduto sotto l'enorme albero sulla riva del lago sfogliando le pagine, non poteva desiderare di meglio.
Qualcuno si sedette al suo fianco, non ebbe nemmeno bisogno di alzare lo sguardo avrebbe riconosciuto il suo dolce profumo ovunque.
«Posso esserti d'aiuto Rose?» le chiese continuando a leggere il suo libro. La ragazza sembrò sbuffare leggermente prima di rispondere.
«Nulla, credevo che volessi chiedermi qualcosa» disse giocherellando con una ciocca di capelli.
«Del tipo?» continuò lui anche se già sapeva dove volesse andare a parare la ragazza.
«Beh tra poco ci sarà il ballo, ho pensato volessi invitarmi» esclamò ovvia Rose anche se leggermente imbarazzata. Il ragazzo smise di leggere, chiuse violentemente il libro, facendo così sussultare la ragazza.
«Hai pensato male. Forse tempo fa lo avrei anche fatto, ma mi sono reso conto che ha ragione tua cugina: Tu non ti rendi conto del fatto che le persone che ti circondano non sono tutte come quel braco di oche che ti porti appresso, ma provano delle emozioni e tu con il tuoi atteggiamenti le puoi ferire.
Non ho intenzione di invitare una ragazza che mi rifiuterebbe solo per far' ridere le sue così dette "amiche".
La vita non è solo apparenze.
Spero che tu un giorno possa capirlo.
Per ora scusami, ma passo» terminò il suo monologo e la lasciò sola.
Aveva sganciato una bomba, lo sapeva bene. Era stato un gesto piuttosto rischioso, aveva fatto più male a lui dirlo visto che avrebbe potuto perderla definitivamente così, ma era anche l'unica soluzione. Solo quando la verità ti viene sbattuta in faccia si è costretti ad affrontarla. E questo era il tempo di affrontare la realtà dei fatti per Rose Weasley.

Natale si avvicinava e ogni giorno Scorpius era sempre più nervoso, dopo quella sfuriata con Rose non si erano più parlati. Sapeva di averla ferita, la verità fa male. Ora poteva solo sperare.

Il giorno del ballo di Natale era arrivato e Scorpius ormai si stava rassegnando, forse le cose non erano andate come sperava e lei lo odiava veramente.
Si stava sistemando la camicia nera nei pantaloni eleganti osservando il suo riflesso nello specchio, alle sue spalle Albus lo fissava attentamente.
«Stai benissimo, fratello. Vedrai che lo capirà anche lei alla fine» sorrise alzandosi ed aiutandolo a sistemare la cravatta grigia che richiamava i dettagli dei pantaloni e della giacca.
«Ormai Al, credo che il mio piano sia fallito. Le ho spiattellato in faccia la verità e non credo proprio le sia piaciuta e abbia capito. Anzi credo che così facendo, ho spento anche quella piccola scintilla. Non mi insulta nemmeno più quando ci incontriamo nei corridoi, è come se non esistessi più» disse rattristito, ma Albus gli tirò uno schiaffo in piena faccia lasciandolo completamente spiazzato.
«No. Stai zitto. Non ti permetto di deprimerti così, non dopo tutto quello che ho passato! Quella testa vuota di mia cugina parlerà con te a costo di prenderla a calci nel sedere fino da te!» gli urlò infuriato. Prima di correre via con gli occhi lucidi.
Confuso e ancora dolorante per lo schiaffo preso si trascinò fino alla sala grande addobbata a dovere.
Fece il suo ingresso e cercò subito di individuare la folta chioma rossa riccia di Rose, ma sfortunatamente non la vide. In compenso trovò facilmente i biondi capelli di Dominique affiancati a quelli della cugina.
«Ciao ragazze! Dove sono i vostri cavalieri?» chiese avvicinandosi alle sue amiche, incredibile ma vero in quel tempo passato insieme loro erano diventate sue amiche e pian piano persino James aveva smesso di prendersela con lui ed Albus. Nei limiti delle litigate tra fratelli s'intende.
«Io mi rifiuto di venire travolta da questa società sessista! Io sono l'accompagnatrice di me stessa!» esordì Lily mostrando il suo bicipite orgogliosa del piccolo muscolo.
«Hai perfettamente ragione, e tu Domi?» chiese prendendola a braccietto e sorridendole. La bionda arrossì scompigliandogli i capelli.
«Sai che sono troppo timida per chiedere a qualcuno di venire con me e purtroppo nessuno ha invitato me» rivelò nascondendo un velo di tristezza e lanciò uno sguardo fugace verso la folla. Ma Scorpius lo notò subito.
«E che sei troppo bella e li spaventi. Perché non balli con me? Fagli vedere cosa si è perso» le sussurrò all'orecchio sorridendole e facendole l'occhiolino. Le porse la mano e la trascinò sulla pista da ballo, stringendole delicatamente la vita iniziarono ad ondeggiare a tempo.
«Allora chi è il fortunato?» le chiese alla fine volteggiando con destrezza tra le altre coppie. La bionda si lasciò sfuggire una smorfia dolente ed abbassò lo sguardo, smisero di danzare e si spostarono in un lato della sala. Le prese delicatamente il mento tra le dita e glielo sollevò guardandola dritto negli occhi.
«Non abbassare mai lo sguardo per nessuno, dai parla sai che ho la bocca cucita» le disse sorridendo e mimando il gesto di una serratura chiusa a chiave con le dita davanti alla bocca, facendola scoppiare a ridere.
«E va bene... Ho una piccola cotta per Lysander. Ma guai a te se lo dici a qualcuno, tanto non gli piaccio» sospirò alla fine lanciando uno sguardo verso il ragazzo seduto al tavolo vicino al gemello. Erano due ragazzi piuttosto popolari (piuttosto eccentrici e con qualche rotella fuori posto probabilmente) dell'ultimo anno, e entrambi giocatori di Quidditch per le loro case.
«Di cosa hai paura Domi? Sei bellissima, intelligente e simpatica. Oltre ad essere un ottima stilista!
Vai a parlargli, a giudicare da come ti ha guardato prima direi che invece è piuttosto interessato. Fallo per me, buttati» Disse accennando nella loro direzione. Dominique parve rifletterci un attimo prima di saltargli al collo ed abbracciarlo sussurandogli un "grazie" nell'orecchio.
«No Albus! Non vorrei interrompere le effusioni del signorino» la voce di Rose dietro di lui lo fece sobbalzare e si scostò immediatamente dall'abbraccio della sua amica. Si voltò trovandosi di fronte il suo migliore amico che spingeva a forza la cugina verso di lui. Rose aveva assunto un colorito porureo e passava lo sguardo infuriato tra il suo viso e quello della cugina.
«Perfetto, ora parlate. Io e Dominique vi lasciamo soli» disse Albus allontanarsi e accompagnando la cugina verso i gemelli. I due rimasero a fissarsi in silenzio per alcuni istanti, Scorpius esaminò attentamente la ragazza notando che aveva lisciato i ricci indomabili e che portava un abito lungo effetto raso azzurro come i suoi occhi. Era semplicemente magnifica.
«Beh, che fai? Non torni da Domi?» gli chiese alla fine facendo una smorfia pronunciando quel soprannome. Il biondo alzò gli occhi al cielo esasperato.
«No. Preferisco stare con una testa come te, finalmente almeno mi parli» le rispose ironico. Lei gli lanciò un altro dei suoi sguardi assassini, ma abbassò subito gli occhi colpevole. Aveva capito che ignorarlo non era una soluzione.
Scorpius decise di porle la mano mettendo da parte i rancori, se così si potevano chiamare, invitandola a ballare. Lei rimase a fissarlo per qualche tempo prima di accettate la mano e iniziare a girare con lui. Quel piccolo gesto significava davvero molto per lui, forse aveva finalmente capito e aveva lasciato perdere le apparenze. In fondo stava ballando con lui in pubblico. Attorno a loro si creò un cerchio e i presenti iniziarono a sparlare di loro. In quel momento temeva che Rose mandasse tutto all'aria spingendolo via ancora una volta e umiliandolo nuovamente. Ma fece l'esatto opposto, stringendosi ancora di più contro il suo petto. Era sorpreso da quel cambio così radicale dei suoi atteggiamenti, ma non poteva fare altro che esserne felice.
«Come mai questo improvviso cambiamento?» chiese alla fine incuriosito senza smettere di ballare.
Rose alzò gli occhi incontrando finalmente i suoi e gli sorrise, forse era il primo sorriso che gli rivolgeva direttamente e questo lo destabilizzò un poco.
«E perché c'è l'hai con Dominique?» la stuzzicò divertito cercando di calmarsi.
«Non c'è l'ho con lei... Solo che non mi sono piaciute certe situazioni» ricercò con attenzione il termine più leggero per indicare il rapporto che avevano stretto i due. Lui scoppiò a ridere e si beccò una pestata sul piede in tutta risposta.
«Quindi ammetti di essere gelosa» rischiò ancora. E per poco la rossa non gli spezzò una costola a gomitate.
«Non montarti la testa Malfoy!» lo amminì seria lei.
«Eppure stai ballando con me davanti a tutti, non hai paura di quello che possono pensare?» chiese alla fine Scorpius.
«Pensino cosa vogliono. Questi giorni senza parlarti, senza nemmeno insultarti per ottenere un tuo sguardo o una tua reazione, mi sono sembrati così vuoti. E dopo aver subito minacce di morte da Al e Lily ho dovuto riflettere davvero sulle tue parole. Quindi ora sono qui, con te. La vera Rose... E spero di poter passare del tempo insieme al vero Scorpius per conoscerlo meglio, sempre se lui non è troppo arrabbiato»Disse sincera. Lui sorrise capendo che parlava di lui e della loro conversazione, e annuì alla sua domanda. Certo che avrebbe voluto passare più tempo insieme, avrebbe mostrato il vero se stesso...
Smisero di ballare e sotto gli occhi di tutti la prese per mano e la portò via.

Si trovarono in riva al lago, nel buio della sera mano nella mano.
«Ti ho preso una cosa per Natale» disse Scorpius estraendo il pacchetto rosso con  il fiocco argento dal suo mantello e porgendolo alla ragazza.
«Spero che almeno stavolta non mi picchierai...» le sorrise imbarazzato mente lei scartava il regalo.
Aprì il cofanetto di velluto trovando al suo interno una catenina argentata con il suo nome scritto elegante nel mezzo. La prese tra le dita rigirando la scritta sorridendo.
«È bellissima Scorpius...» sussurrò passandogliela e lasciando che fosse lui a mettergliela al collo. Una volta agganciata si voltò trovandolo a pochi centimetri dal suo viso.
«Grazie... Ma con tutto quello che ti ho fatto, non avresti dovuto. Sono stata una vera stronza, mi dispiace. Perché vuoi ancora uscire con me?» gli chiese con le lacrime agli occhi.
«Perchè è questo che fanno le persone innamorate» disse asciugandole gli occhi con i pollici. Ormai i loro nasi quasi si sfioravano, i respiri si mozzarono quando Scorpius prese coraggio e finalmente azzerò le distanze tra le loro bocche. Baciandola dolcemente. Quando si allontanarono lui le sorrise ed appoggiò la fronte contro la sua.
«Il mio piano perfetto per conquistarti alla fine ha funzionato, ci sono solo voluti Sei anni in fondo!» ridacchiò lui soddisfatto.
«Non rovinare tutto Scorpius» rise lei zittendolo con un altro bacio.

«Allora Rose, come va con Scorpius? Avete progetti per l'estate?» chiese Albus prendendo posto al tavolo dei Grifondoro, ignorando qualche occhiataccia che gli lanciarono gli altri compagni. La rossa alzò un sopracciglio guardando il cugino, cercando di capire cosa poteva nascondere dietro quella domanda.
«Al... Ti conosco, vai dritto al punto» tagliò corto la ragazza sapendo benissimo che essendo il migliore amico di Scorpius sapeva già le risposte ad entrambe le domande. Dunque se si era interessato era solo per ottenere qualcosa in cambio.
«Quanto sei scontrosa... Ancora mi chiedo perché abbia preferito te. Comunque Scorp mi ha detto che vorreste andare in Spagna per le vacanze, che ne dici di vacanze in famiglia?!» iniziò esuberante il moretto.
«Direi "non se ne parla"» rispose secca. Ecco cosa voleva, una scusa per stare lontano da casa.
«Dai Rose, pensaci almeno! Verrebbero anche gli altri, Teddy e Vi, Domi e Lysander... Magari anche suo fratello» sorrise con finta innocenza. E in quel momento capì. Lorcan. Ecco il motivo, da quando aveva lasciato perdere con il suo ragazzo, si era interessato al fratello di Lys. E l'interesse pareva essere reciproco, ma nessuno dei due osava fare il primo passo. Sbuffò sonorosamente ed alzò gli occhi al cielo.
«Va bene. Ma se provate a rovinarci le vacanze giuro che vi uccido con le mie mani!» acconsentì alla fine.
Albus emise un gridolino strozzato per poi alzarsi e correre via urlando un "Grazie! Sapevo di poter contare su di te e Scorp!" prima di sparire dietro all'angolo.
Sorrise pensando che per una volta, tutto finalmente andava per il verso giusto.

***Note***
Ben tornatiiiii citriolini miei, piaciuta questa storiella bella bella? Spero di sì.
Mi dispiace e ci sono errori vari e magari frasi senza senso, ero troppo contenta di averla finita per correggerla prima di pubblicarla. Se vi è piaciuta in futuro potrei continuarla, fatemi sapere cosa ne pensate.
Ho fatto anche un Fan Cast già che c'ero, se lo prendete/condividete taggatemi!
Bacioni! Alla prossima verdurine💕
   
 
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