03/10/2019
1 recensioni« Miss Kane, la ringrazio per... insomma, l'ospitalità. Non doveva e... »
Si sistema gli occhiali con un paio di dita Kara, il suo sguardo che cerca di un posarsi sul letto matrimoniale al centro della stanza. O meglio, sulla figura che lo occupa, distesa e rilassata come non mai. E Supergirl sa che potrebbe spezzarla non la stessa facilità di un fuscello, tanto Kate è indifesa o coperta solo da un leggero lenzuolo di seta scura, ma non può fare a meno di essere rapita dalle lenzuola che scivolano silenziose lungo la sua lattea schiena, rivelando curve e muscoli che la sua vista a raggi X non ha potuto carpire poche ore prima, cercando di capire chi si trovasse sotto la maschera. E oh golly! Cicatrici da taglio e da proiettile la solcano, non rovinando affatto la sua perfezione ma, fra tutte, spiccava una stella nautica nera e scarlatta sul suo dorso, della grandezza del parlo di una mano.
Il copriletto scivola ancora, sempre più in basso, mentre Kara tratteneva dolorosamente il respiro sperando che si fermi. Non pensa che il suo cuore possa reggere oltre -anche se può eccome, è una kryptoniana pura e all'apice dei suoi poteri- ed è tutto un po' troppo, onestamente. Kate è un po' troppo con la sua faccia da schiaffi e anche... No, i suoi pensieri si devono fermare lì, prima di diventare indecenti.
Come quelle lenzuola, che sono scivolate, ora coprono il seno della donna conosciuta anche come Batwoman, il cui capo è poggiato su un cuscino candido, i capelli ramati le fanno da corona. Un sorrisetto beffardo e dipinto su quelle dannatissime labbra rosse.
Il copriletto scivola ancora, sempre più in basso, mentre Kara tratteneva dolorosamente il respiro sperando che si fermi. Non pensa che il suo cuore possa reggere oltre -anche se può eccome, è una kryptoniana pura e all'apice dei suoi poteri- ed è tutto un po' troppo, onestamente. Kate è un po' troppo con la sua faccia da schiaffi e anche... No, i suoi pensieri si devono fermare lì, prima di diventare indecenti.
Come quelle lenzuola, che sono scivolate, ora coprono il seno della donna conosciuta anche come Batwoman, il cui capo è poggiato su un cuscino candido, i capelli ramati le fanno da corona. Un sorrisetto beffardo e dipinto su quelle dannatissime labbra rosse.
« Non potevo farti volare tutta sola. E chiamami Kate, miss Kane... fa tanto gala di alta società che evito se non necessari. »
Mormora Kate, la voce volontariamente roca e grave, il busto che si solleva appena per un sospiro rilassato della vigilante. E anche Kara mentalmente sospira, perché quei pochi secondi sono bastati per farle a pezzi i nervi. Altro che pugni e gadget, sono diverse le vere armi di Kane. E più letali, aggiunge.
« Va bene, miss.. Kate. Sì, Kate. Dove posso... riposare? »
Il sorriso simil vampiresco di Kate si allarga, rendendo la voce di Kara più incerta e tremula. È totalmente alla sua mercé, può fare di lei quel che vuole.
« Stanza accanto alla mia, a destra. Ma vi si accede da una porta proprio qui, nella rientranza vicino a all'armadio. Spero non ti dispiaccia. »
Oh, non mi dispiace affatto, vorrebbe rispondere Kara alla domanda fintamente innocente di Batwoman, ma non accenna parola quasi scattando verso il passando e chiudendosi in un battibaleno la porta dietro le spalle. Ora sì, può risperare.
Ma il suo cuore? Il suo cuore chi lo ferma?