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Autore: KT11    04/10/2019    0 recensioni
Quarto prompt della lista pumpINK del writober indetto da @fanwriterit
CROWLEYXAZIRAPHALE
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aziraphale e Crowley avevano ormai avviato la loro convivenza insieme a casa del demone. Infatti dopo aver impedito Armageddon, e dopo che Crowley aveva fatto quella  proposta ad Aziraphale, si era subito trasferito. 

Avevano negli anni, o meglio nei secoli, trascorso molto tempo insieme, si erano cercati, volontariamente e involontariamente, si erano aiutati a vicenda  e avevano insieme vissuto su quel mondo imperfetto che tanto amavano, ma non avevano mai vissuto così a stretto contatto.

Crowley comunque si era da subito mostrato molto accondiscendente nei confronti dell'angelo e gli aveva concesso una stanza per poter costruire un suo piccolo studio e per poter raccogliere nuovamente tutti i suoi libri e Aziraphale era molto lieto della cosa. Ricominciare quasi da capo non lo scoraggiava, anzi, lo entusiasmava.

La casa del demone era molto moderna, non troppo nello stile di Aziraphale ma ovviamente si sarebbe abituato. Si era abituato alle stranezze di Crowley da tempo e questo perché lo amava, di sicuro anche quell'arredamento gli sarebbe andato subito a genio.

Ogni mattina Aziraphale si faceva portare a domicilio ,da un pasticceria di fiducia , varie tipologie di dolci da mangiare. Quelle prelibatezze umane, insieme al sushi, erano delle cose di cui non si sarebbe mai stancato. E  anche quella mattina, seduti uno di fronte all'altro nella lussuosa cucina di Crowley, stavano facendo la cosa che spesso in varie situazioni e in vari luoghi ed epoche avevano fatto: Aziraphale gustarsi prelibatezze, mentre Crowley fissarlo dai suoi occhiali scuri con un fare quasi scocciato.

-Non riesco ancora a capire che cosa ci trovi di buono, angelo- gli disse accavallando le gambe.

-Caro, te lo ripeto. E' una cosa che non si può esprimere a parole.. E' una cosa che si prova e basta- disse lui pulendosi l'angolo della bocca con il tovagliolo. Prese poi un'altra forchettata di una fetta di torta alla panna e la porse al demone: -Prova tu stesso-

Lui sospirò e mise una mano davanti a sé: -Non ci tengo, angelo.. Continua a mangiare tu, dato che ti piacciono tanto..-

Aziraphale gli sorrise  e mangiò il boccone. Quel tipo di conversazione l'avevano avuta mille volte e ogni volta puntualmente l'angelo ci riprovava. Ad ogni modo, quando finì i suoi dolci, il demone schioccò le dita e sparecchiò la tavola per poi rivolgersi al suo compagno.

-Ebbene? Oggi che dobbiamo fare?-

-Mmm.. vediamo.. Ho un incontro con un librario d'epoca in tarda mattina.. Ha detto di possedere dei volumi che mi piacerebbe molto avere!- disse emozionato l'angelo.

Crowley sembrò scrutarlo: -Mmm.. Io non ho da fare nulla.. ti accompagno- 

-Anche se vai troppo veloce con quella tua Bentley, caro, mi potrebbe far piacere a tua presenza.. Inoltre dopo potremmo fare un bel pranzetto al Ritz!- 

-Andiamo allora- rispose il demone sorridendo.

***

Quando tornarono all'appartamento di Crowley era pomeriggio inoltrato. Questo perché il caro venditore di libri d'epoca di Aziraphale gli aveva dato buca e l'angelo era entrato in una specie di depressione per non essere riuscito ad accaparrarsi quei pezzi che voleva.. il che aveva portato il demone a consolarlo con una bella passeggiata e un gelato alla vaniglia.. Poi, tanto per non farsi mancare niente, al Ritz avevano avuto dei problemi in cucina ed erano stati serviti con un ritardo assurdo. Almeno però avevano bevuto del buon vino.

-E' stata una giornata infernale!- disse l'angelo accasciandosi sul divano in pelle nera del salotto della casa.

-Ti assicuro che una vera giornata infernale non corrisponde affatto a questa, angelo- ribattè Crowley guardandolo. 

-Sarà- disse lui spostando lo sguardo in giro per la stanza. Gli occhi dell'angelo si fermarono  una cosa in particolare e sembrò quasi dimenticarsi all'istante delle preoccupazioni di poco prima. Si alzò velocemente e andò verso le piante di Crowley.

Aziraphale pensava che fossero bellissime.. e ogni giorno avevano qualcosa di nuovo. Erano veramente tenute bene e sembravano quasi finte da quanto erano impeccabili. L'angelo si avvicinò e accarezzò la superficie di ogni foglia: -Ma che belle piante che abbiamo qui! Siete veramente splendide, sapete? Nemmeno nel giardino dell'Eden c'erano piante così belle!- disse elogiandole. Ora, non che potessero rispondere direttamente, ma sembrò quasi che l'alone di paura e terrore che le circondava abitualmente si fosse leggermente attenuato. 

-Angelo, no no!- commentò nel mentre Crowley da dietro osservando la scena. Giornate intere passate a terrorizzare quelle piante andati n fumo per due parole dolci del suo compagno.. assurdo! Doveva fare qualcosa e gli venne come l'illuminazione... gli veniva sempre. Sorrise leggermente malizioso, quasi a pregustarsi la cosa, e si leccò un labbro.

_Ohy, Aziraphale.. che ne dici se apriamo due belle bottiglie di Champagne?-

L'angelo si fermò e si voltò lentamente: -Ce l'hai?- chiese.

-Certo che sì- disse lui in risposta mentre faceva comparire diverse bottiglie di Champagne e due coppe per berlo.

E così si misero seduti a tavola e bevvero fino all'ultima goccia di quello splendido Champagne. Azirphale amava l'armonia dei sapori della bevanda mentre Crowley amava l'alcol in generale.

Di solito quando entrambi erano un pò alticci cercavano quasi sempre di tornare sobri ma quella volta sembrava che nessuno dei due volesse far passare la sbronza.

-Hey angelo, molto meglio questo dei tuoi dolci o del tuo cibo giapponese- disse il demone singhiozzando e allargandosi il foulard che portava al collo. 

-Beh, caro, direi che..- fece un singhiozzo e si slacciò il panciotto -..sono due cose diverse..-

-Eddai..- disse lui voltandosi verso l'angelo e facendo scorrere le dita sul suo petto -..i dolci o il sushi ti danno tutta questa sensazione?- 

Aziraphale lo guardò negli occhi e gli sorrise: -Beh.. no.. ma mi danno sensazioni diverse  e credo.. ugualmente inebrianti..- 

Crowley sorrise maliziosamente e gli tolse il papillon, sedendosi a cavalcioni su lui. Gli tolse di mano il calice che aveva e gli sbottonò piano la camicia: -Sai, angelo...le belle sensazioni possono essere pure provate dopo una coppa di Champagne o dopo un dolce come dici te.. ma altre sensazioni..- disse scendendo verso il suo orecchio -..sono veramente celestiali e si possono provare in un modo soltanto..-

L'angelo arrossì: -C-Crowley..non credo che sia..il momento giusto.. insomma, siamo entrambi sbronzi..-

-Oh, ma io sono lucidissimo..- disse il demone scendendo sulle labbra del suo angelo.

Aziraphale rispose subito al bacio. Come avrebbe potuto non accettarlo? Era l'amore della sua vita comunque. Il demone lo strinse e l'angelo fece lo stesso. Si sdraiarono piano sul divano del salotto moderno di Crowley e continuarono così, come avevano fatto molte volte nel corso dei secoli.. E ogni volta che lo facevano era sempre bello come la prima volta. Il demone era sempre gentile con lui e paziente, e Aziraphale scoprì di essere totalmente dipendente non solo dai dolci ma anche da certe cose che solo Crowley poteva dargli.

Dopo un pò, i loro volti si staccarono e si fissarono negli occhi.. o meglio, prima il demone dovette togliersi gli occhiali. Erano entrambi rossi. Si sorrisero.

-Pronto ad essere tentato ancora una volta?- gli chiese Crowley.

-Perdonami Signore perchè ho peccato...- disse lui sorridendo -...ma non posso proprio farne a meno- 

 

   
 
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