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Autore: LorasWeasley    05/10/2019    1 recensioni
SEQUEL di "I'm pregnant"
[katsudeku]
"-Certo che ero serissimo! Voglio davvero una famiglia con te, ma pensavo… Visto che non mi hai risposto, che non dicevi nulla… Pensavo che non volessi e mi andava anche bene così, non voglio perderti.
-Sei un coglione, Deku."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Shouto Todoroki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I - You - We'
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Eccomi qui, come promesso ecco la seconda storia di questa serie.
Questa storia breve è il sequel di "I'm pregnant", vede le vicende di Katsuki e Izuku quando Shoto va via da casa loro, si può leggere anche come storia singola ma conviene leggere prima l'altra per capirla meglio.
Come ho già scritto nelle note dell'altra storia, probabilmente Bakugou risulta molgo OOC, ma ripeterò sempre che, se cambia e matura così tanto da mettersi con Deku, potrebbe fare di tutto.
Questa storia è molto più corta rispetto l'altra, inoltre, perché è più una specie di extra che in realtà non doveva proprio esserci ahaha
Ci sentiamo la prossima settimana con l'ultima storia!
Un bacio, Deh
_________________________________________________________
 
You're an asshole


-Non conta nulla la tua opinione! Tu non dovrai mai vivere una situazione del genere! Non avrai mai uno stupido bambino!
Izuku si sgonfiò, quelle parole gli fecero più male di tutti i pugni che aveva incassato nella sua vita.
Vide il volto di Shoto tramutarsi all’istante, dall’essere incazzato passò a uno imbarazzato perché si pentì subito per quello che gli aveva appena urlato contro.
Midoriya però non riusciva a trovare un modo per rispondere, troppo ferito da quelle poche parole, non riusciva più a continuare il botta e risposta che aveva intrapreso poco prima senza alcun problema con il suo migliore amico.
Sentì gli occhi iniziare a pizzicare e trattenne il fiato quando Bakugou si intromise per la prima volta in quel discorso.
-Adesso ascolti me grandissima testa di cazzo- un piccola esplosione uscì dal palmo della sua mano sudata –Prima di tutto smettila di dare aria a quella cazzo di bocca che ti ritrovi sparando sentenze su argomenti dei quali non sai assolutamente nulla. Quando Deku vorrà un bambino, perché so benissimo che lo vuole, ne adotteremo uno. E tu ti rendi conto di chi sono io? Di quello che sono stato io? Ma Deku vuole comunque un bambino con me, perché si fida e perché sa che posso provarci. E io lo farò, ce la metterò tutta per creare una famiglia con lui, perché lo amo. E se tu amassi davvero Yaoyorozu ora saresti con lei per sostenerla e per condividere la felicità di avere qualcosa di vostro, esclusivamente vostro, che sta crescendo giorno dopo giorno. Hai paura di essere come tuo padre? Tranquillo, tu sei molto peggio, perché per quanto possa essere stato severo almeno lui c’è stato per te. Tu invece lo stai abbandonando prima ancora di averlo visto nascere. Sei solo un vigliacco.
Izuku lo vide fermarsi per riprendere fiato, forse doveva tornare a respirare anche lui, aveva trattenuto il respiro incredulo da quando il suo ragazzo aveva detto la prima parola.
Bakugou non lo guardava, continuava a tenere gli occhi fissi su Shoto, infine concluse il suo discorso.
-E adesso chiedi subito scusa a Deku per le merdate che gli hai urlato contro e poi corri a casa per riprenderti quella donna che continua ad amarti nonostante tu non ti meriti neanche un minimo delle sue attenzioni.
Izuku non era certo di tutto quello che stesse accadendo intorno a lui, tutta la sua attenzione era rivolta verso Katsuki, non riusciva davvero a credere a quello che aveva sentito.
Voleva allungare una mano verso di lui per toccarlo, capire se tutto quello fosse reale e non solo il frutto della sua immaginazione.
Si riscosse leggermente solo quando sentì la porta d’ingresso aprirsi, spostò finalmente lo sguardo e vide che Shoto stava andando via, poi sembrò ripensarci e si girò a fissare proprio lui.
Lo sentì dire il suo nome senza riuscire a continuare, Deku aveva capito che il ragazzo volesse scusarsi ma non sapeva neanche da dove iniziare, così provò a sorridergli rassicurante dicendogli che andava tutto bene.
Shoto annuì impercettibilmente e finalmente lasciò quella casa.
-Kacchan…- mormorò Deku quando l’eco della porta che veniva sbattuta cessò del tutto lasciando spazio solo al silenzio.
Katsuki si alzò di scatto afferrando il suo piatto e portandolo verso il lavandino, si era mosso così velocemente per dargli le spalle e non farsi vedere in volto, inoltre aveva iniziato a fare interi monologhi come di solito faceva Deku.
-E poi ti lamenti se ogni volta lo insulto. Ma ti rendi conto di quanto è coglione il tuo amico? Stupido e ignorante, non si rende neanche conto di quello che ha davanti e tu che ancora…
-Kacchan- riprovò un po' più forte Midoriya.
-…resti suo amico! Ma come si fa ad essere amici di uno del genere!? Davvero, non capisco…
-KACCHAN!
Quella volta fu un vero e proprio urlo, detto mentre lo raggiungeva e lo costringeva a girarsi nella sua direzione facendo pressione con una mano sulla sua spalla.
Le guance stavano ancora andando a fuoco, ma anche il volto di Bakugou non era del tutto impassibile, i suoi zigomi erano rosei e il ragazzo cercava di puntare i suoi occhi da qualsiasi altra parte, basta che non fosse la figura del suo ragazzo.
-Che diavolo vuoi, Deku?- sbottò irritato cercando di scrollarselo di dosso.
-Non lo avevi mai detto davanti a nessuno- era un semplice sussurro il suo, poi specificò meglio –che mi ami.
Bakugou finalmente lo fissò, il suo sguardo era confuso e spalancato –Che diavolo stai dicendo?
Se possibile Midoriya si imbarazzò ancora di più –è che…- aveva anche iniziato a balbettare, ma il suo discorso non fu molto lungo visto che il biondo lo interruppe all’istante, ancora più infuriato di prima.
-Cosa credevi? Che non ti amassi perché non sono mai andato a dirlo in giro? Ma sei stupido!?
-No!- si precipitò a rispondere l’altro alzando le mani quasi in segno di resa –Dico solo che… Io… Quello che hai detto- la sua voce era meno di un sussurro –L’hai detto solo per Shoto o perché… Perché vuoi farlo sul serio?
Bakugou sospirò e si passò una mano tra i capelli in imbarazzo, lo sguardo che evitava di nuovo quello dell’altro.
-Non eri tu l’altra notte che hai iniziato quello sproloquio infinito sull’avere una famiglia più allargata, sul fatto che mi ci vedevi bene come un padre e tutte quelle altre minchiate? Anche tu dai aria alla tua bocca solo per il gusto di farlo come quel coglione a metà?
-Certo che ero serissimo! Voglio davvero una famiglia con te, ma pensavo… Visto che non mi hai risposto, che non dicevi nulla… Pensavo che non volessi e mi andava anche bene così, non voglio perderti.
-Sei un coglione, Deku.
Bakugou fece per andarsene, era infuriato ma neanche lui sapeva esattamente per cosa, forse perché pensava che ormai Midoriya lo conoscesse così bene da non aver più bisogno di dirgli le cose apertamente, o forse perché poco prima gli aveva fatto credere che, siccome Katsuki non esprimesse quasi mai i suoi sentimenti, questi potessero essere solo un gioco, un divertimento.
Ma Izuku gli corse incontro, non aveva nessuna intenzione di lasciarlo scappare, non dopo quel lungo monologo. Non dopo che aveva finalmente capito che l’altro era terribilmente serio e che voleva davvero una famiglia con lui.
Midoriya non poteva immaginare a una vita migliore di quella che già aveva, era al settimo cielo e niente avrebbe mai potuto rovinarla. Aveva tutto quello che aveva sempre desiderato.
Usò tutta la sua forza trattenendosi dall’usare il quirk, con una mano lo afferrò per una spalla e lo fece girare spingendolo poi verso il muro, intrappolandolo tra di esso e il suo corpo, l’altra mano invece la strinse tra quei capelli biondi sparati in ogni direzione, le labbra a un soffio dalle sue, l’aveva preso in contropiede.
-Ti amo- un sussurro deciso da parte del più basso mentre si decideva ad annullare quella distanza e baciarlo.
Ogni volta che era Deku ad iniziare un bacio ci andava delicatamente e con dolcezza, era poi Katsuki a prendere il controllo e baciarlo con più foga, costringendolo ad aprire la bocca e a sottostare al suo ritmo.
Ma quella volta Izuku lo strinse a sé baciandolo con urgenza, la lingua che cercava fin da subito l’altra, il respiro accelerato, un ansito di apprezzamento che fuoriuscì dalle sue labbra non appena le mani del suo ragazzo andarono a stringesi contro il suo sedere.
Quel gemito che Deku aveva pronunciato direttamente sulla sua bocca svegliò del tutto Bakugou e gli fece prendere in mano la situazione con urgenza, strinse di più le mani su quel culo sodo e lo alzò da terra, non appena sentì le sue gambe muscolose intrecciarsi intorno ai suoi fianchi invertì le posizioni e spinse lui contro il muro, in modo da reggerlo meglio.
Midoriya aveva iniziato a baciare il suo collo e mugugnò un apprezzamento quando sentì il bacino dell’altro spingersi verso il suo, ora messi alla stessa altezza.
-Sei già duro- commentò divertito Bakugou –a cosa devo tutto questo?
Deku continuava a dedicarsi con estrema passione a quel collo candido lasciando degli evidenti segni rossi, arrivò fino all’orecchio, schioccò un bacio il vicino e alla fine rispose –è stato il discorso più romantico che tu abbia mai fatto, anche se non era rivolto direttamente a me.
Katsuki rimase piacevolmente sorpreso –Ti sei eccitato per quello?
Sentì che l’altro nascondeva il volto nell’incavo tra il suo collo e la spalla, sentì il suo volto farsi più caldo mentre annuiva velocemente.
Bakugou sghignazzò poi si mosse velocemente per raggiungere la camera da letto –Potrei allora prendere in considerazione l’idea di fare cose del genere più spesso.
Midoriya rise –Davvero?- ma sapeva già la risposta.
-Certo che no.

[1458 parole]
  
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