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Autore: Crateide    07/10/2019    1 recensioni
[Live Action]
Il cuore mi trema nel petto e non so se per ciò che desidero fare o per paura di essere scoperto e giustiziato. Un tuo grido, in fondo, e le guardie accorrerebbero dagli angoli più remoti del palazzo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jafar, Jasmine
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Iniziativa: Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it.

Prompt: bagno caldo (giorno 7).

Numero parole: 867.

 

 

 

 

 

So che sei qui, Jasmine. Posso sentire il tuo profumo fra gli effluvi dei sali e degli oli, ormai ho imparato a riconoscerlo.

I tuoi capelli, il tuo corpo recano con loro la dolce fragranza del gelsomino.

Incantare Dalia non è stato affatto difficile. Tranquilla, Jasmine, le ho solo ordinato di addormentarsi, niente che possa nuocerle. So quanto tieni a lei, so che ai tuoi occhi non è una semplice ancella, ma un’amica. L’unica che tu abbia mai avuto.

Rajah è stato ancora più facile da sottomettere e dorme beato proprio davanti ai miei piedi, sul tappeto. Il suo petto si alza e si abbassa a ritmo regolare sotto il pelo fulvo e nero.

Lo supero e i miei passi mi sembrano riecheggiare fra le mura come uno squillo di tromba. Mi ritrovo a sorridere e a darmi dello sciocco. In passato sono stato un abile ladro e ho mantenuto molte delle qualità che all’epoca, arrivando addirittura ad affinarle. Quella di spiare senza essere visto, per esempio, è la migliore che possegga.

Il cuore mi trema nel petto e non so se per ciò che desidero fare o per paura di essere scoperto e giustiziato. Un tuo grido, in fondo, e le guardie accorrerebbero dagli angoli più remoti del palazzo.

Mi guardo intorno, spiando la tua stanza. L’occhio mi cade sulle cartine sparse sulla scrivania e mi ritrovo di nuovo a sorridere. Ti senti davvero prigioniera, vero Jasmine? Non ti è permesso uscire, non ti è permesso avere contatti con niente e nessuno al di fuori di queste mura. Sei come un uccellino in gabbia, che canta inascoltato.

Mi fermo sulla soglia aperta, con le vene che tremano all’altezza dei polsi. Davanti a me, fra volute di vapore, si apre un’immensa vasca da bagno dai bordi dorati. L’acqua è immota.

Il profumo di gelsomino è più intenso, mentre scorgo la tua chioma nera, che ti ricade sulle spalle dritte.

Ho la gola secca, non riesco quasi a muovermi, mentre i miei occhi non si staccano dalla tua figura che mi dà la schiena. Sei così indifesa, Jasmine...

Avanzo, ti sento canticchiare una melodia che non conosco, ma che trovo bella.

Mi immergo nel vapore, la fragranza degli oli mi dà quasi alla testa, mi ubriaca come il più dolce dei vini.

Un ultimo passo e ti ho raggiunto, sei sotto di me, inerme e ignara. Mi basterebbe allungare un po’ il mio bastone e ipnotizzarti, sottometterti per costringerti a sposarmi. Invece, mi inginocchio alle tue spalle e abbandono il bastone al mio fianco, a terra. Allungo le mani, che vedo tremare appena, per sfiorarti i capelli di seta, scostandoli piano.

Sto rischiando la vita, Jasmine, e lo sto facendo per te.

Un dubbio mi assale, mentre con le mani scendo sulle tue spalle, le massaggio piano. Cosa desidero davvero, te o il potere? Fino a pochi istanti fa sapevo bene cosa bramava il mio cuore, ma adesso... tu mi confondi, Jasmine, e questo non riesco a sopportarlo.

Reclini un po’ il capo all’indietro e le mie dita scivolano sulle tue braccia, sfiorano la pienezza dei seni che intravedo sotto il pelo dell’acqua. Il desiderio di chinarmi su di te e rubarti forse il tuo primo bacio si fa prepotentemente largo dentro di me, come la brama di averti.

Ingoio un sospiro, che si mischia al tuo, quando sfioro le punte turgide dei tuoi seni. Ti aggrappi ai miei avanbracci, mi tiri verso di te come se mi stessi pregando di continuare questa tortura, che piace a te quanto a me. I nostri volti sono vicini, sento il tuo respiro caldo contro le guance. Hai sollevato il busto, che ora sporge dall’acqua fino all’ombelico.

La mia mano scivola sul tuo addome piatto e scende, sempre più giù, fino a incontrare la leggera lanugine del tuo pube.

Mi fermo.

Sono sul punto di non ritorno, sul filo del rasoio, lo sento. So che se avanzassi ancora, non potrei resistere al desiderio di farti mia.

Il tuo volto è un ritratto perfetto di lussuria, con le labbra piene dischiuse e le palpebre abbassate, che vibrano appena.

La tua presa si fa più ferrea sul mio avanbraccio. Inarchi la schiena ed emetti un gemito di protesta, corrucciando appena le sopracciglia perfette. Vorrei sussurrare il tuo nome, aprirti le labbra con un bacio e lasciare che i nostri corpi facciano il resto, ma mi aggrappo a quel briciolo di autocontrollo che mi rimane.

Allontano le dita dalla tua femminilità nell’esatto istante in cui risollevi le palpebre e punti il tuo sguardo penetrante nel mio.

«Jafar...»

Non c’è terrore né disgusto nella tua voce. C’è desiderio e c’è lascivia, che trova eco nei recessi più profondi del mio essere, del mio stesso corpo.

Mi allontano da te, come se fossi diventata incandescente tutto a un tratto. Recupero il mio bastone e mi rimetto in piedi. Tu non ti volti, continui a darmi le spalle, sprezzante come sempre.

Mi giro e fuggo via, lascio le tue stanze, percorro il palazzo senza meta con il cuore che mi galoppa nel petto e l’immagine del tuo corpo nudo ancora impressa nella mente.

Sei la mia maledizione, Jasmine, e sei ciò che non potrò mai avere davvero.

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice:

Ciao a tutti!

*cof cof*

Ehm... non chiedetemi da dove viene fuori questa “cosa” perché non ne ho la più pallida idea. Insomma, proprio un ottimo modo per esordire in questo fandom, no?

Cosa posso dire? Ho immaginato un Jafar (del live action, lo ricordo) un po’ diverso, che in realtà ha sempre bramato Jasmine, ma non è mai riuscito a confessarlo nemmeno a se stesso, fino a questo momento. Un’attrazione che, in un certo qual modo, è ricambiata.

Davvero, non ho idea se ciò che ho scritto abbia un senso, per cui aspetto qualche vostro parere.

 

Senza alcuna pretesa,

Elly

 

 

 

   
 
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