Torno dopo un po' in questo fandom, con una flash fic piccina e senza pretese. Mi sono divertita abbastanza, anche se non ne sono pienamente soddisfatta.
Buona lettura!
hapworth

Questa fanfiction partecipa al "Writober" indetto da Fanwriter.it!
prompt: zucca || lista: ink 

Ricordo sfumato

Fin dall'infanzia, Shouto si era sempre chiesto che cosa esattamente ci fosse di speciale in una festività che non era neppure nella loro cultura. Izuku gli aveva poi detto che era perché “era gioia”, ma sinceramente non era ciò che pensava. D'altronde, Midoriya amava anche il Natale e festività del genere, dunque non avrebbe dovuto stupirsi più di tanto nello scoprire che anche Halloween non era esclusa dalla sua personalissima preferenza.
Però, pensandoci seriamente, una delle cose su cui non aveva nulla da ridire era il cibo. Izuku, quando veniva Ottobre, si prodigava a cucinare qualsiasi tipo di pietanza con la zucca. A Todoroki la zucca piaceva parecchio, gli ricordava inconsciamente un po' la sua infanzia, quando sua madre era ancora diversa e quando poteva dirsi ancora un bambino senza troppi pensieri.
Abbozzò un sorriso pensandoci, tanto che Izuku, che era di fronte a lui, lo guardò confuso. «Qualcosa di bello?»
«Non proprio.» mormorò, mentre si portava alla bocca un cucchiaio di vellutata. Aveva un sapore dolciastro, piacevole e tiepido. Il colore arancio pallido che lasciava il segno di dove si era preso un po' di liquido consistente. «La vellutata ti è venuta bene.»
«Ho chiesto ad Aizawa e mi ha detto come farla più corposa.» spiegò; aveva un dolce sorriso dipinto sul viso, le lentiggini diffuse sulle sue guance e gli occhi verdissimi che lo fissavano con dolcezza e quel sentimento che li legava fin dai tempi della Yuuei.
«Bene.» non gli chiese che cosa avesse, cosa pensasse e Shouto gliene fu grato. Sapeva, d'altro canto, che prima della fine della giornata gli avrebbe parlato della sensazione che lo prendeva, quando l'odore e il sapore di zucca si diffondevano in tutta la casa, ricordandogli un'infanzia che spesso cercava con tutte le proprie forze di dimenticare, ma senza riuscirci. Non davvero.

Fine