Chrysalis

Si era sempre sentito fuori luogo, in più ma sopratutto fuori corpo. Sicuramente crescere in una famiglia complicata non aveva aiutato il processo di autoaccettazione ma soprattutto non lo avevano aiutato a capire cosa gli stesse succedendo e perché si sentiva costantemente così male. Poi era arrivato lui, così naturale, senza paura di esprimere il suo pensiero alla faccia delle persone attorno a lui, ma soprattutto senza quelle stupide barriere mentali, così libero. senza l'arrivo di Levi sicuramente quell'equilibrio precario che Eren aveva costruito attorno a lui non si sarebbe rotto, ma altrettanto sicuramente il giovane sarebbe rimasto lì, in balia di un mondo e di un corpo che non capiva e accettava.
Ora era tutto finito. Tra loro due, con i suoi amici, i suoi genitori, la scuola. Aveva rovinato tutto. Sorrise appena al pensiero che l’altro lo avrebbe ripreso e forse gli avrebbe anche dato un pugno gentile e scherzoso su una spalla se lo avesse sentito affermare che a mandare tutto in pezzi era stato lui. “Non hai rovinato un bel niente, sono loro che si sono fatti dei problemi da soli. Hanno costruito dei muri, dei pregiudizi, tutto da soli”