I found love where it wasn't supposed
to be
{Right in front of me}
A tutti quelli che non hanno
smesso di credere nel Tiva ♥
Rientrati
dopo la risoluzione del caso, Ziva aveva deciso che avrebbe dovuto subito
risolvere la questione con Tony, lasciata in sospeso durante l’investigazione.
«Adesso?»
domandò Mcgee, vedendola intenta ad organizzarsi sulla scrivania.
«Certo.»
sorrise lei, rivolgendo uno sguardo di sfida verso Tony che fingeva, cercando
di essere il più indifferente possibile, di lavorare con un’efficienza a dir
poco sospettosa.
«Devo
prima finire qui.» disse, senza alzare lo sguardo dal monitor.
«Se
hai paura e vuoi ritirarti, sei sempre in tempo.» sogghignò lei, con aria furba
e divertita.
«Agente
David,» replicò Tony, sollevando gli occhi al soffitto. «le sembro un uomo che
possa spaventarsi per questo?»
«Oh,
decisamente sì.» confermò lei, ridendo.
«L’unico
per smentirla, Tony, è farti avanti. Però aspettate che prima devo avvisare
Abby che sta per succedere.» disse Mcgee, digitando velocemente un messaggio al
computer.
«Pivellino,
non mi sembra il caso di…»
Le
proteste di Tony vennero interrotte dall’arrivo rapidissimo di Abby e Jimmy,
lesti come non mai per essere presenti in quelle particolari occasioni.
«Ho
dimenticato i pop corn, però non tornerò a prenderli,
quindi potete iniziare tranquillamente.» annunciò Abby, sedendosi sulla
scrivania di Mcgee.
Tony,
incastrato dagli sguardi dei suoi colleghi e dall’incapacità di rifiutare una
sfida, si alzò, sedendosi di fronte alla scrivania di Ziva, sulla sedia che lei
aveva appositamente preparato.
L’agente
israeliana sollevò una mano, puntando il gomito e mettendosi al centro del
tavolo, in attesa che Tony gliela stringesse.
L’agente
DiNozzo chiuse le dita attorno a lei e, mani intrecciate uno di fronte
all’altro, si guardarono con sguardo di sfida e concentrazione.
«Mcgee,
dacci il via.» chiese Ziva, ridendo del suo sfidante.
Al
segnale di Mcgee, i due iniziarono a tirare le mani verso il senso opposto al
loro, nel tentativo di trascinarsi l’avversario.
Tony
rimase quasi immobile, nel vano tentativo di non far vedere la fatica che ci
stava mettendo per far spostare Ziva anche di un solo centimetro, ma alla fine
dovette cedere ed iniziare a spingere con più forza, per provare a vincere la
sfida.
Ziva
era rimasta ad osservarlo, regalandogli qualche momento di soddisfazione per il
fatto di non aver perso subito e lo lasciò sforzarsi, fingendo pure di cedere
per qualche minuto.
Infine,
nel momento in cui vide la speranza sorgere nello sguardo di Tony su una sua
possibile vittoria, ribaltò completamente il risultato strattonando la sua mano
e portandola dal lato opposto in meno di un secondo.
Tony
fissò incredulo la scena, confuso dalla velocità di Ziva e si rimproverò
mentalmente per aver accettato le sue provocazioni.
Lo
aveva capito subito, sin dal primo momento che l’aveva incontrata: non era il
caso di mettersi contro di lei, nemmeno per giocare a braccio di ferro.
Il
pubblico composto da Mcgee, Abby e Jimmy andò subito a congratularsi con Ziva,
iniziando anche a sbeffeggiare Tony che aveva dichiarato, per tutto il giorno,
che avrebbe sicuramente battuto Ziva in quella sfida.
«Magari
sarà per la prossima volta, Tony. Questa l’ho vinta io.» gli disse lei,
battendo lievemente una mano sulla sua spalla e incrociando i suoi occhi.
L’agente
ricambiò lo sguardo, perdendosi in quegli occhi che, da anni, lo avevano ormai
conquistato e sentendosi vinto più che mai.
«Non
solo questa.» commentò, cercando di comunicarle qualcosa che neanche lui sapeva
bene come dire.
Il
ricordo si interrompe bruscamente all’arrivo di Bishop che sorprende Ziva alla
sua scrivania, riscuotendola dai suoi ricordi.
Dopo
averle presentato Torres ed essere scesi insieme da Kasie,
Ziva ripensa a quel ricordo perduto, chiedendosi perché le sia venuto in mente
proprio quello.
Non
le ci vuole molto per sorridere e capire che è perché quell’edificio è pieno di
ricordi felici, spensierati e colmi di risate, dove quelle piccole sciocchezze
a fine giornate contribuivano a creare quell’ambiente così familiare.
Aveva
ritrovato quei momenti grazie a Tali, seppur con dei rimorsi per la scelta di
aver tagliato Tony dalla sua vita, ma aveva nuovamente perso tutto. E aveva
tutte le intenzioni di recuperarlo e di chiarire con Tony, una volta per tutte.
Aveva
fatto dei giri immensi, per ritrovarsi esattamente al punto di partenza: in
quell’ufficio dove tutto era iniziato, in quella scrivania dove aveva
incontrato Tony per la prima volta e dove, lentamente, aveva accettato l’idea
di essersi innamorata di lui.
Aveva
perso se stessa, quando l’aveva lasciato tornare da
solo verso D.C., ma si era ripromessa che dopo aver sconfitto Sahar avrebbe chiarito con lui, nella speranza che non si
fosse dimenticato di lei.
Quel
pensiero le procura sempre una fitta, ma non deve escludere quella possibilità né
potrebbe fargliene una colpa, visto che è stata una decisione il nascondergli l’esistenza
di Tali.
Allontana
quella prospettiva e decide di concentrarsi sulla sua missione, fiduciosa che
il loro amore non sia svanito e che una famiglia con lui e Tali sia ancora
possibile.
[Non ditemi che
è troppo tardi,
che questo prezioso
sentimento è svanito per sempre.
Vi offro di
nuovo il mio cuore, vi appartiene ancor più
di quando otto
anni e mezzo fa voi quasi me lo spezzaste.]
Estratto della
lettera del capitano Wentworth in Persuasione
di Jane Austen
Fine.
Buonasera!
Piccola informazione di servizio: il titolo della fic
viene da un verso della canzone I Found degli
Amber Run, stupenda ♥
Non
so bene come iniziare questo commento, se non: ZIVA È VIVA! RESPIRA! Noi ci
abbiamo sempre creduto che non fosse morta!
Durante
il finale di stagione della 16 sono saltata dalla sedia quando ho visto Ziva
entrare in casa di Gibbs e queste due puntate che hanno messo finalmente un
punto alla sua situazione sono volate! Non dico che siano state fantastiche
perché se ci fosse stato Tony lo sarebbero state, ma sono felicissima che
abbiano deciso di riprendere in mano la storia di Ziva e Tony, anche perché
credo si siano resi conto di quanto sia un perno centrale della serie tv,
nonostante siano passati anni da quando Michael Weatherly
e Cote de Pablo non recitano più alcuna scena insieme.
Devo
ammettere che mi piace il modo quasi tragico (stile Romeo e Giulietta) in cui
fanno danzare i personaggi di Ziva e Tony che, dopo essersi finalmente
incontrati nell’undicesima stagione, continuano a rincorrersi per cercare di
stare nuovamente insieme.
Arrivando
alla fic, volevo scrivere qualcosa in onore del
ritorno di Ziva, ma volevo anche ricordare i bei tempi andati in cui il
rapporto di Ziva e Tony era anche fatto di risate leggere, sfide stupide e
occhiate intense.
Non
vorrei spiegarmi male: mi piace la piega sentimentale in cui sono maturati
nella decima stagione, ma trovo che al tempo stesso siano stati appesantiti dalle
numerose tragedie che li hanno colpiti, togliendo loro quella bellissima
freschezza e alchimia che hanno sempre avuto. Tuttavia, capisco che era
necessario per il tipo di piega che ha preso la storia e Tony e Ziva rimangono
comunque capaci di emozionarmi tantissimo pur solo nominandosi o rievocandosi a
vicenda dalla scrivania (meraviglioso il parallelismo con Tony che ripensa a
Ziva nella sua scrivania, con quello di Ziva di questa puntata).
Ho
straparlato! Spero che la fic vi sia piaciuta e vorrei
un vostro commento!
Baci.
EclipseOfHeart