Cercatore d'oro in una miniera di carbone, scavo i cunicoli dell'anima alla ricerca della sua pura essenza, mi spingo, con i polmoni pieni della polvere di una società che mi soffoca, nell'oscurità della mente umana, ma come un'ombra al buio, vengo inghiottito dall'indifferenza di un mondo egoista che si ferma alle apparenze e che ha dimenticato ogni forma di amore e io disilluso vampiro di conoscenza nel giardino dell'ignoranza, amante dell'essere, seduto su grige nuvole vengo rapito dal canto di sirene omeriche che provano ad assopire con dolci note e sensuali fattezze di donna, la mia anima tempestosa regalandole brevi istanti di ingannevole pace