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Autore: liqui    28/10/2019    0 recensioni
AU
Hiroto Kiyama è il principe del regno centrale; la sua famiglia detiene il potere assoluto verso i suoi sudditi e sopratutto verso gli altri regni, mi spiego meglio: ci sono cinque regni, quattro dei quali circondano il regno Centrale; i popoli esterni hanno potere Assoluto verso i propri sudditi; tuttavia devono sempre rispondere al centro.
Midorikawa Ryuuji è il figlio del regno del Adalen, famoso nelle arti magiche, pozioni e veleni; in eterna lotta contro il regno centrale, non può far a meno di soccombere e di venir conquistato dai cinque regni.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Disastro, questo era tutto ciò che il piccolo Midorikawa Ryuuji vedeva, aveva quattro anni quando il Regno Centrale attaccò Adalen catturando tutti i suoi famigliari. Ricordava poco o niente di quello che era successo, sapeva solo che suo padre, piuttosto che venir catturato si suicidò e lui e sua madre furono catturati dalle truppe Centrali.

Vennero poi condotti al palazzo degli avversari ed il piccolo era alquanto felice di ciò che vedeva; non della guerra o altro, intendiamoci, d'altronde era troppo piccolo per capire cosa stava succedendo. Le guardie Centrali erano state gentili con lui, probabilmente intenerite dal sorriso del bambino Ryuuji batteva le manine emozionato da tutti quei colori accesi la maggior parte sul rosso.

Furono portati al cospetto del re Kira Seijirou ( In questa fanfiction sarà il padre biologico di Hiroto ) il quale, probabilmente colpito da un barlume di umanità o perché intenerito dalle suppliche della madre decise di non uccidere Midorikawa, nonostante gli fosse del tutto inutile; tuttavia in cambio della vita del piccolo si prese quella della madre sacrificandola agli dei.

Midorikawa non assistette all'omicidio della donna e fu affidato alle serve, crebbe in salute, anche se isolato dal resto del castello.

All'età di sei anni ancora non conosceva le sue origini, non riceveva alcun tipo di allenamento e al castello erano in pochi ad averlo visto.

Ad otto anni finalmente le serve gli raccontarono la sua storia, e iniziò a seguire un'istruzione per opera del suo insegnante Kudou Michiya di nascosto.

La sua vita è monotona, ma tutto cambia quando a dieci anni ha conosciuto il principe.

Era di sera e Midorikawa aveva il libero permesso di circolare così da evitare inconvenienti e domande sgradevoli; di solito evitava sempre l'ala est, non perché gli fosse vietato, ma perché non gli piaceva entrare a contatto con i nobili; li riteneva stupidi, immaturi e con interessi sessuali decisamente poco normali, o almeno così gli aveva raccontato Kira Hitomiko, l'unica donna nobile con la qual ha instaurato un legamene. Tuttavia quel giorno, non si sa bene il perché, ma qualcosa lo spinse ad avventurarsi in quel corridoio, mormorò una preghiera agli Dei e vi entrò.

Solo una sbirciatina, poi me ne vado

Le guardie erano sorprese di trovare Ryuuji lì, tuttavia sapendo degli ordini non lo attaccarono o altro.

Il verde dovette constatare che era piacevole passeggiare in quell'ala del castello, così poco rumorosa e tranquilla.

Cambiò subito idea quando passò avanti ad un corridoio e una mano si chiuse sulla sua bocca e gli afferrò prepotentemente la vita. Cadde al suolo, confuso e quella figura era su di lui, con la mano sulla sua bocca; si studiarono e il verde poté constatare che fosse un nobile, a giudicare dai suoi vestiti e dai toni rossi di capelli.

" Chi sei? "

La voce era quella di un ragazzino, e facendo mente locale e basandosi sulle sue conoscenze del castello doveva essere il principe, anche se gli sembrava strano.

mosse gli occhi verso la mano per fargli capire che non poteva parlare se lui continuava a bloccargli la bocca.

Il rosso se ne rese conto, per cui estrasse un pugnale dalla scarpa e lo piantò sulla gola

Wow, quale assurdo nobile dorme con un pugnale nella scarpa?

" Chi sei "

" Midrikawa Ryuuji "

Il ragazzo alzò un sopracciglio, interdetto, premette ancora di più il coltello sulla sua gola.

" Non ti ho mai visto "

" Neanche io "

Il coltello premette ancora di più e Midorikawa iniziò a pensare di morire.

" Sono Hiroto Kiyama, erede del regno centrale e se fossi in te abbasserei il tono "

" Wow, lusingato " commentò con un velo di ironia.

" Tu, piccola merda, come ti permetti ? "

Ryuuji si morse la lingua " M-mi perdoni "

Hiroto sorrise, come a voler approvare il comportamento di sottomissione

" Quindi, chi sei ? "
" Sono Midorikawa Ryuuji, vengo dall'ala ovest, e faccio parte della servitù, in teoria "

Il rosso quasi rise " In teoria? "

" Bé, pochi sanno che esisto, per cui nessuno mi da ordini e quindi sono praticamente libero di fare quello che voglio "

Un lampo attraversò gli occhi di Hiroto " Bene, allora vorrà dire che il tuo primo ordine sarà quello di venirmi a trovare tutte le sere. "

Ryuuji lo guardò confuso, che voleva dire?

Entrambi furono in piedi e prima che il verde potesse spiaccicare parola il principe se ne andò.

Midorikawa se ne tornò in stanza, confuso, era sicuro che quella fosse una presa in giro, e si addormentò pensando a quei capelli rossi.

Il giorno successivo il verde si comportò come di routine, si lavò, seguì le lezione del professor Michiya e parlò con Hitomiko.

La sera rifletté a lungo se andare o meno a trovare il principe e a seguito di un qualche strano, contorto e assurdo ragionamento decise di non farlo, adagiandosi sul suo letto e addormentandosi.

Percepì un movimento sul suo materasso, ma non ci fece poi caso, ancora in dormiveglia, girò la testa e toccò un qualcosa di strano, era freddo e morbido; premette la testa contro, gli occhi ancora chiusi Un cuscino? Portò la mano a toccarlo e constatò che assomigliava ad un qualcosa di tondo morbido e umano, come un braccio.

Un momento, UN BRACCIO'?

Aprì gli occhi di scatto, terrorizzato da chi possa esserci nella stanza con lui; incontrò due occhi azzurri e un paio di capelli rossi che lo guardavano dall'alto.

Sospirò, tranquillizzato. " Altezza, cosa ci fate qui? "

Si tirò a sedere portando Hiroto a fare lo stesso.

" A dire il vero, nessuno di noi dovrebbe essere qui, dato che ti aveva dato l'ordine di venire a trovarmi e tu non sei venuto. Dovrei punirti "
Ryuuji sbiancò, terrorizzato dal tipo di punizione che avrebbe ricevuto.

Il rosso lo guardò e si intenerì molto " Ehy, guarda che scherzavo "

Portò la sua mano ad alzargli il volto " Che ne dici di giocare? "
Midorikawa annuì e Kiyama batté le mani in senso di approvazione " Bene, intanto parlami un po' di te, perché sei qui? " e Ryuuji gli raccontò della sua vita, prima di giungere al castello, sdrammatizzando la situazione, per evitare di intristirsi.

" Oh, Mi dispiace Mido-chan " il verde arrossì all'appellativo " comunque è tardi; ti aspetto domani in camera mia, non tardare o ti dovrò punire " gli fece l'occhiolino.

E quell'incontro fu l'inizio di qualcosa che non è spiegabile a parole, ma che capirete più avanti.

 

   
 
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