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Autore: Slayer87    31/07/2009    3 recensioni
I compleanni alla Tana erano sempre stati speciali.
Molly riusciva a far sentire tutti a proprio agio, e non mancava mai nulla. Tutte le volte che aveva festeggiato lì, Harry si era sentito bene, come se avesse sempre avuto i Weasley al suo fianco, insomma, come se fosse in famiglia.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Happy Birthday Serie'
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Titolo: A Very Special Birthday
Autore: Slayer87
Pairing: Harry/Draco
Rating: Pg13
Genere: romantico
Beta: Leli
Note: per il compleanno di Harry. Perché senza di lui Draco come farebbe? E sorpatutto noi, come faremmo? E’ dolce come il miele questa storia, ma mi è venuta fuori così, per cui prendetela per buona. Spero che vi piaccia. Commentino?

A Very Special Birthday

I compleanni alla Tana erano sempre stati speciali.
Molly riusciva a far sentire tutti a proprio agio, e non mancava mai nulla. Tutte le volte che aveva festeggiato lì, Harry si era sentito bene, come se avesse sempre avuto i Weasley al suo fianco, insomma, come se fosse in famiglia.
Quell’anno poi erano successe così tante cose che sentiva proprio il bisogno di festeggiare. Hermione e Ron avevano avuto la loro prima figlia, Phoebe. Come se non bastasse era stato promosso a Capitano degli Auror e finalmente anche gli ultimi strascichi della guerra se ne erano andati.
Ora, cos'era che gli mancava per godersi appieno i festeggiamenti?
Non lo sapeva nemmeno lui. Si stava divertendo, ma sentiva vicino al petto una sensazione di… mancanza, come se ci fosse ancora qualcosa da fare.
La festa si concluse piuttosto presto. La mattina seguente i Weasley al completo sarebbero partiti per andare a trovare prima Bill e poi Charlie. Lui sarebbe rimasto a Grimmauld Place. Non che non ci fossero posti che avrebbe voluto conoscere, ma non se la sentiva di viaggiare. Anche lì, qualcosa stonava.

Tornò a casa - negli anni sistemata e diventata decisamente più accogliente- e si sedette sul divano. Subito, notò che sul basso tavolino in vetro davanti a lui c’era posto un pacchetto. Fece mente locale per ricordare se avesse lasciato qualcosa dai Weasley, ma senza risultato. In effetti, qualcosa poteva anche averlo dimenticato; così prese il pacchettino in mano, osservandolo attentamente. Era di un bel colore verde, con intorno un fiocco argento. No, non è un regalo dei Weasley, pensò, facendosi improvvisamente più cauto. Con l’aiuto della bacchetta aprì il fiocco, scoprendo così il contenuto del regalo. Un piccolo ciondolo di leone. Abbastanza ovvio, il Leone era il suo segno zodiacale, ma allo stesso tempo indicava che il mittente lo conosceva. Se fosse stato un fan avrebbe mandato qualcosa di molto più scontato. Eseguì un paio di incantesimi sul ciondolo, giusto per essere sicuro, e poi lo toccò.

Un familiare strappo all’ombelico lo colse, seguito dal dal solito pensiero Ma perché in questo trucco ci casco sempre? Atterrò disteso, ma fu celere a rialzarsi in piedi, bacchetta alla mano.

“Sei arrivato. Pensavo non lo aprissi più, il tuo regalo.”

Si girò in direzione della voce, mentre brividi caldi scendevano sul suo corpo.
Draco. Merda, gli venne voglia di esclamare, ma si trattenne. Diavolo di un Malfoy, erano giorni che lo incontrava dovunque, non aveva una casa sua quel ragazzo?
Osservandolo meglio si accorse che Draco era girato di spalle, appoggiato ad una colonna del letto che troneggiava sulla stanza. Guardandosi meglio attorno, scoprì che era nella camera da letto di Malfoy.

“Merda!” nulla poteva trattenere quell’esclamazione, in quel momento.

“Su, non siamo così tragici. Non sei mica prigioniero. Solo un piccolo ciondolo in regalo, che sarà mai?” disse Draco, sempre girato di spalle. Harry cominciava ad innervosirsi e rispose per le rime: “Malfoy, girati quando parli con me, e soprattutto, dimmi cosa vuoi, così potrò tornare a casa.”

Draco ubbidì, sorprendendo non poco l’Auror.

“Voglio te,” rispose Malfoy.

Harry pensò di non aver sentito bene. I bicchieri di vino di casa Weasley dovevano essere più forti del solito, se era già ubriaco.

“Voglio te,” ripeté piano, avvicinandosi a Harry. “Pansy e Blaise sono felicemente accasati. Io sono sempre qui, solo. Voglio te, Harry. So che anche tu ti senti come me.”

Si riconobbe nelle parole di Draco, con una certa sorpresa. Ecco cos’era quella mancanza che sentiva dentro di sé. Solitudine. Si concesse un’occhiata a Draco. Ignorare la sua bellezza non fece che riportargli alla mente il ruolo attivo che l’ex-Serpeverde aveva avuto nella guerra. Ignorare come lo stava guardando gli ricordò i sogni che tempo prima aveva cercato di scacciare dalla sua mente, riuscendovi, in parte, solo con l’Occlumanzia. Ignorare quella sensazione di pace, che provava in quel momento, ebbe il solo effetto di ricordagli che era solo.

Agì da Grifondoro, come era sempre stato, catturando le labbra di Malfoy. Fresche e setose, come i petali di un fiore. Non si era mai concesso nemmeno di pensare a come potessero essere quelle labbra sotto di lui. Ora era tutto così maledettamente… reale che gli faceva male al cuore.

“Quanti anni sprecati,” disse sottovoce Harry, esternando tutta la sua disapprovazione per qualcosa che era lì, sotterraneo, da così tanto tempo.
“Abbiamo tempo. Tutto il tempo del mondo,” gli rispose Draco, riprendendo a baciarlo, e conducendolo sul letto.

“A proposito, Buon Compleanno, Harry,” aggiunse prima di sdraiarsi al suo fianco. Harry sorrise, riprendendo Draco tra le braccia.

Questo compleanno è veramente speciale, pensò Harry, prima di abbandonarsi a Draco.

Per terra il ciondolo era mutato. Il Leone giaceva, abbracciato da un Serpente.

The End
   
 
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