Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: Charity_Dark_    31/07/2009    1 recensioni
"Niente rimpianti e niente regole, con il solo sogno di diventare una rock star insieme al suo migliore amico Sal." Solo uno dei tanti modi in cui, questo ragazzo, passò la sua adolescenza..
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il linguaggio, due o tre volte, è un pò forte, per questo ho messo il Rating giallo..per il resto spero che vi piaccia, mi è venuta così di getto ma ho deciso di pubblicarla lo stesso ^^

John Christopher Depp II era intento ad osservare il tettuccio della sua macchina, una Impala del '63, con particolare noia, aspettando che il suo migliore amico, Sal Jenco, ritornasse con la colazione.
Intanto lui, nell'attesa, non solo si perdeva a osservare i difetti dell'interno della sua auto, ma si era messo a ripensare alla sua vita.
Era nato nel 1963, a Owensboro. Era l'ultimo dei quattro figli nati da Betty Sue, sua madre. Aveva un fratello, Danny, e due sorelle, Debbie e Christie.
Sua madre e suo padre, John Christopher Depp Senior, si erano separati due anni prima e lui, da un anno ormai, viveva nella sua macchina insieme a Sal.
Ripensò a quando era poco più che un adolescente. Certo, non era stato il figlio modello che tutti i genitori avrebbero voluto, ma lui non si riteneva una cattiva persona, solo un ragazzo curioso.
Ricordò la sua prima sigaretta a 13 anni, e la sua prima volta, sempre a quell'età.
Il sapore nuovo che aveva provato in entrambi i casi, le sensazioni che gli erano esplosi dentro.
No, non si pentiva di quello che aveva fatto, non aveva avuto rimpianti fino a quel momento e sicuramente non li avrebbe avuti mai.
Ha 14 anni aveva sperimentato qualsiasi droga in circolazione.
Ma aveva smesso, si faceva solo degli spinelli, ma non si bucava più, tanto meno si infliggeva più dolore da solo.
Ora, a 17 anni, cercava di non fare ancora quelle stronzate per non ritrovarsi più all'angolo di una strada affianco a una chiazza di vomito e ad una siringa.
Un ragazzo curioso.
Era così che si definiva negli anni dell'adolescenza.
Niente rimpianti e niente regole, con il solo sogno di diventare una rock star insieme al suo migliore amico Sal.
Le risse, gli arresti mancati, il sesso, il fumo e la musica erano la compagnia frequente delle loro serate.
Johnny sorrise.
Pensò anche al giorno in cui Sal gli diede quel soprannome; Johnny.
Dopo una violenta rissa per colpa di un ragazzo geloso e una puttanella si erano ritrovati tutti e due in commissariato, nella stessa stanza per l’interrogatorio, con un poliziotto fallito in attesa di una pensione e un altro più giovane ma con l’arroganza di possedere l’esperienza.
‘Allora stronzetti?’ aveva detto il più giovane.
‘Allora cosa?’ aveva risposto John in modo provocatorio.
‘Volete sapere cosa vi è successo in quel casino?’ continuò guardandolo torvo.
‘Si illuminaci dai.. Noi non c’eravamo vero Sal?’ chiese sfottendo il poliziotto.
‘John Christopher Depp e Sal Jenco siete qui perché avete scaturito una rissa bella e buona, ora voi confesserete e finirete dentro’ disse il poliziotto più anziano.
‘Tu che ne dici Watson?’ chiese beffardo John rivolgendosi all'altro.
‘Agente Stark!’ sbottò l’autorità seduta davanti a loro, ‘la smetta di fare il gradasso’ aggiunse vedendolo visibilmente arrabbiato.
‘Ve lo dico io cos’è successo piccoli bastardi..’ disse perdendo il controllo, ‘avevate voglia di qualcosa di diverso e invece che masturbarvi ogni santo giorno o fottervi a vicenda, avete trovato una bella ragazza, già fidanzata, che non aveva nessuna voglia di soddisfare le vostre voglie, lei ha chiamato il suo ragazzo perché si era accorta di quale razza di persone eravate voi due e avete deciso di sfogarvi e prenderlo a botte. Ecco quello che è successo’.
John sorrise, e vide con la coda dell’occhio che anche Sal stava facendo lo stesso.
‘Forse ti ricordi quello che fai tu ogni sera’
‘Piccolo stronzetto..’ ringhiò l’agente Stark prendendo John per la collottola e scaraventandolo violentemente contro il muro.
John sentì il crack del suo polso destro, circondato dalle manette, che si spezzava sotto il suo peso.
Chiuse gli occhi e cercò di pensare ad altro, per evitare di dare la soddisfazione a quel poliziotto, ma il dolore era straziante.
‘Oh..mi dispiace tanto piccolo Johnny..’ sussurrò il poliziotto sorridendo, ‘ti sei rotto il polso? Poverino..’ il tono da presa per il culo c’era, e questo fece dimenticare il dolore a John che ebbe abbastanza forza da dare una ginocchiata all’agente Stark.
Quest’ultimo si piegò in due dal dolore, e finalmente l’altro agente si decise ad intervenire.
Fece mettere in piedi l’agente Stark e borbottando bestemmie tolse le manette a John e poi fece lo stesso con Sal.
‘Potete andarvene’ ringhiò ai due ragazzi, ‘ma solo perché altrimenti dovremmo riempire tantissime scartoffie.. Non voglio più vedervi’.
I due uscirono dalla stazione di polizia con un sorriso stampato in volto.
L’avevano scampata.
Di nuovo.
Dopodiché andarono in ospedale, si misero ad attendere nella sala d’aspetto.
Sal guardò John sempre sorridendo per l’assurdità della situazione.
‘Allora Johnny.. Divertito questa sera?’
‘Oh si.. Chissà come sta Watson’
‘Mmh.. Magari si starà chiedendo se potrà avere figli..’
Entrambi scoppiarono a ridere per gli avvenimenti di quella sera, risero fine alle lacrime, senza curarsi di aver combinato un vero casino.
E da quel momento Sal continuò a chiamare il suo migliore amico Johnny.


Spero vi piaccia^^
   
 
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