La terza stagione
Le foglie morte nelle pozzanghere
Tingono di ocra, nocciola e vermiglio
La navata muta ed umidiccia
Della cattedrale silvestre.
Le sue arcate lignee s'intrecciano
A fronde invisibili
Che pendono dal cielo,
Come mani gentili a loro sostegno.
Un corridore solitario s'addentra
Rapido nel pantano di foglie,
Il piccolo fagiano,
Guardingo habitué del bosco.
Lo scattante zampettare frange
Il silenzio sacrale della foresta
E fende l'aria pregna di sospiri
Delle piante curve nella vestigia autunnale.