Where I Stood.
“I don't know what I've done
Or if I like what
I've begun
But something told
me to run
And honey you know
me it's all or none
There were sounds in
my head
LIttle voices
whispering
That I should go and
this should end
Oh and I found
myself listening
'Cos I dont know who
I am, who I am without
you
All I know is that I
should
And I don't know if
I could stand another
hand upon you
All I know is that I
should
'Cos she will love
you more than I could
She who dares to
stand where I stood”
Prendo la foto dalla
mensola e ancora una volta mi immergo nei suoi fantastici occhi
marroni. Sono
passati anni da quando potevo guardarli e leggerci dentro tutto il mio
mondo,
ma ancora, guardando la foto, mi illudo di poterlo fare. Faccio passare
le dita
sulla superficie liscia del vetro e mi ritrovo in quel momento, in quel
mondo,
in quella vita.
Posso ancora sentire la sua risata, forte e
cristallina mentre si avvicina al lago e mi schizza, felice come solo i
bambini
posso essere dopo aver fatto una cosa proibita. Come il nostro gesto.
Sforzandomi posso sentire la leggera pressione delle sue dita sul mio
braccio
ogni volta che stava per baciarmi. Il sapore delle sue
labbra…quello lo ricordo
perfettamente.
Abbiamo passato intere
notti nascosti, fantasticando di un mondo dove noi non eravamo cugini,
dove i
nostri gesti erano semplici e puri come solo l’amore
può essere, ma non è
servito a niente. Ci hanno separati. Il risentimento, il disgusto e la
delusione impresse negli occhi della nostra famiglia sono stati
più devastanti
delle parole mai dette, lasciate ad aleggiare nel vuoto, perse per
sempre…
Per questo sono andata
via, sono fuggita.
Dal mio dolore.
Dal mio amore.
Sono venuta in Francia,
dove lontana da James e dal mio cuore, ho cercato di ricostruire una
vita che
non volevo, che non era mia. Ho passato anni comprando biglietti aerei
mai
usati, scrivendo lettere mai inviate. Ogni volta che mi decidevo, che
ero sul
punto di fare quello che il mio cuore implorava i volti della mia
famiglia
sfilavano dentro di me e sentivo i pezzi del cuore di James che si
rompevano,
ancora una volta. Avevo saputo, tramite Ted, che James aveva una nuova
ragazza,
che stavano bene insieme, che lui era felice. Sentivo che
c’era qualcosa che mi
teneva nascosta, ma ero troppo codarda per cercare di scoprire di cosa
si
trattasse. Quando infine l’ho scoperto era tardi. James aveva
chiesto
all’ignota ragazza di sposarlo. L’invito che mi
aveva spedito è stata una lama
nel mio cuore per molti mesi, fino a quando non ho deciso che anche per
me era
ora di andare avanti, o, come minimo, di fare finta che fosse
così. Un giorno
ho accettato l’invito a cena di Rob, un ragazzo che lavorava
e lavora tuttora
all’ospedale con me. Abbiamo parlato per tutta la sera ed ho
scoperto che sotto
la facciata da figlio di papà so tutto io c’era un
ragazzo dolce e sensibile.
Mi era simpatico, è diventato mio marito. Non ho mai pensato
alla possibilità
di amarlo, il mio cuore, più testardo di me, non
potrà mai amare nessun’altro
come mio cugino. Ma almeno io sono felice e cerco di fare tutto il
possibile
per Rob. Il suo amore basta per tutti e due, me l’ha
sussurrato una volta
mentre credeva che dormissi. Non mi sono guardata allo specchio per
settimane,
ma alla fine ho capito che aveva ragione, che tutto quello che voleva
era
starmi vicino. O forse questo è quello che io spero che
voglia, l’unica cosa
che posso dargli.
Poso la foto e vado in
camera a vestirmi. Oggi è un giorno speciale. Il giorno che
aspetto da tutta la
vita, il giorno che so di dover vivere ma che mi spaventa
più della morte. Oggi
lo rivedrò. Senza neanche guardare la lettera che mi ha
mandato so che il suo
treno arriverà alle 10.54.
avrebbe
potuto usare una passaporta o smaterializzarsi direttamente da me, ma
so perché
ha evitato. Ha bisogno di tempo, e anche io. Sono passati ben 15 anni
dal
nostro ultimo incontro, il giorno della mia partenza. Ho paura di
quello che
significherà questo incontro. Ho paura che vedendolo, il mio
amore se ne andrà
in fumo ed ho paura che, al contrario, il mio amore possa rafforzarsi.
Ognuna
delle ipotesi è sbagliata. Non voglio che succeda niente,
perché so che senza
il mio amore non potrei vivere. Io, così dannatamente legata
al mio amore
adolescente.
Quando esco di casa sono
così nervosa che non riesco a chiudere la porta. Rob, che
non sa niente ma
sospetta tutto, mi guarda corrucciato dalla cucina prima di sorridermi
e di
andare in soggiorno. È il nostro giorno libero. Cammino per
le strade della
città fermandomi ad osservare vetrine che non vedo neanche,
nella segreta
speranza di arrivare tardi. Una parte di me lo vuole, mentre
l’altra trema solo
all’idea di perdersi James, il suo odore, il suo sguardo.
Sento una voce metallica
annunciare l’arrivo del treno da Londra. Sono un fascio di
nervi, un bel fascio
di nervi nel mio vestito grigio ed attillato.
Mi avvicino al binario,
ogni uomo mi sembra James, ogni voce la sua, ma è solo nella
mia testa. Quando
finalmente lo vedo trattengo il respiro. So che lui sta facendo lo
stesso.
Rimaniamo ad osservarci in
silenzio, da lontano, senza respirare.
Il mio cuore fa le
capriole mentre mi immergo nei suoi occhi, gli stessi occhi. Non mi
muovo, ma
gli occhi si fanno sempre più vicini, lui si sta
avvicinando.
“Dominique…” La sua voce
vorrebbe sembrare tranquilla, ma non mi inganna. Sorrido e mi prendo
tutto il
tempo che voglio prima di pronunciare il suo nome.
“James…” sento la mia gola
esultare e le mie labbra ringraziarmi per aver detto, finalmente ad
alta voce,
quel nome che tante volte ho pronunciato nella mia mente, ho scritto e
pianto.
Continuiamo ad osservarci
in silenzio mentre le persone intorno a noi si muovo e continuano le
loro vite
normali. Dentro di me i fuochi d’artificio. Potrei vivere dei
suoi soli occhi,
quel marrone con i riflessi miele. Alla fine è lui a parlare.
“Mi sei mancata, Dom.”
“Anche tu mi sei mancato.”
Lo guardo e lui mi guarda.
“Sei sempre bellissima…”
“Tu sei anche meglio…”
Ancora incatenati nei
nostri sguardi.
“Come stai?”
“Tu, come stai?”
“Te l’ho chiesto prima
io!”
“Paura a rispondere?” Lo
guardo e per la prima volta sorrido come a scuola, con il mio sorriso
strafottente ed enigmatico, ma questa volta dietro alla facciata
c’è del
dolore.
“E tu? Paura?”
“Si…”
Sento che James mi prende
la mano. Non è una stretta possente, è solo un
leggero sfioramento. Lo guardo e
non mi sorprendo di vederlo più vicino di quanto dovrebbe.
“Tu sembri felice.” Cerco
di fare appello a tutte le mie forze per non avvicinarmi e lo guardo in
attesa
di una risposta.
“Anche tu.”
“Sai che sono sempre stata
un ottima bugiarda…”
“E chi ti dice che io non
stia mentendo?”
“I tuoi occhi…”
Prima che possa rendermene
conto ci stiamo baciando. Sento il suo sapore e il mio cuore riprendere
a
battere dopo anni di silenzio. Quando ci stacchiamo l’unica
cosa a cui posso
pensare sono i suoi occhi e la mano, ancora una volta sul mio braccio.
“Come sta tua moglie?” Mi
maledico non appena apro bocca, ma ormai è troppo tardi.
Vedo una scintilla
balenare nei suoi occhi e il mio cuore smette, ancora una volta di
battere. Ma
il secondo passa, la sua mano è ancora sul mio braccio.
“Bene.” Sorride e mi fissa
in silenzio.
“Non
so cosa ho fatto
o se mi piace
ciò che sono diventata
ma qualcosa mi dice
di correre
e dolcezza tu mi
conosci, tutto o niente..
C'erano suoni nella
mia testa
piccole voci
bisbigliano
che io dovrei andare
e che questo dovrebbe
finire.
Oh e mi sono
ritrovata ad ascoltare
Perché
non so chi sono, chi sono senza te
Tutto ciò
che so è che dovrei
e non so se potrei
appoggiare un altra mano
su di te
Tutto ciò
che so è che dovrei
Perchè
lei ti amerà più di quanto potrei io
Lei che osa stare
dove io sono stata.”
Allora
cosa dire? Beh
ovviamente è una Dominique James e, altrettanto ovviamente
è lei a parlare. La
storia è ambientata in Francia, dove vive Dom. Come avete
capito l’amore che
lei prova per James è ancora forte, ma quello che James
prova ancora per lei?
C’è? È solo desiderio? Io, credo che ci
sia ancora, voglio che sia così, ma
ognuno di voi è libero di immaginarsi quello che vuole.
Anche il finale, per
me, è abbastanza libero. Voglio dire, se non avessi messo
l’ultima domanda di Dominique
la fine più scontata sarebbe stata quella di loro due
insieme, ancora, ma così
credo di aver lasciato un'altra via. Personalmente so già
quello che farà
Dominique, ma non lo voglio scrivere per lasciarvi immaginare il finale
che
volete. Cosa significa quel bagliore negli occhi di James? Che cosa
succederà?
Se leggerete la mia shot e vorrete commentarla mi farebbe piacere
sapere quello
che pensate.
Ps: non fatevi influenzare
dalla canzone, è qui solo perché la stavo
ascoltando a palla quando ho scritto
questa Shot. Se voleste saperlo la canzone è “Where I Stood” di
Missy Higgins