A un passo da te...
1 CAPITOLO
Ed eccomi di nuovo qui.
Ancora una volta a camminare da sola per le fredde vie di
Berlino.
Meno di un quarto d’ora fa ero accanto a te...nel tuo
letto...tra le lenzuola umide, uniche testimoni della nostra passione.
Tu eri li, accanto a me, che mi guardavi con aria soddisfatta.
Gli occhi di azzurri profondi come il mare e nello stesso tempo freddi
come il ghiaccio, quel sorrisino compiaciuto sulle tue labbra perfette, e quel tuo
splendido corpo in quel momento facevano di te assolutamente l’essere più
perfetto del pianeta.
Mai avrei pensato una cosa del genere. Mai avrei pensato che un
giorno tu saresti stato mio.
Tu che apparivi cosi perfetto nella tua imperfezione di essere
umano.
Tu che quasi due anni fa eri riuscito a rubarmi il cuore in meno
di un secondo.
Tu cosi lontano da me... Dal mio mondo... Da tutto ciò che mi
riguardava...Su una lunghezza d’onda completamente diversa.
Tu. Strify. Il cantante dei Cinema Bizarre.
Io. Isabella. Una delle
tue tante fans.
Una delle tante ragazze che durante i concerti, strilla il tuo
nome fino a perdere la voce.
Una come tante.
Innamorata follemente di te... Della tua voce...
Una come tante.
Con gli occhi normali...i capelli normali...tutto normale....tutto
troppo normale...
Niente mi distingueva dalla massa. Ti chiederai perché...Perché
avevo paura del giudizio della gente, di essere presa in giro.
Poi ho visto te... Da allora sono cambiata...Niente più
incertezze... Sono stata solo me stessa... L’isabella indecisa,introversa ha
lasciato il posto a una nuova isabella decisa e sicura di se e di ciò che
volava dalla vita.
Successe tutto circa un paio di anni fa. Ero da mia nonna.
Seduta sul suo divano giravo distrattamente i canali tv. Per l’ennesima volta ho
premuto lo stesso tasto ed eccoti li, su quel palco, a cantare “Lovesongs, they kill me” . Dietro
di te gli altri componenti del gruppo. Tu ti muovevi a ritmo di musica mentre
cantavi. Ero completamente presa da te. Poi la canzone è finita e il
presentatore ha detto “ ed ecco a voi, da Berlino, i cinema bizarre”. Era la
loro prima apparizione in Italia. E’ bastato poco, pochissimo e mi sono
innamorata di te... Dei tuoi capelli, dei tuoi vestiti, del tuo look così androgino.
E ora eccomi qui a Berlino. A distanza di due anni. Per studiare
lettere..così ti ho detto...
Si. ti ho detto di essere qui per studiare lettere,e invece
no..ti ho mentito...
Io sono qui per te...solo per te.
Sono venuta in Germania solo per te. Ho lasciato
tutto..l’Italia, i miei amici, la mia famiglia...per te...
Che stupida che sono stata.
Mi ricordo ancora come ti ho conosciuto.
Qualche mese fa.
Cosi per caso.
In discoteca.
Io ero con le mie amiche di università.
Tu con i tuoi amici.
Mi ricordo che appena ti ho visto il cuore ha cominciato a
battermi forte forte nel petto.
Ti avevo fissato mentre ridevi per non so quanto tempo. Poi le
mie amiche mi avevano deciso a andare a
chiederti un autografo. L’ho fatto. Abbiamo parlato per non so quanto tempo.
Abbiamo bevuto. Ti sei offerto di accompagnarmi a casa.
La mattina dopo mi sono svegliata nel tuo letto a fianco a te.
Che bello che è stato. Mi ricordo come se fosse ora i tuoi occhi
ancora assonati che mi fissavano.
Quegli occhi che avevo visto milioni di volte nelle foto e nei
video.
Sorridevi. Un sorriso magnifico.
Un sorriso che non ho visto mai più.
Dopo quel giorno tutto è cambiato.
Le parole dolci che mi avevi detto la sera che ci siamo
conosciuti hanno lasciato il posto ad altre non altrettanto dolci.
Ora finalmente ho capito.
Per te io sono una come tante.
Una da chiamare quando ne hai voglia.
Una che appena la chiami corre da te come un cagnolino.
Una che quando sei stanco e vuoi dormire se ne va. Magari con
una lacrima che le solca il viso.
Niente di più.
Perché accetto tutto questo? Perché ti amo...e il sono pensiero
si starti lontano mi fa star male. Malissimo.
Una folata di vento mi distoglie dai miei pensieri. Mi stringo
nel cappotto. L’inverno a Berlino è freddissimo.
Cammino a testa bassa, ormai manca poco a casa mia. Senza
accorge mene una lacrima mi riga il viso.
No. Non devo piangere. E’stata una mia scelta e ora è giusto che
ne subisco le conseguenze. Sono stata io a dirti che non volevo più vederti.
Che non volevo più fare la parte di quella che ti scopi quando ne hai voglia.
Avrei voluto essere di
più.
Avrei voluto sentirti dire che non puoi vivere senza di me.
Che mi ami.
Ma in questi mesi non è successo niente di tutto ciò.
Mi hai fatto molti bei regali. Si è vero. Tenevi a me. Ma tutto
finiva li.
Mai un uscita insieme. Mai un bacio.
Già..non mi hai mai baciato sulle labbra...perché? questo
proprio non lo so...
Ci stavo male. Tu non mi consideravi per niente. Avevi detto che
non potevo chiamarti. Solo tu ,quando ne avevi voglia, potevi farlo...
Poi quando avevi finito come se niente fosse mi dicevi che eri
stanco che forse era meglio se me ne andavo, cosi potevi dormire.
Quante lacrime ho versato per te, ero veramente stufa di essere
usata. Eppure nonostante questo ti amavo e ti amo ancora...non so come è possibile
una cosa del genere. Il mio amore per te è stato sempre superiore a tutto.
E ora mi fa male dirlo ma ce l’ho fatta. Finalmente ho detto basta
a questa situazione. Non potevo continuare a soffrire.
Continuo a camminare svelta. Un'altra folata di vento. Sta
cominciando a piovere.
Tu sarai ancora nel tuo letto. Al caldo.
Se chiudo gli occhi è come se riuscissi a rivivere quel momento
quando poco più di venti minuti fa mi hai detto:”Non c’è che dire...brava come
sempre tesoro...”poi hai chiuso gli occhi e ti sei tolto da sopra di me”
be..ora io voglio dormire...sono stanco...è meglio se te ne vai...”
Lo stavi facendo un'altra volta. Dopo avermi usata come sempre
mi stavi dando il ben servito...
Tristemente mi sono alzata e ho racconto le mie cose.
Stavo per aprire la porta della tua camera quando ho capito che
non potevi farlo un'altra volta...non potevi trattarmi come un oggetto un'altra
volta.
Cosi mi sono girata e ti ho detto tutto quello che pensavo di
te.
Ti ho detto mi ero innamorata di te dalla prima volta che ti
avevo visto, che ero li solo per te, e che non potevo sopportare che mi
trattassi come un oggetto, non un'altra volta. Ti ho detto tante di quelle cose
che neanche me le ricordo. In quel momento non pensavo...le parole uscivano
dalla mia bocca come un getto di acqua gelata.
Tu eri li, che mi fissavi incredulo di quello che sentivi.
Con la bocca spalancata, gli occhi sgranati.
Mi fissavi come se avessi davanti a te un marziano.
Poi ti avevo detto che era finita, che non volevo più vederti.
Continuavi a guardarmi finché l’espressione di stupore si è trasformata
nel solito sguardo di sufficienza che spesso usavi con me “Va bene.. tra noi è
finita, non è mai successo niente,non ti chiamerò più.” Detto ciò ti eri
sdraiato di nuovo sul letto e avevi chiuso gli occhi.
Senza pensarci due volte ti avevo mandato a quel paese e me ne
ero andata sbattendo la porta. Fortunatamente in casa non c’era nessuno.
Ecco ora da lontano vedo casa mia. Un piccolo monolocale al
terzo piano di una palazzina rosa.
Per quanto mi sforzo di non pensare a lui, in un modo o nell’altro
è sempre nel miei pensieri.
Basta non devo più pensare a lui. Basta con lui e la sua musica.
E’ il momento di iniziare una nuova vita. Senza di lui.
Non posso più soffrire così.
Ecco sono arrivata devo solo attraversare la strada e sono a
casa.
E’ strano ma in ogni persona vedo qualcosa che mi ricorda lui.
Strify.
Dall’altra parte della strada una ragazzina,probabilmente una
sua fan, indossa una maglietta con la sua faccia sopra. E’ felice. Sorride
insieme alla sue amiche.
Lei non sa...non sa niente...mi ricorda me qualche tempo fa...
Tutto d’un tratto sento un rumore assordante provenire da una
parte della strada. Qualcosa che si avvicina sempre di più a me ad alta
velocità.
Mi girò.
Una luce abbagliante mi acceca.
E’ una frazione di secondo.
Qualcosa mi viene contro.
Non ho il tempo di reagire.
Cado a terra.
L’ultima cosa che vedo è la ragazzina con la maglietta di Strify
, le sue amiche, e altri passanti che mi raggiungono al centro della strada.
Poi il buoi totale.
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Salve e tutti!!!!!!!!!!!!!!
Eccomi qui con una nuova fan fiction... Ne stavo
scrivendo un'altra...ma siccome non so perché mi sono bloccata a metà del sesto
capitolo e nn so più che scrivere (Mi sa che mi è venuto una specie di blocco
dello scrittore...XD),ho deciso di cominciarne un’altra. (Cmq sicuramente
finirò anche l’altra...Everything
can change...)
Sinceramente non so come è venuta e se vale la
pena di continuarla...quindi se vi è piaciuta oppure no (sono apertissima alle
critiche) commentate e fatemi sapere cosa ne pensate...
La storia mi è venuta in mente ieri sera alle
due di notte...nn riuscivo a dormire così ho preso il computer e ho cominciato
a scrivere(che pazza che sono!!!!!!).
Naturalmente non è a scopo di lucro..non intendo
dare rappresentazioni veritieri dei caratteri dei protagonisti che purtroppo
non mi appartengono(magari...penso che questo è il sogno di tutte le fans...o
almeno di una buona parte dove io sono compresa)e neanche offenderli in nessun modo.
Mi raccomando se passate di qui lasciate un
commento...mi piace sapere cosa pensate di quello che scrivo.
kiss XD
Ps: so che il titolo fa schifo ma
nn mi è venuto in mente niente di meglio....