Questa fanfiction partecipa all'iniziativa Yuri & Yaoi's 3 Days organizzata dal forum FairyPiece - Fanfiction & Images.
Prompt: - febbre
Iniziativa: Questa storia partecipa al The Weekend Run a cura di Piume d'Ottone - la Cittadella degli Scrittori
Numero Parole: 378
Prompt: 11. Spazzola
Amore influenzato
“No, non ti alzare.
Prenderai freddo e hai la febbre, non
dimenticarlo” sussurrò Bibi. Era intenta a passare
la spazzola tra i capelli di
Nami.
La ragazza le sorrise, avvolgendosi
di più nella coperta.
Aveva gli occhi liquidi e arrossati, il naso vermiglio e screpolato,
come le
labbra secche.
“Lo so” disse con
una voce fortemente nasale. La gola le
bruciava e chiuse gli occhi, colta da un capogiro.
Bibi la rimproverò
bonariamente, dicendo con tono gentile: “Non
dovevi uscire con quel freddo”. Scioglieva delicatamente i
nodi in quella
zazzera arancione sentendo i capelli lisciarsi tra le sue dita.
Nami si concentrò sul
movimento di lei. Avere toccati i
capelli da Bibi le dava delle scariche lungo la schiena.
“Scusa se mi lamento
sempre, ma mi preoccupo per te. Lo sai
che ti voglio bene” disse Bibi. Aveva i capelli azzurri
legati in una coda
alta, tenuta ferma da un anello dorato.
La trapunta del letto, riscaldato da
uno scaldaletto,
riportava come decorazione delle nuvolette con sopra dei gattini.
Raffigurazioni di mici o di simboli climatici c’erano in
tutta la stanza, anche
sui piatti decorativi appesi alle pareti.
La porta di legno era ad arco e
diversi mobili erano in
legno massello.
Nefertari si sistemò una
ciocca dietro l’orecchio, mentre si
occupava anche della frangetta della compagna.
“Non mi hai ancora detto
cosa vuoi mangiare questa sera”
disse dolcemente.
Nami tentò di socchiudere
un occhio e mugolò infastidita.
“Devo…
proprio?” biascicò. Si deterse le labbra con la
lingua, avvertiva anch’essa arida. “Non ho
fame” farfugliò.
< Guardala. Affronta le onde
sulla tavola da surf con il
coraggio di un leone e poi si lascia abbattere da
un’influenza > pensò Bibi.
“T’imboccherò
amorevolmente, promesso”. Finì di pettinarla e
posò la spazzola sul tavolo. “Dai, intanto che ci
pensi, vado a farti un’altra
pezza umida per la fronte” disse, alzandosi dalla sedia.
“Niente brodino”
borbottò Nami. Gonfiò le guance e
sbuffò.
< Dovevo per forza uscire con
quel freddo! Se non sfido
le onde più alte, non troverò mai gli sponsor
migliori. Voglio sfondare, voglio
i soldi! > pensò.
“Non posso avere una
bistecca al sangue, vero?” biascicò.
“La vomiteresti…
non ti fa bene in queste condizioni”
rispose Bibi, arrivata all’altezza della porta.
“Uffa” si
lamentò Nami con tono infantile.