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Autore: Fiore di Giada    28/11/2019    0 recensioni
[[Gods of Egypt]]
– Di cosa potrei essere dio? Della stupidità… – sussurra Beck, un tenue sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi di commozione. Ci sono riusciti.
Hanno liberato l’Egitto dal dominio crudele di Seth.
Ma lui non vedrà questa alba, rutilante di speranza e giustizia.
Il suo destino è segnato.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Di cosa potrei essere dio? Della stupidità… – sussurra Beck, un tenue sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi di commozione. Ci sono riusciti.
Hanno liberato l’Egitto dal dominio crudele di Seth.
Ma lui non vedrà questa alba, rutilante di speranza e giustizia.
Il suo destino è segnato.
Sente su di sé la prossimità della psicostasia.
Dell’impossibile. – risponde Horus, il tono ironico.
I caldi occhi castani del ladro cercano lo sguardo ultramarino della divinità, poi la sua testa, sopraffatta da una debolezza incoercibile, si china sulla spalla destra.
Il sorriso muore sulle labbra del dio del Sole e il suo volto trascolora. Cosa è successo al suo amico e compagno?
Beck… – sussurra, sgomento. Forse, ha compreso cosa è successo.
Ma non può accettare quel destino.
I suoi occhi indugiano su quel volto di fanciullo, incorniciato da folti ricci, cercano ardenti un breve riflesso di vita.
Niente.
La morte ha congelato quel bel viso, simile a quello di un dio.
Horus si china e stringe tra le braccia il corpo inerte del ladro.
Attento, cerca di infondere in quelle membra marmoree il calore palpitante dei suoi raggi. Non vuole cedere ad una luttuosa sorte.
Nulla… – mormora, il tono tremante di doloroso stupore. Ha recuperato il potere dei suoi occhi, ma a nulla servono.
La sua fiammeggiante energia nulla può contro l’ineluttabile destino degli esseri umani.
Horus, per alcuni istanti, guarda il volto di Beck. Il dolore preme nel suo cuore, ma non riesce a piangere.
Ha annientato Seth, il suo crudele zio, ma non riesce a strappare alla morte quel giovane tanto irriverente quanto generoso.
Avverte sulle sue spalle il peso opprimente dell’inutilità e della frustrazione.
Perché le possibilità di un dio sono sempre inferiori ai suoi desideri?
Perdonami… – mormora. Un tempo, avrebbe guardato gli umani con occhio bonariamente sprezzante, orgoglioso della sua stirpe reale.
Ma, in quei duri anni di lotta e prigionia, tanto è mutato.
Beck, malgrado le sue origini, si è rivelato un giovane d’animo limpido.
Il suo eroismo merita un premio.
Si alza e, senza alcuno sforzo, solleva il corpo di Beck.
Lacrime sgorgano sul viso di Horus. Il suo amico sembra un fragile ragazzino, stretto tra le sue poderose braccia…
Ma il petto, fermo nella morte, racchiude l’immensità d’un animo generoso.
Lei ti sta aspettando. – mormora, amaro. Ha saputo resistere alla conturbante bellezza di Hathor, sostenuto dal suo amore per Zaiya.
Il suo cuore è stato una freccia volto verso di lei.
La morte avrebbe riunito quei due innamorati, separati dalla sventura.
Si alza e, a passo lento, solenne, si avvia verso la tomba.



   
 
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