Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Mentos E CocaCola    28/11/2019    0 recensioni
Lei è una ragazza con la passione del pugilato, una brutta storia alle spalle che influenza la sua vita e le sue decisioni.
Lui è un ragazzo con la passione del canto, deve fare il doppio gioco per proteggere chi ama, ma l'unica persona che non può proteggere è se stesso.
Due ragazzi completamente diversi ma accomunati dallo stesso destino.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi strinsi il libro al petto quando mi accorsi che mi stava accanto per prendere i libri dal suo armadietto.
-Non ti ho vista stamattina-
Scossi le spalle indifferente.
-Ho corso un po' di più e ho fatto una doccia veloce-
-Devo essere uscito quando eri ancora in bagno… hai inchiavato?-
Annuii, mentre chiudevo l’armadietto.
-Tesa?- sussurrò.
Arrossii pensando a quello che era successo la sera prima, mi premetti una mano sullo stomaco, ecco che ricominciava a fare male!
Ma sicuramente si riferiva al fatto che ero terrorizzata dall’idea che mi scoprissero.
Mi guardò per un attimo e credo che si accorse che ero tutta rossa perché disse:
-Intendevo per il piano-
I nostri sguardi si incontrarono.
Non potevo credere che lo avesse detto, sembrava quasi che intendesse che in effetti quel momento significava qualcosa.
Annuii.
-Andrà tutto bene- sussurrò per poi andarsene.
Appoggiai la testa all’armadietto respirando forte per calmarmi.
Era per quello che quella mattina avevo cercato di non incontrarlo? Naturalmente! Mi spaventava solo l’idea che avrei vissuto con lui per il resto dell’anno scolastico!
Margaret Playcastle, ti sei rammollita parecchio, cerca di tornare in te stessa e di mettere la testa a posto.
Se ti piace davvero quel ragazzo dovresti passare più tempo possibile con lui e non programmare la giornata per cercare di evitarlo.
Era più facile a dirsi che a farsi!
Aprii gli occhi, feci un ultimo respiro e mi diressi nel laboratorio di biologia, quel giorno si dissezionava un lombrico.
Aaaahhhh, avevo bisogno di qualcosa di positivo per migliorare la giornata!
Mi sedetti super gasata e aspettai che arrivasse il professore con i camici e i bisturi, ma quando vidi che il professor Brown era accompagnato dalla preside ranocchia il mio buon umore andò a farsi benedire.
Iniziai a sudare freddo quando mi accorsi che i suoi occhi scrutavano tutti gli studenti e che alla fine si soffermavano su di me.
-Playcastle, in presidenza!- disse duramente.
Mi alzai deglutendo. Se volevo continuare quel college, avrei dovuto recitare come un’attrice professionista.
-Ho fatto qualcosa di male? Mi sembra che sia già stata punita abbastanza con la villetta 27, non le pare?- dissi non riuscendo neanche a scalfire per un attimo quello sguardo che rimase irremovibile.
-Signorina, la prego di seguirmi, le spiegazioni le verranno date in presidenza-
Mi alzai con la certezza che quel vecchio bacucco del bidello mi avesse riconosciuta, togliendomi ogni via di salvezza.
Seguii la preside verso la presidenza… verso il patibolo più che altro!
Non vedevo vie di uscita.
Alzai lo sguardo per guardare un attimo la preside e vidi Charlotte che usciva dall’aula di arte con un paio di pennelli in mano.
Mi guardò con gli occhi sgranati mentre riuscii a dire con il labiale una sola parola “Aiuto”, prima di venire spinta dalla preside nella sua stanza.
Mi fece cenno di sedermi sulla poltrona, mentre lei prendeva posto di fronte a me.
Incrociò le dita, vi appoggiò la testa e mi lanciò uno sguardo da sopra i suoi occhialetti.
-Stamattina la signorina Evelyn Tomato- (nooo, anche il cognome da verdura aveva!) -ha implorato la mia protezione come testimone oculare della, chiamiamola, birberia che è avvenuta stanotte-
La guardai impossibile.
Ah, quella putroccola si era inventata tutto per non avermi più tra i piedi e inconsciamente aveva preso la persona giusta, in effetti aveva anche detto che mi piaceva Liam e aveva preso anche quello. Wow!
Forse il suo cervello quasi del tutto inutilizzato era in uno stato amorfo in cui riusciva a cogliere qualche impulso del presente.
-Ed io dovrei aiutarla a proteggerla?- chiesi facendo la finta tonta.
-La signorina Tomato – mi veniva quasi da ridere se non fosse stato per quegli occhi a pesce lesso che voleva incenerirmi -mi ha chiesto di essere protetta da lei, perché è stata lei ad introdursi in cucina questa notte-
Feci una faccia da “non ci ho capito niente”.
-Vuole dire che Evelyn ha chiesto la protezione da se stessa perché ha visto se stessa andare in cucina?-
-Quando dico “lei”, voglio dire “voi”-
Di nuovo quella faccia.
-Voi chi? Mi è stato raccontato che è stata una persona sola-
La preside ranocchia stava quasi per strapparsi i capelli dalla disperazione, se continuavo così mi avrebbe detto di tornare in classe pur di non avermi tra i piedi.
-Dato che non volete capire, vi farò spiegare tutto dalla signorina Tomato in persona-
Ma certo signora preside, mi metta tra le mani la persona che mi sta provocando un infarto… con o senza la sua protezione la ridurrò in polpette… no, troppo grandi… in carne macinata è meglio.
-Sì, mi sembra giusto di sentirne la voce- disse la ranocchia alzandosi e andando ad aprire la porta, anche perché altro che voce, sembrava che stesse urlando dentro ad un megafono.
Mi alzai e seguii la preside e sbirciai da sopra la sua spalla.
-Che cattivo che sei Liii!-
Mi sporsi un po' e vidi Liam che la guardava duramente.
Charlotte doveva avergli detto che mi trovavo nei guai e quindi aveva finto di litigare con Evelyn proprio davanti alla presidenza. E doveva dire che era andata benissimo, Evelyn ci guardò spaventata e corse via scalciando.
-Cos’è successo Payne?- chiese la preside, lasciandomi finalmente posto per uscire.
Incontrai gli occhi di Liam che mi fecero di nuovo sentire al sicuro.
-Margaret non c’entra niente con questa storia, signora preside, Evelyn si è inventata tutto per farle espellere dal college, in realtà Meg ieri sera non ha messo piede nella scuola, stata sistemando casa dato che avevamo fatto una sorta di festa-
La preside lo guardò pensierosa battendo un piede a terra e incrociando le braccia.
-E perché l’avrebbe fatto allora?-
-Per gelosia, ultimamente, non ci siamo visti molto e credeva che fosse per colpa di Meg e poi l’ha detto sempre anche lei stessa che non la poteva soffrire. Ma ora…- disse, guardandomi negli occhi facendomi rabbrividire -Tra me ed Evelyn è finita, la prossima volta ci penserà due volte prima di mettere nei guai qualcun altro-
-Attento piuttosto che il prossimo non sia lei, Payne- disse solo la preside per poi rinchiudersi nella sua stanza. Evidentemente aveva creduto alla versione di Liam, dato che non mi riportò dentro trascinandomi come una delinquente.
Il corridoio era vuoto tranne per noi due. Lo guardai per un attimo e riabbassai lo sguardo.
-Non dovresti andare da Evelyn? È sicuramente disperata per la litigata-
Quanto mi faceva male pronunciare quelle parole, sentivo qualcosa farmi male nel petto.
-Come? Non hai sentito? Tra me e Evelyn è finita definitivamente, sono stanco e…e... poi non potrei…-
Alzai di scatto la testa dalla sorpresa. Come? Perché non poteva? Cos’era cambiato?
Mi venne in mente il modo in cui si era avvicinato quella notte e alla sua voce roca quando aveva risposto al telefono. Non era…? No, non ci pensare neanche Meg, non è per quello, come puoi solo sperare che tu sia la causa?
-Tony cosa ha detto?-
Lui scrollò le spalle.
-Non lo so, ma può farmi sostituire da Juan…io ho chiuso-
Cercai di calmarmi dato che mi stava scoppiando il cuore dalla gioia, beh sì, forse qualcosa era andato bene quel giorno.
-Che ne dici di andare in caffetteria? Ormai la lezione sta per finire- proposi avvicinandomi a lui.
Lui sorrise.
-Perché no?-

ECCO UN NUOVO CAPITOLO!!!
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Mentos E CocaCola