Come
una torta alla panna
♥
Approfitto
per
avvisare che è la prima storia che scrivo.
E’ una one-shot sulla coppia Inuyasha x Kagome ed
è nata da un’idea che mi è
frullata per la testa
oggi mentre andavo a cavallo.
Ovviamente i personaggi sono di proprietà della mitica
Rumiko.
Non mi resta che augurarvi buona lettura ^o^
-E
quella? A cosa assomiglia?- osservai Kagome mentre mi indicava con il
dito
un’altra nuvola. Eravamo solo io e lei, un prato e qualche
nuvola. Sdraiatole
accanto osservai il punto che mi stava indicando.
-Mi ricorda una di quelle cose da mangiare che fate nella vostra epoca,
quella
che piace anche a me- mi guardò interrogativa, mentre si
portava un dito sul
mento, pensierosa.
-Con esattezza cosa sarebbe Inuyasha?-
-Quella cosa che
avevi fatto anche tu
con la panna dai, era commestibile se non altro-
La vidi inarcare un sopracciglio, mi divertivo a stuzzicarla, ma quella
volta
non sembrava propensa ad arrabbiarsi, meglio, mi sarei evitato un
“Cuccia!”.
Incrociai le braccia e la osservai, era bellissima come sempre.
Possibile che non sapessi decidermi? Volevo dirle tutto ma quello non
era il
momento, sarebbe venuto tutto spontaneo, intanto pensavo a godermi quel
bellissimo
momento insieme a lei, da soli.
-Forse intendevi le fragole con la panna?-
Tornai alla realtà, scossi il capo –No, non erano
quelle. Era una cosa che
aveva una base morbida e poi sopra ci avevi messo quella cosa bianca
che si
spruzzava, la panna mi sembra-
La vidi battere le mani –Ecco allora, quindi intendevi la
Torta!-
-Eh… si, può essere-
Spostai lo sguardo su un’altra nuvola, mi concentrai un
po’ e mi resi conto che
quella assomigliava a un cane, cosa che non gli avrei sicuramente fatto
notare
visto che con le sue idee sarebbe saltata su con non so quale paragone.
Mi
passai una mano dietro l’orecchio e raccolsi un fiore da
terra, una margherita.
Banale, in mezzo a quel prato ce ne saranno state almeno un centinaio.
Ma
quella semplice margherita per Kagome era fantastica, le vidi
illuminarsi gli
occhi mentre me la prendeva dalle mani.
-E’ bellissima non trovi?-
Ecco, ero stordito di nuovo e non sapevo nemmeno cosa rispondere.
La vidi sorridere mentre cercava di mettersela tra i capelli.
-Aspetta ti aiuto- le rubai il fiore e mi avvicinai a lei, le spostai
qualche
ciocca, riuscendo a sistemarglielo vicino all’orecchio. Forse
fu solo una mia
impressione, ma la vidi arrossire. Tornai a concentrarmi sulle nuvole
quando la
frase meno indicata si insinuò nelle mie orecchie.
-Guarda, quella ti assomiglia!- e indicò la nuvola canina.
-Che spiritosa-
-Ma è vero, guarda! Le orecchie sono uguali- il mio
sopracciglio prese ad avere
un tic. L’unica cosa che mi permetteva di non arrabbiarmi era
l’assenza di Sango,
del Bonzo e di Shippo. Era così bella, così
ingenua. E a volte mi stupivo di me
stesso per quanto riuscissi a farla stare male, anche se era
l’ultima cosa che
volevo fare.
Mi alzai, mi guardò un attimo non capendo e poi si
tirò in piedi pure lei.
Perché non avevo il coraggio di parlarle dei miei
sentimenti? Come potevo
combattere contro demoni potenti e avere paura di parlare? Pensai a
diverse
cose contemporaneamente, volevo dirglielo ma non volevo, volevo
stringerla ma
avevo paura che si staccasse, volevo baciarla ma avevo paura di un
rifiuto.
Strinsi i pugni. Cavolo.
-Inuyasha ti senti bene?- fece un passo verso di me.
Alzai lo sguardo. Lei era li, preoccupata come al solito.
-Sai Inuyasha, a volte sei come le torte alla panna-
-Eh- la guardai sbigottito, spalancando gli occhi, ma che gli saltava
in mente?
-Si insomma… è difficile da spiegare.
Però sei come le torte- e annuì convinta.
Sbattei le palpebre –Non è che potresti spiegarti
un po’ meglio Kagome?-
-Uff Inuyasha! Intendo dire che sei dolce anche se fuori cerchi di
dimostrare
il contrario-
-Ah- ero uno stupido, perché non aggiunsi altro dopo quel
vocabolo insensato,
posizionato nel posto sbagliato della conversazione. Poi la vidi
avvicinarsi, e
sentii le sue braccia cingermi il collo, mentre il suo mento andava ad
appoggiarsi sulla mia spalla. Mi stava abbracciando.
-Ti voglio bene sciocco-
Sorrisi e la strinsi anch’ io.
-Ti voglio bene Kagome-
Allora.
So che non è questa gran meraviglia e che è
cortissima, però ho deciso, finalmente, di cimentarmi
in una one shot ^^
Fatemi sapere cosa ve ne pare se ne avete voglia, perché
aiuta un autore ad
andare avanti, davvero ;P
Vi voglio bene, giàgià u_u