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Autore: raffa_ferretti    02/12/2019    0 recensioni
Mira si sedette di fianco ai suoi genitori.
- Io voglio andare in quella scuola..questo non è posto per me.-
Suo padre la guardò con la coda nell'occhio, mentre continuava a leggere il giornale. Mira sbattè le mani sul tavolo.
- Io ci andrò.. non voglio fare nessun torno a voi. Vi sono devota a vita e lo sapete, ma ho bisogno di andare via da qui. Saprò cavarmela.. vi scriverò, se vorrete..e se non vorrete capirò. -
Il signor Orebat si alzò di scatto, prese la valigia di sua figlia e la scaraventò fuori dalla porta. Poi, prese la ragazza per un braccio e la buttò fuori di casa, sbattendo il portone alle sue spalle.
Mira si ritrovò sdraiata a terra, con la sua valigia sull'uscio. Si alzò senza battere ciglio e dopo aver preso tutti i suoi averi rimasti, rimase a fissare per un attimo quelli che sarebbero stati solo ricordi.
-Addio...- Si voltò di scatto e incamminò lentamente verso la stazione, mentre un velo di lacrime le bagnava il viso.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Rubeus Hagrid, Severus Piton | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt, Minerva/Severus
Note: Cross-over, Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 1.

L’Hogwarts Express iniziò a stridere non appena iniziò a sfregare sulle rotaie. Il treno era quasi fermo. Pochi metri, e gli studenti avrebbero iniziato un nuovo anno ad Hogwarts.
Il sole era quasi tramontato. La luna, stava facendosi spazio nel cielo ancora estivo di quel primo Settembre.
Mira era la sola seduta nel vagone n. 7. Al suo fianco, una civetta fulva si mordicchiava le sue penne, sistemandosele come meglio poteva. I lunghi capelli rossi della ragazza, erano imbrattati da squarci di colori di varie tonalità, che li facevano sembrare infuocati. Il finestrino si rifletteva nei suoi occhi color verde. Fuori tutto sembrava tranquillo. Nello sfondo, enormi distese verdi e di alberi forse secolari. In primo piano, uno strano personaggio dalle dimensioni mostruose. Un gigante di quasi tre metri, sorreggeva con una manona una lanterna gigante, mentre cercava di scostarsi la sua chioma folta e ispida dalla faccia, mentre il vento insisteva nello scompigliarleli nuovamente. Ma i pensieri di Mira erano altri.
Erano poche le cose che sapeva sul mondo dei maghi.
Erano tante le cose che sapeva sul mondo dei babbani.
Era fondamentale dover mantenere il suo segreto. Se qualcuno avesse scoperto che era una mezzosangue non avrebbe trovato amici… o meglio…sarebbe stata derisa a vita.
- C’è qualcosa che ti turba? Tutto bene? -
Mira trasalì. Sull’uscio del vagone, c’era un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi castani. La sua nuova uniforme, le scivolava sul corpo come se fosse stata disegnata.
- Non volevo spaventarti, perdonami. Aries. - disse il ragazzo porgendole la mano.
- Cosa? -
Mira era confusa. Era salita sul quel treno sola dove l’unica amicizia che aveva era quella della sua coscienza. Il viaggio le era sembrato interminabile e i suoi pensieri le arrovellavano le meningi.
-Prima volta ad Hogwarts? Non sei sola sai? - Aries la prese per mano, invitandola ad alzarsi.
Gli occhi di Mira si abbassarono lentamente, sentendosi forse troppo a disagio per quel gesto. Ritirò la mano lentamente, girandosi per prendere la sua civetta che nel frattempo si era assopita.
- Perdonami, non vorrei essere scortese, ma so cavarmela da sola. -
Mira scostò dolcemente il ragazzo, scivolando fuori dal vagone. Si mise in fila dietro altri ragazzi più grandi e prima che potesse fare un passo, si ritrovò sommersa da un bagliore accecante. Un fascio di luce la accecò, facendole lacrimare gli occhi. Non appena riacquistò la vista, notò che quel forte fascio di luce proveniva dalla lanterna di quel gigante, che cercava di mantenere l’ordine tra la folla di studenti, mentre chiamava a se gli studenti del primo anno. La ragazza scese dal treno, stringendo al suo petto la civetta. Il sole era ormai tramontato, e in cielo le stelle sembravano diventar grandi come noci ogni volta che venivano osservate attentamente, come se fosse una magia.
- Dovresti mollare quella civetta signorinella. Non è ammesso presentarsi alla cerimonia di smistamento con un animale. -
I pensieri di Mira furono nuovamente mandati via da un vocione cupo. Il gigante barbuto si era accostato alla ragazza, tirandole un leggero buffotto sulla spalla destra.
- Lasciala volare via. Lei sa dove andare. - Il gigante buono le tolse di mano la civetta e la lanciò in aria. Questa aprì le sue immense ali e dopo aver planato qualche secondo sulla testa della sua padrona, si disperse nel buio più totale. - Beh…è il caso di andare. I professori vi staranno aspettando. - Dopo aver risistemato nuovamente gli studenti, il gigante si avviò a grandi passi lungo una stradina stretta e contorta. Più si camminava, più si elevavano versi di stupore tra gli studenti. Dopo aver girato attorno ad un maestoso masso che offuscava la vista, Mira non poté fare altro che rimanere incantata. Un immenso castello troneggiava sotto gli occhi furtivi e stupiti degli studenti. La luna, delineava solo una parte delle mura di pietra di quella fortezza, evidenziando a tratti le finestre e le varie torri. Tutte le luci del castello erano accese, segno che qualcuno era in probabile attesa. Ogni passo, era un fremito nel cuore di Mira, che cercava di gestire le emozioni che le si erano scatenate all’improvviso nel suo corpo.
- Non sembri molto tranquilla …-
Mira si voltò di scatto. Aries era dietro di lei. Muoveva la teta a seconda di come la luna lo possibilitava a guardarla in viso. Mira si voltò di nuovo, evitando il suo contatto visivo.
- Voglio solo aiutarti occhi verdi…-
Mira lo ignorò nuovamente, aumentando il passo e sorpassando a spezzoni gruppi di studenti che parlavano tra di loro, fin quando non si ritrovò al passo del gigante.
- Ehi… grazie per avermi fatto volare via la civetta. - Il gigante sorrise voltandosi senza battere ciglio.
- Il mio nome è Hagrid…e credo che ora non ci sia tempo per i ringraziamenti. Ora, c’è qualcuno di più importante che vorrebbe conoscevi. -







Heilà, salve a tutti. sono lieta di presentarvi il primo capitolo della mia Fan Fiction. Spero vivamente che vi piacerà.
passate a commentare e lasciate un pollice in su.
Viaspetto in tanti.
Al prossimo capitolo!!
   
 
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