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Autore: eli0023    02/08/2009    4 recensioni
Ace/Smoker :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Portuguese D. Ace, Smoker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In continua ricerca






Scivolava, galleggiando come olio sull'acqua. Mare dopo mare, oceano dopo oceano. In continua ricerca.

Portuguese D. Ace.

Scivolava, galleggiando come olio sull'acqua. Mare dopo mare, oceano dopo oceano. In continua ricerca, ormai da una vita.

Smoker.

In quel vagare, giorno dopo giorno, però anche loro sapevano fermarsi e guardare, disorientati, la distesa blu da quell'insolita prospettiva.



- non ti sembra azzardato? - la domanda risultò troppo diretta anche per un tipo come lui. In piedi, fronte a mare, con i muscoli tesi all'azione quasi fosse una tigre pronta ad aggredire. D'altronde, per chi come lui seguiva tracce da una vita, sapeva di normalità quell'atteggiamento sospettoso ai più.

- affatto. -

- quella barca è troppo piccola. - continuò ondeggiando le dita sull'avambraccio sinistro. Fumava, come al solito, due sigari che sembravano non finire mai.

- affatto. - ripetè il ragazzo moro seduto sul bordo del molo intento ad ormeggiare il suo veloce mezzo di trasporto.

- .. e poi non sei più un ragazzino .. PIRATA. - caricò quell'ultima parola con un misto di disprezzo e superiorità.  Ed aspettò, inerme, la reazione dell'acerrimo avversario contemplando la sua schiena, marchiata dal segno di Barbabianca.
Sapeva che Ace, inclinando la bocca , gli avrebbe sorriso socchiudendo gli occhi e passando, naturalmente, le grosse perle della sua collana tra le dita.
Sapeva che Ace, spremendosi il cappello sulla testa, l'avrebbe squadrato interamente cercando la minima differenza dal loro ultimo incontro.  
Sapeva che Ace si sarebbe perso nel racconto delle sue avventure, avrebbe mangiato oltre ogni previsione e cercato di far pagare lui.  
Eppure, ogni volta, in ogni piccola ripetizione di quei gesti lo affascinava.
- dannato pirata ...- sussurrò constatando i limiti che con lui, quel moretto, superava. Sfiorando idealmente, con le sue parole, la linea marcata del mento mentre Ace, fattosi così vicino da poterne sentire il respiro, si inoltrava lungo il molo.
- dai non pestiamoci i piedi .. -  gli disse, infilandosi le mani nelle tasche, mentre la brezza marina gli rubava le uniche ciocche libere dal capello.

 

Così, proprio così, Portuguese D. Ace lo scombussolava. L'idea di allungare la mana, rozza e sgrezza, scavalcare la collana ed accarezzargli lo sterno gli stuzzicò i sensi. Addentò i sigari netto, scacciando quella possibilità, e lasciò che lo superasse precedendolo nel cammino.   
Ci furono solo pochi passi, meno di qualche asse del molo, prima che Ace cercasse il contatto. Schiena contro petto, il tatuaggio di Barbabianca che premeva contro il giubbotto della Marina Militare.
Per Smoker la Marina era più che un semplice lavoro. Ci credeva, fermamente, in quella scritta che più che stampata sul giubbotto era incisa nel cuore. Non aveva mai permesso che nulla vi si sovrapponesse, nulla, fino a quando aveva incontrato lui.    



-  offri tu vero? -
Spinse con la spalla sinistra, inarcandola nel pettorale del Capitano.
- non ho ancora preso la paga questo mese. -
- e se dovessi rincorrere un pirata? - chiese Ace slittando il corpo fino ad appoggiare la testa nell'incavo della spalla destra.  I sigari, nella bocca del Marine, cambiarono velocemente lato della bocca.  
-  qualcosa non mi manca ..-
- allora per un boccale di birra basterà. -
Il distacco lasciò un sensazione di freddo sul torace di Smoker. Ace poteva essere definito irriverente, rapido o strafottente, ma sulla sua pelle sapeva mancare come l'ossigeno. E l'abituarsi alla sua vicinanza lo stordiva, ne uccideva la netta convinzione di rimanere impassibile, di catturarlo e sbatterlo in una cella per il resto dei suoi giorni.    
- basterà. - ribattè e finalmente il moretto voltò la schiena al sole allontanando da lui lo spettro di Barbabianca, dei pirati e della Marina. Così, petto a petto, erano solo Ace e Smoker.     
- ci sei tu .. - sussurrò Ace, controsole, socchiudendo gli occhi, accompagnado l'inarcamento delle spalle - .. questo conta. -
Lo vide. Lo vide, prima nella sua mente, sorridere spostando l'angolo destro della bocca.  E poi si sarebbe rinchiuso nelle sue storie, nei suoi progetti. Perso nei suoi racconti. Ma quella volta non sarebbe vissuto nella lontananza con un solo sorriso. Il corpo, prima che la mente, esigeva altro. In balia dei sensi allungò le braccia cercando il sole ma trovando un bene più prezioso. Lo agguantò, risvegliando il suo istinto da predatore, lo fece suo. Non era Smoker, non era un marine, ma un uomo mentre lo baciava imprigionandolo nel groviglio della sue braccia. Denti contro denti. Respiro dell'uno nel respiro dell'altro.
- solo tu . - affermò il Marine impossessandosi dei capelli neri tra le dita. L'indomani si sarebbero lasciati rimettendo acqua tra loro, su fronti avversi avrebbero assistito agli eventi di una storia destinata a cambiare. L'indomani però era lontano. Su quel molo, d'innanzi al sole, Smoker il Marine era riuscito nel suo intento. Ace, il pirata, era stato catturato.





  
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