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Autore: _Glaucopis_    13/12/2019    2 recensioni
Scritta per i 12 Days of Christmas del gruppo Facebook "We are out for prompt".
Prompt di Glass Heart: Calypso/Leo, "Prendi il mio giacchetto, fa freddo fuori e poi io sono caldo di natura."
Leo non aveva voluto fare il macho o imbarazzarla ma quando si trattava di Calypso faceva sempre certe figuracce.
Pacchetto scelto dal bingo: La notte più fredda dell’anno+ danza
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, Leo Valdez, Leo/Calipso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Prendi il mio giacchetto, fa freddo fuori e poi io sono caldo di natura."

Una folata di vento li aveva investiti appena si erano affacciati alla soglia della Waystation, e la povera ragazza era stata percorsa da un brivido. Per lei, che aveva vissuto prima in Grecia e poi per millenni sulla calda Ogigia, non doveva essere facile abituarsi al rigido clima dell’Indiana. Come se non bastasse, a quanto si diceva, quella sarebbe stata la notte più fredda dell’anno.

Leo non aveva voluto fare il macho o imbarazzarla, ma quando si trattava di Calypso faceva sempre certe figuracce.

Avvampò all’istante, pensando di aver appena fatto un errore madornale, forse un errore che sarebbe stato la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso e posto fine alla loro relazione.

Con sua grande sorpresa, lei gli rivolse un sorriso (uno di quei sorrisi che avrebbero potuto sciogliere un intero ghiacciaio e, quando rivolti a lui, per poco non lo facevano andare in fiamme).

“Grazie” disse prendendo il giubbotto che il figlio di Efesto le porgeva e infilandoselo.

Lo prese per mano (dei, quanto amava quegli improvvisi piccoli gesti d’affetto?) e si avviò all’esterno. “Andiamo, o faremo tardi.”

(…)

“Sono abbastanza sicuro che Emmie abbia detto che per la farmacia dobbiamo svoltare a destra ora”

“No. Ha detto di andare dritti, e solo dopo a destra”

“Ricordo perfettamente che ha fatto riferimento ad una libreria. Qui c’è una libreria.”

“Non l’hai ascoltata abbastanza attentamente, allora. Si è raccomandata di non fare confusione. Possiamo darci una mossa? Sto congelando nonostante tutti gli strati di vestiti” disse con tono alquanto irritato la ninfa, stringendosi nel giacchetto.

“Beh…” Leo indugiò, non sicuro che fosse il caso di dire quello a cui stava pensando “Io sono caldo. Quindi… Cioè… se tu vuoi…”

Dapprima Calypso gli rivolse uno sguardo del tipo “Te ne esci con queste cose adesso, durante una discussione di almeno mezz’ora su quale strada prendere, mentre io sono dell’umore per far fuori qualcuno? Seriamente?”, poi, senza una parola, si strinse a lui e lo cinse con le braccia.

Se Leo avesse avuto un cervello meccanico, sarebbe esploso per la milionesima volta da quando conosceva Calypso.

La giovane alzò di scatto il capo. “Cos’è stato?”

“Cosa?”

“Ho sentito qualcosa di freddo sulla mano. Solo per un secondo”

Leo puntò lo sguardo verso l’alto.

Piccoli puntini bianchi, per ora pochi, avevano preso a volteggiare con grazia nell’aria.

“È neve” spiegò.

“Neve?”

“Neve.”

Un fiocco si posò sul naso di Calypso, che sorrise (di nuovo quel magnifico sorriso!).

 “Non avevo mai visto la neve dal vivo, prima d’ora. Mi piace” dichiarò, e il tono di voce con cui lo fece, così meravigliato e felice, spazzò via tutti i pensieri negativi di Leo.

Forse per cinque secondi, forse per cinquemila anni, rimasero lì, abbracciati, ad osservare la danza dei fiocchi di neve.

Spero che non faccia troppo schio. L'ho scritta in fretta e da mezza morta.

   
 
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