Orizzonte

Dal giorno in cui ha dovuto mettere Mon-El su quella navicella, Kara vive nell’apatia. Non importa quanto Winn o James cerchino di tirarle su il morale.
Ogni sera, prima di mettersi a letto, Supergirl prende il volo e si lascia avvolgere dall’oscurità.
Non va a caccia di cattivi. Non più.
Raggiunge ogni volta quelle masse di materia che dal pianeta Terra appaiono solo come dei meravigliosi puntini luminosi.
Le hanno raccontato che se esprime un desiderio, prima che cada una stella cadente, quel desiderio si avvererà.
Ma lei non ha più la forza di crederci. Né di aspettare. E allora raggiunge il luogo più lontano dell'atmosfera, usando la capacità di volare che le appartiene, per raggiungere le stelle. Le guarda da vicino e vorrebbe prenderle a pugni. Mai come adesso si è sentita così insicura, così a pezzi.
È quasi Natale, sulla Terra. Il momento delle riunioni di famiglia e dei regali. Eppure, Kara non ha detto a nessuno quello che davvero vorrebbe, per quell’anno.
Passare le feste insieme… le sembra una frase senza senso, adesso. Non ha le parole per rispondere a chi le chiede, ingenuamente, cosa voglia per Natale.
Il suo unico desiderio riguarda lui. Ed è l’unico che lei non può esprimere, perché farlo tornare significa condannare l’unico ragazzo che lei abbia mai davvero amato a morte certa.
Per questo, mentre conta i giorni che la separano dal Natale, Supergirl prende il volo. Ogni sera alla stessa ora, quando tutti gli altri dormono, lei si tuffa nel buio della sera per tornare ad essere l’Aliena, al di sopra delle emozioni umane, nella speranza che il dolore non la ferisca più, o che almeno le faccia meno male, almeno un po’.
Ma il dolore non passa. E lei guarda le stelle da vicino, mentre si lacera l’anima, pensando a lui, che vorrebbe fosse lì, accanto a lei.
Vorrebbe che anche Mon-El le vedesse, e da qualche parte nel suo cuore si fa strada un pensiero.
Se anche lui, dovunque si trovi, sta guardando le stesse stelle che adesso la circondano, forse in qualche modo, la sente più vicina.
E allora, una nuova piccola speranza si fa strada nel suo cuore come un fascio di luce. Su quella navicella, nello spazio, Mon-El avrà visto le stelle ogni giorno.
Chissà se anche lui, di fronte a quegli astri celesti, sta ripensando a lei. O forse mi ha già dimenticato?