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Autore: GaiaFromMars    19/12/2019    3 recensioni
Buffy è distrutta dopo essere stata cacciata dai suoi amici e in suo soccorso arriva Spike. Dopo una bellissima dichiarazione d'amore si ritrovano a vivere un momento di grandissima connessione spirituale ed emotiva senza dirsi nulla, abbracciandosi. Ed è qui che inizia il loro flusso di pensieri.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tra le tue braccia (Touched)

P.O.V. SPIKE
 
La mia mente è in subbuglio, mille interrogativi cercano di emergere ma li blocco. Avverto i suoi capelli sfiorarmi il petto.
È come se il suo corpo si stesse arrendendo tra le mie braccia. Sento il suo cuore battere forte sul mio, mi sembra quasi di risentirlo ripartire, non è possibile. Io sono morto.
Questa presa di consapevolezza è come uno schiaffo in pieno viso. Eppure, sono così vivo, mi sembra di respirare per la prima volta. Neanche da William ho vissuto davvero, non così.
 
 
Lei è così bella, forte e per la prima volta anche fragile.  Posso ancora sentire la mia t-shirt inumidita dalle sue lacrime e paure.
Vorrei accarezzarla ma desisto, mi sembra incredibile come sia diventato innaturale  sfiorarla, un tempo  non facevamo che toccarci e forse farci male.
Mi sono accontentato, non sapevo se avrei avuto altre occasioni e così ho accettato il suo corpo per provare ad avere il suo cuore.
Con questa scelta ho ceduto tutto al mio demone e alla fine lui ha deciso per me, le ho fatto del male.
Da allora ho deciso di mettere quel demone in cantina e riprendermi la mia anima, ho stretto solo un ultimo patto con lui:  affrontare le prove per riottenere la mia identità, tutte le parti di me lo volevano davvero, volevano Buffy.
Il mio demone la desiderava però io, William, l’amavo.
Ho paura ma posso sentire il suo corpo chiedermi di più, così provo a stringerla e la sento ricambiare quell’abbraccio con tutta la sua anima.
Le bacio la testa e ci guardiamo negli occhi, non parliamo ma il mio sguardo cerca di suggerirle qualcosa: “Non ti lascerò, io no”.
Ho sempre cercato di farglielo capire in mille modi differenti, con una varietà infinita di discorsi e inutili parole ma non era mai servito a nulla. Invece ora il silenzio regna sovrano ma posso sentirla accettarmi.
La sua mano sul mio abbraccio mi accarezza, non l’aveva mai fatto.
Percepisco il suo respiro alterato dal pianto rasserenarsi fino a vedere i suoi  occhi chiudersi, lei è ancora lì, tra le mie braccia, ancorata al mio corpo.
L’avevo già vista dormire ma la consapevolezza che questa volta lei si fidi a tal punto da crollare su di me mi annienta.
Il mio corpo, un’armatura pronta a schermarla da ogni delusione o violenza, la mia giacca un mantello per asciugare il suo pianto. Sì, io sono il suo guerriero.
Continuo a guardarla per ore fino a quando la stanchezza inizia a far tremare anche le mie palpebre. Non ho nessuna voglia di dormire ma posso sentire il mio corpo contrastarmi, quindi lo accetto e le accarezzo i capelli e assicurandomi che non possa sentirmi le sussurro dolcemente: “Buffy, io ti amo”.
 
P.O.V. BUFFY
 
I miei amici mi hanno voltato le spalle, persino la mia famiglia. Dawn mi ha chiesto di abbandonare la nostra casa.
Dovevo essere forte, ho fallito e nessuno ha creduto alle mie parole ed ora mi sento come una bambina smarrita e l’unica persona che alla fine non mi ha abbandonata è quella più improbabile: Spike, il mio nemico mortale, ma siamo davvero mai stati nemici alla fine?
Le sue parole sono carezze, autentico velluto sul mio cuore. Ogni sua frase, ogni sua pausa mi ha fatto rivivere gli ultimi anni della mia vita. La vita folle di una cacciatrice di demoni che sa come annientare il male ma non sa più vivere con gli altri. Io non voglio essere l’unica. Lui invece crede in me, mi ammira e nonostante quello che ci siam fatti, quello che gli ho fatto. Per tutte le volte che l’ho respinto, che l’ho fatto impazzire…l’ho costretto a sopportare in eterno le pene della ritrovata anima  e lui ha risposto ancora una volta dandomi l’amore di cui avevo bisogno.
Il mio  orgoglio continua a impedirmi di rivelargli ciò che penso davvero, ciò che ho sempre saputo. Non ho mai avuto la forza di ammetterlo, ho cercato di trovare mille scuse, ho pensato di averlo usato, ed è vero. Io ho usato il suo corpo per non prendere il resto, come avrei dovuto spiegare agli altri i miei sentimenti per un vampiro senz’anima? Non avrei potuto farlo, non era un lusso che potevo permettermi. Io sono la cacciatrice, per me non sono previsti sconti morali.
Ma ora è tutto chiaro, io lo amo.
È tutto ciò che penso mentre mi stringe, percepisco il suo amore tra mille timori, gli ultimi sono una mia responsabilità.
Il suo abbraccio ora è più forte, più intenso e io ho deciso: morirò in questo abbraccio. Lascerò che mi avvolga, è tutto ciò che voglio.
Le sue labbra sulla mia fronte si chiudono in un bacio e sento un brivido attraversarmi la schiena. Ricordo bene il suo tocco, la sua gentilezza che si nascondeva dietro la violenta passione.  Lo accarezzo, non solo con le mani ma col cuore, ora sono pronta.
Chiudo gli occhi, e mi lascio trasportare da questo turbinìo di sensazioni piacevoli e pian piano sento il corpo addormentarsi rilassato.
Forse dormo, o sto sognando ma riesco a sentire distintamente la voce di Spike dirmi “Ti amo” e quelle parole così dolci mi cullano fino a riposare per davvero.
 
Al mio risveglio Spike è tra le mie braccia, non so come sia successo. Ieri mi avvolgeva in un abbraccio protettivo e ora sono io a stringerlo.
Lo guardo ed è il più dolce dei risvegli, non l’avevo mai notato prima ma è così vulnerabile quando dorme. Di fronte a me c’è uno specchio e osservo la mia espressione, è così che appare la gente quando è innamorata? Penso che sia proprio così.
Ora però è arrivato il momento  di svolgere la missione, la missione è sempre al di sopra di tutto.
Ho la forza di farlo, la forza che mi ha dato. È difficile lasciarlo qui, lui mi aveva dato la sua disponibilità per andarci insieme ma il mio ultimo regalo per lui è questo.
Non posso rischiare la sua vita, è la mia battaglia.
Così gli scrivo un biglietto e mi riprometto e di rivelargli i miei sentimenti al mio ritorno sempre se tutto fosse andato come da progetto.
La paura c’è, la paura di non tornare. Lo guardo l’ultima volta, imprimo la sua immagine nella mia mente e cerco di farmi forza. Chiudo finalmente la porta e vado via.
   
 
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