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Autore: paige95    24/12/2019    4 recensioni
Al termine della guerra, Ron ed Hermione devono fare i conti con i loro sentimenti e con quello che è successo nel corso dell'ultima battaglia. Chi più, chi meno, ne saranno consapevoli, ma avranno il coraggio di confessarlo?
[Il riferimento sarà al bacio descritto nel libro “Harry Potter e i doni della morte”, non a quello rappresentato nel film]
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il secondo bacio – il momento della verità
 
 

Ron era finalmente in procinto di parlarle, dopo giorni dalla fine della Seconda Guerra Magica. Spalancò la porta della stanza degli ospiti della modesta casa, che continuava a condividere con la sua famiglia, escluso il fratello maggiore, la cui tragica perdita era ancora troppo fresca nel cuore di tutti; prese un profondo respiro, aveva bisogno che il suo cuore reggesse alle mille emozioni, positive e negative, provate nell’ultimo periodo, d'altronde non aveva mai affrontato con lei un simile argomento e proprio "grazie" ad Hermione aveva infine preso la decisione di quel confronto; dopotutto se era riuscita a prendere lei il coraggio di fare un passo verso di lui - anzi qualcosa di più di un passo - doveva dimostrare anche Ron di essere un valoroso Grifondoro; di qualunque battaglia si trattasse, aveva voglia di vincerne un’altra, nonostante le perdite, l’adrenalina di quella vittoria scorreva ancora nelle sue vene. Ebbe l’inverosimile impressione di vederla per la prima volta in tutta la sua vita. Aveva forse scelto il momento sbagliato? Indossava una vestaglia leggera, che riconobbe essere di Ginny – non prestava molta attenzione a ciò che indossava la sorella, s’intende, ma quando se la ritrovava tra i piedi nel disordine era difficile confonderla con altro –, pronta con molte probabilità per stendersi. Era un grosso problema, quella sera Ginny ed Hermione avrebbero condiviso la camera, ne era tristemente al corrente, quindi quanto tempo avrebbe potuto stimare prima dell’interruzione – che sarebbe stata una degna irruzione - di quell’insolente di sua sorella che rivendicava le attenzioni della migliore amica?
«Hermione, devo parlarti»
Trovarla però come al suo solito immersa in una lettura piacevole, chiusa provvisoriamente in solitudine nella stanza degli ospiti della Tana, lo confuse, iniziava a domandarsi se non si fosse immaginato tutto, lei infondo non era cambiata a tal punto da muovere con slancio simili passi, come poteva aver avuto l’impressione iniziale di essere al cospetto di una persona diversa? Non riusciva dopo giorni ancora a spiegarsi per quale ragione lo avesse baciato, dovevano essere state semplicemente le circostanze drammatiche, forse la paura di restare uccisi e la voglia di aggrapparsi ed una qualsiasi speranza. La vide interrompere senza troppa esitazione una lettura e posare fulminea sul letto il suo volume, del quale Ron finalmente riuscì a leggere il titolo: 'Dodici passi infallibili per sedurre una strega'.
«Dobbiamo parlare ...»
La posizione di Ron si stava complicando, ora lei doveva parlare a lui e non sarebbe stata una piacevole conversazione, le avrebbe dovuto fornire sicuramente qualche spiegazione circa quell’imbarazzante libro che quei discoli dei gemelli gli avevano regalo, ma da cui a quanto pareva aveva imparato ben poco, se non aveva avuto il tempismo di confessare per primo i suoi sentimenti. Ma come accidenti aveva fatto a trovare quel libro?! Non aveva il tempo materiale per ricostruire la posizione esatta di quel volume, prima che Hermione riuscisse a mettervi mano. Tentò di anticipare la possibile rabbia della ragazza, anche se quello infastidito iniziava ad essere lui; i casi potevano essere solo due: Hermione era entrata nella stanza di Ron all'oscuro di tutti oppure George le aveva consegnato il libro credendo di fare un favore al fratello.
«... del fatto che tu mi abbia ... baciato in piena battaglia. Senti, se ora tu mi dicessi che ti sei sbagliata e pentita, io lo capirei, se è stata l'euforia a buttarti tra le mie braccia io ... posso sapere anche come fai ad avere quel libro?»
«Ron»
«No, aspetta, lasciami finire, sono giorni che penso a come affrontare l'argomento. Hermione, non credo che tu lo abbia fatto con consapevolezza, insomma, tu innamorata di me? Non lo trovi assurdo? Tra me e te non funzionerà mai, siamo troppo diversi. Devi senz'altro esserti sbagliata. I-il libro è di George e lo ha lasciato in camera mia, se te lo stessi chiedendo»

 - Questa me la paga, è stato sicuramente lui -

«Secondo te l'euforia della guerra mi ha spinta tra le tue braccia, quindi c'era anche la possibilità che finissi tra le braccia di Harry, che era ad un metro da te? Ma certo, non faccio fatica a credere che il libro non sia tuo, infatti non hai imparato nulla, o pensi forse di sì?»
Il libro per Hermione sembrava essere passato presto in secondo piano, non sembrava dargli troppa importanza, e Ron non seppe se cogliere l’occasione, gli stava chiaramente facendo notare quanto, nonostante gli insegnamenti, fosse ancora parecchio impacciato con le ragazze. Quel dialogo però stava facendo emergere vecchie questioni e gelosie per colpa dello scetticismo del ragazzo, il quale faceva una certa fatica a credere che una brillante strega come lei potesse anche solo prendere in considerazione un mago pasticcione come lui.
«Ecco, esatto, credo sia andata proprio così. Un attimo, ti è passato per la mente di baciare Harry?»
Non credeva a quello che Ron le aveva appena chiesto, si era persino alzata dal letto per avvalorare le sue parole e inveirgli contro.  La sua migliore amica – se così poteva ancora definirla – stava vivendo uno di quei momenti in cui la rabbia le offuscava la razionalità e, cosa ben peggiore, era stato proprio lui a scatenarla, come sempre d’altronde.
«Ronald, sei un idiota, volevo baciare te!»
Lo aveva raggiunto, proprio mentre lui aveva mosso un passo indietro per precauzione, e gli aveva dato una leggera spinta sulla spalla; era fuori discussione che gli potesse causare un qualsiasi dolore, era troppo minuta rispetto a lui, ma il gesto in sé fu piuttosto allusivo, lo stava sfidando offesa per le accuse che le erano state mosse.
«Solo perché ho detto che gli elfi erano in pericolo durante la battaglia e dovessero essere portati in salvo? Mi hai baciato perché mi sono preoccupato per gli elfi??»
«Esatto, per gli elfi!»
«E cos'hanno di così affascinante gli elfi?»
«Sono molto più perspicaci di te, ad esempio»
Hermione alzò gli occhi al cielo, la stava emotivamente sfinendo e quell’emozione stava prendendo il sopravvento sulla rabbia, forse per grazia di Ron.
«Un elfo, ecco di chi ti potresti innamorare tu, Hermione, sei fissata con il C.R.E.P.A. e la liberazione di tutti gli elfi di questa terra»
«In effetti in comune io e te non abbiamo nemmeno il pianeta terra, visto che tu vivi sulle nuvole, altroché la condivisione di interessi sociali. Chissà cosa mi è passato per la mente, quando mi sono buttata tra le tue braccia, credendo che tra me e te potesse esserci qualcosa di più oltre l’amicizia»
Non era entrato con l’intenzione di litigare, voleva solo chiarire pacificamente il loro rapporto, ma infondo che novità c’era nella loro relazione burrascosa? Ciò lo fece sorridere, non sarebbe cambiato mai niente tra loro, con o senza l’amore, sarebbero sempre stati loro stessi e ciò non lo infastidiva del tutto. Hermione fece per andarsene, stanca di quella che sembrava essere fin dall’inizio una discussione in piena regola, lei con molta probabilità non aveva avuto gli stessi dolci pensieri di Ron, ma lui la bloccò con decisione afferrandola per un braccio.
«Ehi»
«Un'altra parola a riguardo e cancello quel bacio dalla mente di entrambi, Weasley. Sai bene quanto posso essere brava a modificare i ricordi»
L’allusione ai suoi genitori e ciò che aveva dovuto fare per garantire loro la salvezza la rattristò.
«Sapresti essere così crudele?»
«Perché, ti è piaciuto?»
La domanda fu per lei ancora più attraente del contatto fisico con il giovane. Non avrebbe mai creduto possibile di sentire Ron porgerle un quesito simile, anzi avrebbe senza dubbio ritenuto più verosimile che lui desse poco valore all’evento, sarebbe stato tipico di un soggetto insensibile come Ron.
«Un po' frettoloso in effetti, Harry non faceva altro che ricordarci della guerra in corso. Rivaluto la perdita del ricordo, solo se vuoi che torniamo ad essere amici»
«Sei un grandissimo deficen ...»
Non la fece nemmeno terminare, stavolta fu lui a rendere onore alla nobile arte del corteggiamento, cercando di compensare il fatto che fosse stata lei a provocare il loro primo bacio. Come la prima volta in cui le loro labbra si erano incontrate, entrambi capirono che i loro baci erano totalmente diversi da quelli che fino ad allora avevano scambiato in passato con Lavanda e Victor, in quel loro contatto era racchiuso un sentimento che non avevano mai provato fino a quel momento. Fu davvero un peccato quando la porta della stanza, che Ron aveva solo accostato, venne spalancata all’improvviso da Ginny. I due si staccarono d’istinto, rossi in volto e con il fiato leggermente corto, non furono intenzionati ad incrociare i loro sguardi, la mente doveva ancora mettere a fuoco ciò che il cuore aveva provato.  
«Si può sapere cosa state facendo voi due? Dai, Hermione, domani mattina presto voglio essere a Diagon Alley, ho bisogno di distrarmi»
La ragazza, come se avessero qualcosa da nascondere, si avviò verso la porta con la coda fra le gambe e lo sguardo basso, incassando il rimprovero dell’amica. Nonostante Ron fosse rimasto solo e non fosse riuscito per la seconda volta a comunicarle cosa avesse provato, gli sfuggì un sorriso, ogni secondo che passava gli erano un po’ più decifrabili i suoi sentimenti. Non avrebbe mai creduto però che quella porta si sarebbe poco dopo socchiusa, giusto lo spazio per intravedere gli occhi nocciola della ragazza che lo richiamava sottovoce, in modo tutt’altro che minaccioso.
«Sei un idiota, Ronald, te l’ho mai detto?»
«Lo sono, perché non sono mai riuscito a dirti quanto io ti ami realmente»
 
 
 


Ciao a tutti, cari lettori e care lettrici!
 
Non chiedetemi per quale strana ragione mi sia venuta l’idea di scrivere qualcosa su questo importante momento per Ron ed Hermione, l’ho rielaborato a modo mio, ma spero sia quantomeno verosimile 😊
Mi sento però in dovere di ringraziare Sabriel_Little Storm, la quale mi ha incoraggiata con gentilissimi suggerimenti, senza di lei questa Os non esisterebbe <3
Con la speranza che questa breve storiella vi abbia strappato un piccolo sorriso, auguro a tutti un sereno Natale e un proficuo 2020 😊
 
Baci
-Vale

   
 
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