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Autore: silverwglitter    26/12/2019    2 recensioni
- canonverse
- Post Michael!Dean
- Season 14
- ptsd (disturbo da stress post-traumatico)
- hurt/comfort
- Christmas period
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Tiqqun 'Olam:
il concetto Ebreo di riparare il mondo o, generalmente, riparare e guarire.
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"Abbiamo deciso di festeggiare il Natale qui per te, abbiamo pensato che essere a casa tua con la tua famiglia fosse ciò di cui avevi bisogno per guarire, per iniziare il processo di rimettere insieme i pezzi"
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Nel futuro, Più stagioni
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Ciao Jody, sono Sam, mi stavo chiedendo se tu volessi...se tu volessi venire qui a celebrare Natale-sì, certo porta pure le ragazze e Donna” Sam si passò una mano sul viso, facendola restare poi tra i suoi lunghi capelli castani. 

 

“Non sta bene, lui è-è molto peggio di quando ritornò dall’Inferno, i-io sto solo sperando che avere l’intera famiglia qui possa essere un piccolo passo per rimettere insieme i pezzi” 
 

  

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Dicembre arrivò più veloce di quanto Sam si aspettasse. 

L’intera città era avvolta in milioni di luci colorate: quelle grandi, a forma di stelle e alberi di Natale, appese sopra le strade e quelle piccole sparse su ogni negozio possibile. 

 

Sam amava questo periodo dell’anno, non sapeva perché ma era come se il Natale portasse gioia, felicità e sentimenti piacevoli con sé nonostante le temperature ghiacciate, il pericolo del ghiaccio sulle strade o lo stress della cena di Natale. 

 

 

Come puoi essere ancora vivo dopo tutto lo zucchero che mangi ogni giorno? Seriamente, dovresti essere una caramella gigante ormai” Sam fu risvegliato dai suoi pensieri nel sentire la voce di Claire; si voltò, assistendo a una scena esilarante: Gabriel con un’inumana (ah! Che battuta) quantità di bastoncini da zucchero tra le braccia, almeno 10 scatole di muffin a forma di alberi, biscotti a forma di omini di pan di zenzero, e, infine, due torte dove i ciuffi di panna montata erano stati messi proprio intorno al viso del personaggio formando una barba; il tutto era in un contrasto luminoso con la crema rossa che formava il cappello di Babbo Natale. 

 

 

 

“Perché non sono umano mia piccola versione di Barbie motociclista, è per questo che posso mangiare ogni caramella di questo mondo senza diventarne una" il sorriso di Gabriel si allargò al broncio di Claire mentre Patience si stava godendo lo spettacolo tra i due.  

  

"E perché Samsquash vuole coccolarmi dopo la mia lunga e traumatizzante tortura e recente esperienza di morte, il mio cavaliere gigante con un'armatura splendente" Sam si voltò trovandosi un Arcangelo che gli faceva gli occhi a cuore e improvvisamente sentì le guance andare a fuoco. 

Ewww, possiamo farla finita con questo shopping? Netflix mi sta aspettando” 

“Sono certo che Netflix non sia una persona Claire, come può aspettarti?” 

Claire, Sam, Gabe e Patience si girarono, guardando Jack con le braccia piene di sacchetti contenenti del cibo. 

“E’ serio? Come può essere lui il figlio di Lucifero è ancora un mistero per me” Claire alzò le mani disperata mentre Patience lo guardava, “Cos’è tutta questa roba?” Sam si avvicinò a Jack per aiutarlo, mettendo le sue cose nel carrello. 

“Questi sembrano ingredienti per un dolce” Sam guardò gli ingredienti e notò farina, uova, latte, pesche, mele, ciliegie e burro. 

“Si...volevo fare qualcosa con Cas, va bene?” 

“Certo Jack, tutti saranno felici con un dolce decente” Sam guardò di sbieco Gabriel, che rispose, “Cosa? Mi considero offeso alce, avevo un bellissimo piano su come usare questa torta su di te-” 

Sam schiaffò una mano sulla sua bocca“stai ancora parlando perché vuoi che io ti baci, ma se continui darò tutte le tue caramelle al primo bambino che vedo” 

 Gabriel sorrise come uno stregatto, “Cacciatore cattivo, scommetto che Babbo Natale non è venuto ieri” Gabriel fece un broncetto mentre le ragazze insieme a Jack, si avviarono alla cassa. 

“Soltanto a una persona è permesso venire in camera mia” Sam sussurrò con un piccolo ghigno per poi posare un bacio, soffice e caldo, sulle labbra dell’arcangelo, “e non è Babbo Natale” 

“Sapevo che c’era una ragione per cui ti amavo 

“Andiamo, il pranzo e la cena non si prepareranno da soli” intrecciò le loro mani e raggiunsero gli altri, pagando e tornando a casa. 

 

 

 “Jody siamo a casa! Jody-” un forte grido vibrò attraverso l’intero bunker, facendo saltare Sam e gli altri. 

“Cosa succede?” Claire stava già tirando fuori la sua pistola solo per essere fermata da un Sam triste, “Metti via la pistola, è Dean” 

Sam raggiunse la stanza di Dean, aprì la porta e vide Dean tremare come una foglia, con la pelle coperta di sudore freddo, tra le braccia di Castiel mentre Mary stava cercando di rilassarlo muovendo una mano sulla sua schiena in un movimento circolare. 

 

 

Non era la prima volta. 

A questo punto, erano tre settimane che Dean era stato liberato dal controllo di Michael. 

Se Sam pensava che l’Inferno per Dean fosse stato la peggior esperienza che avesse vissuto, i giorni post – Michael avevano dimostrato a Sam che si era completamente sbagliato. 

Dean sembrava il fantasma di sé stesso, era più magro, la sua pelle era più pallida di come non lo fosse mai stata e sotto i suoi occhi c’erano delle borse scure e un paio di occhiaie – un regalo di notti insonni – e i suoi una volta brillanti e scuri occhi verdi ora erano solo spenti e senza vita. 

 

La sua voce era diventata ancora più bassa, le sue corde vocali rovinate dalle urla che Dean faceva ogni giorno... in generale sembrava un uomo morto che camminava. 

Non mangiava e se lo faceva, Castiel si svegliava nel cuore della notte trovandolo piegato sul gabinetto mentre rigettava tutto ciò che aveva nello stomaco. 

Castiel solitamente si sedeva vicino a lui ogni volta e aspettava finché Dean non era esausto e svuotato. 

Si sdraiava sul freddo pavimento del bagno con la testa di Dean nel suo grembo per un po’ e poi, quando Dean si addormentava, l’angelo si alzava e trasportava il corpo di Dean tra le sue braccia come fosse una sposafino al letto, coprendo entrambi con una coperta e stringendolo forte a sé, sussurrando parole dolci al suo orecchio per cacciar via ogni incubo. 

 

Ogni tanto Dean si svegliava diverse volte di seguito urlando fino a quando la sua gola diventava secca e dolorante e il più delle volte Dean era cosi spaventato e sotto shock che anche il leggero tocco di Castiel sulla sua spalla lo faceva saltare fuori dal letto. 

Questo fino a che il cacciatore riconosceva l’angelo e, anche se ancora un po’ sotto shock, permetteva a Cas di abbracciarlo e riportarlo a letto. 

La prima volta che Sam vide tutto ciò, non dormì per tutta la notte anche se Gabriel aveva provato a rassicurarlo dicendo che tempo e amore avrebbero curato il suo fratellone. 

Sam quella notte pensò di aver perso Dean, che non si sarebbe mai più ripreso da Michael. 

Quella notte fu l’unica notte in cui si permise di piangere fino ad addormentarsi nelle braccia del suo Arcangelo. 

 

 

 

“Noi andremo a mettere la spesa nel frigo e ad aiutare Jody con il pranzo” disse Patience, rispondendo con calma e tirando Jack e Claire verso la cucina. 

“Dai Claire, non ti fa bene vederlo così adesso” con questo, Patience portò via la ragazza dalla stanza di Dean fin quando il chiacchiericcio non poteva essere più sentito. 

 

“Come sta?” Jody si alzò quando vide Gabriel entrare in cucina. 

“Male, veramente male, Io voglio davvero dire che sta migliorando ma non è così, e sto odiando questa situazione perché Cas e Sam stanno provando ad aggrapparsi alla speranza ma- è così spezzato che ho paura-...ho paura che non ritornerà mai più come prima” 

“Ti sbagli” la voce di Claire era ferma, i suoi occhi fissi sulle verdure che stava tagliando un minuto prima. 

“Potrei aver avuto dell’odio verso di lui in passato ma è uno degli uomini più forti che io conosca e dopo tutto quello che ha passato? Se c’è un uomo che può superare tutto questo è Dean” 

“Claire non funziona così-” 

“Sta zitto!” 

 

 

Patience e Jack guardarono la scena e decisero di rimanere in silenzio continuando a decorare biscotti mentre Jody aprì la bocca ma la chiuse poco dopo per poi camminare verso la ragazza bionda. 

“Claire, so che è difficile ma devi capire che c’è la possibilità di perdere Dean, il nostro Dean” 

“Non voglio perderlo, ho già perso mio padre se perdo Dean perderò anche Cas e I-Io-non-” un singhiozzo ruppe il suo discorso, facendole chiudere gli occhi. 

Non voleva piangere, doveva restare forte, doveva essere la roccia di Castiel e Jack...giusto? 

 

Improvvisamente due braccia forti la tirarono in un abbraccio caldo, una mano – con fare calmo – le accarezzava i ricci. 

“Non mi perderai Claire, e nemmeno Dean” la voce di Castiel era dolce e bassa, e Claire lasciò che tutta la frustrazione e la stanchezza uscisse dal suo corpo, crollando e piangendo nelle braccia dell’angelo. 

“Andiamo sul divano con un bel film mh? Cosa ne dici?” la cacciatrice bionda annuì lentamente e seguì Castiel senza lasciarlo: dieci minuti dopo, era accoccolata contro Cas con una tazza di cioccolata calda tra le mani, avvolta in una brillante coperta rossa guardando “Mamma ho perso l’aereo” per la centesima volta nella sua vita. 

 

 

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“Okay penso che il pollo sia pronto, va a svegliare Claire” Jack seguì le istruzioni di Donna ma si fermò subito dopo: 

“Dovrei chiamare anche Dean?“ Jody e Donna si guardarono senza sapere cosa dire. 

“No, Cas e io abbiamo deciso che sia meglio lasciarlo dormire ancora un po’” Sam entrò in cucina proprio al momento giusto facendo un cenno a Jack che andò a svegliare Claire. 

 Sam si diresse nella sala da pranzo, mettendo il pollo sopra una tavola perfettamente decorata; girandosi, guardò le decorazioni dell'albero di Natale con un piccolo angelo che spuntava abbracciando un peluche di forma umana (che doveva essere suo fratello). 

E’ salvo Sam, un angelo sta vegliando su di lui. 

La mano confortevole e comprensiva di Gabriel sulla sua schiena lo risvegliò dai suoi pensieri mentre gli ospiti stavano entrando in sala da pranzo per mangiare. 

 

 

Erano almeno le quattro del pomeriggio quando sentirono Dean avere un incubo, di nuovo. 

Meno traumatico questa volta ma comunque un incubo. 

Cas e Sam insieme a Gabe lo aiutarono a rilassarsi per un’altra ora di sonno almeno, e poi ritornarono nella sala da pranzo. 

“Mary sai qual è la crostata preferita di Dean? Ho sentito che gli piacciono molto” Mary sorrise, “Molto? Potrebbe facilmente vincere una gara dove si mangiano crostate tutto il giorno” borbottò Claire da sopra la sua seconda cioccolata calda della giornata. 

“Gli piacciono tutti i tipi di crostate, ma penso che la sua preferita sia la crostata alle ciliegie, perché?” 

 Jack si alzò e corse da Cas, “Puoi aiutarmi? Non so come si faccia una crostata” 

Bhe nemmeno io-” 

“Posso aiutarvi io” Claire mise la sua tazza nel lavandino e si girò verso i due, “non posso credere che il Paradiso non faccia corsi di cucina, questa è una vera tragedia” Claire li guardò ancora, “prendete la farina e le uova, dobbiamo fare prima l’impasto” 

 

 

 

“Okay adesso- oh mio Dio cosa stai facendo- no no prima il burro e poi le uova” Jack fece come Claire gli disse, fiero di sé stesso mentre Cas preparava le ciliegie e la marmellata. 

“adesso metti gli albumi e mischia di nuovo- PIU' PIANO PER L’AMOR DI DIO NON SEI MICA UN VAMPIRO CHE NON RIESCE A CONTROLLARE LA PROPRIA VELOCITA’” Cas si fermò e la guardò. 

“Scusa, ho cacciato questa settimana, i mostri non- EHI CHE CAVOLO-” una cucchiaiata di marmellata volò sulla guancia di Claire, facendo ridere Jack. 

“Questo è per aver parlato di mostri a Natale” le sue labbra si curvarono in un piccolo sorriso all’espressione di Claire. 

“Angelo un corno, sei un diavolo, cosa ti ha fatto questa marmellata a te?” 

“Sono già stato il Diavolo, non mi è piaciuto, e il rosso ti dona” gli uomini le sorrisero ma i loro sorrisi svanirono sotto una nuvola di farina lanciata verso di loro. 

“Vuoi la guerra?” Cas prese la marmellata e ne lanciò un’altra cucchiaiata a Claire, facendola finire nei suoi capelli, lei ricoprì i capelli di Cas con la farina e Jack finì per essere una ciliegia gigante, appiccicoso dalla testa ai piedi. 

 

 

 

 Mezz’ora dopo erano seduti di fronte al forno, guardando attentamente il processo di cottura della crostata – a forma di cuore perché “è romantica pap-volevo dire Cas...e sotto sotto Dean è un gigante orso coccolone anche se non lo ammetterà mai, la amerà” - Castiel aveva sorriso alle parole di Claire, tristemente perché era vero, Dean amava le coccole ma in questo momento il cacciatore, il più delle volte, era terrorizzato anche solo a toccarlo, addirittura aveva allucinazioni per qualche minuto dopo che Castiel lo svegliava dall’incubo notturno. 

Castiel mancava la pace che il, ora loro, letto condiviso custodiva sotto le lenzuola. 

 

 

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La camera era completamente scura, e profumava di cannella anche se Dean era sicuro che non avesse mangiato niente contenente cannella in mesi. 

Il cacciatore chiuse gli occhi e provò a riempire i suoi pensieri con luci colorate e le voci che stava sentendo al di fuori della sua camera. 

Questa è mamma che parla con Donna, Dean sorrise un po’. 

Si sedette e poi in punta di piedi andò in bagno, lentamente, come se gli costasse un enorme sforzo anche solo ricordare come camminare, come mettere un piede davanti all’altro e respirare perché potrebbe aver smesso di respirare alcune settimane fa e stava imparando solo ora a farlo di nuovo. 

 

 

Accese le luci fredde del bagno, si guardò allo specchio e quasi crollò a terra: sembrava il guscio di sé stesso, il verde un tempo brillante nei suoi occhi - sono dello stesso colore dell'erba dell'Eden sai? Bello e puro, come la tua anima ... forse perché sei la personificazione del paradiso Dean - ora era un verde militare, vuoto e così rotto che avresti potuto contare ogni piccolo pezzo in frantumi dietro la superficie. 

 

Si tolse tutti i vestiti e poi lasciò che l'acqua calda della doccia pulisse il suo corpo e la sua mente. Uscì in una nuvola di vapore, tornò nella sua stanza e aprì l'armadio: voleva vestirsi in modo diverso, per ricominciare, quindi tirò fuori un maglione a collo alto color Siena bruciato - un regalo di Mary non appena era stato liberato da Michael perché ti mette davvero in risalto gli occhi tesoro, con un paio di pantaloni della tuta grigio scuro e poi si diresse verso la porta. 

 

Provò ad aprirla senza successo, così lasciò cadere il suo sguardo sulla sua mano: l’arma di uno dei due migliori cacciatori al mondo, piena di piccole cicatrici e calli nascosti sulle dita stava tremando leggermente. 

La sua stanza era stata la sua bolla per due settimane, il suo spazio sicuro dall’esterno, dai mostri e il sangue che aveva causato mentre era Michael: era arrivato il momento di spezzare tutto ciò, di aprire la porta e tornare a casa, dalle persone a cui teneva e che si erano prese cura di lui in questi giorni. 

Così aprì la porta, uscì e finalmente, finalmente, riprese a respirare di nuovo. 

  

 

 

 

“FIGLIO DEL DIAVOLO! MI HAI APPENA LANCIATO UNA TARTARUGA PER VINCERE QUESTO ROUND!” Claire stava tenendo un joypad in mano mentre guardava Jack completamente scioccata; il Nephilim invece indossava un sorriso divertito senza guardarla. 

“Dove cavolo hai imparato a giocare a Mario Kart?” Jack puntò un dito verso Sam e Gabriel, i quali stavano giocando a scacchi mentre parlavano con Jody e Donna. 

“Loro giocano a Mario Kart? Seriamente?” Gabriele mosse un cavallo, le sue sopracciglia corrucciate il segno della sua profonda concentrazione. 

“Sono le uniche volte in cui posso battere il bellissimo culo di Sam-” 

“GABRIEL!” 

“Oh mio Dio, troppe informazioni!” l’arcangelo le fece l’occhiolino mentre gli altri scoppiarono a ridere quando Sam lo colpì in testa con un giornale. 

 

 

Dean era appoggiato alla porta e guardava la scena: l'intera stanza aveva come ... una luce, una luce indefinibile che urlava casa e amore tutt'intorno. 

 

Il camino riscaldava comodamente l’ambiente e allo stesso tempo creava una sorta di aura dorata e rossa intorno alle persone presenti. Dean entrò nel salotto del bunker, lentamente e con fatica.  

"E ha solo parlato, dovresti sentirli di notte" Dean posò una mano su una sedia per aiutarsi a stare in piedi mentre le labbra del suo viso lentigginoso si trasformarono in un piccolo sorriso.  

"Dean! Dovresti essere a letto a riposare” Castiel quasi volò al suo fianco non appena Dean parlò, mettendo un braccio attorno ai fianchi del suo ragazzo, aiutandolo a camminare. 

“Stare da solo per troppo tempo non è per me ... Avevo bisogno di distrazione, da sai cosa e chi“ sussurrò queste parole con una voce rotta - anche se cercò di non farlo notare - mentre sedeva sul divano vicino ad Alex e Donna. 

 

 

 

 

Jody era sul punto di lasciar cadere alcune lacrime: Dean era così rotto che nemmeno il suo sarcasmo riusciva a nascondere quanto spezzato fosse, potevi vedere ogni incubo, ogni tortura mentale inflittagli da Michael, ogni cicatrice, ogni paura soltanto guardandolo negli occhi. 

Potevi contare esattamente in quanti pezzi era stato rotto. 

“Capiamo” Cas baciò la sua tempia mentre lo aiutava a mettersi comodo, “vuoi qualcosa da mangiare?” Sam raggiunse Cas, che era accucciato di fronte a Dean, con una punta di preoccupazione che era diventata costante nelle scorse tre settimane. 

 

 

“No, sto bene così” le parole erano appena udibili, forse perché la voce di Dean era più bassa che mai. 

“Voglio solo stare qui e vedere Jack battere Barbie motociclista” Claire fece un gesto offensivo mentre gli lanciava un'occhiataccia, “dracarizzerò il tuo regalo di Natale mister voglio solo coccole col mio angelo sulla spalla” 

Gabriele fece un fischio notevole, “Fare citazioni di programmi tv per liberarti della tua rabbia? Sono impressionato" Il sorriso di Claire crebbe quando vide il cacciatore arrossire un po'. 

“Sta zitta" 

Anche se Dean stava scherzando e facendo commenti sarcastici, potevano vedere il velo pieno di tristezza sul suo viso che avrebbe impiegato mesi a diminuire.  

Jack guardò Cas, che indicò con la testa la cucina, e poi corse al forno: la torta sembrava così deliziosa, la crosta era una perfetta tonalità di dorato - marrone e il rossore della marmellata di ciliegie risultava brillante e in contrasto con la crosta.  

Sembrava così deliziosa. 

 

 

 

“Dean la amerà Jack” Cas aveva un sorriso dolce e stava guardando il ragazzo con occhi affettuosi. 

Accuratamente, Jack prese la crostata e camminò fuori dalla cucina con Castiel al suo fianco, verso Dean: Alex, Donna, Jody, Mary e Patience furono le prime a notare Jack arrivare con la crostata nelle sue mani e un piccolo sorriso arricciò le loro labbra al gesto. 

Sam e Gabriel smisero di parlare con Dean nel momento in cui Jack si avvicinò a lui con un grande e orgoglioso sorriso. 

“Questa è per te” Dean alzò lo sguardo con occhi grandi, “Lo sapevo! Non stavo sognando l'odore della cannella! Quando l'hai comprata- " 

Jack si accigliò "non l'abbiamo comprata, l'abbiamo fatta noi" Dean guardò il ragazzo con la bocca aperta "tu cosa?  

 

"Beh, tutti possiamo vedere quanto sei giù anche se provi a nasconderlo e volevo farti sentire meglio, quindi ho pensato al giorno in cui tua madre ha cucinato- cos'era?" Mary emise una risata, "la crostata di zucca" 

"oh sì, quella di zucca! E tu eri così felice che hai parlato di crostate per mezz'ora e ho pensato forse se cucino una crostata riderà di nuovo, e forse si sentirà meglio, quindi ho chiesto a Mary il tuo gusto preferito e poi Cas e Claire mi hanno aiutato a cucinare questa crostata di ciliegie” la stanza era silenziosa, e tutti avevano gli occhi lucidi mentre guardavano l’adorabile scena in fronte a loro. 

“La forma del cuore non è stata una mia idea però-”  

“È stata di Cas, perché è uno sdolcinato come te” Claire ghignò ampiamente quando notò il leggero rossore sulle guance dell’angelo. 

 

 

Dean non sapeva cosa dire; in tutta la sua vita aveva avuto quattro anni di purezza e innocenza quando era piccolo, e il ricordo delle crostate era uno dei più cari della sua infanzia. 

Questa crostata alla ciliegia, per Dean, riportava a galla le crostate al limone che sua madre cucinava nelle lunghe giornate piovose spese davanti alla finestra perché non poteva andare fuori a giocare con gli altri bambini e quindi stavano dentro casa scaldandosi di fronte al camino con la crostata, una calda tazza di the, e torri di lego da costruire. 

Questa crostata gli ricordò la prima – e ultima – crostata di mele che mangiò: 6 Maggio 1983, pochi giorni dopo aver portato a casa il suo piccolo fratellino con loro: diventò la preferita di Sam più tardi. 

Riportò a galla quella ai mirtilli per il compleanno di Dean, quella di zucca per Halloween e quella di noci per Natale. 

Questa crostata, per lui, simboleggiava famiglia e casa. 

 

La casa che un giorno bruciò al suolo, portandosi via anche sua madre (anche se ora era di nuovo in vita) e distrusse quel che rimase della sua famiglia. 

Dean guardò Jack e Cas  con delle lacrime intrappolate in mezzo alle ciglia, le sue labbra erano separate e leggermente tremolanti; dopo pochi secondi abbassò la testa,  li tirò in un abbraccio e lasciò cadere le sue lacrime mentre nascondeva il viso nell’incavo del collo del suo ragazzo. 

Dean non si era sentito amato mai come in quel preciso momento: aveva una famiglia che lo amava e che voleva prendersi cura di lui, una rotta, disfunzionale e matta famiglia più forte del Paradiso e per l’amor di Dio questo ragazzino – il figlio di Lucifero, che fortunatamente era l’opposto del suo padre biologico – aveva fottutamente cucinato una crostata solo per vedere Dean sorridere di nuovo e provare a guarire il cuore e l’anima di Dean, entrambi in frantumi. 

 

 

Mary sorrise alla scena come tutti nella stanza: quante cose aveva vissuto Dean nella sua vita che lei  non sapeva? Quante volte aveva fallito e poi si era rimesso insieme? Quanto avevano sofferto i suoi ragazzi in meno di 40 anni? 

Mary guardò il suo primo figlio, recentemente posseduto da un Arcangelo, singhiozzare tra le braccia di un altro angelo. 

Era stata morta per 33 anni, si stava ancora incolpando per l'accordo con Azazel, era tornata dalla tomba e aveva commesso degli errori lungo la strada per riadattarsi in questo nuovo mondo (come andarsene e rubare la Colt a un principe dell'inferno) 

Mary Campbell - Winchester non era stata la migliore delle madri da quando era tornata, ma da quando era incinta del suo primo figlio, aveva sempre avuto questa convinzione: gli angeli vegliavano su Dean. 

 

 

si riprese dai suoi pensieri e la scena di fronte a lei confermò quello in cui aveva sempre creduto: la faccia di Dean era ancora nascosta nel collo di Castiel, Jack sorrideva mentre teneva la torta sulle gambe di Dean, anche se Dean lo stava letteralmente strangolando; Le labbra di Castiel erano curve in un sorriso affettuoso mentre passava le dita sui capelli del cacciatore. Mary guardò Sam accanto a lei con gli stessi occhi lucidi e poi sentì Sam stringerla in un caldo abbraccio mentre ancora guardava suo figlio. 

Dean aveva trovato la sua anima gemella e, anche se ora non stava bene, un giorno, con Castiel e questa famiglia che si sarebbe presa cura di lui, lo sarebbe stato perché un angelo stava vegliando su di lui. 

 

  

Dopo quelle che sembrarono ore e molte foto in seguito scattate da una ghignante – ma tenera dentro - Claire, Dean uscì dal suo posto sicuro  - somigliante alla forma del collo del fidanzato - e si asciugò le lacrime, cercando di trattenersi . 

“Grazie” riuscì a dire Dean senza far tremare la voce, poi guardò gli altri con un sorrisetto e continuò, “Direi di mangiare questa torta, ma hai detto di aver aiutato?" 

Guardò Claire cercando di rimanere serio, "Sì ... perché?" Claire lo guardò sospettosa incrociando le braccia sul petto "... è sicuro mangiarla?" 

“Ti odio Dean Winchester” Claire si alzò con un broncio carino, “dov'è il tuo regalo voglio fottutamente Dracaryzzarlo-“  

“Le parole!” Jody si voltò cercando di raggiungerla, “così mi hai fatto un regalo, miss odio il Natale?" 

Claire si fermò e si girò, rossa come un pomodoro guardando un Dean Winchester divertito e tutti gli altri che cercavano di non ridere. 

“vi odio tutti" si sedette facendo il broncio mentre le altre ragazze e Donna la abbracciavano, "Ti amiamo anche noi Barbie motocicletta” e con ciò esplosero in una risata allo sguardo di Claire verso Alex.  

“Allora la mangiamo?” Sam quasi urlò “sì!” e Dean rise per la prima volta dopo Michael. 

 

 

 

 

Molte ore - e una cena - più tardi, si sedettero tutti sul pavimento vicino al camino per aprire i regali con una calda tazza di cioccolata calda tra le mani. "Stare seduta sul pavimento non fa più per me, sto invecchiando" disse Jody ridendo e bevendo la sua cioccolata. 

"Ancora una donna meravigliosa, mia signora" Gabriel si avvicinò alla donna simulando un inchino, facendo ridere Jody, "Penso che il tuo cavaliere non sarà così felice che la sua arcangelo-damigella flirti in questo modo con una sconosciuta" Gabriel si sedette e si voltò verso lo sceriffo con un sorrisetto diabolico, "Oh, mi piace essere punito dal mio cavaliere-" qualcuno che si schiarì la gola rese Gabriele silenzioso. 

L'arcangelo inclinò la testa all'indietro trovando Sam Winchester in una felpa verde intenso che lo guardava con il fantasma di un sorriso sulle sue labbra "stai ancora parlando della nostra vita sessuale?" 

“Se dico di sì, mi punirai?” il sorriso di Gabriele si allargò mentre sollevava le sopracciglia su e giù, "Sei irrecuperabile" disse Sam, sedendosi e scuotendo leggermente la testa. 

"Ma ami questo pezzo di caramella" Sam sorrise sopra la sua tazza e poi si sporse verso l'orecchio di Gabriel "Ti amo così tanto che sto diventando affamato per un giro di questa caramella" 

"Beh, Buon Natale a me!" Sam rise e poi baciò il suo arcangelo, entrambi con grandi sorrisi sui volti. 

"Prendetevi una stanza voi due!" Donna lanciò loro un marshmallow ridendo quando Jack la interruppe. 

“Questa non è una stanza? Perché dovrebbero prenderne un’altra?" Claire si voltò verso Jack con un'espressione indecifrabile, "Stai scherzando, vero ...? Oh mio Dio sei serio”. 

Jody e Patience ridevano dietro di loro “Non essere scortese con lui, sta ancora imparando i riferimenti umani, dagli tempo”  

Alex si sedette vicino a sua sorella con il dono di Claire in mano “apri il tuo regalo Riccioli d'oro”  

La cacciatrice strappò la carta a tema natalizio rosso e oro e lanciò un grido “DIAVOLO SI’! UN TIRAPUGNI IN OTTONE – AVETE SCRITTO BARBIE SOPRA?!" 

Gabriele scoppiò a ridere vedendo la reazione di Claire. 

"Beh almeno ucciderai i mostri con stile" in questo round tutti ridevano, incluso Dean. Dopo i regali dei bambini, ogni adulto aveva già aperto il proprio regalo tranne Dean: dopo quello che avevano passato, il cacciatore pensava che nessuno avesse avuto il tempo di comprargli un regalo, e per lui andava bene: lascia il divertimento e l'eccitazione per i bambini.  

Ma aveva torto. Tutti i ragazzi- e gli adulti - gli avevano dato qualcosa che non era legato ad armi e sangue, erano più portafortuna e vestiti.  

"Aprilo" Cas aveva un timido sorriso sulle labbra mentre tutti guardavano Dean aprire il suo regalo; una volta strappato la carta, il cacciatore teneva in mano una scatolina blu scuro. 

L'intera stanza divenne mortalmente silenziosa. 

 

 

"Passami i miei 50 dollari Samsquash, lo sta facendo!" Le guance di Dean stavano diventando rosse e il suo cuore batteva sempre più forte: era questa ...?  

"Non è una proposta Dean, quella sarà per un altro momento" Dean emise un respiro - e forse le sue labbra si abbassarono un po' - che non si accorse di star trattenendo mentre in sottofondo Gabe si lamentava per i suoi 50 dollari persi.  

Aspetta, ha detto che la proposta sarebbe davvero arrivata in futuro? Okay cuore, batti ancora per favore, non farmi morire a Natale.  

Dean aprì la scatola, tirando fuori una collana con due ciondoli medi: il primo, in argento, aveva una citazione incisa su di esso mentre il secondo era solo una lastra di diversi tipi di pietre preziose blu.  

“È ... cazzo Cas, perché sei un tale romantico?” Il sorriso timido di Castiel divenne un sorrisetto, “Perché lo ami”  

Le guance di Dean assunsero improvvisamente un velo di rosso, “Beh sì, amo te”  

aww-“ gli occhi a cuore di Donna furono interrotti da Claire accanto a lei "Gesù mi sta venendo una carie" Alex la colpì mentre Dean girava di nuovo la faccia verso Cas 

"Grazie, è bellissimo ma non merito cose così preziose Cas, non ... ho importanza, voglio dire...sono un disastro, Michael è libero per causa mia…-" Dean aveva gli occhi incollati sulla collana e alcune lacrime erano bloccate tra le sue ciglia. 

"Abbiamo deciso di festeggiare il Natale qui grazie a te, abbiamo pensato che essere a casa tua con la tua famiglia è ciò di cui avevi bisogno per guarire, per iniziare il processo di rimettere insieme i pezzi" La voce di Cas era così rassicurante e bassa, per il cuore di Dean era come una medicina ogni volta.  

"Questa citazione deriva dall'ebraico" Cas prese le mani di Dean nelle sue e prese la lastra d'argento con la scritta Tiqqun 'Olam incisa in essa e la tenne stretta con Dean, "Significa riparare, è il popolare concetto ebraico di "riparare il mondo" come tu, Sam e tutti noi facciamo, più in generale vuol dire riparare”  

Dean strinse la presa sulla mano di Castiel osservando le parole nere.  

"Il secondo ciondolo è realizzato da diversi tipi di pietre preziose blu con significato diverso tra protezione e guarigione, e sono tutte blu perché-"  

"Perché mi ricorderebbero i tuoi occhi, di te, ovunque andrei" sussurrò Dean commosso dal significato intricato, dettagliato e tuttavia molto semplice dietro il dono del suo ragazzo. 

 

 

 

"Spero che ti aiuterà a riparare le cicatrici che hai, che ti aiuti a guarire il tuo cuore spezzato e la tua mente spaventata, tutti speriamo che questo Natale e avere intorno la tua famiglia ti aiuti a guarire" 

Dean chiuse gli occhi e fece un lungo, profondo respiro.  

  

Il pensiero che dopo tutte le cose mostruose che aveva fatto, dopo tutto il sangue che aveva diffuso, le anime che aveva torturato, il dolore inflitto Castiel era ancora qui, al suo fianco aveva quasi fatto piangere Dean. 

C'era solo una cosa nella sua vita che desiderava da sempre: l'amore.  

Amore da qualcuno in grado di vedere la parte migliore di lui e fargliela vedere anche a  stesso, una persona in grado di tenerlo a galla dai suoi lati e periodi più oscuri, una persona che avrebbe amato ogni parte di lui. 

 

 

E nonostante le aspettative, aveva trovato quel qualcuno in un angelo del signore vestito come Constantine. Dean fece una risata e poi aprì gli occhi trovandone un paio di zaffiro guardarlo con tutto l'amore che il Winchester desiderava da sempre.  

Castiel non ebbe il tempo di parlare che Dean lo soffocò in un abbraccio spacca ossa con tanto di bacio sulla guancia una volta che si separò da lui, "Questo momento strappalacrime mi sta facendo morire, Alex mi potresti tirare un pugno con il mio Barbie-tirapugni in ottone- "  

"Con piacere" Patience rideva sopra la sua tazza di cioccolata, "sono carini, e tu stai solo nascondendo la tua felicità sotto tutta questa superficie sarcastica, infatti direi che sei la copia carbone di Dean... In realtà è spaventoso quanto voi due siate simili" 

 

 

Gabriel schioccò le dita e apparve una grande scatola sulle gambe di Dean, "Questo è da parte mia e Sansone accanto a me"  

Dean aprì la scatola marrone rivelando un oggetto avvolto in una carta dorata con piccoli angeli nudi cosparsi su tutta la superficie, "Dimmi che questo non è mini Gabriel tra le nuvole- sai una cosa? Non voglio saperlo"  

Quando tirò fuori dalla scatola il regalo, rise perché la confezione non lasciò nulla all'immaginazione.   

Le grandi curve sul fondo, la parte superiore lunga e sottile, sembrava- "Una chitarra!" come un bambino eccitato Dean fece a pezzi la carta - con lamenti drammatici provenienti da Gabriel del tipo, "mi sta lacerando Saaaam" - e rivelò una chitarra classica in legno marrone scuro.  

  

In fondo, sotto il grande buco nel mezzo, c'erano le firme di tutti quelli presenti nella stanza con piccole dediche vicino a ogni nome.  

La mano di Dean percorreva ogni parte della chitarra come se fosse stata realizzata con il legno più delicato e fragile, come se un movimento improvviso potesse ridurre il dono in cenere.  

  

"Aspetta, suoni la chitarra?" Donna guardò Dean con eccitazione negli occhi e un grande sorriso sul viso "beh, non ho preso una chitarra nelle mie mani in decenni ... forse non sono più bravo" Dean fece un sorriso coperto di tristezza.  

  

"Non hai fatto tredici cover delle canzoni dei Led zeppelin nella cassetta per Cas qualche mese fa? L'abbiamo ascoltata nella nostra ultima caccia insieme–...perché mi state guardando tutti?" Sam guardò Jack rovinare il piccolo segreto di Dean con talmente tanta purezza e innocenza sul suo volto che quasi non lo fece ridere e poi mosse lo sguardo verso le altre persone nella stanza. 

 

 

Mary sorrideva affettuosamente al figlio apparentemente romantico, alle sopracciglia aggrottate di Jack che mostravano tutta la sua confusione per il silenzio improvviso, alle guance di Cas che indossavano una tonalità brillante di rosso, Jody, Alex, Patience e Donna che avevano fatto uscire un'awww tutte insieme mentre Dean stava giocherellando con gli accordi della chitarra: tutto questo mentre stava diventando un pomodoro vivente.  

"Ehi Sam, puoi disadottare un bambino?" Sam sorrise e poi scosse la testa mentre Gabriel e Claire scoppiarono in una fragorosa risata, "Oh mio Dio, sei un cliché degli anni '90"  

  

"Dean-o è come un cioccolatino, duro all'esterno e morbido all'interno" Gabriel poi prese un marshmallow e lo gettò al suo fratellino "E non mi hai detto questo? Sono offeso fratello sai quante battute avrei potuto fare in tutto questo tempo?” 

  

Mentre gli altri continuavano a ridere cercando di conoscere l'elenco completo delle canzoni che Dean aveva scelto per la cassetta, Dean spense la sua presenza per un momento e lasciò che la sua mente si interrogasse in un milione di pensieri: "E se non fossi più in grado di cantare per Cas? O per i nostri futuri figli o per chiunque altro? E se non mi riprendessi mai? E se rimanessi un guscio di paura spaventato da tutto d'ora in poi?  

  

Improvvisamente, il cacciatore sentì un respiro nel suo orecchio e una voce bassa e rilassante che parlava, "Canta, per me". 

Cas prese le dita tremanti di Dean sopra gli accordi nelle sue mani e le tenne strette, "Puoi riuscirci amore" Le parole di Castiel erano state sussurrate e le sue labbra erano delicate sulla guancia di Dean.  

 Erano bastati pochi secondi in cui Dean scelse di prendere posizione e sopraffare i suoi pensieri più oscuri; alzò gli occhi e vide Jody annuire leggermente con un piccolo sorriso sulle labbra.  

Cas si sedette sul tappeto vicino a Jack e Claire, i suoi due figli adottivi, un braccio sul divano vicino alla gamba di Dean e lo sguardo più affettuoso e pieno di d'amore nei suoi occhi mentre avvolgeva con l’altro braccio Claire e Jack.  

  

Alex aiutò Mary a regolare la videocamera sopra il tavolino accanto a loro mentre Donna scattava una foto della bella scena; Sam guardò gli occhi di suo fratello, solo per Cas, la sua ancora, il suo guerriero, il suo salvatore, ma soprattutto il cuore di Dean.  

Dopo giorni di paura in cui pensò che avrebbe potuto perdere Dean per sempre, Sam prese una polaroid e quasi lasciò cadere una lacrima di sollievo: suo fratello stava finalmente respirando di nuovo.  

Dean chiuse gli occhi e lasciò vagare le dita sugli accordi della chitarra, con la voce cruda e bassa, ma in qualche modo dolce, rilassante e molto armonica.  

Tutti caddero in un comodo silenzio interrotto solo dal canto vocale di Dean, e tutti caddero anche tra le braccia di coloro che amavano: Gabriel era seduto tra le gambe di Sam avvolto come un burrito in una coperta di plaid colorato con la sua cioccolata calda (la terza); Jody e Donna si abbracciavano e coccolavano, sotto le coperte con Alex e Patience con sorrisi caldi sulle labbra; a pochi metri di distanza, Cas aveva ancora un braccio intorno a Jack e Claire, che stava cercando di nascondere la sua felicità dietro una facciata terribilmente simile a Dean. 

 

  

  

   

The branches have traded their leaves for white sleeves 

All warm-blooded creatures make ghosts as they breathe 

Scarves are wrapped tightly like gifts under trees 

Christmas lights tangle in knots annually 

  

  

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"SAAAAAMM ALZATI ALZATI STA NEVICANDO!"  

"Gabe smettila di urlare come un bambino" Sam guardò l'allarme e gemette, "Sei un criminale, perché stai urlando alle 5 del mattino? Ho bisogno di dormire-  

"STA NEVICANDO!" Gabriel si tolse le lenzuola di dosso, "E tu uscirai con me!" Sam rigirò il proprio viso nel cuscino, "E io che pensavo di aver accettato di uscire con te molto tempo fa" quando Gabriel si voltò, vide il suo ragazzo – molto nudo e molto affascinante – sorridergli.  

  

"intelligente questa, Samsquash, intelligente" Sam rise quando Gabriel lo baciò; ma lo stesso bacio fu subito interrotto dallo stesso Arcangelo che usciva di corsa dal bunker per gettarsi nella neve.  

Tornati dalla battaglia a palle di neve, Sam e Gabriel – riscaldati dalla doccia – si unirono a Dean, Castiel e Jack per decorare l'albero.  

Dorato come le ali di Gabriel e Blu come simbolo per Cas e le loro grazie, rosso per simboleggiare l'amore delle due coppie e l'amore familiare l'uno per l'altro.  

Jack sorrideva e parlava eccitato, mentre ognuno di loro gli spiegava tutto quello che voleva sapere sulle tradizioni natalizie. 

 

 

  

Our families huddle closely 

Betting warmth against the cold 

But our bruises seem to surface 

Like mud beneath the snow 

  

  

 

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"Amo sempre questo periodo dell'anno, è sempre così freddo ma allo stesso tempo ti riscalda dentro" 

"Sì, ti riscalda così tanto che le tue guance sono rosse dal freddo, vieni qui Cas, hai bisogno di un cappello di lana"  

Dean tirò Cas nel negozio di abbigliamento più vicino: piccolo, profumato di vecchi oggetti e pieno di accessori e vestiti invernali.  

Dopo aver ispezionato il primo piano, Dean notò il reparto cappelli.  

"Questo dovrebbe andare bene, provalo" Cas mise il cappello di lana verde intenso e guardò lo specchio, "è lo stesso colore dei tuoi occhi Dean" l'angelo gli diede, attraverso il riflesso dello specchio, un sorriso timido e Dean avrebbe potuto giurare che la stanza era diventata improvvisamente più calda.  

  

O forse le sue guance erano in fiamme, ma ehy, nessun momento da ragazzine giusto?  

"Prova questo, è blu come i tuoi di occhi"  

Cazzo, l'aveva detto ad alta voce?  

  

"Aww sei così carino, lo compreremo" gli baciò le guance e vide il volto del suo angelo letteralmente illuminarsi, fanculo i divieti sui momenti da ragazzine se significavano vedere Cas sorridere come il sole in un giorno di pioggia. 

  

 

 

"Michael!" Dean si congelò non appena sentì l'urlo mentre usciva dal negozio.  

Non poteva essere, non oggi almeno, per favore.  

 

Cas si guardò intorno mentre teneva stretta la mano del cacciatore nella sua, lama pronta a combattere.  

"Michael vieni qui!" qualcuno si scontrò con le gambe di Dean e poi scoppiò a ridere, e la risata era una risata completamente diversa da quella che temeva; non era la risata che in queste notti lo teneva sveglio.  

Era... Infantile.  

  

Dean e Cas guardarono giù e videro un mucchio di riccioli biondi e due grandi - e ora spaventati - occhi verdi che li guardavano.  

"…'cusa" il bambino sembrava imbarazzato dalla situazione così Dean cercò di farlo sentire a suo agio accovacciandosi al suo livello. 

"Hai perso tua madre mentre stavi inseguendo tutte queste piccole luci magiche?" Il bambino, di nome Michael, ipotizzò il cacciatore giusto perché la vita era una puttana verso Dean Winchester, alzò gli occhi e annuì.  

  

"Sono stele quele sul tuo viso?" il bimbo premette un dito paffuto sulla guancia di Dean, facendo volare giù gli occhi del cacciatore verso il dito del bambino in sorpresa, mentre il suo cuore era stretto in una morsa dolorosa di dolcezza; c'era così tanta innocenza in questo bimbo, Dean sperava che non sarebbe mai andata via. 

  

Dean si chiese se forse questo bimbo potesse ridargli un po' di innocenza, quello che non aveva mai avuto in tutti questi anni.  

"Sì, quelle sono stelle, sai dov'è tua madre-”  

"È tuo fratello?" Michael stava guardando Cas, inclinando la testa di lato in confusione, "Cosa? Oh no, non è il mio fratelli-"  

  

"Sono Cas, il ragazzo di Dean, mi fa piacere incontrarti Michael" Cas si accovacciò accanto a Dean e offrì al bimbo il suo sorriso tipico, con solo un lato delle labbra alzato.  

 "Ma lui non ha le stele! Mia madre mi dice sempre che quando hai delle stele sul viso è peché -.. Pechè-” Il bimbo stava lottando per trovare la parola, così indicò una luce natalizia a forma di angelo.  

  

"... un angelo?” Cas cercò di indovinare la parola e non appena lo disse, il volto di Michael si illuminò di entusiasmo. 

"Sì! Mi dice che se hai delle stele sul tuo viso è peché un angelo ti ha baciato, anche mio padre ha un saaaaacco di stele!" Michael stava premendo e giocando con le guance di Dean, pieno di felicità ed eccitazione "un angelo ti ha baciato? Sai che un bacio può salvare la principesa-" Cas cercò di nascondere la sua risata guardando Dean, gli occhi del cacciatore erano per la prima volta pieni di vita dopo tanto tempo.  

  

"Oh, non ha mai smesso di baciarmi piccolo" e poi Dean si voltò a guardare Cas con i suoi grandi occhi verdi velati da troppe emozioni da spiegare, e in quel momento Cas sentì e vide tutto l'amore e i sentimenti che Dean aveva per lui e anche quelli che stava cercando disperatamente di seppellire nella profondità della sua mente.  

  

Stava quasi lasciando cadere una lacrima quando sentì qualcuno urlare, "Michael! Oh mio Dio, mi hai fatto venire un infarto!" una donna dai capelli rossi correva verso di loro con un respiro affannato, si accovacciò immediatamente e abbracciò suo figlio, "Non scappare mai così!"  

  

Notò Dean e Castiel alzarsi sorridendo, "scusate se vi ha infastidito, questa peste è un mini fascio di gioia ma spesso è più un tornado incontrollabile" la donna rise mentre teneva suo figlio al petto quando Michael parlò di nuovo, "mamma, ha le stele sul suo viso come papà! Anch'io voglio essere baciato da un angelo! Ha così tante stele guarda!"  

Gli adulti scoppiarono a ridere insieme al bambino "Mi dispiace, ha un po' di passione per le stelle e suo padre è pieno di lentiggini così mi sono imbattuta in questa leggenda che ho trovato" si rivolse a Michael ridacchiante per Cas che lo solleticava, "non ha mai smesso di parlare un secondo di loro da allora"  

  

"Sono carine" la madre sorrise e poi parlò di nuovo, "possiamo lasciare andare questi due gentili ragazzi così il suo angelo può continuare a baciarlo? Che ne pensi? Papà ci aspetta con il pranzo"  

"'kay posso abbraciarli?"  

"Dovresti chiedere loro, piccola scimmietta"  

  

Dean si stava sciogliendo di dolcezza e dopo una settimana e mezza, si sentiva di nuovo vivo come se qualcuno avesse sollevato un fardello dalla sua anima corrotta e sanguinosa e allo stesso tempo avesse guarito alcune crepe sul suo cuore.  

  

"Certo amico, ma non rubare i miei baci, sono molto geloso di loro" Dean rise e con Cas abbracciò il bambino che procedeva a nascondere il suo volto nel collo della madre.  

"Grazie per averlo guardato, Dio solo sa cosa può succedere in pochi secondi" sorrise e mise un cappello di lana rossa sui riccioli biondi del figlio.  

"Di nulla, abbiamo avuto una conversazione molto divertente" Dean rise tenendo stretto la mano di Cas.  

"Beh, Buon Natale emh-..."  

"Dean"  

"Castiel"  

"Buon Natale Dean e Castiel e grazie ancora, Micki dì loro addio"  

"adiooooo" la madre sorrise e poi disse loro addio fino a quando i gesti emozionati della piccola mano di Michael si persero tra la folla.  

  

Dean e Cas rimasero qualche secondo fuori dal negozio a godersi quello che era appena successo quando Dean si girò verso Cas e sussurrò, "non smettere mai di darmi le mie stelle personali angelo”  

  

  

  

So we sing carols softly, as sweet as we know 

A prayer that our burdens will lift as we go 

Like young love still waiting under mistletoe 

We'll welcome December with tireless hope 

  

  

  

 

Dean cantava con voce calmante e bassa, tenendo gli occhi chiusi la maggior parte del tempo e cercando di portare alla sua mente ogni ricordo felice che aveva ricostruito in questi pochi giorni dopo la possessione.  

  

Tutti nella stanza erano in silenzio, a volte qualcuno si scambiava sguardi felici, sorridendosi l'un l'altro e altre volte qualcuno si rannicchiava più vicino a un altro.  

  

In tutte le settimane in cui Dean era stato posseduto e stavano cercando di risolvere tutti i loro problemi, solo Chuck – e Gabriel – sapevano quante preghiere Sam aveva inviato a Dio.  

Una preghiera per aiutarli a liberare suo fratello, una preghiera per i cacciatori del mondo apocalittico, una preghiera per Kaia, una preghiera anche per sé stesso.  

Poiché sapeva di star crollando sotto tutti questi problemi, sapeva che Dean era il tramite predestinato di Michael e Sam sapeva com’era finita l'ultima volta.  

Quando era stato al posto di suo fratello.  

  

Pianse solo una volta tra le braccia di Gabriel e ne uscì più forte e determinato che mai.  

Praticamente come Claire fece con Jody; era ancora distrutta dopo Kaia e Sam la capiva: avere un amore che a te sembra l'unico che avrai mai e poi perderlo così.  

  

Non cominciamo a parlare di Dean e Castiel; erano maestri a perdersi l'un l'altro quasi ogni anno.  

  

Dean aprì gli occhi e cercò immediatamente Cas, il suo giovane – giovane perché era così che lo faceva sentire – amore trovato all'età di 29 anni all'inferno e al quale dichiarò i suoi sentimenti pochi anni dopo in purgatorio.  

  

Anche se Castiel non aveva aspettato tutti questi anni sotto un vischio, in realtà aspettò davvero anni; attese fino a quando Dean fu pronto ad ammettere che lo amava.  

Castiel non aveva aspettato solo anni per Dean, aveva aspettato letteralmente eoni.  

  

Per dirlo con le parole di Peetale nostre vite non si misurano solo in anni, si misurano anche nella vita di chi incontriamo. 

  

Ora eccoli qui, nel loro bunker, diventato la loro casa, piena di tutte le decorazioni natalizie tradizionali e circondati dalla loro piccola, spezzata e strana famiglia.  

  

Castiel gli rivolse un sorriso consapevole abbinato agli occhi a cuore eternamente riservati solo al suo amante.  

 

Era stato uno dei periodi più difficili e bui per tutti, ma in particolare per Dean.  

Due settimane fa era spento, triste, depresso e traumatizzato.  

Non voleva passare del tempo fuori dalla sua stanza, aveva paura di parlare o toccare qualcuno, soprattutto, era terrorizzato di dormire.  

Non aveva pensato al giorno di Natale fino alla settimana prima, aveva appena accolto dicembre con una speranza instancabile di sentirsi meglio.  

E stava succedendo. 

  

  

Let our bells keep on ringing 

Making angels in the snow 

May the melody disarm us 

When the cracks begin to show 

  

  

 

 

 

"L’INVERNO E’ ARRIVATOOOO" l'urlo forte di Claire risuonò in tutto il cortile del bunker completamente innevato e pieno di alberi bianchi e nudi.  

  

Era una neve perfetta, pura, brillante, bianca, il tipo di neve che rimane attaccata alle strade. 

"Che diavolo-?"  

Jody si voltò verso Claire e Donna che stavano ridendo di Jody coperta di neve dalla testa ai piedi.  

  

"Pagherai questo ragazza!" Jody prese un po' di neve nelle sue mani guantate e si gettò verso le ragazze in una lotta a palle di neve.  

Le altre ragazze, Patience e Alex, insieme a Mary, si concentrarono sulla costruzione del pupazzo di neve insieme a Sam e Gabriel.  

"Perché mai c'è una carota nella zona sud del nostro pupazzo di neve Gabe?"  

Gabe alternò lo sguardo tra il pupazzo di neve e il suo fidanzato molto alto con sopracciglio alzato, "Pensi che sia troppo corta?"  

"GABE!"  

"Sì, è troppo corta hai ragione mio alce"  

Sam fece uscire un grugnito disperato mentre Alex e Patience guardavano i loro litigi e cercavano di coprire la loro risata girandosi e costruendo il loro pupazzo di neve.  

"Non ridete di me ragazze, lui è già abbastanza una tortura" Sam lasciò cadere il suo corpo sulla neve dietro di lui quando sentì un peso giacere sul suo corpo. 

"So che ami questo bel pezzo di tortura" Gabriel lo stava guardando con il mento appoggiato sulle mani guantate, battendo le ciglia con il solito sorriso sulle labbra "... forse" Sam rise posando un bacio sul naso dell'angelo quando Alex parlò di nuovo. 

"Come sta Dean?"  

Sam si voltò verso di lei, un velo di tristezza oscurò i suoi occhi, "lui è.. sta migliorando, l'altro giorno lui e Cas sono tornati a casa tutti sorridenti... Penso che sia stata la prima volta che l'ho visto sorridere dai tempi di Michael"  

"Spero che avere un normale Natale con la sua famiglia in giro lo aiuterà"  

"Sì anche io"  

  

 

"Che cosa sta facendo lo zio Gabe?" Jack guardò Dean e Cas sopra la sua tazza di cioccolata con un divertente paio di baffi, come Cas.  

Era spaventoso quanto fossero simili.  

  

Dean alzò lo sguardo e vide un'ala dorata muoversi nella neve, sentì suo fratello dire qualcosa riguardo al barare e poi vide l'Arcangelo sorridere e tirare Sam nella neve accanto a lui avvolgendogli la vita con la sua ala dorata.  

  

"Penso che stiano facendo angeli nella neve"  

"Angeli?"  

"Non è un vero angelo, ti sdrai sulla neve, muovi le gambe e le braccia e voilà, fai un angelo sulla neve"  

"Possiamo farne uno?"  

Dean guardò in basso; stava davvero cercando di andare avanti, ma a volte non era in grado di fare nulla.  

  

Né sdraiarsi sulla neve per fare un angelo né fare Jack felice.  

E tutto a causa di Michael.  

  

"Perché non inizi a farne uno? Saremo proprio dietro di te" Cas sorrise a Jack e poi si accovacciò davanti al suo triste cacciatore, "Se non vuoi fare questo capirò, tutti capiremo"  

"È solo un angelo nella neve e sono seduto qui a pensare a Michael e a lasciarlo controllarmi ancora anche se se n'è andato e io... Voglio solo..."  

  

"Sii le mie ali allora"  

  

 

 

Dean alzò lo sguardo puntandolo negli occhi zaffiri di Castiel – quasi un blu elettrico con il tempo nevoso – e rivolse al suo angelo un piccolo sorriso; il cacciatore mise una mano sulla guancia dell'angelo quasi con la paura di toccarlo, come se le sue mani potessero ancora in qualche modo corrompere e macchiare l'anima di Castiel, quasi con la paura di perdere il controllo e picchiarlo a morte di nuovo, quasi con la paura di perdersi in tutti questi pensieri disordinati, arrendersi e ferire di nuovo Castiel.  

"Cosa farei senza di te?"  

"Mangiare più pizze e crostate probabilmente"  

  

 

Passarono trenta minuti a ridere, a baciarsi e a fare casino con la neve e a muovere i loro corpi per fare l'angelo più bello, e per la prima volta il pensiero di essere un angelo non era stato più terrificante per Dean Winchester. 

  

  

  

Like the petals in our pockets 

May we remember who we are 

Unconditionally cared for 

By those who share our broken hearts 

  

  

  

  

  

"Dean so che sei lì dentro, per favore devi combatterlo" gli occhi di Castiel erano acquosi e l'azzurro della sua iride esprimeva la tristezza più profonda.  

Il vuoto che puoi sentire guardando la persona che ami di più al mondo essere sopraffatta da tuo fratello - arcangelo - e morire.  

  

Dean urlava, cercando disperatamente di graffiare la superficie e strappare la sua mente.  

Ma non poteva: Michael era più forte, e Dean stava annegando nello stesso incubo che aveva accettato di vivere.  

  

"Oh Castiel, deve aver fatto male la caduta, perché sei caduto pesantemente e profondamente" qualcosa brillava nella mano dell'Arcangelo, qualcosa che Dean riconobbe immediatamente nel momento in cui apparve nella sua mano posseduta, "dimmi Castiel" la voce di Michael era simile a una semplice beffa, "che cos'è un angelo senza le sue ali?  

  

Alla vista degli occhi illuminati di Castiel e della lama dell'Arcangelo penetrare nel cuore di Castiel, Dean urlò così forte che quasi perse tutta la sua voce, le lacrime l'unica cosa rimasta insieme alle risate di Michael nella sua testa...  

  

 

"DEAN SONO IO, E’ SOLO UN INCUBO SVEGLIATI!” Dean tremava violentemente, girandosi compulsivamente nelle lenzuola e tenendole così strette nel pugno che le sue nocche erano bianche, la sua pelle era coperta di sudore, ma la voce era il dettaglio più doloroso: si rompeva ad ogni urlo ed era piena di disperazione, panico, e terrore.  

  

Dean si svegliò sedendosi sul letto urlando un'ultima volta il nome di Castiel e poi, su gambe tremanti, corse in bagno per vomitare.  

L'angelo lo seguì e si sedette accanto al suo ragazzo, cercando di rassicurarlo che era lì con lui vivo, che era solo un dannato incubo e che non stava andando da nessuna parte.  

  

Pochi secondi dopo apparve Sam con i suoi capelli da addormentato e dietro di lui Gabriel, con le ragazze spaventate da morire.  

Castiel, con le dita tra i capelli di Dean, sdraiato con la testa sul suo grembo, guardò Gabriel, serio e preoccupato.  

"Ho bisogno di acqua" Gabriel annuì e si voltò, chiudendo la porta e dicendo a tutti di tornare a dormire.  

  

Sam fece un lungo respiro e poi si accovacciò accanto a Dean e Cas "Cosa è successo?"  

"Ha avuto un incubo su Michael ed è stato così vivido e terribile che quando si è svegliato è scappato per vomitare"  

  

Sam non aveva mai visto Dean così distrutto da quando era tornato dall'inferno.  

"Dai ti aiuto a portarlo a letto"  

Sam e Cas, l'anima e il cuore di Dean, vegliarono su di lui tutta la notte ognuno a un lato del letto del cacciatore, e quando Sam si addormentò perché era esausto, Gabriel lo prese tra le braccia e vegliò Dean per Sam.  

  

Non parlarono di quella notte per giorni.  

 

 

  

The table is set, and our glasses are full 

Though pieces go missing, may we still feel whole 

We'll build new traditions in place of the old 

Cause life without revision will silence our souls 

  

  

  

 "Metti giù quel vino Claire!"  

"Ma è Natale e non ho più 5 anni!"  

"Jack smettila di mangiare torrone, stai diventando un torrone tu stesso"  

"L'altro giorno ho visto il mio primo intervento a cuore aperto Donna, è stato così dannatamente figo"  

"Beh, sono entrata a Yale una settimana fa Buon Natale a me!" 

"Oh mio Dio è incredibile Patience!"  

"OOOKAY SIGNORI E SIGNORE DOVE METTO QUESTO MERAVIGLIOSO POLLO?"  

  

Un radioso Gabriel, con un grembiule con scritto bacia il cuoco, si mise accanto a Jody e Jack e posò sul tavolo il magnifico pollo che lui e Sam avevano cucinato per le ultime 5 ore.  

  

Tutti avevano un sorriso luminoso alle labbra, il bunker era pieno di decorazioni natalizie che creavano la migliore atmosfera, calda e morbida, essere tutti insieme era la ciliegina sulla torta, l'ultimo pezzo sul puzzle per rendere tutto più che perfetto.  

  

"Metti quella mano sporca giù barbie motociclista, il primo pezzo è per il bellissimo assistente del cuoco" 

L'Arcangelo strizzò l'occhio a Sam che scosse la testa, "Sono sorpreso che questo pollo è cotto, considerando che tutto quello che voi due avete fatto è stato flirtare come adolescenti" Gabriel rispose con una linguaccia a Claire mentre dava il piatto al suo amante.  

  

"State iniziando la cena di Natale senza di me? Sono offeso ragazzi"  

  

Dean stava usando il supporto di Castiel per camminare dopo l'incubo che aveva avuto quando Sam, Claire, Jack, Gabriel e Patience erano tornati dal supermercato.  

  

Le sue gambe tremavano ancora un po', tutti questi incubi e tutta la situazione lo rendevano debole anche se Michael era andato via da quasi tre settimane.  

  

Tuttavia, stava migliorando, aveva preso un po' di peso, le borse e le occhiaie sotto i suoi occhi stavano scomparendo, stava parlando di più con tutti, non stava rifiutando Cas dopo ogni incubo o singolo tocco.  

  

Cominciava a sorridere ogni giorno.  

  

Dean ammirò il tavolo mentre era seduto, tutto pronto con una tovaglia rossa brillante con diversi piccoli centritavola tra tutti i deliziosi piatti.  

  

Sorrise a Donna alla sua sinistra, "Natale senza vino a cena non è natale amico"  

"Qualcuno è già ubriaco vedo" il cacciatore rise mentre fece incontrare i loro bicchieri: Dean sognava un momento come questo da quando aveva quattro anni.  

Da quando sua madre – che ora era viva e qui – era morta in quell'incendio.  

  

Anche se mancavano alcuni pezzi e sarebbero sempre mancati, Dean Winchester, uno dei due migliori cacciatori del mondo e più recentemente il tramite di Michael, stava ricominciando a sentirsi di nuovo intero.  

  

A volte bastava una crostata, a volte scherzare con suo fratello e a volte sentiva tutte le sue crepe guarire semplicemente guardando Castiel.  

  

E se costruire una nuova tradizione – che non fosse trovare un caso anche il giorno di Natale e poi tornare a casa insanguinati e stanchi – ovvero stare tutti insieme e non pensare alle loro vite per un giorno era la cura per portare la felicità nelle loro vite per un po', Dean l'avrebbe accettato.  

  

Era esausto di silenziare la sua anima. 

  

As gentle as feathers, the snow piles high 

Our world gets rewritten and retraced every time 

Like fresh plates and clean slates, our future is white 

New year's resolutions will reset tonight 

  

  

  

  

Dean terminò la canzone con gli occhi chiusi e la voce bassa e sul punto di rompersi; tutti rimasero in silenzio per un po', assaporando l'atmosfera di beatitudine che la voce di Dean, la canzone e la chitarra avevano creato.  

  

"Allora... sai davvero cantare vecchio" Claire fu la prima a parlare e smorzare l'atmosfera, troppi sentimenti nell’aria per lei (e per tutti nella stanza).  

Dean lasciò cadere la testa in avanti lasciando uscire una risata gioiosa, "Sei gelosa Barbie cacciatrice?"  

“Non avrei dovuto aiutare a cucinarti la crostata, non si merita mister Grinch" tutti sorrisero e risero del loro amichevole battibecco, fu un momento di leggerezza per il cuore di tutti.  

  

Mary stava quasi piangendo di felicità per tante cose:  

i suoi ragazzi ormai uomini cresciuti che avevano letteralmente passato e attraversato l'inferno, in una casa piena di persone che li amavano.  

I suoi ragazzi con le loro anime gemelle e la loro famiglia.  

Forse, pensò Mary, gli angeli avevano vegliato su di loro da sempre.  

  

Dopo poche ore in cui i "bambini" continuarono a giocare a giochi da tavolo, con adulti compresi e i classici film di Natale sullo sfondo, tutti erano sulla strada per Morfeo.  

  

Sam e Gabriel erano in cucina con Mary, a pulire i piatti e parlare di tutte le cose che aveva perso in 33 anni e tutti gli scherzi che Gabriel faceva ogni giorno ai fratelli e Castiel.  

  

Donna e Jody erano sul tappeto a bere lo zabaione di Sam, assonnate, mentre si coccolavano con Patience  e Alex; Claire si era addormentata molto tempo fa, quasi ubriaca per troppo zabaione.  

  

Sul divano accanto al camino Dean, Castiel e Jack erano sdraiati, ciascuno ai lati di Dean, addormentati.  

  

L'unico suono nella stanza era il suono scoppiettante del fuoco, Gabriel e Mary in cucina e i film di Natale in tv.  

  

Era tranquillo, silenzioso, ma non era il tipo di silenzio che faceva male, era un silenzio confortevole.  

  

Il tipo di silenzio in cui ti senti benedetto, felice e grato per tutte le cose buone della tua vita.  

  

Dean guardò il suo ragazzo e il suo figlio adottivo e con le palpebre mezzo chiuse sorrise, un sorriso che significava "Non sto bene, sono rotto ma con queste persone, la mia famiglia, un giorno tornerò a star bene" girò la faccia, baciò la fronte di Castiel e chiuse gli occhi.  

  

Per la prima volta si addormentò in pace tra le braccia di colui che amava con tutto il cuore.  

  

Un'ora dopo, Sam tornò in sala da pranzo e trovò tutti addormentati.  

Si diresse verso il divano e sentì il suo cuore stringersi in un modo quasi doloroso: Dean dormiva tra le braccia di Castiel mentre una delle sue braccia stringeva Jack in modo protettivo.  

  

Dean aveva un piccolo sorriso sulle labbra e Sam ne sentì uno crescere sulle proprie; prese una coperta di lana e la mise sopra di loro.  

  

E mentre la neve all'esterno continuava a cadere, il fuoco vicino a Dean, Cas e Jack illuminava il ciondolo della nuova collana di Dean, specialmente le parole incise su di essa.  

  

 

Tiqqun 'Olam:  

il concetto Ebreo di riparare il mondo o generalmente riparare e guarire. 

  

  

 

Quella notte, Dean Winchester non sognò Michael. 

 



































note:
Salve a tutti! spero siate riusciti a sopravvivere al pranzo di Natale così potrete leggere questa bella traduzione di una mia fic su ao3 (non proprio letterale ma senza cambiamenti che avrebbero stravolto la trama, più di sintassi e sinonimi che altro) e se non siete sopravvissuti, salutatemi Queen!Rowena all'inferno. (perchè diciamocelo, con tutto quello che leggiamo e scriviamo, Chuck ci punirà così).


A parte le battute, volevo aprire il nuovo profilo così, dopo anni tipo sei anni dall'ultima fanfiction in italian che scrissi - imbarazzanti davvero, Olaf le avrebbe scritte meglio - con una fanfiction sulla coppia di cretini che mi sta rovinando i neuroni. Sopratutto in questa stagione ma sento che verrò ripagata molto bene ;).

Detto questo, un ringraziamento speciale alle pesche, the family that don't end in blood trovata da due anni e passa. E un ringraziamento speciale allo show, che tante volte mi ha salvata da periodi in cui non volevo essere salvata come una moderna Rose, O Dean WInchester senza l'aggiunta dell'arcobaleno.


Okay ora la smetto e prima di eclissarmi, lascio due cosette:
1) la canzone che canta Dean è Snow degli Sleeping at Last. Ascoltateli, gruppo che personalmente sembra riuscire a scavare nelle profondità dell'essere umano ogni volta. feels assicurati.

2) il mio profilo AO3 nel caso voleste leggerla in inglese o voleste leggere le altre storie (principalmente Malec per ora, una os di Harry potter, una cockles e in futuro un'intera serie su spn che ripercorre tutta la storia dalla stagione dodici, con il dettaglio dei Destiel genitori insieme ai Sabriel)

https://archiveofourown.org/users/silverisararermetalthangold/works

3) Perdonatemi se in italiano non sia un bijoux, è che ho sempre preferito l'inglese. (anche se devo migliorare anche lì, ma siamo qui per questo no? Always learning, always trying to be better)

Okay alla prossima. Che non so quando sarà e con che cosa.
Sul serio.
*saluta con la mano*

   
 
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