Kurt stava per avere un attacco di panico.

Guardandosi allo specchio cercò di respirare a fondo e lentamente. La sua immagine riflessa però non contribuiva a fargli ritrovare la calma. Era bellissimo e tremendamente elegante nel suo completo grigio, ma il pensiero del perché fosse vestito in quel modo lo faceva innervosire ogni secondo di più. Finalmente le ragazze al suo fianco sembrarono rendersi conto del suo problema, o almeno così gli parve di capire, al momento era talmente agitato che non riusciva a capire niente di quello che gli dicevano. Le parole di Mercedes sembravano rassicuranti a giudicare dal tono dolce usato dalla ragazza ma lui non riusciva a seguire il suo discorso, anche se si stava sforzando di farlo. Anche Rachel doveva star facendo qualcosa di simile, ma Kurt aveva deciso di ignorarla, era già abbastanza difficile concentrarsi su una di loro, non sarebbe mai riuscito a dar retta ad entrambe.

-Blaine- quel nome sembrò riportare un po’ di calma in quel caos che era la sua testa, e gli ci volle qualche secondo per capire che era stato lui a pronunciarlo. Le ragazze si erano zittite di colpo, così approfittò di quel momento di relativa calma per spiegarsi meglio. –Devo vedere Blaine, ora, ho bisogno di parlargli, io…- Kurt si costrinse a prendere un altro grande respiro, si stava agitando di nuovo, ed era pericolosamente vicino al mandare tutto a monte. Le sue amiche si guardarono un attimo un po’ incerte sul da farsi, assecondando Kurt sarebbero andate contro i piani stabiliti, ma dopotutto ad elaborare tutto era stato Kurt stesso, perciò dopo un’altra occhiata d’intesa Rachel si tolse le scarpe dal tacco alto che indossava e corse via.

Cinque minuti dopo la situazione era abbastanza tragica, Kurt si era tolto la giacca, il farfallino e si era sbottonato la camicia, Mercedes gli aveva impedito di toglierla, ma ancora si sentiva mancare l’aria. Stava per portarsi le mani ai capelli, cosa che avrebbe rovinato tutto il lavoro del barbiere, quando finalmente la porta della loro stanza si aprì. Blaine era decisamente alterato, e lo sguardo che gli lanciò glielo fece capire chiaramente, eppure bastò quello per calmare almeno in parte le sue angosce.

-Kurt si può sapere che diamine sta succedendo? Perché non sei ancora pronto? E soprattutto perché hai voluto vedermi?- Nonostante l’esasperazione il tono di Blaine era calmo e controllato. Il suo invece fu praticamente un urlo isterico quando gli rispose –Non posso farlo!- e stavolta le sue mani sarebbero davvero corse a spettinarsi i capelli se Blaine non fosse stato abbastanza svelto da afferrarle tra le sue.

-Ok Kurt, ora guardami. Capisco che tu sia spaventato, a tutti, prima o poi, capita di avere un piccolo attacco di panico quando ci si sta per sposare, è successo anche a me di avere dei ripensamenti, ma poi li ho superati e puoi farlo anche tu, devi solo cercare di restare calmo.  Pensa a quanto hai lottato per raggiungere questo obbiettivo, a tutto il lavoro che abbiamo fatto per organizzare la cerimonia, il pranzo e tutto il resto. Tu hai sempre sognato di sposarti un giorno, e quel giorno è arrivato, vuoi davvero mandare tutto all’aria?- Blaine aveva continuato a tenergli le mani e a guardarlo negli occhi, aveva parlato con calma ma con un tono deciso e rassicurante e Kurt cominciava a sentirsi meglio. Chiuse gli occhi e strinse un po’ più forte le mani di Blaine, poi finalmente sentì il fiato tornare a riempire i suoi polmoni, dopodiché sorrise –hai ragione, non posso lasciare che la paura rovini quello che sarà sicuramente il giorno più importante della mia vita, non so proprio cosa mi sia preso, comunque ti ringrazio di essere venuto subito. Come vanno i preparativi di là? Noto che tu sei già pronto, lo sono anche gli altri?-

-Quasi, ma se tu stai meglio torno da loro, Rachel ha creato un certo trambusto quando è corsa da noi e temo che mi toccherà calmare le angosce di un altro sposo, anche il tuo futuro marito è piuttosto agitato sai?- gli rispose Blaine sorridendo.

-Non sta avendo dei ripensamenti vero?-

-No tranquillo! Credimi Kurt andrà tutto bene, ora vado, ci rivediamo davanti all’altare ok?- Blaine era già davanti alla porta pronto ad andarsene, ma Kurt sapeva che sarebbe rimasto se glielo avesse chiesto. –Va bene, a dopo!- Tuttavia guardandolo andarsene, Kurt era sereno, perché sapeva che qualsiasi cosa il futuro aveva in serbo per loro, Blaine ci sarebbe sempre stato per lui.

Sorrise a Mercedes e Rachel, che erano ancora al suo fianco, -va bene signore aiutatemi a rivestirmi, devo andare ad un matrimonio, il mio.-