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Autore: ___Page    05/01/2020    5 recensioni
"Lasciò perdere all’istante le tazze e le bustine del the, gli occhi e l’attenzione tutte per lei, che la guardava sulla porta della cucina con le manine a torturare il bordo delle tasche dei pantaloni. Preoccupata. Laine era preoccupata.
«Amore, che succede?»
«Papà non si sveglia»"
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Un bacio di vero amore non fallisce mai.
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One-shot collegata alla raccolta natalizia "Peppermint".
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bepo, Koala, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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COME D'INCANTO
 


«Kay?»
Koala ormai aveva imparato. Fermo restando che qualunque cosa stesse facendo sarebbe passata in secondo piano al suono di quella voce, Koala aveva imparato a capire il suo stato d’animo dal tono che usava, anche se Laine cercava di dissimulare, senza ottenere i notevoli risultati di suo padre. E dal momento che Koala se la cavava bene anche con lui, il gioco era presto fatto.
Lasciò perdere all’istante le tazze e le bustine del the, gli occhi e l’attenzione tutte per lei, che la guardava sulla porta della cucina con le manine a torturare il bordo delle tasche dei pantaloni. Preoccupata. Laine era preoccupata.
«Amore, che succede?» fece il giro del tavolo Koala, sorridendole mentre le si accovacciava di fronte.
L’aveva lasciata a giocare nella casetta igloo, sotto la sorveglianza di Bepo naturalmente, cosa poteva mai essere successo in così pochi minuti?
«Papà non si sveglia»
Koala la guardò dritta negli occhi, oltre il velo dietro cui Laine già cercava di nascondere i timori irrazionali eppure normali di una bambina di quattro anni e ci lesse senza difficoltà molta più paura di quella che si concedeva di far trapelare.
Che Law dormisse al pomeriggio era raro, di solito evitava perché al risveglio il beneficio del riposo veniva immediatamente cancellato dal malessere da rincoglionimento che poi lo accompagnava per il resto della giornata ma, con il turno impossibile che aveva appena avuto, che poi erano due turni confluiti uno dentro l’altro, non c’era da stupirsi che fosse crollato secco sul divano.
E forse non aveva avuto il migliore dei tempismi ad addormentarsi così, dopo aver mangiato una mela, proprio il giorno dopo che Laine aveva scoperto e visto per la prima volta “Come d’Incanto”.
«Bepo è saltato sul divano con lui ma non si è svegliato neanche così»
Sarebbe stato facile risponderle che stava solo dormendo, che era così profondamento immerso nel sonno da non rispondere agli stimoli esterni e che non c’era niente di cui preoccuparsi, ma sarebbe anche stato come negare i mostri sotto al letto senza neppure fingere di controllare. E Laine avrebbe accettato quella spiegazione ma non avrebbe smesso di avere paura e questo era inaccettabile.
Le mani di Koala salirono alla sua vita, pronte se necessario a tirarsela addosso, in un abbraccio sicuro e protettivo. «Pensi che sia colpa di un incantesimo?»
Laine sgranò gli occhi grigi e trattenne il fiato. Allora non lo pensava solo lei, non era una cosa stupida da pensare!
«Se è così, solo noi possiamo svegliarlo» proseguì serissima Koala, trasformando la paura in una storia con una soluzione e un lieto fine, perché di questo aveva bisogno la sua… la sua… Laine. Si rimise in piedi, caricandosela in braccio e Laine si lasciò prendere e si aggrappò al suo collo, più tranquilla.
«Come?!» domandò per poi trattenere il fiato, quando il pensiero la colpì. Si avvicinò di più con il viso a quello di Koala, per sussurrarle all’orecchio. «Con il bacio?»
«Esatto» tornò a sorridere Koala, con infinito amore e affetto, scostandole due ciocche dal viso mentre entrava in salotto e si accostava al divano, lasciando scorrere un istante gli occhi su Law e sorridendo a Bepo che si era accomodato tra le gambe del padrone.
«Okay, sei pronta?» mormorò a voce più bassa possibile, anche se in fondo erano lì con il preciso intento di svegliarlo ma non ci poteva fare niente. Law quando dormiva sembrava un bambino, le veniva spontaneo difendere quei suoi momenti di calma e tranquillità.
«Io?» si stupì Laine, girando gli oc chi dal papà a Kay, di nuovo al papà, di nuovo a Kay. 
«Dev’essere un bacio di vero amore, no? Chi meglio di te?»
Laine soppesò le sue parole alcuni istanti, facendosi sempre più determinata, fino a focalizzarsi di nuovo su Koala e annuire decisa. «Va bene, lo faccio io» annunciò e si voltò di nuovo verso il papà. Posizionò le gambine ai lati del suo torace quando Koala la appoggiò sul divano e su di lui, e si sporse con il busto, puntellandosi sul suo petto.
Law inspirò a fondo, si stava già svegliando per il peso inatteso addosso quando Laine gli scoccò un bacio sulla punta del naso, e nel rialzare gli occhi la piccola si ritrovò a incrociarne un paio quasi identico ai suoi, assonnati ma ora aperti.
«Papà» si aprì in un sorriso Laine. «Sei sveglio!»
Un po’ confuso, Law sbatté le palpebre per spannare la vista, del tutto ignaro di cosa stesse succedendo ma quando Laine si allungò di più per abbracciarlo le sue mani si mossero da sole a stringersela addosso e accarezzarla tra i capelli, mentre con sguardo interrogativo cercava Koala. Avrebbe anche chiesto cosa si era perso se non avesse avuto la lingua così impastata e il cervello così rallentato.
«Kay, avevi ragione! Lo potevo spezzare davvero l’incantesimo!» si rimise dritta Laine, contorcendo poi il busto per riuscire a vedere Bepo alle proprie spalle. «Bepo, possiamo andare a finire l’esplorazione del polo!» esclamò così sollevata e euforica da contagiare all’istante il cagnone che, dimentico del pisolino, saltò giù dal divano, girando su se stesso per incitare la padroncina a seguirlo. «A dopo!» li salutò Laine, schizzando a mina verso la casetta igloo.
Law si limitò a corrugare le sopracciglia, completamente spaesato e ancora bloccato sul divano, come se il suo corpo pesasse una tonnellata. Girò appena il viso quando Koala si accovacciò al suo fianco.
«Incantesimo?» fu tutto quello che riuscì ad articolare.
Koala sorrise e portò un mano sul suo capo, accarezzando a fior di polpastrello la sua fronte. «Te lo spiego dopo. Ora dormi. Tanto Laine sa che può svegliarti, adesso»
Onestamente, Law non ci stava capendo un accidente e ancor più onestamente non gli sarebbe potuto fregare di meno. Gli sarebbe bastato starsene a fissare quegli occhi blu, respirare il profumo di menta e ascoltare la risata di sua figlia ma le palpebre erano così pesanti da chiudersi da sole e Kay non aiutava, se continuava ad accarezzarlo così.
Espirò rilassato quando la sensazione morbida e appena umida tornò a solleticargli il viso, stavolta all’angolo della bocca, mollando anche l’ultima resistenza.
Un bacio lo aveva svegliato e un bacio lo stava facendo riaddormentare. E, nonostante la per niente remota ipotesi che a svegliarlo di nuovo più tardi sarebbe stata una leccata in piena faccia di Bepo, niente avrebbe potuto in quel momento derubare Trafalgar Law del pensiero che adorava la propria vita.
  
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