Eppure era anche affascinato. Gli uomini erano fatti di pelle e ossa, sangue, calore. Un insieme di condotti simili a quelli che un androide aveva in sé, creato a livello artificiale, ma era diverso. Connor poteva essere colpito a morte, ma la sua memoria sarebbe sopravvissuta, impiantata in un altro modello di RK800; non era una morte umana, era qualcos’altro. La consapevolezza di non poter temere nulla, non a livello definitivo, se non la possibilità che la CyberLife decidesse di disattivarlo in modo permanente.
[Connor/Hank]